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Celso e Cristiani , nulla è cambiato da 2000 anni.

Ultimo Aggiornamento: 13/11/2020 16:27
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03/12/2014 10:30
 
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Vi propongo un breve stralcio del " "Discorso schietto contro i cristiani" del filosofo Celso, II° secolo.

Una attenta lettura di queste considerazioni e accuse sembra rinnovarsi ai nostri giorni con gli stessi toni e ragionamenti, buona lettura ,poi commentiamo.

"La fede dei cristiani è intrinsecamente barbara. Infatti i barbari sono bravi a inventare religioni nuove. La parte morale di questa dottrina poi non costituisce un insegnamento superiore o originale, perché essa è identica ad altre filosofie. Giustamente essi non credono agli dèi fatti dalla mano dell'uomo, infatti è assurdo considerare dèi, i manufatti di artigiani vili o malvagi, che sovente sono forgiati da uomini iniqui. Ma questa non è cosa nuova, perché come Eraclito ebbe a dire: "Chi prega oggetti inanimati credendoli divinità è come se parlasse al muro." Così pure pensano i persiani, come raccontatoci da Erodoto. Lungi da me dire poi che chi professa una filosofia, se a causa di essa corresse dei pericoli, debba abbandonarla o far finta di averla abbandonata o abiurarla. Infatti vi è nell'uomo qualcosa di divino e non materiale, e gli uomini nei quali emerge, giustamente anelano di più alla persona che è loro affine, e desiderano ogni momento che gli si parli e gli si rammenti qualcosa che la riguarda. Ma nell'accettare una nuova filosofia occorre seguire la ragione, perché chi crede agli altri senza codeste precauzioni è destinato ad essere ingannato.
Invece questi cristiani fanno come chi, contro ragione, presta fede ai sacerdoti questuanti di Cibele, o agli indovini, o ai vari Mitra o Sabadii o al primo che capita, comprese le apparizioni di Ecate, o altra dea, o demoni vari. Infatti come i babbei sono facile preda di persone senza scrupoli che li menano per il naso. Alcuni di essi delle loro credenze non son disposti né a darne conto né a riceverne, semplicemente dicono tagliando corto: "Non indagare, ma abbi fede. La tua fede ti salverà." E per sovrapprezzo: "La filosofia del mondo è un male, l'ignoranza un bene."
Codesti cristiani sono ignoranti e rozzi, ignorante è la loro fede che, per tale ignoranza e incapacità di raziocinio, ha convinto solo gli stolti.
Attirano la gente con mille inganni o terrorizzandola.
Pur deridendo gli egiziani, i riti cristiani sono simili a quelli egizi, come loro infatti usano i caproni nelle loro cerimonie.
Ritengono più saggi i cristiani fra loro che predicano: "Non si avvicini nessuno che sia istruito , nessuno che sia filosofo, nessuno che sia saggio; ben vengano invece gli ignoranti, gli stolti, e i poveri di spirito."
Infatti hanno presa solo sugli idioti, gli infami, i pazzi, gli schiavi, le meretrici e gli ingenui. Come si fa a ritenere male l'essere istruito o saggio? Come potrebbe essere d'intralcio l'istruzione o la saggezza nel comprendere il divino? Perché non dovrebbe essere, come è, un vantaggio per meglio giungere alla verità?
Altra loro stolta credenza è che quando il loro dio, quasi fosse un cuoco, avrà acceso il grande falò, tutto il resto della stirpe umana arrostirà, e loro soli resteranno, i vivi e i risorti. Solo dei vermi potrebbero nutrire tale speranza!
Ma quale essere umano potrebbe desiderare un corpo putrefatto? Tale credenza per la sua empietà non è comune neppure a tutti i cristiani. Una simile empietà non solo è ripugnante, ma è anche impossibile da dimostrare:
Non è infatti possibile che un corpo completamente corrotto ritorni alla natura originaria e proprio a quella primitiva costituzione dalla quale si è dissolto. Non potendo sostenere nulla di ciò, usano l'inganno dicendo che il loro dio è onnipotente. Ma l'azione turpe non è per un dio ammissibile, né un dio può ciò che è contrario alle leggi naturali. E se un malvagio desiderasse simili nefandezze, non per questo un dio dovrebbe assecondarlo, o esse potrebbero verificarsi naturalmente. Gli dèi possono certamente dare all'anima una vita eterna, ma i cadaveri dice Eraclito son da buttar via più dello sterco. Ma rendere irragionevolmente eterna la carne putrefatta, di certo nessun dio, né lo vorrà, né lo potrà mai. La divinità infatti è il Logos intrinseco a tutti gli esseri viventi; è quindi incapace di operare contro se stesso."





Che ne pensate?? i detrattori del cristianesimo hanno tutti lo stesso padre... [SM=g10765]
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Nella vita non ci sono problemi ma.....soluzioni.
03/12/2014 22:57
 
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La fede dei cristiani è intrinsecamente barbara. Infatti i barbari sono bravi a inventare religioni nuove.


