Dopo un paio d'anni dall'introduzione della "propina obligada" in vari bar-ristoranti dell'isola, vale la pena tornarne a parlare anche solo per capire se e dove viene applicata...
LA PROPINA NEL CONTO
by Milco su Cuba; Un'isola nel Sole
Nel libro di Beppe Savergnini “Italiani in America”, l'autore racconta come funziona il discorso delle mance nei ristoranti statunitensi.
Cito testuale;”Per gli italiani, abituati a cavarsela in patria con qualche euro, lasciare il 15% o il 20% di mancia e' una esperienza
traumatica. E' cosa nota che il personale di servizio negli Stati
Uniti viene pagato poco, e vive sulle mance. Ma la pretesa di ottenere quello che per definizione e' facoltativo indispettisce, rivela la commedia dei sentimenti messa in scena nei ristoranti americani per quello che e'.Una commedia appunto.”
Ho fatto questo prologo perche' anche a Cuba iniziamo ad imbatterci in simili situazioni.
Durante l'ultimo giro mi e' capitato in un locale tunero ed in due nella capitale, mancia nel conto, 10% del totale.
Pubblico lo scontrino del locale tunero, c'ero gia' andato una volta durante il viaggio precedente.
Questa volta pioveva che Dio la mandava, il ristorante e' proprio
dietro casa, si chiama 54, ci sono andato con un'amica a piedi perche' in scooter, cercando un altro locale, ci saremo bagnati completamente.
Come vedete il conto ammontava a 4600 cup, diventati automaticamente 5060 con il 10% di mancia direttamente sullo scontrino.
Ora, 460 pesos sono una cazzata, almeno per noi, ma preferisco
scegliere io di lasciargliene anche mille piuttosto che vedermelo
imposto direttamente dal locale.
Se il proprietario vuole risparmiare sul personale non deve essere
il cliente a farne la spesa, il rischio d'impresa e' una cosa che non
va mai condivisa.
È ' successo anche all'Avana al Templete di fronte al porto ed in un locale su calle Obispo l'ultimo giorno che ho passato a Cuba, a pranzo, prima di passare le ultime ore
sull'isola.
Per assurdo vi dico che se all'Avana la cosa l'ho fatta passare in
cavalleria, magari sbagliando, a Las Tunas la cosa mi ha dato
particolarmente fastidio, infatti non mi vedranno piu'.
All'Avana in fondo ero davanti al mare, oppure nella via piu' turistica della citta', questa non e' una giustificazione ma l'ho 'vista
come quando da noi ti rifilano il servizio.
Diciamo che a Cuba il servizio e'...l'ambiente....il mare, la band di
sole donne che suona, l'aragosta, la gente, i culi, le camminate
sinuose o quello che volete voi.
Resta per il mio modo di vedere un atto sbagliato, ma nella capitale e' piu' tollerabile, a Las Tunas in un locale davanti ad un ponchero mi e' sembrata una presa per il culo.
E' una cosa molto made in Usa, esattamente come abbiamo fatto
noi per decenni da quel paese anche i cubani importano il peggio,
ammesso che ci sia un meglio.