| | | OFFLINE | Post: 15 | Registrato il: 09/07/2018 | Sesso: Femminile | Utente Junior | |
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13/11/2018 19:23 | |
Rieccomi. Con i soliti tempi dilazionati, ma rieccomi.
Andiamo con ordine? Andiamo con ordine.
1) Per quanto riguarda i Defunti ti ringrazio del chiarimento :)
Per quanto riguarda gli Ibridi, invece, credo di aver omesso il particolare perché non ne sono esattamente a conoscenza: insomma, sono votati… a loro stessi, no? Avevo già letto lo Statuto del Culto e vi avevo trovato scritto che «non provando alcun sentimento trascinante, tendono a rimanere isolati con i loro scopi»: da ciò avevo compreso che -aldilà del loro Culto (la Famiglia)- non avessero alcun obiettivo comune particolare, ma che ognuno seguisse semplicemente i suoi interessi personali. A meno che tu non intenda proprio il “Culto” che è «l’unica cosa che li appassiona».
In Manuale leggo che «la Dea immaginò che, se gli avesse regalato una soluzione per la sua incompletezza […]», ma penso sia riferito esclusivamente al Primo drakul ibrido… quindi escluderei la “soluzione all’incompletezza” come tratto comune degli ibridi. Da cui ritorno a quanto ho detto prima, al loro essere votati unicamente al loro Culto, il che significa al loro “Divino” e ciascuno ai propri interessi personali.
2) Ah, ora mi è più chiaro ;)
Non avevo intuito a cosa stessi facendo riferimento, ma ora sono piuttosto sicura si tratti del cuore. O Cuore con la ‘C’ maiuscola, dato che qua e là e scritto maiuscolo.
Il Cuore è l’unico organo funzionante in un drakul, oltre al cervello: è il perno, il centro, l’origine di tutta la magia che gestisce e tiene letteralmente in piedi la magia che scorre nel drakul e, con essa, il drakul stesso. Tanto è importante quest’organo che -materialisticamente parlando- non serve nemmeno scendere a 0 PF per morire: una pugnalata al cuore e il drakul è istantaneamente morto, fino alla successiva rinascita. Da che è effettivamente un serio punto debole, che non avevo considerato perché… boh, non avevo collegato “^_^
Il battito cardiaco è caratteristico delle varie linee di sangue: sporadico nei defunti, accelera nei momenti di furia o Frenesia; quasi umano nei viventi, anche se decisamente più lento del normale; debolissimo negli ibridi e poco incline ad accelerazioni.
3) Oh, col mantello degno di menzione a parte, non so perché ho pensato che quello non diventasse immateriale. Non che sia un problema, perché come hai scritto tu non mi sognerei mai di giocarmi un drakul sotto il sole a picco.
4) Credo che terrebbe la cosa per sé. Anzi, ne sono convinta, dato che la gioco io.
Cioè, nel caso estremo che ho riportato non tradirebbe nessuno, in pubblico si limiterebbe al suo imbarazzo, all’indignazione. Poi, dovesse incontrare per caso l’autore dell’ipotetica strage, a patto che si trovino loro due soli senza estranei di mezzo, cercherebbe di… redarguirlo? No, neanche, più che altro gli chiederebbe semplicemente che cavolo gli sia passato per la testa a fare un’azione del genere. Perché in fondo, essendo lei stessa drakul, comprenderebbe almeno in parte questi istinti… ma non credo che ciò le impedirebbe di trovare esagerate -al limite del disgustoso- certe espressioni quasi animalesche.
5) Oh, sì, infatti era un eufemismo =D
6) Be’, sono due cose abbastanza diverse. Parecchio diverse. Cioè, in realtà mi viene difficile anche metterle a paragone, dato che sono situazioni che hanno ben poco in comune.
Insomma, il primo è un rapporto letteralmente “filiale”: è il Genitore che sceglie deliberatamente di trasformare un mortale in un altro drakul, il Figlio appunto, il che significa crearsi da sé un competitore per l’approvvigionamento. È un rapporto parecchio stretto, dettato dalla comunanza del sangue oltre che dal legame che già prima univa i due: che questo fosse leggero o solido, sarà comunque amplificato di molto e potrà variare da un profondo rispetto ad un affetto indissolubile (in modo coerente alla linea di sangue di appartenenza… si sa che gli ibridi sono molto poco sentimentali). Paradossalmente, anche se fosse stato l’odio a legare genitore e figlio pre-trasformazione, questo andrebbe ad amplificarsi.
Altro fattore importante del loro rapporto è l’interconnessione: l’uno può sempre sapere quando l’altro sia in pericolo, finanche a poterne dire con certezza la morte; il Genitore può inoltre impartire al Figlio ordini che non gli siano controproducenti (ma dato il loro profondo legame non avrebbe nemmeno motivo di farlo) e può persino richiamarlo a distanza. Il Figlio, in questi casi, non può disobbedire (a meno che non sia stato esplicitamente prosciolto dagli obblighi -per farlo è sufficiente che il Genitore lo dica chiaramente).
