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L'ECCELLENZA DELL' AMORE

Ultimo Aggiornamento: 08/04/2019 19:42
07/04/2019 17:54
 
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L'ECCELLENZA DELL'AMORE

Introduzione


" Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo..... Ora dunque, queste tre cose rimangono : fede, speranza e amore, ma la più grande di esse é l'amore "


Uno dei grandi Apostoli, forse il più attivo, ha dichiarato, scrivendo il 13° capitolo della sua prima lettera ai Corinzi, il sublime cantico dell'amore, che "esiste un amore privo di pietà".

Una vita umana e soprattutto una vita Cristiana non ha valore in sé, se non in ragione di quella parte di essa che é vissuta per il bene altrui e produce frutto permanente solo in virtù di un ardente amore per Cristo.
Il Giudizio finale di questa vits, come é esposto nel cap. 25 di Matteo, lo dimostra chiaramente, ma la maggior parte dei cristiani ama di un amore egoistico, amore privo di altruismo.
Se un Angelo di Dio dovesse scartare dalla  nostra vita e dal nostro servizio a Dio tutto ciò che non cade sotto la rubrica " l'Amore di Cristo ci costringe ", di certo non ne rimarrebbe un granché.
Non c'è parola così conosciuta, così usata ed altrettanto abusata, persino dai credenti, come la parola "amore", e non esiste cosa tanto rara nel mondo, quanto l'amore puro, divino, disinteressato. Purtroppo, cosa tanto rara anche nella vita dei cristiani, nelle comunità di Dio e così rara pure nelle mia e nella tua vita.
Il cap. 13 della lettera ai Corinzi é perciò il tema più importante per la Chiesa di oggi, per le comunità e per la nostra vita familiare. Questo capitolo é il Salmo penitenziale del Nuovo Testamento, eppure quanto é difficile sentir predicare su di esso.

Scrivo queste righe per te e per me e ti raccomando di leggere attentamente le esortazioni che esse conterranno e di venire in aiuto ai tuoi simili perchè trovino anche loro la "via eccelsa".
Devo anche dire il motivo per il quale é tempo di riflettere sulle parole di questo salmo penitenziale.

Il motivo é il seguente : noi viviamo in tempi in cui la Cristianità lotta per la purezza dell'insegnamento Biblico e per la chiara esposizione del Vangelo. In tempi simili nella storia della Chiesa, le controversie generavano il pericolo che, nel calore delle dispute, esse tornassero a danno dell'amore e che la vita pratica Cristiana venisse trascurata.

La dottrina e la vita devono armonizzare perfettamente tra loro, altrimenti combattiamo inutilmente, e nel campo della lotta non restano che rovine e ferite insanabili.



"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
07/04/2019 17:58
 
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LA VIA PER ECCELLENZA


" Ed ora vi mostreró una via , che é la via per eccellenza " (2 Corinzi 12/13)

È alla comunità Cristiana della Città di Corinto che l'apostolo Paolo scrisse questo capitolo. In quella grande ma corrotta città portuale, la parola della Croce aveva dimostrato la potenza di DIO. Le grandi operedi Dio erano state rese manifeste, ne risultó una comunità cristiana prospera, ricca di doni spirituali, di potenza dello Spirito Santo e del dono di parlare in lingue straniere e degli Angeli.
Era una comunità ammirata da molti e forse invidiata, come una città costruita su un monte che risplende anche da lontano.
Eppure, tra gli abbondanti doni spirituali, ne mancava uno, il più grande e indispensabile : l'amore.
Ne conseguirono delle lotte interne tra fratelli, delle controversie e dei tentativi di scisma, delle divisioni di partiti e perfino delle contese (1 Corinzi 1 e 3).
L'Apostolo Paolo espone nei cap. 12 e 14 i vari doni spirituali ed incita a desiderare questi doni, ma, tra i due capitoli mette il solenne cantico dell'amore, denominato da lui "la via eccelsa".

