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Candidatura Elizalith

Ultimo Aggiornamento: 01/06/2020 22:09
05/07/2019 18:13
 
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Candidatura Elizalith


1) stai proponendo la trasformazione di un pg esistente (quale?) o la creazione di un pg del tutto nuovo? 
Propongo la trasformazione di un pg già esistente, ovvero Elizalith, come elementale di doppio elemento Terra e Fuoco, ricadendo sul primo come quello principale tra i due [nel caso bisognasse indicarlo, per poter tener conto dei vari bonus/malus della razza (anche se poter dormire tra le fiamme, immune ad esse, mi piacerebbe tanto. ma la terra è più idonea al suo carattere)]

2) a parole tue, cosa è un Elementale e quali dovrebbero essere i tratti distintivi del suo comportarsi? Cosa si deve fare per interpretare correttamente un Elementale, secondo te? 
Per me, giocare un elementale, è prima di tutto un impegno importante per il player. Quando leggo la loro sezione nel manuale, quando vedo altri giocatori interpretarli, mi vengono in mente i film Ghibli. Sono esseri mistici, pregni di magia, che possono portare un'aria estremamente fiabesca con il loro passare. Secondo me, quindi, l'interpretazione di un elementale deve essere tenuta in mente in tre diversi fronti: arricchire e ben personificare gli elementi naturali che caratterizzano il personaggio; avere una mentalità "aliena", ovvero fuori dal comune ed estranea, non appartenente del tutto alla vità di città; ed ultimo ma non meno importante, portare qualità di gioco nella land, e dare a molti il piacere di giocare, di leggere, e di interagire con questa fantastica razza. L'aspetto elementale dovrebbe essere un miraggio a pochi riservato, e la curiosità di un appartenente alla razza dovrebbe essere un punto fondamentale nella scoperta o riscoperta delle bellezze naturali di tutte le terre nella land, indipendentemente dal loro elemento che, si, DEVE essere legato al comportarsi e al modo di rapportarsi con i mortali.

3) Breve descrizione della storia del pg, sia di background che giocata, della sua situazione psicologica e dei suoi scopi nella vita 
BG:
Ritrovata alle porte delle città di Dalsida, in una notte di luna nuova. Presa in carico dall'orfanotrofio, ma a pochi giorni di distanza accolta nella dimora di un becchino del luogo. Un umano ai suoi ultimi anni di vita, Velko Ashdown, chiamato "Il Ruga", divenne il padre adottivo dell'elfa, dandole un nome e curandosi della sua cecità. Egli aveva perso la moglie e due figli alla malattia, e non fidandosi di chi in carico dell'orfanotrofio strappò dalle loro pericolose mani l'elfa. Il suo amore le ha donato un infanzia, diversa ma felice. Le insegnò l'elfico e la storia, grazie ai libri che le comprava con il suo duro lavoro. Non le fece mancare nulla, al meglio delle sue possibilità. Mai, mai Elizalith ha pensato di voler incontrare i suoi veri genitori. Mai ha ritenuto Velko come qualcuno che non sia il suo vero ed unico padre. 

Non un idilliaca esistenza, sicuramente. Eppure i 17 anni insieme al padre lei li ricorda con gioia e malinconia. Malinconia, poiché costretta a lasciarsi tutto alle spalle. Ricorda bene, il giorno in cui i morti conquistarono la città. Velko, armato della sola pala da lavoro, ha resistito abbastanza per poterle permettere di fuggire nelle foreste. Velko, il cui sangue non scorreva nelle vene dell'elfa, lo ha versato tutto. Benedice, l'essere cieca. Se fosse stata in grado di vedere, si sarebbe voltata a guardare la sua morte, e ciò avrebbe sicuramente permesso alla legione irata di raggiungerla. 

Per quasi un anno lei ha dovuto sopravvivere nella foresta. Un tempo trascorso privo di contatto con altre persone, un tempo trascorso a ritrovare il legame indissolubile che la sua razza ha con la natura. Un tempo trascorso a piangere, fino a finire le lacrime. Senza l'aiuto della fauna dei boschi, nello specifico di un branco di lupi che si è preso cura di lei, essendo l'elfa riuscita ad empatizzare con loro... mai sarebbe riuscita a sopravvivere così a lungo. Mai sarebbe riuscita a raggiungere, dopo esser cresciuta, le coste dell'ovest. 