Il rapporto con la Vena, invece, è più una questione quasi di sudditanza (non a caso, il nome preso nel Regno dei Viventi): la Vena è totalmente dipendente dal drakul e dal suo sangue, ed il loro legame nasce proprio quando il non-morto decide di offrire alla Vena il proprio sangue. La Vena è estremamente devota nei confronti del drakul e ne manterrà i vari segreti; d’altro canto il drakul potrà conoscere la posizione della preda e capire quand’essa si trovi in pericolo.
Per quanto si tratti semplicemente di questo, credo comunque -ma è mia interpretazione- che una qualche forma di legame sia provata anche dal drakul nei confronti della Vena, ché mi pare improbabile che un drakul possa andare semplicemente in giro ad offrire il suo sangue a chicchessia: si tratti volere un devoto servitore, si tratti di avere una preda al proprio servizio, si tratti paradossalmente di voler tenere al sicuro una persona sapendo subito quand’essa sia in pericolo, il drakul avrà comunque un proprio interesse nell’avere una Vena prediletta. O non si chiamerebbe neppure così.
7) Be’, anzitutto dove lo giocherei: al chiuso, al riparo dalla luce solare. Se poi si trattasse di dover uscire di fuori per spostarsi da un luogo all’altro, Eliyon si farebbe portare in carrozza, sempre ammesso che il sole non picchi troppo forte (nel qual caso… anche no), o passando sottoterra in forma di nebbia; se ci fosse pioggia intensa con il cielo bello coperto, Eliyon non sarebbe comunque felice di trovarsi di fuori, sentendosi stanca, affaticata e irritabile, ma almeno senza il rischio di impazzire all’istante.
8) Forma materiale:
I tratti sono quelli d’origine, salvo la possibilità che compaiano quelli tipici della forma animale. Sono stranamente affascinanti e carismatici, hanno la pelle più pallida del dovuto, i canini più pronunciati e retrattili e una saliva in grado di cicatrizzare subito il morso.
La pelle è fredda al tatto, salvo che non si sia da poco bevuto del sangue (nel qual caso assume anche una pigmentazione più vivida). Consente il senso del “tatto”, anche se gli impulsi che trasmette sono deboli e ovattati, tantoché non si arriva mai a percepire un vero e proprio “dolore” (più un fastidio). Anche gli stimoli piacevoli, comunque, sono molto attenuati.
Solo cuore e cervello, tra gli organi, funzionano: per questo motivo è impossibile per i drakul assimilare il cibo (anche per i Viventi, che pure possono mangiarlo senza rigettarlo).
Già si è detto del tatto; per gli altri sensi, invece: la vista è tipicamente notturna, consente di vederci di notte a colori sfalsati (con bianchi e rossi molto vividi), di vederci normalmente se in zona d’ombra, ma di finire accecati dalle luci intense; il gusto è assente, se non quello per il sangue, da cui si può evincere cos’abbia mangiato/bevuto la preda; l’olfatto è leggermente più forte di quello umano, ma principalmente focalizzato a percepire il sangue; non avendo trovato specifiche circa l’udito, assumo che rimanga invariato rispetto a quello della razza di appartenenza.
Forma animale:
Unica, caratteristica e invariabile. Soprattutto: contenuta. Nel senso che si tratta sempre e comunque di animali di taglia medio-piccola, mai di creature gigantesche (a meno che non si usi la skill Forma animale potenziata).
Le caratteristiche principale di qualunque sia questo animale sono il manto (o il piumaggio, o la pelle, o le squame) di colore nero, gli occhi rossi e un’apparenza bizzarra ed in qualche modo “falsata”, come di un animale non normale. Va detto che non è comunque percepibile magicamente, al contrario delle altre due forme (sì, non l’ho scritto sopra, ma lo scrivo qui).
L’utilizzo delle abilità è limitato a quelle che possano essere «coerenti»: ci sta che, ad esempio, un gatto possa “Muoversi silenziosamente”, ma non ci sta che possa “Suonare uno strumento” (per dirne giusto due del mio PG).
Forma nebbia:
Come dice il nome: nebbia. O fumo, altrimenti: un fumo nero immateriale in grado di passare attraverso gli oggetti e i muri e muoversi a velocità di un uomo a piedi. Visibile di giorno, ma invisibile col buio.
Insieme al drakul diventano immateriali anche i suoi vestiti e, mi hai fugato ogni dubbio, eventuali mantelli.
In questa forma si può essere feriti solo dalla magia e non si possono usare abilità al di fuori di “Nebbia opprimente”.
