1) stai proponendo la trasformazione di un pg esistente (quale?) o la creazione di un pg del tutto nuovo?
Propongo la trasformazione di un pg già esistente, ovvero Elizalith, come elementale di doppio elemento Terra e Fuoco, ricadendo sul primo come quello principale tra i due [nel caso bisognasse indicarlo, per poter tener conto dei vari bonus/malus della razza (anche se poter dormire tra le fiamme, immune ad esse, mi piacerebbe tanto. ma la terra è più idonea al suo carattere)]
2) a parole tue, cosa è un Elementale e quali dovrebbero essere i tratti distintivi del suo comportarsi? Cosa si deve fare per interpretare correttamente un Elementale, secondo te?
Per me, giocare un elementale, è prima di tutto un impegno importante per il player. Quando leggo la loro sezione nel manuale, quando vedo altri giocatori interpretarli, mi vengono in mente i film Ghibli. Sono esseri mistici, pregni di magia, che possono portare un'aria estremamente fiabesca con il loro passare. Secondo me, quindi, l'interpretazione di un elementale deve essere tenuta in mente in tre diversi fronti: arricchire e ben personificare gli elementi naturali che caratterizzano il personaggio; avere una mentalità "aliena", ovvero fuori dal comune ed estranea, non appartenente del tutto alla vità di città; ed ultimo ma non meno importante, portare qualità di gioco nella land, e dare a molti il piacere di giocare, di leggere, e di interagire con questa fantastica razza. L'aspetto elementale dovrebbe essere un miraggio a pochi riservato, e la curiosità di un appartenente alla razza dovrebbe essere un punto fondamentale nella scoperta o riscoperta delle bellezze naturali di tutte le terre nella land, indipendentemente dal loro elemento che, si, DEVE essere legato al comportarsi e al modo di rapportarsi con i mortali.
3) Breve descrizione della storia del pg, sia di background che giocata, della sua situazione psicologica e dei suoi scopi nella vita
BG:
Ritrovata alle porte delle città di Dalsida, in una notte di luna nuova. Presa in carico dall'orfanotrofio, ma a pochi giorni di distanza accolta nella dimora di un becchino del luogo. Un umano ai suoi ultimi anni di vita, Velko Ashdown, chiamato "Il Ruga", divenne il padre adottivo dell'elfa, dandole un nome e curandosi della sua cecità. Egli aveva perso la moglie e due figli alla malattia, e non fidandosi di chi in carico dell'orfanotrofio strappò dalle loro pericolose mani l'elfa. Il suo amore le ha donato un infanzia, diversa ma felice. Le insegnò l'elfico e la storia, grazie ai libri che le comprava con il suo duro lavoro. Non le fece mancare nulla, al meglio delle sue possibilità. Mai, mai Elizalith ha pensato di voler incontrare i suoi veri genitori. Mai ha ritenuto Velko come qualcuno che non sia il suo vero ed unico padre.
Non un idilliaca esistenza, sicuramente. Eppure i 17 anni insieme al padre lei li ricorda con gioia e malinconia. Malinconia, poiché costretta a lasciarsi tutto alle spalle. Ricorda bene, il giorno in cui i morti conquistarono la città. Velko, armato della sola pala da lavoro, ha resistito abbastanza per poterle permettere di fuggire nelle foreste. Velko, il cui sangue non scorreva nelle vene dell'elfa, lo ha versato tutto. Benedice, l'essere cieca. Se fosse stata in grado di vedere, si sarebbe voltata a guardare la sua morte, e ciò avrebbe sicuramente permesso alla legione irata di raggiungerla.
Per quasi un anno lei ha dovuto sopravvivere nella foresta. Un tempo trascorso privo di contatto con altre persone, un tempo trascorso a ritrovare il legame indissolubile che la sua razza ha con la natura. Un tempo trascorso a piangere, fino a finire le lacrime. Senza l'aiuto della fauna dei boschi, nello specifico di un branco di lupi che si è preso cura di lei, essendo l'elfa riuscita ad empatizzare con loro... mai sarebbe riuscita a sopravvivere così a lungo. Mai sarebbe riuscita a raggiungere, dopo esser cresciuta, le coste dell'ovest.