Sviluppo ON:
Dopo una malattia, presa durante il suo essere dispersa tra i boschi, il branco non ha potuto far altro che accompagnarla ai confini della foresta. Si è rievegliata, stanca, sentendo una freccia colpire un tronco, scoccata da Faeve durante un suo allenamento al di fuori delle mura di Narvick. E' da questa persona che lei è stata, in tutto e per tutto, salvata. Riportata alla società, sebbene una che le è estranea e diversa in molti, troppi modi da quella in cui è cresciuta. Qui, la freddezza del suo carattere ha avuto problemi a rapportarsi con la solarità dei cittadini del Thalas, e solo di pochissime persone si è potuta davvero fidare e confidare. La prima, senza dubbio, la sua salvatrice e protettrice. La seconda è Amaia: la rosea mezzelfa è stata un incontro molto importante, insieme a quello di Isen, che ne ha segnato il futuro cammino. 

Senza oltre divulgarmi in ciò che è accaduto nel regno del Thalas, passo a cio di più contemporaneo, ovvero la sua ammissione tra gli Eredi della Stregoneria. La promessa, di Isen, di poter vivere in terre molto più adatte alla piccola elfa, di poter avere uno scopo e la possibilità di saziare la sua ardente voglia di conoscenza, di crescita, è stata l'elemento che, insieme all'affetto provato per Amaia, la ha convinta senza ombra di dubbio ad unirsi. Viaggiando assieme a quella che è in tutto e per tutto, una nuova famiglia, è arrivata prima alle colline ventose per poi seguire il gruppo a Galadorwen. 

Da qui, tre importanti eventi, quest in terre elfiche, hanno avuto un grande impatto sulla giovane, e sulla sua situazione psicologica, che riprenderò tra poco.
-Di una nuova Leird e di altre apparizioni- svoltasi in vari punti della città di Dorchuam, la giovane accolita abbandona la marcia dei vari festeggianti sentendo un familiare odore. Dopo una breve, ma importante conversazione, accetta di compiere il volere del Triplice, causando la morte di uno sconosciuto con il suo accettare dell'artefatto dal dio intagliato in un osso. Queste, le parole da egli detto, che più delle altre sono rimaste nella mente della giovane <[...] l'intera esistenza terrena è un lento degradare verso il naturale decadimento, per quanto ad alcuni possa dare fastidio ammetterlo. Ebbene, Elizalith, anche la creatura più inaspettata può avere il suo ruolo cruciale negli eventi, in un piano troppo grande da comprendere.>. 
-Bosco della Notte e la Sacra Caccia- in ciò che inizialmente le è parso come un semplice evento festivo, una innocente caccia ad un coniglio, Elizalith si è ritrovata ad affrontare ciò che era la sua paura più grande, il suo incubo definitivo: ha rivissuto il giorno in cui il padre morì, salvandola, ma stavolta non priva di vista. La voce del banditore, sprona a tutti i partecipanti di affrontare, superare e uccidere quelle paure, di maturare. Ma la risposta dell'elfa è una pregna di rabbia, sanguinaria e annebbiata da un inaspettato momento di oscuro fanatismo. Ha si, affrontato le proprie paure... ma non in modo maturo.
-I nuovi custodi- molto semplicemente, durante la cerimonia dell'Irminsul, la melania piccola è stata scelta, nonostante lei fosse venuta sol come spettatrice.

E adesso, parliamo della sua psiche e dei suoi scopi;
Elizalith è ed è sempre stata un'amante della storia. Della conoscenza, anche di ogni tipo, ma della storia prima di tutte. Che siano leggende, miti, credenze... Tutte affascinano questa piccola custode di sapere. Eppure, il dio a cui lei è estremamente devoto, non è quello del sapere, ma quello della morte. Per lei, il Triplice è facilmente paragonabile ad il tempo: è nel nostro passato, è sempre presente e sarà anche il nostro futuro. Non lo vede quindi come un dio malvagio, sebben ella capisca molto bene che il suo dominio incuta molta paura, bensì come una figura essenzialmente legata ad un equilibrio indissolubile ed infrangibile. Figlia di un becchino, l'elfa ha dovuto aiutare il padre a seppellire più persone di quante ne abbia effettivamente conosciute, donandole molto tempo per meditare sulla morte, sul ciclo di vita che quella offre. Al ritornare alla TERRA, in forma di CENERI o meno, si ridona vita al mondo, si entra a far davvero parte di esso. La morte, quindi, finisce non per cancellarci ma per immortalarci. Il nostro futuro diventa il passato di qualcun'altro, che nel loro presente devono portare umile rispetto al sempre presente Triplice ed a chi prima di loro hanno perso la vita.
La morte è essenzialmente, ciò che valorizza la vita. Ma quest'ultima, in quanto non scontata, dovrebbe essere spesa al meglio, in modo produttivo. 
Qui, ricado sull'importanza, per Elizalith, di avere uno SCOPO, e mi ri-lego ai tre eventi. Il primo, una vera e propria riassicurazione dal suo adorato dio, che anche per lei ci sarebbe stato uno scopo- anche se troppo grande forse per poter essere compreso. Il secondo, un momento criticalmente cupo, che getta dei dubbi sul proprio io interiore della giovane, che ha sempre rinnegato il negativo fanatismo verso la morte. Questo meno legato alla ricerca di uno scopo, ma più una realizzazione che dentro di sè l'elfa ha una parte iraconda, distruttiva, che imparerà ad accettare ed usare come tramite per portare equilibrio e proteggere ciò che è a lei caro. La terza, l'essere eletta come guardiana, le riafferma che la natura e la magia le sono vicine, fondamentali. Quindi, il suo attuale scopo, è la protezione dell'albero, delle colline, e della natura dento e fuori le terre elfiche.