Essa é per tutti i tempi la via delle comunità di Dio attraverso tutte le valli e tutti i deserti.
Le comunità di Dio hanno dovuto spesso passare per più di una via di sofferenza denso di affiliazioni e lotte durante differenti epoche, ma c'é una via che esse non dovranno mai abbandonare, se vogliono seguire il loro Capo, Gesù Cristo.

La forza iniziale del Cristianesimo, l'amore, come era manifestata nella sua pienezza nella Chiesa primitiva di Gerusalemme, era già infranta a Corinto. A Gerusalemme la comunità di Gesù aveva reso testimonianza del vincolo della perfezione, l'amore (Colossesi 3:14).
" E la moltitudine dei credenti era di un solo cuore e di un solo animo " (Atti 4:32).

Solamente per una volta questo mondo indifferente ed egoista ha potuto osservare presso i Cristiani qualche cosa di perfetto e di esemplare della meravigliosa potenza dell'amore per Gesù, e ció avvenne nella Chiesa primitiva perché li, si viveva e si camminava nell ' "eccelsa via".
Che cosa dovrebbe predicare oggi Paolo alla Cristianità? Noi ci troviamo realmente sotto il segno del tempo della fine (Matteo 24:12). L' amore si é raffreddato in molti.

Quante invidie e contese tra i Cristiani! Quante comunità che hanno litigato tra di loro, quante comunità che hanno lottato, quanto spirito di partito, quante divisioni e separazioni, quanti amano farsi vedere, quanto egoismo, quanta ambizione, quanti adirati che non vogliono riconciliarsi, senza cuore, santi di ghiaccio, fanatici, religiosi zelanti che crocifiggono a cuore freddo l'amore fraterno per le loro opinioni!
Oltre a questo vediamo nell'ambito della Cristianità e fuori delle mura del Regno di Dio, tante anime che desiderano i raggi riscaldanti della serenità, tante anime isolate nella solitudine, tanti con l'animo stanco, tanti amareggiati dalla lotta, tanti delusi


Comunità di Dio! Tu hai abbandonato l'Eccelsa via dell'amore, Perciò tu ti rovini negli abissi della scissione e dei partiti che producono infinite divisioni una dopo l'altra, sia nella comunità sia nelle Chiese che nelle fratellanze.

Chiesa di Cristo Gesù! Tu hai lasciato spegnere sull'altare il fuoco dell'amore, perciò ci si sente così freddi nelle tue chiese, nelle tue assemblee e nelle tue opere per il Signore : la fiaccola dell'amore non brucia più nelle tue file di combattenti.

Cristianità! Tu hai sciolto lo stretto vincolo della perfezione :l'amore che univa i tuoi membri, perciò di nuovo le divisioni, lotte, critiche maligne, disarmonia, intolleranza e discordia.

Figlioli di Dio! Noi abbiamo perduto, calpestato, frantumato nella polvere dei pensieri mondani e nell'egoismo delle nostre opinioni, il più bel ornamento della nostra vita Cristiana : l'amore.
Siamo perciò diventati di quelli che hanno il nome di vivere, ma senza l'amore siamo morti


"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
07/04/2019 18:01
 
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IL GIUDIZIO SULLA NOSTRA VITA CRISTIANA


Il bellissimo cantico  dell'amore emesso da Paolo, é il cantico più elevato e più puro di tutti i cantici di questa terra.
Il capitolo 13 della lettera ai Corinzi é un Salmo penitenziale, che abbassa tutte le pretese della nostra giustizia e che fa tremare, se permettiamo che in esso, il SIGNORE parli a noi. Poiché l'amore di cui parla il servitore di Dio non lo possediamo, e tutta la comunità di Dio dei giorni nostri lo deve confessare.

