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[APPRODO DEL RE] Il mercante di Essos

Ultimo Aggiornamento: 08/11/2015 09:56
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Sesso: Femminile
08/11/2015 09:56



Renesmee [Ala Dorne - Sala Com]: Rosseggiare di fiaccole alle pareti, essenza di erbe bruciate per l'intero corridoio dell'ala di Dorne, porte chiuse, tendaggi, drappi di variopinti colori, brezza fredda che sale dalle coste e si insinua tra fessure rotte, vetri - alcuni- spalancati. Lei è appoggiata all'ingresso della sala comune, leggermente in penombra, tant'è che il rubrico dell'atmosfera calda le si riflette tra i capelli, questa sera più ondulati e mossi, ciononostante sciolti. Oltre al bustino di cuoio, una tunica pesante dal colore della cenere che le scende oltre le ginocchia, ma poi si scorgono attillati pantaloni, un cinturone stretto alla vita, il pugnale, quello dall'elsa dorata infilato in uno degli alti stivali, ma leggermente sporgente, facile alla vista altrui, non ha granché con sè. Indugia sulla figura del mercante, lui se ne sta buono buono, seduto da una parte e la dorniana ha già fatto un giro intorno a questo poveraccio dall'aria appesa, mentre osserva quella bandita della Blackmont piegare un ginocchio e portare la pianta del piede sul lastrone che ricopre lo spigolo. < E' così siete stato attaccato da dei Greyjoy… tempi nefasti sono questi, non trovate? > gli parla senza guardarlo, anzi punta quello sguardo innaturale e blu oltre il corridoio dove spera di vedere arrivare il nobile dell'Ovest e alcuni dei suoi uomini Blackmont stanno di guardia, due all'interno della sala e altri due ai rispettivi lati fuori dall'ingresso. Usa un tono secco, freddo, sagace, per nulla armonico, eppure è donna, femmina. No, donna.


Samhills [Sala Comune - Dorne]: Il Kenning procede per il corridoio fino a raggiunger la sala della delegazione dorniana dove sa che dama Blackmont lo attende. Vestito con maglia e pantaloni di tela di Myr lilla avanza fino a giunger le guardie... quella sera porta i capelli color del miele sciolti e non indossa per l'occasione ornamenti o gioielli. Dinanzi le guardie si annuncia << Buonasera guardie... dite che Samhills Kenning è giunto s'è possibile ricevermi >> dice atono, senza inflession di suono di alcuna sorta. Attende quindi d'esser accolto - ignaro di sapere ciò che lo aspetta.



Thayseer [Ala Dorne - Sala Com]: Cos'è dopotutto una serata senza un po' di svago, senza un po' di movimento. Così cerca di convincersi il giovane Lord mentre passeggia svogliato verso la sala comune dorniana. Prendere una sbronza senza dire o fare nulla, sa già che quella sarà la fine di quella tediosa sera di pioggia. Dietro di lui due guardie lo assecondano in quell'incedere funereo. Viso puntato a terra, le mani intrecciate dietro la schiena, strascicando quasi i piedi. Vede chiari abiti, molto comodi e ampi, un paio di scarpette di stoffa la cui suola non basta a tener lontano il freddo che sale dal pavimento di pietra, forse l'unico motivo che lo tiene sveglio, forse solo quello per il momento.



Renesmee [Ala Dorne - Sala Com]: Il mercante mugola, abbassa le palpebre pesanti e per certi versi, lei, si diverte. < L'attesa ha sempre logorato, meglio chiudere in fretta alcune questioni, ne converrete spero? > lo fa apposto, vuole atterrirlo, guidarlo oltre la sicurezza, d'altronde, di trovarsi con gente e nobili più che fidate e che si porrebbero a difesa di costui che chiede. Non appena il suono della voce di Samhills le giunge alle orecchie tira giù la gamba, scatta il viso verso di lui che viene lasciato passare senza tanti problemi e salamelecchi. < Vi attendevo, ser… entrate > apre leggermente il braccio destro -idealmente- a mostrargli il teatro delle sue intenzioni e quell'uomo al centro ha un forte odore di pesce, di mare e di sporco da giorni. < Ser Kenning avete incontrato voi quest'uomo, prima d'ora? > taglia i tempi, incede dentro la stanza, il rumore dei tacchi dei suoi stivali è un artiglio nel vuoto, dell'avvoltoio, della sensazione di stringere la purezza. La porta della sala è aperta, dunque di facile interesse per chi giungesse nei paraggi. Occhieggia verso il nobile e verso il mercante.