4) Motivo per cui si ritiene il pg proposto adatto a far parte della razza Elementale 
Trovo che il carattere e gli scopi del pg si siano sviluppati in modo tale da rispecchiarsi bene in un appartenente alla razza. In quanto guardiana della natura, come strega e custode, la vedo propensa al voler ampliare i propri orizzonti, a voler portare equilibrio e protezione in altri territori naturali, capace di intraprendere un cammino di diplomazia, di diffusione di umiltà e rispetto nei confronti della natura e del suo dio, che tanto rispecchierebbe la figura di un vulcano: 
Cupa, quiete, a pari passo con morte e rispetto. Una figura che nasconde una forza focosa e dirompente, distruttiva, ma le cui ceneri portano vita. D'altronde la cenere è proprio l'elemento stregato per ora pianificato della strega. Insomma, tutto ricade, ai miei occhi, come una buona candidata alla razza.

5) Cosa ti aspetti dal giocare un Elementale? Come si svilupperebbe il tuo pg? Quali caratteristiche compartamentali si modificherebbero? 
La razza mi permetterebbe di esaltare ancor di più quel che il personaggio è: un'estranea che si sente a casa non più tra le vie di una città, ma tra poche preziose persone ed una tranquilla distesa naturale. Ciò non vuol dire che non visiterà piu le città, anzi: dovrà farlo, per rassicurarsi che la situazione in ogni parte del mondo sia pacifica e che la natura non stia venendo sfruttata, sia perchè già compito delle streghe e sia perchè ciò rientrerebbe nei compiti della razza.
Il motivo della mia candidatura è anche legato alla seconda quest sopracitata. Uno sviluppo, quindi, sottile e forse non facilmente visibile, in quanto Elizalith per la sua giovane età elfica è sempre stata giocata come una persona matura e saggia. Ma l'entrar a far parte della terra e del fuoco, andrebbero a contraddistinguere i suoi due lati ed ad esaltarli in maniera molto distinguibile.
La TERRA è il suo guscio esterno. Già fredda e distaccata, estremamente formale, Elizalith avrà ancor più difficoltà ad accettare altre persone nel suo cuore, eccezion fatta per altri elementali con cui sarà curiosa di riscontrarsi. Diventerà più calma, ragionevole, ed estremamente materna.
Il FUOCO è la sua passione bruciante. Tutti i precendenti sentimenti, precedentemente repressi e non, verrano fuori raramente. Ma quando lo faranno, saranno dirompenti, fortissimi.
Quindi, avrà un atteggiamento apparentemente quasi robotico, ma nasconde un fiume di emozioni pericoloso. Sarà decisamente interessante poter giocare il cambiamento, soprattutto con chi ha già conosciuto. Non è qualcosa che nasconderebbe alle altre streghe, mentre con altri... Forse si, proverà a nasconderlo come nasconde la sua appartenenza agli Eredi della Stregoneria.
Il modus operandi come elementale sarà proprio la distruzione, dalla quale in futuro si potranno ottenere vita e prosperità, ma non per questo diventerà malvagia: rimane di allineamento Neutrale Puro, leggermente tendente al buono ed al legale.

6) Allegare una immagine dell'aspetto che avrà il pg in forma Elementale 
ibb.co/1RMzWVx
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06/07/2019 00:48
 
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Presa visione. Presto avrai news

§§ Chi segue le orme altrui non giungerà mai primo! §§

17/07/2019 23:19
 
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Vorrei approfittare del topic per esporre due miei dubbi, avendo visto che in fase di candidatura nelle altre razze è consuetudine farlo quando vi si candida.
Primo. Poiché l'elementale è un essere fatto di magia, che non ha realmente organi interni se non per un sistema sanguingno (o almeno, hanno delle vene)... hanno questi un cuore? È possibile sentirne il battito sul petto? E sul polso? In caso non fosse così, è a loro possibile simularne uno?
Seconda, sempre poiché il corpo è formato dalla magia... E ancor più inerente, vista la condizione di Elizalith: cosa ne sarebbe della sua cecità? Può rimanere? Svanirebbe, verrebbe guarita?
Nel secondo caso, sarebbe comunque possibile utilizzare l'abilità Sensi del Cieco ed ottenere i suoi bonus, qualora la pg volesse continuare ad almeno apparire come cieca?
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06/09/2019 23:37
 
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A nome e su concessione della gestione vorrei intromettermi nella candidatura con qualche domanda.