Non voglio fare un esposizione di queste parole dell'Apostolo, ma vorrei solo far  risvegliare, affinché si incominci ad ascoltare quello che é di primaria importanza per noi tutti, e da questa profonda fonte del Divino Amore, attingere solo qualche coppa, sperando che qualche anima assetata ed affamata nel deserto di questo mondo spietato e freddo, trovi la strada della fonte divina dell'eterno amore.
Queste righe vogliono servire da cartelli indicatori, per trovare l'Eccelsa via che é al di sopra di tutte le altre.
Che cosa é l'amore del capitolo 13 ve lo dirò chiaramente :
L'amore é pieno di pietà, l'Amore é altruismo, senza riguardi alla simpatia o antipatia, che non tiene conto dell'esigenza della propria natura, senza riguardi al proprio "IO", poiché l'Amore non cerca che il bene del prossimo e l'onore di Dio.
Questo é l'Amore di cui lo Spirito Santo vuol farci dono se noi lo chiediamo con fede. Esso verrà sparso dallo Spirito Santo nei nostri cuori (Romani 5:5).

Nei primi tre versetti del cap. 13,Paolo constata tre differenti categorie di cristiani ai quali manca l'Amore :

- i cristiani dell'eloquenza
- i cristiani della sapienza
- i cristiani dell'apparenza.

Perciò questi tre versetti devono essere considerati come un giudizio per la nostra vita cristiana.
Sopra queste tre categorie é sospeso il giudizio : " Se non ho amore.... "


Andiamo a cominciare

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
07/04/2019 18:26
 
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CONTRO IL CRISTIANESIMO DELL'ELOQUENZA


" Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo.... "

A Corinto c'erano molti cristiani dell'eloquenza. Sia che questo fatto si debba attribuire alla considerevole diffusione del parlare in lingue, sia che si debba ai ferventi discorsi dei gruppi in favore dei capi dei loro partiti, e questo non poteva di certo giovare all'edificazione ed al progredire della comunità.
Paolo paragona questo cristianesimo dell'eloquenza con un rame risonante e con uno squillante cembalo. Il rame é lucido e brilla da lontano, però é senza vita, freddo e pesante. Così sono i cristiani loquaci. Essi risplendono con il loro dono di parola, ma se manca l'amore, essi sono freddi e inefficaci, cercando la magnificenza di loro stessi e finiscono per essere gettati via come si fa con una pietra.
Lo squillante cembalo emette un suono acuto attorno e se, si sente da lontano, ma non si capisce. Esso é inanimato. Così sono i cristiani loquaci ai quali manca l'amore. La loro parola é così inespressiva che non entra nei cuori.
Paolo non rigetta la potente testimonianza del Vangelo. Egli apprezza questo dono di profezia dicendo, nel cap. 14: " Desiderate ardentemente i doni spirituali, specialmente quello di profezia ". Ma la più grande Eloquenza e la più devota pratica della Parola di Dio, quando sono prive del fuoco dell'anore, non sono che come oggetti inanimati

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
07/04/2019 18:54
 
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CONTRO IL CRISTIANESIMO DELLA SAPIENZA


" Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla "

Qui Paolo cita un quadruplo dono che la comunità e il singolo Cristiano possono possedere senza avere l'amore.
Questi sono doni meravigliosi ed anche noi dovremmo desiderare di averli, in questa Cristianità così povera di doni spirituali.
Il dono di profezia genera un risveglio. La penetrazione dei segreti di Dio riguardo alla redenzione del mondo e del Suo compimento. Una ricca conoscenza Biblica di ogni cosa. La fede che cresce e agisce. Che questi doni siano oggetto della nostra preghiera, dopo aver ricevuto IL Dono, lo Spirito Santo. Ma questi stessi doni non possono produrre una benedizione se non sono accompagnati dall'amore.
Senza Amore, avendo questi doni, siamo solo dei cristiani della sapienza. Cioè, si é Cristiani con la mente ma pagani col cuore.
Certo che noi dobbiamo crescere nella conoscenza e nella Grazia come leggiamo alla fine della lettera di Pietro, ma solo l'amore di Cristo può trasformare delle monete impresse di conoscenza in un vero cristianesimo di gran valore, d'oro puro, che nella vita di ogni giorno rende ricchi.
Perfino una fede operosa, occupatissima, può avere delle radici profonde nella vita dell'amor proprio e, nonostante la sua attività, può diventare un mezzo per saziare la propria ambizione. Per questo motivo Paolo mette l'amore al di sopra della fede.
Al mondo non occorrono cristiani della sapienza ma cristiani del cuore!