9) Lo faccio, ma dico subito che parto da una supposizione: nel passaggio da materiale a nebbia è specificato chiaramente che gli oggetti che il drakul ha con sé diventano nebbia a loro volta; non essendoci scritto nulla di analogo per quel che riguarda la trasformazione animale, suppongo che, durante la trasformazione, i vestiti di Eliyon cadano semplicemente a terra…
[Da qualche parte] Nel buio di un bosco: nessuna luce, solo qualche pallido raggio della luna tra le frasche; è scesa la notte, già da tempo ormai. È dunque il momento che lei si dia da fare: ma non può farlo di persona, no, deve agire in incognito. Deve far sì che possa confondersi nel buio o che quantomeno nessuno la riconosca. E per farlo bisogna agire con calma: bisogna sedersi, chiudere gli occhi, pensare, focalizzarsi per il meglio su come si vuole agire. Concentrarsi attentamente sul Cuore, sul battito ritmato che è la fonte non più della vita ma della non-vita, la fonte dell’Ars che scorre nelle sue vene mischiata al sangue. Tu-tum. Tu-tum. Lento, tranquillo, debole e innaturale: ma fondamentale perché lei vada avanti. Nella sua mente inizia a figurarsi l’immagine di ciò che le serve ora, l’immagine della parte di sé a cui dovrà fare ricorso per questa notte: pelo, zampe, coda, vibrisse, artigli; la fisionomia si delinea nel suo cervello con il massimo grado di precisione. Il nero del pelo, il rosso delle pupille, i cuscinetti sotto le palme delle zampe per non fare rumore, le grandi orecchie, le proporzioni minute (neanche mezzo metro più trenta centimetri di coda) e compatte di un gatto delle sabbie, che è tutto meno che naturale. Tu-tum. Tu-tum. Il battito non varia, ma Eliyon può sentire la magia scorrere e premere da dentro. È l’altra Eliyon, quella non umanoide ma ferina, quella che non percepibile con la magia, che sta per uscire fuori. Se tutto andrà per il meglio, presto sentirà i vestiti farsi troppo grandi e caderle di dosso, sentirà il pelo apparire e la coda premere contro gli abiti che cadono; presto calcherà il suolo con due zampe in più del solito.
Per il passaggio da forma animale a nebbia… vabbe’, dai, ok. Va bene una, ma due volte no. Lo so che bisogna passare dalla forma materiale come intermezzo XD
E quindi:
[Da qualche parte] E qui termina la sua avventura felina, per stanotte. Nessun ingresso all’edificio, neanche il più piccolo condotto alla portata di un innocuo ed insignificante gattino. Ha pattugliato attentamente, non trovando nulla. Unica entrata: sorvegliata. E allora non c’è molto altro da fare: torna lentamente in un angolo di buio, fuori dalla vista di chiunque passi per di lì; e, di conseguenza, si apparta e si mette a figurarsi la propria fisionomia originale. Una mezzelfa, bionda, con un ciuffo sull’occhio; bassa, agile, atletica, magra, piatta. Pelle pallida, occhi azzurri brillanti, niente cicatrici. Tu-tum. Torna ad ascoltare il Cuore, il proprio nucleo pulsante, quello dal quale attinge sempre inconsapevolmente e consapevolmente quando si trova in queste situazioni. Si concentra sul proprio battito, per cercare di riassorbire il pelo, di ritrarre la coda, di recuperare la posizione eretta; senza fretta, sperando che nessuno si accorga di lei e la interrompa bruscamente. Non deve eccedere, deve solo tornare quella che era prima, senza strafare. Immagina le braccia che si allungano, le gambe che si distendono, lo scheletro che cambia ancora una volta per tornare quello di prima, quello umanoide di una ragazza di un metro e mezzo scarso. Le dita devono passare da tre a cinque, deve tornare il pollice opponibile; anche il muso deve diventare una faccia. Le vibrisse, invece… quelle possono rimanere. Sono il suo tratto distintivo e non le danno fastidio. Non in forma umana dove non rischia di perdere l’equilibrio a causa loro, soprattutto.
[Da qualche parte] È tornata com’era prima. L’unica differenza è che prima aveva i vestiti, ma nessuno è in vista e in grado di accorgersene… per fortuna. Ma, prima che succeda un casino, è doveroso trasformarsi nuovamente: è difficile continuare a cambiare forma, richiede impegno e concentrazione, ma la Nebbia è davvero l’unico modo che abbia per entrare lì dentro, sperando che nessuno sia in grado di percepirla magicamente. Inspira ed espira, lentamente: non è certo normale per lei, che tanto non ha comunque dei polmoni funzionanti; ma lo fa infatti per figurarsi il suo prossimo aspetto, un fumo nero informe, l’unica cosa che le consenta di passare attraverso le pareti. Cauta, controllata, sincronizzata col battito cardiaco, del quale non ha mai perso il ritmo da quando ha dovuto tornare mezzelfa: sapeva che quella forma era solo temporanea, per questo ha semplicemente continuato a mantenere focalizzata l’attenzione sul richiamo dell’Ars. E ora dovrà usarla per diventare Nebbia, per perdere la propria consistenza pseudo-mortale e, con la sua velocità moderata, attraversare il muro alle sue spalle; non più mezzelfa, non più gatto, non più ‘definita’… è ora di perdere i confini e salutare la propria materia.
10) Nel senso “come Eliyon lo convincerebbe a lasciarsi bere il sangue”, giusto? Lo preferisci in forma di post o ti accontenti di un’indicazione più generica? O intendi tutt’altro?
E soprattutto, dovrei ipotizzare «un eventuale pg umano» random o uno che Eliyon già conosce?
Chiedo queste chiarificazioni prima di fare pasticci, ma prometto che una volta avutele darò risposta in tempi brevi. =D
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