Per quanto riguarda le due domande:
- gli elementali non hanno organi interni di conseguenza non hanno neanche un cuore ed è quindi impossibile simularne il battito. Il loro corpo è fatto di magia e le vene e il sangue che vi scorre è funzionale unicamente a garantire un colorito più umano
- la cecità scompare una volta diventati elementali per il semplice fatto che il corpo fisico cessa di esistere. Nulla ti vieterebbe però di assumere le sembianze di una ragazza cieca questo però non influezzerebbe le sue capacità visive.

Quanto alle domande invece:

- Ho letto con grande interesse il tuo bg e mi è piaciuto molto, così come mi affascina molto la sua "psicologia" e in particolare la sua fedeltà verso il dio Shanaas.
Perchè Morwell dovrebbe scegliere come una delle sue figlie una così devota di Shanaas? Credi che in qualche modo la sua devozione nei confronti degli dei possa in qualche modo cambiare?

-Hai scritto che giochi Elizalith come un'elfa piuttosto saggia e matura per la sua giovane età però hai anche detto che, in occasione della quest in cui è stata costretta a rivivere il proprio passato, si è rivelata istintiva e immatura. Cosa pensi che sarebbe accaduto se Elizalith fosse stata un elementale invece che un'elfa? Avrebbe reagito allo stesso modo?

Un'ultima cosa. Nel momento della nascita l'Elementale viene plasmato con la magia di un unico elemento. Anche se è possibile, con la dovuta skill, ottenere una natura duale sarebbe meglio, a mio parere, che questa maturasse con il tempo, dopo un adeguato processo di crescita, adattamento e sviluppo del personaggio. Quindi, quali pensi che sia l'Elemento più adatto a rappresentare Elizalith, se dovessi sceglierne uno? E perchè propio quello e non l'altro?

Prenditi tutto il tempo per rispondere^^
[Modificato da Mankaneutes 07/09/2019 00:12]


*§ Non nascere è il destino migliore, il secondo appena nati tornare subito da dove si è venuti {Sofocle} §*


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07/09/2019 16:08
 
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Innanzitutto, grazie per le risposte. Soddisfacenti e chiare, non ho altri dubbi.

Ed ora, affronto le domande una alla volta ma tenendo in mente, nel dare le mie risposte, anche le altre. In particolar modo per via della terza questione, quella del considerare l'inizio come elementale a singolo elemento.

1) Morwell.
È una questione a cui durante il periodo estivo ho fatto alcuni pensieri, ripensando alla candidatura. Eppure, mai mi sono trovato a corto di risposte, piuttosto indecisione nella scelta di quale delle realtà pensate possa essere la più realistica o soddisfacente.
Scenario uno: Morwell nota la strega, vedendone il lato positivo nell'animo e nella sua fede, nonostante la sua devozione al fratello Shanaas. Per premiare gli sforzi dell'elfa nella difesa della natura e delle sue consorelle, magari anche per cercare di persuaderla dalla sua parte, concede lei il dono, ben tenendo a mente che il suo libero arbitrio non è malleabile.
Scenario due: più ispirato a racconti di mitologia, in cui gli dei rubano o chiedono in prestito i doni di altri, forse contorcendoli. Potrebbe essere stato Shanaas a convincere Morwell di dare il dono ad Elizalith. Questo scenario non è il mio preferito, poiché non conosco bene la relazione che gli dei hanno tra loro, soprattutto considerato il distacco vita e morte, e lo rende quindi molto incerto/azzardato.
Terzo scenario: ho detto che il modus operandi di Elizalith come elementale sarebbe stato più sul lato distruttivo, specchiando ciò che è effettivamente un vulcano. Sappiamo bene che Morwell ha un lato violento e più primordiale, nei suoi elementi naturali. Le migliori fedeli della dea lo riconoscono, e venerano la divinità nella sua completezza. Quindi, potrebbe aver scelto una già fedele di morte, come buon vassallo e riflesso di quello che è il suo lato più crudele. Questa trama andrebbe bene a sposarsi con le precedenti due, e forse tutte e tre insieme potrebbero essere un solido motivo per cui Morwell abbia scelto lei.
Per quanto riguarda la seconda domanda, la risposta è che non ne sono certo perché incerto è anche il futuro. È una ragazza estremamente fedele, come già detto, ma nulla può negare che ci potrebbe sempre essere un MA, un evento nel gioco in futuro che possa plasmare il personaggio in maniere profondamente diversa da come è stato ideato. È il bello del gioco di ruolo con molte persone, è troppo al di là della mia capacità di prevedere cosa possa succere per poter dare un no secco, cosa a cui sarei propenso per rimanere fedele all'idea di un personaggio estremamente stoico nel seguire il suo credo.