Samhills [Sala Comune - Dorne]: Avanza ed osserva la Blackmont, dama indicatagli dalla Principessa Martell cui condividere i loro propositi, ne studia le fattezze e, com'è nella sua indole, non perde occasione di mostrar il suo lato più sfrontato e irriverente << Buonasera dama Blackmont... come sospettavo la Principessa Martell ha indicato voi nell'affiancarmi perché si diverte a tentarmi... siete una dama di innegabile fascino... per quanto, qualcosa nel vostro volto vi fa sembrare molto più temibile di molti guerrieri... >> esordisce, poi vede una sua vecchia conoscenza ed esclama << oh... c'incontriamo di nuovo mercante d'Essos... >> nel notare l'uomo quindi conferma << sì, dama Blackmont, io e il mercnate ci siamo incontrati settimane addietro... in una situazione in cui sembrava molto più a suo agio che non ora... >> spiega per poi chiedere conferma al mercante << non è vero, mercante? >> Sorpreso dalla situazione che ha dinanzi si azzittisce per comprendere gli sviluppi.



Thayseer [Ala Dorne - Sala Com]: In un modo o nell'altro riesce ad arrivare all'ingresso della sala stupendosi del contingente di forze dispiegato dalla cugina, una vera forza armata per rimanere nella sala comune. Ma tant'é non si stupisce più di tanto ed entra accennando lievemente un ghigno sarcastico a quei mattacchioni mentre le sue due misere guardie non battono ciglio e si muovono all'unisono al proprio Lord. Di li a poco comincerà a riconoscere i vari volti osservandoli distaccato, trovando strana la presenza di due persone sconosciute, o per meglio dire una solamente sconosciuta a quell'ala della Fortezza mentre l'altra completamente ignota. Un cenno della mano fa arrestare i due che si pongono in disparte dall'Yronwood mentre lui si avvicina un poco al terzetto posizionandosi in maniera non troppo defilata alla destra del Kenning. Li si arresta, a circa tre metri, attento osservatore.



Renesmee [Ala Dorne - Sala Com]: Stira le labbra in una specie di sorriso, lo sguardo si allarga tanto da palesarle sul viso un'espressione quasi sbigottita, sorpresa. Per un momento, solo ora, si sofferma sui lineamenti del giovane, sui capelli color miele, sugli occhi verdi, assottigliando le palpebre e succhiandosi le labbra tirandole forte dall'interno, queste si rilasciano e sembrano più bagnate, rosse, giovani. Gli sorride. Ed è un velo sul viso che cala nello scoprirsi, tuttavia, soddisfatta di se stessa.< La principessa del resto sa sempre quel che fa… > commenta in un tono normale, ammiccando d'intesa per l'altrui bellezza. < Bene…! > esclama, mentre rimane lontana dal mercante un paio di metri, ma gli va decisamente frontale. Ovviamente quello straniero è stata perquisito a dovere e non ha alcuna arma addosso. < Faremo alcune domande, semplici, del resto non ho ancora capito che lingua parliate, ma capite me dunque risponderete con un cenno del capo, con si e con un no… > gli si rivolge attenta, lei è alta, slanciata, ogni suo movimento è carico di lei stessa, di una sua essenza, della sabbia e del vento. Si volta per un attimo verso Samhills, facendogli cenno di avvicinarsi, affiancarla con un movimento del dito indice della mandritta. < Direi che potete iniziare a chiedere queste maledette prove, del resto siamo qui per la verità. > gli si rivolge in un tono quasi basso, ma è molto concreta in ciò che fa.