Sviluppo ON:
Dopo una malattia, presa durante il suo essere dispersa tra i boschi, il branco non ha potuto far altro che accompagnarla ai confini della foresta. Si è rievegliata, stanca, sentendo una freccia colpire un tronco, scoccata da Faeve durante un suo allenamento al di fuori delle mura di Narvick. E' da questa persona che lei è stata, in tutto e per tutto, salvata. Riportata alla società, sebbene una che le è estranea e diversa in molti, troppi modi da quella in cui è cresciuta. Qui, la freddezza del suo carattere ha avuto problemi a rapportarsi con la solarità dei cittadini del Thalas, e solo di pochissime persone si è potuta davvero fidare e confidare. La prima, senza dubbio, la sua salvatrice e protettrice. La seconda è Amaia: la rosea mezzelfa è stata un incontro molto importante, insieme a quello di Isen, che ne ha segnato il futuro cammino.
Senza oltre divulgarmi in ciò che è accaduto nel regno del Thalas, passo a cio di più contemporaneo, ovvero la sua ammissione tra gli Eredi della Stregoneria. La promessa, di Isen, di poter vivere in terre molto più adatte alla piccola elfa, di poter avere uno scopo e la possibilità di saziare la sua ardente voglia di conoscenza, di crescita, è stata l'elemento che, insieme all'affetto provato per Amaia, la ha convinta senza ombra di dubbio ad unirsi. Viaggiando assieme a quella che è in tutto e per tutto, una nuova famiglia, è arrivata prima alle colline ventose per poi seguire il gruppo a Galadorwen.
Da qui, tre importanti eventi, quest in terre elfiche, hanno avuto un grande impatto sulla giovane, e sulla sua situazione psicologica, che riprenderò tra poco.
-Di una nuova Leird e di altre apparizioni- svoltasi in vari punti della città di Dorchuam, la giovane accolita abbandona la marcia dei vari festeggianti sentendo un familiare odore. Dopo una breve, ma importante conversazione, accetta di compiere il volere del Triplice, causando la morte di uno sconosciuto con il suo accettare dell'artefatto dal dio intagliato in un osso. Queste, le parole da egli detto, che più delle altre sono rimaste nella mente della giovane <[...] l'intera esistenza terrena è un lento degradare verso il naturale decadimento, per quanto ad alcuni possa dare fastidio ammetterlo. Ebbene, Elizalith, anche la creatura più inaspettata può avere il suo ruolo cruciale negli eventi, in un piano troppo grande da comprendere.>.
-Bosco della Notte e la Sacra Caccia- in ciò che inizialmente le è parso come un semplice evento festivo, una innocente caccia ad un coniglio, Elizalith si è ritrovata ad affrontare ciò che era la sua paura più grande, il suo incubo definitivo: ha rivissuto il giorno in cui il padre morì, salvandola, ma stavolta non priva di vista. La voce del banditore, sprona a tutti i partecipanti di affrontare, superare e uccidere quelle paure, di maturare. Ma la risposta dell'elfa è una pregna di rabbia, sanguinaria e annebbiata da un inaspettato momento di oscuro fanatismo. Ha si, affrontato le proprie paure... ma non in modo maturo.
-I nuovi custodi- molto semplicemente, durante la cerimonia dell'Irminsul, la melania piccola è stata scelta, nonostante lei fosse venuta sol come spettatrice.
E adesso, parliamo della sua psiche e dei suoi scopi;
Elizalith è ed è sempre stata un'amante della storia. Della conoscenza, anche di ogni tipo, ma della storia prima di tutte. Che siano leggende, miti, credenze... Tutte affascinano questa piccola custode di sapere. Eppure, il dio a cui lei è estremamente devoto, non è quello del sapere, ma quello della morte. Per lei, il Triplice è facilmente paragonabile ad il tempo: è nel nostro passato, è sempre presente e sarà anche il nostro futuro. Non lo vede quindi come un dio malvagio, sebben ella capisca molto bene che il suo dominio incuta molta paura, bensì come una figura essenzialmente legata ad un equilibrio indissolubile ed infrangibile. Figlia di un becchino, l'elfa ha dovuto aiutare il padre a seppellire più persone di quante ne abbia effettivamente conosciute, donandole molto tempo per meditare sulla morte, sul ciclo di vita che quella offre. Al ritornare alla TERRA, in forma di CENERI o meno, si ridona vita al mondo, si entra a far davvero parte di esso. La morte, quindi, finisce non per cancellarci ma per immortalarci. Il nostro futuro diventa il passato di qualcun'altro, che nel loro presente devono portare umile rispetto al sempre presente Triplice ed a chi prima di loro hanno perso la vita.