2) Reazione al trauma.
Certamente! Mentre di fronte ad un trauma forte anche un elfo può avere difficoltà a tenere a bada le proprie emozioni, per un elementale è ancora più difficile che succeda. Ma! Per ben rispecchiare ciò che vedo come un grande distacco tra l'essere un elementale di sola terra, solo fuoco o dalla dualità dei due, ecco ancora una volta tre scenari.
Scenario Terra: Elizalith avrebbe avuto in questo caso la reazione più calma tra tutte. Ciò che ha visto è quel che stato, nient'altro che il passato. Non lo rinnega, non lo condanna, lo accetta per quel che è stato e non tenta neanche di cambiarlo.
Scenario Fuoco: Elizalith risponde con estrema ira, ma non senza logica. La sua è una reazione portata dall'orgoglio e dalla fiamma, dalla coscienza che la ragazza che al tempo scappò non è più lei, ed affronta l'orda non morta. È simile quindi, il pensiero che il passato è passato, ma come le due affrontano la situazione nel momento presente della visione è radicalmente diverso.
Scenario Terra e Fuoco: non ci si dovrebbe sorprendere, che questo scenario è una realtà inglobante delle prime due. La risposta è violenta, non lascia che tutto scorra come è naturale che sia stato e affronta la situazione, ma con apparente calma, l'indifferenza del Vesuvio che spazza via Pompei.
Ed il motivo per cui in tutti e tre i casi, Elizalith elementale affronta la prova con un esito molto più positivo, seppur in ogni caso tetro, è perché sa di essere tale. Immortale. Distante.

3) Il singolo elemento.
Come detto all'inizio della candidatura, quello principale sarebbe la terra. Questo perché appunto, la terra rappresenta bene il guscio dietro cui Elizalith si nasconde, ciò a cui tutto ritorna e da cui tutto si genera, il legame che la pg ha con il Dio ed il modo in cui affronta ogni sua giornata. E per quanto la risposta sia molto corta, sintentica, si spiega meglio guardando e considerando il caso contrario: Elizalith elementale di fuoco. Semplicemente, non ha senso. Nessuna persona definirebbe il pg come focosa, se non per la sua perspicace voglia di conoscere, la sua curiosità e tenacia. È un tratto raro e che viene riconosciuto solo da pochi che la conoscano davvero, che ne abbiano avuto occasione per notarlo. Altrimenti, spesso, appare come tetra, immobile, una ragazza priva di molta vitalità o energia, poco sorridente. Tetra, come una landa desolata. Rigida.
Voglio però dire che non sono d'accordo con il pensiero dello sviluppo. Lo comprendo, ed ha certamente senso come tragitto per un elementale, ma la candidatura l'ho fatta proprio con entrambi gli elementi in mente poiché sebben uno trionfi sull'altro, è di davvero poco per me. Ho definito la fiamma come le emozioni represse di Elizalith, che fuoriescono una tantum in maniera dirompente: privare quindi l'elemento fuoco vorrebbe dire per me giocare un pg molto statico, vuoto, che deve ri-scoprire le proprie emozioni. Ciò... Non mi piacerebbe a dire il vero, molto semplicemente. Non per come ho in mente Elizalith elementale. Mentre invece una crescita molto più lenta, il cui scopo è proprio quello di trovare un bilancio tra i due elementi, si sposerebbe molto di più e sarebbe alquanto divertente da poter vivere. Per quanto trovo sia assolutamente scorretto da dire per un elementale, emulerebbe una "crescita dall'adolescenza".
Quindi, mi piacerebbe comunque candidarla come duplice elemento fin dalla partenza, a meno che sia davvero, davvero troppo inappropriato o impensabile.
(Come altro punto a sfavore, ma minuscolo... Non trovo alcuna immagine di Elementale della Terra che rispecchi bene l'aspetto che avrebbe Eli come tale. Son tutte driadi coi fiorellini! Ao! Dx Ho speso la mattina solo a cercare immagini da poter proporre, la risposta in sé mi ha impiegato solo un'oretta.)