Samhills [Sala Comune - Dorne]: Annuisce al commento sulla principessa << non ne dubito... auspico che nella sua saggezza, ella gradisca di compiacere alcune mie proposte... >> inizia con tono serio, cui corrisponde una fermezza nell'espressione del volto, vedendo il mercante in quella situazione che sembra essere di costrizione... poi sente avvicinarsi qualcuno e d'istinto si volta alla sua destra trovando un altro dorniano... guardandolo bene gli esce d'istinto quella risata che aveva dovuto trattenere in occasione della cerimonia dei Targaryen. La risate esce sonora << ahaha... messere, ho un debito con voi... mi avete fatto divertire l'altra sera quando avete scavalcato mia cugina Genna Lannister nel presentar i doni alla Regina... già vi ho in simpatia... piacere Samhills Kenning di Kayce >> esordisce contento mentre gli protrae amichevolmente la mano in segno di saluto. Le paorle successive di dama Blackmont lo costringono però ad avvicinarsi al mercante e così fa nel suo modo di gestire se stesso e passare da un'emozione all'altra con facilità e in modo talmente veloce nel tentativo - voluto - di lasciar gli altri perplessi sul suo modo di fare. << Una prova già l'abbiamo... dama Blackmont... un tridente con la preghiera del Dio Abissale... >> si ferma per dar al mercante la possibilità di far cenno con il capo, dopodiché aggiunge <<altro non lo sospetto... voi pensate che vi sia qualcosa di più? >> chiede a dama Blackmont.


Renesmee [Ala Dorne - Sala Com]: Fissa lo sguardo sul mercante, aspettandosi un suono rauco, rotto, anche gutturale, muove solo il capo, flettendo il collo rugoso verso di lei in special modo, ed è in quel momento nel quale sente che l'uomo straniero non mente. Ascolta o vorrebbe chiedere qualcosa di rimando ma la bocca le rimane socchiusa sull'intento di appena favellare quando si ritrova invece a voltare il viso di tre quarti verso Thayseer. L'espressione di Renesmee muta in modo deciso e repentino, se poco prima si trovava a suo agio in quelle quattro mura, se sguazzava come una libellula caduta nel fango, ora si potrebbe scorgere come i tratti del viso vadano ad indurirsi, perfino le labbra diventare fredde e senza piega. Distrattamente ascolta quel rimando di eventi successi lontani da lei, cose a cui non donerebbe nemmeno un attimo del suo tempo, non alle frivolezze di corte e varie. < No, credo che dica la verità, credo inoltre che altre verità ci cadranno sulla testa ma non da uomini poveri e di mare. > Parla quasi imperante, scena farlo apposta, osservando solo gli occhi dell'ovestiano, mentre alla fine decide di chiudere < Se non ci serve più possiamo farlo scortare via > mormora, basso, all'oto di Samhills, volgendo gli occhi ancora sul mercante.




Samhills [Sala Comune - Dorne]: Sostiene lo sguardo di Renesmee, notandone, pur ignorando la ragione, il volto farsi meno rilassato. Alle parole di lei annuisce << sì... è giusto farlo andare via... quello che sa già lo ha detto... a noi rimangono solo due opzioni sulla faccenda su cui indagare... o sono veramente gli uomini di ferro che si sono spinti così a nord... o qualcuno vuole dar la colpa a loro... difficile dirlo >> dunque permette alla Mormont di congedarlo mentre torna a voltarsi verso il lord di Yronwood ritrovando il sorriso. << lord Yronwood quanto ho visto è stato buffo e veder mia cugina in quella circostanza impagabile... vi offrirò due botti di vino per questo motivo... >> ridacchia che diventa altra risata alle parole di lui << dite di persona a Genna che l'avete scambiata per una donna qualsiasi e vi prometto che mi occuperò personalmente per finanziare la costruzione di un monumento a vostro nome... >> dice ancora ridacchiando, immaginandosi la reazione della cugina nel sentirsi dire una frase del genere. Gli è più difficile tornare serio con la presenza di Thyseer per quanto in quella circostanza Sam sa che dovrebbe mantenere un altro atteggiamento, più serio e più appropriato, ma così abituato, unico forse tra i lord, a non dover mai render conto del suo comportamento che ha mantenuto una natura spontanea e irriverente che è difficile da contenere.