La morte è essenzialmente, ciò che valorizza la vita. Ma quest'ultima, in quanto non scontata, dovrebbe essere spesa al meglio, in modo produttivo.
Qui, ricado sull'importanza, per Elizalith, di avere uno SCOPO, e mi ri-lego ai tre eventi. Il primo, una vera e propria riassicurazione dal suo adorato dio, che anche per lei ci sarebbe stato uno scopo- anche se troppo grande forse per poter essere compreso. Il secondo, un momento criticalmente cupo, che getta dei dubbi sul proprio io interiore della giovane, che ha sempre rinnegato il negativo fanatismo verso la morte. Questo meno legato alla ricerca di uno scopo, ma più una realizzazione che dentro di sè l'elfa ha una parte iraconda, distruttiva, che imparerà ad accettare ed usare come tramite per portare equilibrio e proteggere ciò che è a lei caro. La terza, l'essere eletta come guardiana, le riafferma che la natura e la magia le sono vicine, fondamentali. Quindi, il suo attuale scopo, è la protezione dell'albero, delle colline, e della natura dento e fuori le terre elfiche.
4) Motivo per cui si ritiene il pg proposto adatto a far parte della razza Elementale
Trovo che il carattere e gli scopi del pg si siano sviluppati in modo tale da rispecchiarsi bene in un appartenente alla razza. In quanto guardiana della natura, come strega e custode, la vedo propensa al voler ampliare i propri orizzonti, a voler portare equilibrio e protezione in altri territori naturali, capace di intraprendere un cammino di diplomazia, di diffusione di umiltà e rispetto nei confronti della natura e del suo dio, che tanto rispecchierebbe la figura di un vulcano:
Cupa, quiete, a pari passo con morte e rispetto. Una figura che nasconde una forza focosa e dirompente, distruttiva, ma le cui ceneri portano vita. D'altronde la cenere è proprio l'elemento stregato per ora pianificato della strega. Insomma, tutto ricade, ai miei occhi, come una buona candidata alla razza.
5) Cosa ti aspetti dal giocare un Elementale? Come si svilupperebbe il tuo pg? Quali caratteristiche compartamentali si modificherebbero?
La razza mi permetterebbe di esaltare ancor di più quel che il personaggio è: un'estranea che si sente a casa non più tra le vie di una città, ma tra poche preziose persone ed una tranquilla distesa naturale. Ciò non vuol dire che non visiterà piu le città, anzi: dovrà farlo, per rassicurarsi che la situazione in ogni parte del mondo sia pacifica e che la natura non stia venendo sfruttata, sia perchè già compito delle streghe e sia perchè ciò rientrerebbe nei compiti della razza.
Il motivo della mia candidatura è anche legato alla seconda quest sopracitata. Uno sviluppo, quindi, sottile e forse non facilmente visibile, in quanto Elizalith per la sua giovane età elfica è sempre stata giocata come una persona matura e saggia. Ma l'entrar a far parte della terra e del fuoco, andrebbero a contraddistinguere i suoi due lati ed ad esaltarli in maniera molto distinguibile.
La TERRA è il suo guscio esterno. Già fredda e distaccata, estremamente formale, Elizalith avrà ancor più difficoltà ad accettare altre persone nel suo cuore, eccezion fatta per altri elementali con cui sarà curiosa di riscontrarsi. Diventerà più calma, ragionevole, ed estremamente materna.
Il FUOCO è la sua passione bruciante. Tutti i precendenti sentimenti, precedentemente repressi e non, verrano fuori raramente. Ma quando lo faranno, saranno dirompenti, fortissimi.
Quindi, avrà un atteggiamento apparentemente quasi robotico, ma nasconde un fiume di emozioni pericoloso. Sarà decisamente interessante poter giocare il cambiamento, soprattutto con chi ha già conosciuto. Non è qualcosa che nasconderebbe alle altre streghe, mentre con altri... Forse si, proverà a nasconderlo come nasconde la sua appartenenza agli Eredi della Stregoneria.
Il modus operandi come elementale sarà proprio la distruzione, dalla quale in futuro si potranno ottenere vita e prosperità, ma non per questo diventerà malvagia: rimane di allineamento Neutrale Puro, leggermente tendente al buono ed al legale.
6) Allegare una immagine dell'aspetto che avrà il pg in forma Elementale
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