Ringrazio per la lettura, spero di essere stato chiaro e di aver risposto alle domande in maniera soddisfacente.
[Modificato da Elizalith-Lorelei 07/09/2019 16:52]
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08/09/2019 11:50
 
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Sei stato molto chiaro nelle risposte ma avrei solo un piccolo appunto da fare in merito alla questione elemento.
Credo di aver compreso le ragioni della tua scelta del doppio elemento ma vorrei precisare che in quella "crescita dell'adosceleza" (immagine che secondo me rende molto bene) che l'elementale deve giocarsi dopo la sua nascita è compresa anche una certa riscoperta delle proprie emozioni Questa fase sarà certamente presente sia che l'elementale abbia uno o due elementi, questo perchè la sfera emotiva cambia drasticamente nel passaggio da mortale a immortale. Ti posso assicurare, per esperienza personale, che è un passaggio molto meno monotono e statico di quanto possa sembrare.

Fatta questa doverosa premessa, avrei un altro paio di domande:

-

La razza mi permetterebbe di esaltare ancor di più quel che il personaggio è: un'estranea che si sente a casa non più tra le vie di una città, ma tra poche preziose persone ed una tranquilla distesa naturale. Ciò non vuol dire che non visiterà piu le città, anzi: dovrà farlo, per rassicurarsi che la situazione in ogni parte del mondo sia pacifica e che la natura non stia venendo sfruttata, sia perchè già compito delle streghe e sia perchè ciò rientrerebbe nei compiti della razza.


Hai detto che esalteresti, da elementale, questo aspetto più "solitario" di Elizalith. Quale sarebbe quindi il suo rapporto con gli altri mortali? Sarebbe sempre schiva e diffidente come lo è ora Elizalith o qualcosa potrebbe cambiare?

-Mi pare di aver capito che nella concenzione di Equilibrio di Elizalith, la vita ha un senso proprio perchè esiste la morte da cui la vita stessa trae successivamente origine in un ciclo complesso ed inesorabile. Considerando che un elementale, in quanto immortale, infrange questa "norma" come pensi che vivrebbe Elizalith questa "infrazione"? Il suo modo di concepire la vita e la morte potrebbe cambiare? E tenendo a mente tutto questo...come si rapporterebbe con gli altri elementali suoi simili oppure con altre creature immortali? Solo con curiosità o ci sarebbe altro che la spingerebbe ad avvicinarsi (o allontanarsi)?

Perdona la valanga di domande e prenditi pure tutto il tempo necessario per rispondere al meglio.


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08/09/2019 17:11
 
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Inizio dicendo che la valanga di domande non la perdono...
La ringrazio! Sono contento di riceverle, soprattutto quando offrono un buono spunto di riflessione sul personaggio. Non è assolutamente un dispiacere risponderle, anzi!

Quindi, ritornando a loro...


(...) vorrei precisare che in quella "crescita dell'adosceleza" (immagine che secondo me rende molto bene) che l'elementale deve giocarsi dopo la sua nascita è compresa anche una certa riscoperta delle proprie emozioni Questa fase sarà certamente presente sia che l'elementale abbia uno o due elementi, questo perché la sfera emotiva cambia drasticamente nel passaggio da mortale a immortale. Ti posso assicurare, per esperienza personale, che è un passaggio molto meno monotono e statico di quanto possa sembrare.


Oh, sono d'accordo! Non volevo implicare che una fase del genere non sarebbe stata presente anche nel percorso di Elizalith.
Ho trovato curiosità nella razza, proprio vedendola giocata dal player Isidor durante la sua fase iniziale di riscoperta. Questo è stato ciò che mi ha dato l'impressione di qualcosa di molto fiabesco/Ghibli, come dissi all'inizio. Mai e poi mai penserei che gli elementali siano monotoni o statici, li trovo anzi estremamente malleabili e dall'enorme potenziale per uno sviluppo narrativo. Parlavo specificatamente e solo per quanto riguardi il mio personaggio, il cui carattere lo trovo ben rappresentato dalla duale diversificazione in due elementi, terra e fuoco.


Quale sarebbe quindi il suo rapporto con gli altri mortali? Sarebbe sempre schiva e diffidente come lo è ora Elizalith o qualcosa potrebbe cambiare?