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
07/04/2019 19:50
 
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CONTRO IL CRISTIANESIMO DELL' APPARENZA


" Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente ."

Quale dura lotta spirituale Gesù ha dovuto condurre contro gli apparenti devoti del Suo tempo!
Se visitassimo oggi Gerusalemme, vedremmo i rappresentanti di ogni religione distinti dal turbante e il talare, dalla tonaca e il berretto, dalle barbe, dalle vesti lunghe e gesti religiosi, percorrere le strade e allora comprenderemmo che cosa significano le parole di Gesù : "adorare in spirito e verità :".
Come pure la Sua lotta contro la religione ostentata.

Il vero cristianesimo della rivelazione, divinamente vivente, verrà sempre liberato da vane forme di un cristianesimo apparente che fanaticamente salvaguardia e difende la formalità. Possiamo capire la prontezza di Paolo per i Corinzi affinché non cadessero in un cristianesimo apparente, privo di amore, che é sempre stato un pericolo costante nella storia del Regno di Dio. La vita sparisce e ne rimane solo l'apparenza. L'uomo diventa allora un artista religioso, un mestierante e un perfetto fariseo.
Purtroppo questo cristianesimo é in piena fioritura anche da noi e sta sotto il giudizio "non giova a niente".

Si può mettere la nostra offerta sul piatto della missione ed osservare se gli altri se ne sono accorti.
Si possono organizzare delle collette e delle fiere di beneficenza, che riflettono la vanità dell'amor proprio.
Si può far del bene al prossimo e cercare che tutti lo sappiano.
Si può essere attivi nel Regno di Dio per soddisfare la propria ambizione e la mania di magnificenza.
Si può perfino cercare il martirio perché esso soddisfa l'ambizione e l'orgoglio.
Ma TUTTO sarà conosciuto da Dio!

Che Egli ci redima da ogni cosa fatta, nel profondo, per il "sé stesso"!

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
07/04/2019 20:35
 
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NOI DOBBIAMO RIDIVENTARE CRISTIANI


".. . ma la più grande di esse é l'amore.. ."

Ecco la testimonianza resa ai credenti della prima comunità :
"essi furono chiamati cristiani", secondo il nome di Cristo.
Erano chiamati pure Nazarei (Atti 24:5).essi erano perciò come uomini che possedevano qualche cosa che somigliava a Cristo, alla natura di Gesù, quale avevano potuto constatare nella vita del Nazareno.
È per questo che i pagani e gli Ebrei dell' "eccelsa via" della comunità primitiva godevano di tale testimonianza : " vedete di quale amore si amano tra loro! "

In tutto il Nuovo Testamento si nota che, i Cristiani, per prima cosa, devono essere uomini di grande amore.

il nuovo comandamento , che non tuonó dal Monte Sinai, ma che venne a noi dalla collina del Golgota, dai piedi della Croce :" vi do un nuovo comandamento : che vi amiate gli uni gli altri "

il distintivo dei discepoli che non concerne solo i dodici, ma che imprime un segno nei discepoli di tutti i tempi : " da questo conosceranno che siete Miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri "

l'ultima richiesta di Gesù nella Sua preghiera al Padre é stata l'implorazione per l'unità dei figlioli di Dio : " affinché il mondo veda che Tu mi hai mandato ".
Questa preghiera del Redentore dovrebbe essere fatta nostra e ripetuta assieme in tutte le riunioni, in tutti i consigli, in tutti i sinodi e in tutte le assemblee di chiesa.

