In realtà quello che trovo sconcertante in tutta questa vicenda è l'assenza a bordo di un sistema automatico di rilevamento del sonno (o della stanchezza).
Sulle auto di ultima generazione è un accessorio disponibile a tutti, basato sulla risposta di sensori che monitorano costantemente il volto del guidatore, analizzano il battito delle palpebre, le eventuali smorfie del viso interpretandole come possibili sbadigli, i cambi improvvisi nella direzione dello sguardo o della testa. In caso di rilevamento di un dato "sospetto" il sistema genera un allarme luminoso/acustico/vibrazionale fino a quando il guidatore non riprende il controllo del veicolo e non accosta per concedersi una sosta programmata.
Che sugli aerei di linea non siano installati dispositivi simili, mi pare davvero allucinante.
Il dispaccio dice che i controllori di volo "avevano cercato di contattare i due piloti subito dopo che l'aereo dell'Ethiopian Airlines aveva superato il punto in cui avrebbe dovuto cominciare la discesa, ma invano."
Invano? Cioè non ricevi una risposta da 2 piloti, e aspetti che a svegliarli sia l'allarme del pilota automatico?
Ma per favore... esistono anche sistemi per controllare e gestire da remoto un atterraggio.
Sono sempre più perplesso sul decadimento della qualità dei voli. L'ultimo che ho fatto il mese scorso su un Airbus A321-231 per/da Parigi ne è stata la conferma.