La rispondo prendendo un tragitto un po più lungo, per spiegare bene cosa ho in mente. Mi scuso per la lettrice xD
Dunque, ho parlato della mentalità "aliena" degli Elementali come qualcosa che trovo fondamentale nel ruolarli. Ma cosa "aliena" esattamente voglia dire, lo si può notare dal dibattito scientifico, culturale e filosofico riguardante cosa tra Natura e Allevamento influenzi primariamente la personalità di un essere umano.
Si potrebbe chiamare alieno, un membro di una comunità che non si rispecchia negli insegnamenti di essa per via della sua natura. Esempio banale, una persona pacifica in un clan/villaggio di guerrieri.
Per un elementale però il distacco è tremendamente enorme, poiché per Natura sono sempre diversi da qualsiasi possibile tipo di esperienza sociale che un normale mortale può offrire o riscontrare con loro.
Cosa vuol dire tutto ciò per Elizalith?
Che nel suo periodo di risveglio, che il suo cambiamento nella sua Natura venga o meno accettato dagli altri mortali, si sentirà sempre diversa. Questo sentimento di diversità potrebbe, si, esprimersi allo stesso modo, con la diffidenza e l'essere schiva. Oppure, potrebbe essere un isolamento volontario, non diffidente o nato dal rammarico, nato dalla semplice consapevolezza del suo essere diversa. Che sia quindi negativo o positivo, l'aspetto solitario di Elizalith sarebbe non solo comunque presente, ma ancor più radicato nel suo stesso essere di diversa NATURA.
Il che è, tu guarda, un ottimo punto per procedere alla domanda che mi hai posto successivamente...


Mi pare di aver capito che nella concenzione di Equilibrio di Elizalith, la vita ha un senso proprio perchè esiste la morte da cui la vita stessa trae successivamente origine in un ciclo complesso ed inesorabile. Considerando che un elementale, in quanto immortale, infrange questa "norma" come pensi che vivrebbe Elizalith questa "infrazione"? Il suo modo di concepire la vita e la morte potrebbe cambiare? E tenendo a mente tutto questo...come si rapporterebbe con gli altri elementali suoi simili oppure con altre creature immortali? Solo con curiosità o ci sarebbe altro che la spingerebbe ad avvicinarsi (o allontanarsi)?


Verissima osservazione! Per Elizalith elfa, la sua fede nella morte stava nel fatto che accomunasse tutto il creato, mortali compresi, sotto lo stesso dolore dalla capacità di fornire empatia.
Questa non viene dimenticata, giustamente. Non ignorata. Ma non per questo, si riterrà un abominio od un affronto a Shanaas. Anzi! Sarà convinta che questo dono avrà uno scopo di fondo, che dovrà trovare. Ha i suoi motivi per credere che questo sia il caso, per la precisione l'incontro diretto con il Triplice. Non concepirà in modo diverso la sua teoria o la sua fede, ma capirà piano piano che infatti è forse proprio lo scopo degli Elementali quello di difendere quello stesso ciclo.
Tenendo ciò a mente, insieme a quanto detto nella risposta precedente, il rapportarsi con gli altri elementali e creature simili sarà fondamentale. Con altri elementali si troverà a suo agio, perché per quanto possano magari crearsi delle antipatie per via di diversità nel carattere, potrà aver fede che il loro scopo è lo stesso. Quindi, stessa Natura ma con un percorso diverso. Può esserci sintonia, oppure un leggero antagonismo, ma vedo raro un eventuale utilizzo di violenza verso i suoi simili, se non improbabile. Anche in un caso in cui uno di loro si debba apertamente opporre ai suoi ideali o alle sue azioni, cercherebbe in primo luogo sempre un dialogo.
Mentre invece, con altri immortali, sarà estremamente sospettosa in primo piano: non potrà fidarsi di loro finché non avrà chiaro cosa intendono fare con il dono a loro dato. Ed essendo un essere dal Modus Operandi distruttivo... Un uso dell'immortalità che lei non ritiene nobile verrà senza dubbio visto come un nemico, contro il quale non avrà ripensamenti nel cercare di eliminare. Questo sia perché affronto contro il suo dio, sia per salvaguardare il ciclo su cui ripone così tanta fede. Un esempio palese di essere immortale contro cui potrebbe essere estremamente cauta in primo luogo sono i Drakul, se mai venisse a conoscenza dei loro doni e della loro esistenza. Metto anche la mani avanti, dicendo che la curiosità di Elizalith non muore con la sua rinascita, e che prenderà azione attiva solo quando non avrà molti dubbi sui fini di ogni individuale Drakul, per questo esempio. Non è irrazionale ne razzista, ma una volta arrivata ad una sentenza la perseguirà con la furia di un inquisitrice.
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Hai detto più volte che il modus operandi di Elizalith sarebbe quello della distruzione. Puoi spiegarti meglio? Cosa intendi esattamente con distruzione?

Poniamo un caso concreto. Un po' assurdo ma mi serve solo per capire concretamente cosa intendi per "distruzione".
Tra le Streghe ve ne sono alcune che, per progredire nei propri studi alchemici, stanno facendo diversi esperimenti e riversando liquidi pericolosi tra la vegetazione delle Colline finendole inevitabilmente per danneggiarle.
Come reagirebbe Elizalith mortale? E l'Elementale invece?

