I Testimoni di Geova kirghisi possono continuare ad usare i loro libri
di Massimo Introvigne
4 Dicembre 2021
Il 30 novembre scorso avevamo dato notizia del procedimento a carico dei Testimoni di Geova kirghisi, rei di utilizzare pubblicazioni che, a detta della Procura Generale, sarebbero “estremiste”, in ossequio alla linea intollerante e anti-sette della confinante Russia. Oggi siamo lieti di annunciare che il Tribunale Distrettuale di Pervomayskiy ha respinto la richiesta della Procura, anche grazie a una perizia scritta da Massimo Introvigne e Rosita Šorytė, rispettivamente direttore e vice direttore di Bitter Winter.
La seconda era che i Testimoni di Geova sono "contro lo Stato", perché rivendicano il loro diritto all'obiezione di coscienza in ambiti quali non servire nell'esercito, salutare la bandiera o votare; rifiutano anche le trasfusioni di sangue sulla base di argomenti biblici. Questo è, in effetti, un malinteso. I tribunali di tutto il mondo, tra cui la Corte Suprema degli Stati Uniti e la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, hanno riconosciuto che i Testimoni di Geova hanno aperto la strada a una migliore riflessione sul principio dell'obiezione di coscienza, ottenendo sentenze che alla fine hanno avvantaggiato diversi gruppi religiosi e non religiosi.
Nei casi relativi al sangue, si sono battuti per importanti principi riguardanti il diritto dei pazienti di scegliere i trattamenti che vogliono accettare, e hanno persino favorito il progresso medico nell'uso di sostituti sicuri del sangue. I paesi democratici hanno ormai riconosciuto che l'obiezione di coscienza non è "contro" lo Stato, ma un modo di proteggere e riaffermare il significato più profondo di uno Stato democratico.
Analizzando la letteratura dei Testimoni di Geova, gli esperti kirghisi hanno fatto notare alcune affermazioni secondo cui, in caso di conflitti di coscienza, i Cristiani dovrebbero obbedire a Dio piuttosto che alle leggi umane, e le hanno interpretate come incitamento alla ribellione contro lo Stato. Tuttavia, qui i Testimoni di Geova stanno semplicemente citando un principio comune a tutti i Cristiani che leggono la loro Bibbia, e vi trovano che Pietro e gli altri apostoli hanno dichiarato in Atti 5:29 "Dobbiamo obbedire a Dio piuttosto che agli esseri umani!" L'interpretazione di questo passo biblico è unanime tra i Cristiani.
Per esempio, il Catechismo della Chiesa Cattolica, che è normativo per i Cattolici Romani, afferma al numero 2256: "I cittadini sono obbligati in coscienza a non seguire le direttive delle autorità civili quando sono contrarie a esigenze di ordine morale. Dobbiamo obbedire a Dio piuttosto che agli uomini (Atti 5:29)". Se quando predicano gli Atti 5:29 i Testimoni di Geova sono ribelli contro lo Stato, lo sono anche i Cattolici Romani e tutti i Cristiani......continua
bit.ly/31HxhJG