RavenLoft Tales

Tutto ebbe inizio tanto tempo fa in un mondo desolatamente lontano a quello di krynn, nelle terre del terrore, nel regno dove tutto era buio, nel semipiano del terrore, RAVENLOFT!

Erano passati parecchi giorni da quando la grande compagnia si era sciolta, la guerra dei demoni aveva completamente stravolto la città di Il’Aluk e tutti si impegnavano per ricostruire la capitale del dominio di Necropolis…
Il nano Nza’Pok sedeva stravaccato al bancone della sua Locanda “Il Nano Rosso”, erano ormai anni che il vecchio nano non tornava dai sui simili nelle lontane lande di Temple Falls, ma la vita nella città gli piaceva anche se rimpiangeva quello che un tempo era stato il periodo delle grandi battaglie e della grande guerra dei demoni…
La guerra era stata persa, i cavalieri del Cerchio fecero di tutto per impedirlo ma le forze demoniache erano troppo potenti rispetto a loro… troppo…
Ora la città era in mano a dei demoni mossi da qualcuno mossi da una grande potenza malvagia ma nessuno sapeva esattamente chi era o cosa realmente fosse…
Spesso il nano Nza’Pok pensava e spesso aveva la testa fra le nuvole forse anche grazie allo spirito dei nani…
Il Nano venne preso di soprassalto dalla voce di un’uomo che chiedeva del buon vino mielato di Il’Aluk… Nza’Pok all’inizio brontolò ma poi si accorse chi era realmente l’uomo che gli stava chiedendo quel vino. Lunghi capelli neri, ricoperto da una scintillante armatura di Mytheril con un mantello nero e viola e sul petto il simbolo del sole eclissato, il viso dell’uomo era familiare il classico volto da uomo di guerra con la mascella squadrata e una grande cicatrice che gli copriva completamente l’occhio destro.
Il nano rimase a bocca aperta, poi delle lacrime cominciarono a sgorgare dal suo volto… Aysen, Aysen Shadowborn!

"Uff, uff, non ce la farò mai..... ho sete..... ho fame..... argh.." Erano queste le parole che non faceva altro che pronunciare negli ultimi 2 giorni Dante, la faticosa fuga da Nekropolis lo aveva reso uno straccio e l'unica alternativa di fuga da quella città piena di disperazione, erano le montagne.
Dopo altri 200 metri di cammino, stremato, si inginocchiò per terra e cominciò a prendere fiato, la sua vista calava e una grande emicrania gli dominava la testa. In quello stato pietoso, Dante, riuscì a vedere una luce in tutta quella desolata oscurità.... una luce che portava ad una piccola compagnia di uomini.... erano quattro, davanti a tutti un mezz'orco barbaro che stava tastando il terreno in avanscoperta, subito dopo giunse un nano anticipato dai suoi brontolii, poi con andatura pesante e faticosa un mago dalle mani ossute e scarne con un cappuccio che copriva il volto e infine un umano, guerriero... anzi nò sembrava un cavaliere, dai lunghi capelli neri con il volto sfigurato, tutto coperto da un lungo mantello che lasciava intravedere un'elsa di una spada a forma di tigre....
La cosa più strana è che Dante non poteva nemmeno immaginare chi si era prostato davanti a se, e nemmeno poteva immaginare le avventure che avrebbe passato con quella compagnia.....

la seduta di ieri è stata un pò moscetta.......

già:Sm31:

Si ma quando se rijoka?

quando il male deciderà di ritornare nel gdr

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Scritto da: The Rapper 11/02/2003 15.40
Si ma quando se rijoka?

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LASSAMO PERDERE Và...

ricordatevi sempre
se maometto nn va alla montagna ....
la montagna va da maometto ......

questo che significa?
nn lo so .... però nn disperate , nn appena il male troverà altri stimoli (che nn sia gol!) tornerà a giocare!!!
sono stato un po' cattivo ..... mi devo autocensurare nel forum cdi cui sono moderatore?
credo che questo sia conflitto di interessi!