" quanto all'amore fraterno, siate pieni di affetto gli uni per gli altri " (Romani 12:10)

" l'amore é l'adempimento della Legge " (Romani 13:10)

" non abbiate altro debito con nessuno se non di amarvi gli uni gli altri " (Romani 13:8).

La totale esigenza dell'amore :
"tutte le cose vostre siano fatte con amore" (1 Corinzi 16:14)

La potenza regale dell'amore :
"perché l'amore di Cristo ci costringe"

la forza per il servizio :
"per mezzo dell'amore servite gli uni e gli altri" (Galati 5:13)

"il frutto dello Spirito é amore..." (Galati 5:22)

"vestitevi dell'amore che é il vincolo della perfezione" (Colossesi 3:14)

"Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e in verità." (1 Giovanni 3:18)

il segno più chiaro come prova se siamo davvero figlioli di Dio :
"Chi é nato da Dio ama i fratelli" (1 Giovanni 4 e 5)

Queste e molte altre citazioni della Scrittura sono dei severi richiami per ritornare dai pendii e dalle deviazioni che la Cristianità nella sua massa ha fatto dall' Eccelsa via dell'amore.
Qualsiasi amore che noi dobbiamo praticare nella famiglia, nel servizio verso gli altri, nell'amicizia, nel lavoro, nella missione, verso i malati e i poveri, nella testimonianza del Vangelo, qualsiasi amore, dico, non può che venire da una fonte : dall'Amore di Dio manifestato da Gesù.
Chi non attinge OGNI GIORNO da questa fonte, in poco tempo diventa freddo e vuoto.
Se ci accingiamo invece, diventeremo dei Nazarei e vivremo quotidianamente dell'amore di Gesù e cammineremo come Suoi veri seguaci su questa terra povera di amore, per spingere altri uomini con la forza dell'amore verso Dio e il Suo Regno.
Saremo uomini e donne che fanno ritrovare la via della fede a quelli che non riescono o non vogliono più credere.
Noi possiamo veramente riuscire a tornare come la comunità primitiva ma i nostri pensieri e le nostre discussioni devono girare intorno SOLAMENTE alla fonte dell'Amore : Gesù Cristo.

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
07/04/2019 23:45
 
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LA BELLEZZA E LA FORZA DEL CRISTO


L'Apostolo Paolo si mise a scrivere la sua lettera ai Corinzi , perché era consapevole, dalle informazioni che aveva ricevuto da loro stessi (1 Corinzi 7:1), che molte cose non erano in ordine.
Egli avrebbe preferito recarsi la di persona per gettare la fiaccola ardente dell'amore nella contesa tra i fratelli e per richiamare la comunità sulla via Eccelsa, ma non potendolo fare, si decise di scrivere.

Nei primi tre versetti l'apostolo fa conoscere la sua sentenza per il Cristianesimo dell'eloquenza, per quello della mente e per quello dell'apparenza, ed espone il valore incomparabile dell'amore puro. Egli vorrebbe dipingere l'immagine e l'essenza di questo amore nella sua bellezza e forza divina. Cercava forse l'apostolo nella sua mente, un modello che fosse adeguato? Non c'era nessuno nella comunità dei cristiani di Gerusalemme e neppure altrove nei confini dell'Europa, che egli avrebbe potuto presentare come modello da seguire. Paolo scrutó nel cielo e sulla terra ma non trovó nessuno del quale avrebbe potuto dire "imitate questo modello". Dell'amore di cui egli avrebbe voluto dipingere un quadro non esisteva prototipo umano. Allora Paolo si lascia spingere dallo Spirito di Dio per scrivere il suo meraviglioso cantico, ed ecco, egli vede una visione. In questa visione l'apostolo intravede la vita dell'Uomo di Galilea e, alla vista del capo coronato di spine del RE dell'Amore morente sulla croce, l'animo suo si perde, ma poi riprende con ardore e con forza e dalla sua arpa esce l'eterno cantico di Quell'Amore di cui fu testimone la  povera terra, quando il Figliolo di Dio percorreva il paese del regno del peccato e della morte.