//mi occuperò DI finanziare


Thayseer [Ala Dorne - Sala Com]: Ascolta attento le parole di entrambi, rimanendo serio mentre la dolce cugina congederà il povero malcapitato che gli è finito a tiro. Dal canto suo nota lo sguardo di Renesmee farsi più duro, quasi astioso nel vederlo e lui farà solo finta di nulla concedento quasi tutta l'attenzione all'ospite, quasi tutta. <Ser Kenning, se mi offrite del vino andate sempre sul sicuro.> Esordisce gioviale verso il giovane. <E se mi promettete che farete costruire la statua che mi raffigura innanzi a Castel Granito potrei anche sbottonarmi di più e ponderare qualcosa di ancor più lodevole ed indimenticabile> Pare quasi istigarlo, e l'animo giovane del Lord prende il volo liberandosi per un attimo del peso del titolo. <Ma venite...> Dice avvicinandosi a lui e ponendogli il braccio sinistro intorno al collo.<Parliamone davanti ad un bicchiere di vino...offerto da Dorne ovviamente.> Invita quindi il giovane con un fluido gesto a muoversi in quell'angolo di sala dove risiedono alcuni viveri per i fruitori del luogo. <Renesmee, hai voglia di unirti a noi due?> chiede in tono neutro, semplicemente voltandosi ad osservarla con un sorriso.



Renesmee [Ala Dorne - Sala Com]: < Portatelo via! > esclama in direzione dei suoi all'interno che non indugiano ad avvicinarsi e fare un solo cenno per farsi seguire poi fuori da quella sala. Per il resto cerca di allontanarsi, camminando verso il tavolo, andando a prendere una brocca ed un calice, riempire quest'ultimo con del vino e con un delicato e lento movimento portare la bevanda alle labbra, in quello che fa dovrebbe risultare di spalle soprattutto per il Lord. Il suo dissolversi e bere è un segno che non ha dimenticato. Mai lo farà, perché Renesmee è profondamente rancorosa, vendicativa. < No > risponde sull'onda di quell'invito mentre, tuttavia, si volta e cerca di fare mente locale sulle parole che la Principessa le ha trascritto < Ser Kenning cosa pensate del nord? > Domanda in un modo leggero, così quasi volesse aprire un argomento come un altro < Conoscete alcune casate credo, ne amate e ne odiate qualcuna in particolare? >porta nuovamente il bordo del calice alle labbra, distante un paio di metri, ma non troppo da loro, non si unisce a Thayseer, non può farlo, fare sembrare che ogni offesa sia lavata, e lei non ha ancora mondato un bel niente, quindi farà che sistemarsi su un divanetto lì vicino, in modo da poter ascoltare o intervenire. In tutto questo lasso di tempo, lei… lei non lo guarda Mai. Non incrocia mai gli occhi del Lord.



Samhills [Sala Comune - Dorne]: Guarda allontanarsi il mercante cui fa un cenno cordiale e ne approfitta per ribadire << mercante... m'auguro che al nostro prossimo incontro possiamo discutere di affari... >> dice rimarcando la sua posizione di mercante. Poi annuisce alle parole di Thayseer con cui si sente a suo agio e che ha già preso in simpatia e annuirebbe all'invito del lord se dama Blackmont non interrompesse loro con un secco no e non palesasse il suo parere sui nordici. Un cambio di atteggiamento che - ignorando il rapporto tra la Blackmont e l'Yronwood - attribuisce contro di lui... situazione che lo fa sentire meno a suo agio e che lo obbliga a tornare alla serietà che aveva abbandonato con l'entrata in scena del dorniano. << Non mi è facile avvicinarmi ai nordici, da ovestiano ci sono differenze che rendono i nostri rapporti in certo qual modo scettici gli un gli altri... >> risponde alla prima domanda, mentre alla seconda<< no, non muovo odio nei confronti di nessuno... >> rivela pur non capendo la ragione della domanda. Non avendo avuto invito a sedersi rimane in piedi cercando di capire il motivo per il quale sia aumentata nell'aria un certo grado di tensione.