Ripeto è una situazione assurda oltre che palesamente incoerente ma mi serve solo per avere un'idea più chiara della psicologia del pg.

Sentiti libera di rispondere o in maniera discorsiva o con qualche post. Come preferisci.


*§ Non nascere è il destino migliore, il secondo appena nati tornare subito da dove si è venuti {Sofocle} §*


° Nivel Lyn: La Cacciatrice Lv6 °
10/09/2019 10:50
 
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Distruzione, violenza, risolvere con l'uso della forza. Se può ben rendere l'idea, invece di essere un elementale paladina della natura, ne è inquisitrice e boia. In una situazione in cui i poteri degli elementi potrebbero essere usati per sola difesa, per poi portare ad una risoluzione diplomatica, Elizalith sarà più tendente a risolvere tutto con la forza. L'offesa è la miglior difesa.

Ciò non vuol dire che andrà a causare danni senza motivi, ovviamente. E non voglio nemmeno insinuare che altri Elementali non facciano lo stesso a volte, solo che tenderà di meno sulla diplomazia in caso di danno causato alla natura o anche solo minaccia ad essa.

Per il caso proposto... Si, è un po troppo bizzarro per ben dare un idea, poiché per giuramento ella deve difendere anche le proprie consorelle, elementale o meno. Ma mentre l'elfa, purché sempre arrabbiata con la persona causa di ciò, non le torcerebbe un capello, l'elementale suggerirebbe anche una punizione fisica. Ma entrambe, in primo luogo, confronterebbero la causa con diplomazia, magari con più intimidazione e severità da parte dell'elementale. Che questo accada nelle colline o meno.

Mentre, per poter meglio dare un idea della "distruzione", propongo questo caso:
Un cacciatore o gruppo di tali decide di cacciare all'interno dei territori delle colline ventose. Se non erro, ciò è accaduto on-game in passato, una quest. Elizalith elfa avrebbe cercato di avvertire e spaventare, anche catturare, insieme all'aiuto delle consorelle. Da elementale, quei cacciatori avrebbero invece firmato la propria condanna a morte.
Questo vale per le sole colline. In un qualsiasi altro territorio naturale invece, la caccia è comprensibile in quanto indispensabile ai mortali per vivere, e solo una troppa elevata cacciagione verrebbe presa a carico con i medesimi metodi detti sopra, sebbene in questo caso almeno la punizione avverrebbe con un avvertimento in primo luogo da parte dell'elementale. Uomo avvisato, mezzo salvato!
E, giusto per tenere conto delle variabili dell'ipotetica scena, non farebbe differenza all'elementale alcun tipo di motivazione da parte dei cacciatori. Che sia per stretta necessità o per ingordigia, non fa lei ne freddo ne caldo: verranno puniti in egual modo. Ma proprio perché ci sarà un avvertimento, ci si potrebbe aspettare che un cacciatore con un vero bisogno, e che non sia testardo od orgoglioso, allora chiederà aiuto - il quale sarà concesso, al meglio delle possibilità. È vero che non conviene immischiarsi negli affari dei mortali, ma bisogna pur premiare chi decide di prendere a cuore le parole di un vassallo della natura. È pur sempre ragionevole.
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22/09/2019 21:53
 
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il pg viene ritenuto IDONEO. Puoi prendere contatto con un master a tua scelta così da poterci organizzare per il cambiorazza.


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Cambio razza effettuato.
Chiudo la discussione


*§ Non nascere è il destino migliore, il secondo appena nati tornare subito da dove si è venuti {Sofocle} §*


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01/06/2020 22:09
 
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A seguito d'un consulto con il player ed avendo valutato la cosa con la gestione, il pg Elizalith cambia elemento secondario e quindi, data la mole significativa del secondo elemento, cambia forma originale e segno particolare.

Elizalith è ora un elementale di Terra ed Acqua.

La nuova forma originale di Elizalith è:
i.ibb.co/qkTxnSw/1588360365839.png
Il corpo è fatto interamente di marmo e le parti nere nell'immagine è in realtà acqua che sgorga.

Nuovo segno particolare:
Terra: Lucentezza del cuoio capelluto ai raggi solari, come la rifrazione d'un diamante.
Acqua: In caso di forti emozioni dagli occhi sgorga acqua in grande quantità.

Preciso che questa è un eccezione, dovuta dal fatto che c'è stato un errore di base nel permettere ad un elementare di nascere con due elementi. Non è dipeso dal player, perciò si è concessa una correzione tramite quest avvenuta stasera alle Cascate di Cristallo.
[Modificato da HestiaLaRossa 01/06/2020 22:13]
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