Questo che é detto nei versi da 4 a 8 :
" L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
L'amore non verrà mai meno
", é l'amore di Gesù, che ancora, sempre, ci irradia e che é manifestato dalla Sua vita piena di luce e di amore, in Galilea e in Giudea, dalle Sue guarigioni miracolose e dai soccorsi agli ammalati ed ai ciechi, dalle Sue benedizioni e beatitudini verso i peccatori, dalla Sua sopportazione e dalla Sua mansuetudine mentre Egli percorreva la via del Calvario, dai Suoi occhi bagnati dalla lacrime sul monte degli Ulivi, dalle mani trafitte sulla Croce e dal cuore rotto sul Golgota. Lo provano le mani ancora forate dell'eterno sommo Sacerdote alla destra del Padre, del Capo della Chiesa che, benché sovranamente innalzato, non si é vergognato di chiamarci Suoi fratelli (Ebrei 2:11).

Questa visione dai potenti raggi del grande amore si riflette nelle parole con le quali, Paolo, ci mostra il vero amore. È l'amore per mezzo del quale la comunità Cristiana può essere risanata da ogni conflitto e da ogni contesa, da ogni egoismo e spirito di partito. A questa sorgente, tanto l'anima tua che la mia possono trovare eternamente la guarigione per ogni carattere morboso ed egoistico
qui sta la forza per vivere e servire nell'Eccelsa via dell'amore.
Qui é la scuola dei seguaci dei Nazarei. Uno, solamente Uno, camminó dalla nascita fino alla morte nell'eccelsa via dell'amore, ed Egli era Cristo.


Gettiamo ora il nostro sguardo nella parola che Paolo svolse davanti a noi, considerando un poco l'amore paziente e l'amore benevolo


"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
08/04/2019 00:50
 
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L'AMORE È PAZIENTE


Cioé, serba a lungo il coraggio di sopportare.
Se vogliamo sapere che cosa é l'amore paziente, lo dobbiamo imparare dal Redentore. Tutta la Sua vita é un esempio di forza e di pazienza. Anche la Sua attività di Sommo Sacerdote al Trono di Dio ora, é l'espressione dell'amore per i peccatori con una sopportazione sollecita, assistenziale e paziente. Di questo amore paziente basta tracciare il quadro seguente, nel quale noi vediamo il Re della Luce e dell'Amore, che vuole redimere un mondo decaduto. Nelle mani degli assassini, la schiena insanguinata dalle frustate, la testa insanguinata dalle spine della corona. Malgrado questo, Egli ama i suoi aguzzini. Lo legano, Gli sputano in faccia, Lo prendono in giro, ed Egli ama ancora. Stramazza a terra nella via del martirio portando il legno della maledizione; questo Amore di Gesù é sempre ancora per un mondo di peccatori e perduti. Lo crocifiggono, Egli beve l'aceto, sopporta la febbre ardente e soffre il tormento dei dolori, eppure ogni goccia del Suo Sangue, fino all'ultimo battito del Suo Cuore, é un ardente amore verso la stirpe degli assassini e dei malfattori, dei decaduti e schiavi del demonio, che sono caduti dal Regno del Padre e che Lui, l'Agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo , deve salvare.