Se, come penso, Celso si riferiva a persone non di lingua greca, (i romani non avevano in latino un termine equivalente a barbaro) aveva ragione; la storia ha dimostrato che l'impero di oriente falsamente cristiano ha resistito solo fino all'arrivo dell'eresia musulmana,da cui è stato sostituito, mentre l''impero di occidente è caduto prima frammentato dalle varie eresie e i vari cosiddetti cristianesimi che più barbari di così non si può.
03/12/2014 23:08
 
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La parte morale di questa dottrina poi non costituisce un insegnamento superiore o originale, perché essa è identica ad altre filosofie.

Non sono d'accordo; il Vangelo e il vecchio e nuovo testamento sono moralmente molto superiori a tutte le altre filosofie


Lungi da me dire poi che chi professa una filosofia, se a causa di essa corresse dei pericoli, debba abbandonarla o far finta di averla abbandonata o abiurarla. Infatti vi è nell'uomo qualcosa di divino e non materiale, e gli uomini nei quali emerge, giustamente anelano di più alla persona che è loro affine, e desiderano ogni momento che gli si parli e gli si rammenti qualcosa che la riguarda.

Ma nell'accettare una nuova filosofia occorre seguire la ragione, perché chi crede agli altri senza codeste precauzioni è destinato ad essere ingannato.

Sono perfettamente d'accordo
03/12/2014 23:23
 
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La somiglianza delle critiche che i detrattori rivolgono ai testimoni di Geova con quelle che i persecutori rivolgevano ai cristiani del I e II secolo è stupefacente... sarà solo un caso?

Shalom [SM=g27985]
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

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03/12/2014 23:45
 
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Re:
speculator, 12/3/2014 10:57 PM:


La fede dei cristiani è intrinsecamente barbara. Infatti i barbari sono bravi a inventare religioni nuove.


Se, come penso, Celso si riferiva a persone non di lingua greca, (i romani non avevano in latino un termine equivalente a barbaro) aveva ragione; la storia ha dimostrato che l'impero di oriente falsamente cristiano ha resistito solo fino all'arrivo dell'eresia musulmana,da cui è stato sostituito, mentre l''impero di occidente è caduto prima frammentato dalle varie eresie e i vari cosiddetti cristianesimi che più barbari di così non si può.



Speculator, ma dove le inventi queste trovate.
Esisteva l'aggettivo "barbaricus" e anche il nome "barbarus".
Solo che per i greci i "barbaros" era il "non greco", compreso anche il romano, mentre per i romani il "barbarus" era un "non romano né greco", quindi un orientale o un occidentale del centro Europa.
Ceaare, Cicerone, Quintiliano e Tacito usano tutti questa parola.

Stammi bene.

Simon
03/12/2014 23:46
 
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Re:
barnabino, 12/3/2014 11:23 PM:

La somiglianza delle critiche che i detrattori rivolgono ai testimoni di Geova con quelle che i persecutori rivolgevano ai cristiani del I e II secolo è stupefacente... sarà solo un caso?

Shalom [SM=g27985]



L'avevo letto vari anni fa e constatavo la somiglianza tra le critiche degli atei moderni e le sue. C'è poco da inventare, evidentemente.

Simon
04/12/2014 20:21
 
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Speculator, ma dove le inventi queste trovate?
Esisteva l'aggettivo "barbaricus" e anche il nome "barbarus".


Credo di averlo sentito da una lezione universitaria americana a Yale via youtube sull'influenza dei barbari e la caduta dell'impero.

I due termini quelle greco e quello romano non erano, come risulta da quanto scrivi uguali per significato.
io parlavo del termine barbaro nell'accezione greca.
La lingua delle comunicazioni internazionali era il greco al tempo di Celso
04/12/2014 23:37
 
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Re:
barnabino, 03/12/2014 23:23:

La somiglianza delle critiche che i detrattori rivolgono ai testimoni di Geova con quelle che i persecutori rivolgevano ai cristiani del I e II secolo è stupefacente... sarà solo un caso?

Shalom [SM=g27985]




Appunto, è proprio questo il punto....le critiche mantengono la stessa sostanza dopo 2000 anni , e non sono cambiati nemmeno gli attori.............sono sempre gli stessi.......PAGANI ODIERNI E PARECCHIA GENTE CHE GIà CONOSCIAMO. [SM=g10765]
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Nella vita non ci sono problemi ma.....soluzioni.
05/12/2014 18:32
 
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Considerare le critiche di un filosofo romano del secondo secolo verso il cristianesimo alla stessa stregua delle critiche che fanno oggi certe persone è un errore storico;

Si tratta per Celso di un'opera polemica verso un cristianesimo apostata.

Le obiezioni moderne non sono di solito polemiche, perchè significherebbe dare troppa importanza ai testimoni di Geova, ma si ammantano di pseudo scienza e non sono fatte da filosofi pagani ma da fanatici e pseudo studiosi;

Vanno contro la verità dei fatti scientifici e biblici e non contro l'apostasia.
13/11/2020 15:46
 
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Sorprendente, sembrano le stesse critiche di oggi verso di noi.
13/11/2020 16:27
 
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Re:
Wanderlust!, 13/11/2020 15:46:

Sorprendente, sembrano le stesse critiche di oggi verso di noi.




(Rivelazione 12:10) ...“Ora sono giunti la salvezza, la potenza, il Regno del nostro Dio e l’autorità del suo Cristo, perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, che li accusa giorno e notte davanti al nostro Dio!


sapete chi è questo personaggio ,inutile spiegarlo

come è inutile spiegare chi sono quelli che lui usa
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