Thayseer [Ala Dorne - Sala Com]: Muove tranquillo i passi verso il tavolo ove vengono conservati tutte le vivande, lasciando la presa sul giovane. Non interrompe la sequenza di domande che la cugina gli pone come non interrompe nemmeno lui nel risponderle. Non tenta nemmeno di far tornare la cugina sulla sua decisione lasciando che la sua acidità rimanga solo per lei senza intaccare il suo animo non bellicoso, per quella sera. Nel frattempo che i due parlano si premura solamente di riempire due coppe di rosso dorniano, approfittando di un breve momento di silenzio tra la Blackmont e il Kenning per avvicinarsi e porgergli una delle due coppe. <Prego, accomodatevi pure> gli indica una sedia poco distante non appena avrà una delle due mani libere. Quindi alza il calice per brindare, brindare a cosa non lo sa, ma ogni occasione è buona per alzare un calice al cielo e poi trangugiare un po' di succo d'uva.



Renesmee [Ala Dorne - Sala Com]: Abbraccia con le dita la sfericità del vetro della coppa, i capelli le scendono lunghi da un lato e le incorniciano il viso, accavalla le gambe e i lembi a drappi baldanzosi della tunica le scende da un lato, mentre si accomoda di più su di un lato del fianco. L'aria è quella che da quando non sente più nulla per quell'uomo. Forse se ne accorge ma non può cambiare più ciò che non può essere cambiato. < Ma sì, certo! > schiocca convinta e leggera nel tono, nell'appoggiare tuttavia mansuete diversità tra il nord, l'ovest e Dorne. < Credo che casa Manderly valga la pena, è la più diversa rispetto al nord da ciò che mi è dato sapere e per sapere intendo conoscere. Perfino le bambine hanno una dama di compagnia e non venerano gli Antichi. Eccellenti direi, il Mare gli è Signore. Molto interessante >spinge alla fine su tutto ciò che sa ed è ovvio che non oserà di più dopo questa mossa. Intanto sorseggia in modo lento e abbassa gli occhi, punta i suoi stivali, verso lo spazio grande della sala che le sembra così piccola, così misera e stretta.



Samhills [Sala Ovest]: Si rilassa grazie alla giovialità del giovane dorniano che sembra contagiare la dama che mostra nuovamente un fare più rilassato. << Grazie, lord Yronwood... >> dice mentre prende il vino offerto e si accomoda sulla sedia indicata. Più comodo ascolta guardando in viso la Blackmont cui sorride alle parole. << ho conosciuto Elenei e Wymar Mandarly ed ammetto di non averli in simpatia... ciò non significa che li odi... è un sentimento esagerato. Entrambi hanno mostrato un certo grado di supponenza nel malgiudicare gli altri... un atteggiamento che non mi piace. Elenei, che ho incontrato casualmente al mercato insieme a ser Dorian Dayne ha ingiustamente offeso in quella occasione ser Dorian Dayne svilendo le sue qualità di cavaliere bollandolo come un insignificante mercenario... >>spiega per poi bere un buon sorso di vino e commentare guardando Thayseer << davvero ottimo >> poi riprendendo il discorso << avevo, come ben dite, contattato ser Wyamar per capire se potevamo stringere un'alleanza commerciale chiedendogli di poter aprire un mercato a Porto Bianco, cui avrei pagato una tassa pari all'8% sui miei affari e mi è stato ben fatto capire che i Manderly son più capaci e che preferivano avermi come concorrente e rivale... e di conseguenza così mi sto comportando... >>. Al fine della spiegazione, cui non ha remore di raccontar le reali ragioni dei dissidi con casa Manderly, conclude e beve di nuovo il vino.



Thayseer [Ala Dorne - Sala Com]: Annuisce e alza nuovamente il calice sorridendo al giovane. Il vino viene assaporato lentamente, mentre scolta lo scambio dei due. Mentre compie questa lenta azione prende una decisione e comincia a spostarsi sempre più verso il perimetro della stanza rimanendo in silenzio. Si muove parallelo al muro in direzione dell'uscita della sala comune facendo un cenno alle guardie di seguirlo: toglieranno il disturbo, in silenzio, così come sono arrivati. In un gesto di foga svuoterà il calice in solo sorso pulendosi le labbra con il dorso della manica per uscire dalla stanza. e mentre uscirà lascerà in un angolo del corridoio il calice per dirigersi ai propri alloggi. <//EXIT>