Quanto grande é stata la prova dell'Amore paziente! Vediamo Gesù in un tormento infinito, sospeso tra terra e cielo. Egli vede la massa della gente ai Suoi piedi che qualche giorno prima gridava "Osanna", ed ora grida "Crocifiggilo". Non aveva Egli detto : "Beati.. Beati.." anche a questi? Ed ora, ecco, Egli vede i capi istigatori osservare, con una gioia satanica, il Suo tormento.
GESÙ vede i Suoi discepoli, che nella stessa notte aveva chiamato "Suoi amici", abbandonarLo e fuggire pieni di paura. Egli vede, nel mezzo della massa, coloro che aveva amato, benedetto, aiutato, ed ai quali aveva annunciato il Regno di Dio, che si compiacevano della Sua morte. E sotto la croce siede la morte che aspetta la preda.

Poi succede la cosa più terribile, la prova suprema dell'amore che sopporta : il Padre ritira la Mano, non sostiene più il Suo Figliolo e pone tutti i nostri peccati su di Lui. Il Santo Figlio di Dio abbandonato dal Padre, prova il giudizio del Giusto Dio sui peccatori.
Oh, grande Amore morente sulla Croce, serberai ora il coraggio, la forza dell'Amore redentore per resistere fino alla fine?
Gli Angeli dal Cielo abbassano lo sguardo per assistere al più grande giorno della storia mondiale e tremano. Avrà, Egli, la forza di continuare a resistere?

Una parola Sua, e sarebbe stato liberato. Un comando e dodici legioni di Angeli avrebbero eseguito il giudizio sopra la fredda massa che si trovava ai Suoi piedi . Una preghiera al Padre e sarebbe potuto scendere dalla Croce. Ma questo Amore dalla Croce volge lo sguardo verso la contrada dei popoli e degli uomini e vede in loro i Suoi fratelli decaduti che Lui stesso deve redimere. Come Sostenitore e Conciliatore la Sua mano trafitta afferra in spirito e con Amore, quella dell'umanità che Lo odia e Lo uccide. Egli sa che se l'amore non continua a resistere durante le ore più gravi delle Sue sofferenze atroci, tutto cio che Egli ha già sofferto e soffre per la redenzione del mond6, sarà vano. Allora, portando il Suo sguardo verso la folla, il Suo Cuore che eternamente ama, prega : " Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno ".
Benché morente, serba il Suo Amore e la Sua sopportazione fino alla esclamazione finale: " Tutto, é compiuto ".


Vedi, caro lettore, questo é l'Amore che serba la sua forza fino alla vittoria. E noi? Dobbiamo abbassare la testa e gli occhi. Quanto poco dura la nostra forza per l'amore paziente. Eppure é la cosa più importante che dobbiamo avere nelle comunità di Dio, nella vita familiare, del servizio quotidiano, del lavoro e nelle difficoltà.
Paolo cita 34 cose (2 Corinzi cap 6:4-10),dei quali i servitori di Dio devono dare buona prova, ma mette per prima cosa la pazienza.
Dobbiamo usare la pazienza nel servizio del Regno di Dio, quando ci troviamo in presenza di peccatori, essa é la mano giunta in favore del peccatore, che pregando sa aspettare, e, se questa mano é giunta, non deve munirsi del bastone pronunciando il giudizio.
Dobbiamo usare pazienza nell'educazione dei nostri figli, nelle discussioni dottrinali e nelle lotte per la Chiesa.
Dobbiamo seguire le orme del Maestro, consci delle nostre debolezze. Dimostriamo, in presenza di ogni ingiustizia e di ogni scetticismo, la pazienza perchè essa ha lo scopo di strappare le anime dal fuoco del Giudizio. Non é nello zelo nel giudicare altri, ma nell'emulazione dell'Amore che un discepolo deve superare l'altro.

In che modo noi possiamo acquistare una tale forza per poter amare con pazienza? Non c'é altra sorgente alla quale possiamo attingere : l'Amore di Gesù sulla Croce.