Renesmee [Ala Dorne - Sala Com]: In fondo ha raggiunto il suo obiettivo per questa sera. < Ho capito, sì non avete torto, ma poi noi Dorniani siamo spesso etichettati in vari e scurrili modi, mi domando se sembriamo bestie con la coda. Non vi nascondo ser Kenning che detesto alcune etichette, gli affari femminili non sono mai stati di mio interesse e posso ringraziare i Sette di avermi fatta dorniana, almeno non mi troverete a spettegolare sulla castità di una povera fanciulla > amicca verso il giovane, gli strizza un occhiolino e di quello che succede nel mentre, della sparizione quasi improvvisa di Thayseer se ne accorgerà quasi subito, orientando sul tratto finale uno sguardo acuto e leggermente spiato verso l'uscita dalla sala. Non solo, ma uno dei suoi punterà negli occhi della Blackmont uno sguardo dritto come a voler passare implicitamente un assenso -si se n'è andato- Loro, gli armigeri, seguono ancora i metri di distanza che il Lord dovrebbe mantenere dalla loro Signora, per questo è un -sorvegliato speciale-. < Ser Kenning voi cosa pensate invece di Dorne… > si alza, si solleva dalla sedia e cammina verso una credenza, dove lascerà il calice vuoto.



Samhills [Sala Comune - Dorne]: Annuisce e replica << invece io sono stato indirizzato negli affari... ed è in termini di affari che ragiono... soprattutto con chi palesa il volermi avere come concorrente... di conseguenza se qualcuno delle altre casate ha intenzione di portare avanti gli affari con casa Kenning è evidente che chiedo come clausola un atteggiamento neutrale sui concorrenti, in questo casa Manderly... auguro loro una vita longeva... neutralità significa non fare accordi commerciali né dare sostegno ai loro problemi perché così facendo si danneggia me... poi nulla viete di mantenere rapporti cordiali, con i Mandarly non ho interesse ad avere uno scontro... >> nota l'allontanarsi di Thyseer che se ne va quatto quatto senza dir nulla così continua il discorso con la Blackmont e risponderà su Dorne << riguardo a Dorne non faccio mistero dell'opportunità dell'Ovest di allearsi loro... stare con Dorne significa star con la Regina e di conseguenza con la Corona... oltre che sarebbe opportuno far fronte comune contro gli uomini di ferro visto che entrambi si è stati attaccati... ma chi governa l'Ovest non sa vedere la necessità di questi accordi... a mio grande rammarico >> conclude



Renesmee [Ala Dorne - Sala Com]: < Ho sentito che siamo qui anche per commerciare >compie un gesto delle mani, ma non fa la vaga, è concreta ancora una volta. < Voi avete una mente da stratega e devo complimentarmi con voi. > Compie un passo indietro mentre riprende posto in un ipotetico centro della sala < Mio padre mi ha voluta guerriera, pronta. Mi ha fatto forgiare una sciabola ed un pugnale dall'elsa dorata al compimento del mio diciottesimo compleanno. Non meritavo tanto. > gli sorride, in quell'incurvarsi delle labbra si esprime dolcezza, che anche lei possiede, anche lei è bisognosa, ma in modo differente dalle altre. < La neutralità è un concetto ostico per molti, quasi tutti tendono a schierarsi o a mentire. Tradiscono perché non sanno e non conoscono i veri vantaggi di detenere equilibrio e monete >mantiene quel sorriso sul volto ed è molto bella, ma perigliosa quanto astuta da far tremare alcune fondamenta almeno della sua casa. < Per me si è fato tardi, credo che mi ritirerò nella mia stanza e mi immergerò in un bagno caldo… > non menzioni Thayseer, senti in cuor tuo, che egli busserà di nuovo presto alla tua porta < Mi congedo Ser Samhills, quando avrete bisogno di Dorne, Blackmont risponderà > solenni parole di sigillo, mentre prima di andare ascolterà l'altrui rimando e solo dopo lascerà la sala. < Accompagnate Ser Kenning dove egli desidera > dice ai suoi armigeri fuori dalla porta. <//EXIT>



Samhills [Sala Comune - Dorne]: Prende congedo << Mi sopravvalutate dama Blackmont, non sono uno stratega... sono una bilancia... soppeso le cose e capisco dove pende la convenzione maggiore... nè più nè meno di questo... >> quindi prima di uscire e tornar alle proprie stanze dice <<e per me sarà un piacere continuare questi discorsi... a presto dama Blackmont>> esplica </exit>

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