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
08/04/2019 13:16
 
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L'AMORE È BENEVOLO


Alla venuta di Gesù la benevolenza di Dio fu manifestata; spuntó sulla terra la Luce della futura redenzione del Mondo.
Con l'atteggiamento di Gesù apparve nel deserto del mondo freddo e spietato, qualcosa di insolito, inaudito e strano : l'amore pieno di bontà.
Immaginate cosa sarà stato, vedere sulla terra un Uomo che percorreva i villaggi amando, benedicendo, guarendo? Un Uomo che parlava tranquillamente con i noti peccatori, non scansandoli come faceva il resto della gente, ma anzi, comprendendoli e mettendosi dalla loro parte. Dove Egli predicava, là suonavano le campane celesti. Dove Egli peonunciava il Suo "beati", gli uomini si accorgevano dell'avvicinarsi del Regno dei Cieli. Dove Egli volgeva lo sguardo, i peccatori erano incoraggiati ad iniziare una nuova vita.
Gesù sconvolse tutto il mondo di allora, un mondo pieno di emarginati che Lui avvicinava e trattava con amore. Dappertutto, dove Lui appariva, si avvicinava la benevolenza di Dio.
Una volta, una sola volta la, potente Parola : " Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, fate del bene a quelli che vi odiano e pregate per quelli che vi fanno torto e vi maledicono, affinché siate figlioli del Padre vostro " ; una sola volta, dico, questa Parola fatta carne percorse la terra, e gli uomini la chiamarono Gesù.
La meravigliosa Parola del frutto dello Spirito : amore, gioia, giustizia, pace, fede, purezza, una sola volta fatta carne, percorse la terra piena di peccato, odio, malizia, e fu chiamata Gesù.
Uno dei Suoi discepoli che durante tre anni poté ammirare questa Sua benevolenza, nella sua vecchiaia scrive: "Noi abbiamo contemplato la Sua gloria". Ogni qualvolta noi entriamo nella raggiante luce della Sua gloria, un solo ed unico raggio di quel fascio di miliardi di raggi della Sua gloria, del Suo essere, ci inonda.

Questa Parola fatta carne non é più sulla terra, ma grazie a Dio noi possiamo vederLo dappertutto con gli occhi della fede e possiamo fare ogni giorno l'esperienza di Lui e ricevere dalla Sua pienezza, grazia sopra grazia, perchè dove é Cristo, la é l' AMORE.

Fine
[Modificato da claudio.41 08/04/2019 13:16]

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
08/04/2019 19:40
 
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Re:
claudio.41, 08/04/2019 13.16:

L'AMORE È BENEVOLO


Una volta, una sola volta la, potente Parola : " Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, fate del bene a quelli che vi odiano e pregate per quelli che vi fanno torto e vi maledicono, affinché siate figlioli del Padre vostro " ; una sola volta, dico, questa Parola fatta carne percorse la terra, e gli uomini la chiamarono Gesù.
La meravigliosa Parola del frutto dello Spirito : amore, gioia, giustizia, pace, fede, purezza, una sola volta fatta carne, percorse la terra piena di peccato, odio, malizia, e fu chiamata Gesù.
Uno dei Suoi discepoli che durante tre anni poté ammirare questa Sua benevolenza, nella sua vecchiaia scrive: "Noi abbiamo contemplato la Sua gloria". Ogni qualvolta noi entriamo nella raggiante luce della Sua gloria, un solo ed unico raggio di quel fascio di miliardi di raggi della Sua gloria, del Suo essere, ci inonda.

Questa Parola fatta carne non é più sulla terra, ma grazie a Dio noi possiamo vederLo dappertutto con gli occhi della fede e possiamo fare ogni giorno l'esperienza di Lui e ricevere dalla Sua pienezza, grazia sopra grazia, perchè dove é Cristo, la é l' AMORE.

Fine



Grazie, non serve aggiungere nulla.
[Modificato da Noi Cristiani 08/04/2019 19:41]
08/04/2019 19:42
 
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Grazie a te fratello

"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12
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