MARCHETTI 4-L’uscita mancata sul cross del pari, a un centimetro dalla linea di porta, conferma che questo signore sta ai fondamentali del ruolo come Di Pietro a quelli della grammatica: altri punti persi per il fatto di giocare senza portiere. Del resto, se la peggiore coppia del torneo è stata confermata in blocco significa che non stiamo parlando di calcio, e da un pezzo.
KONKO 5.5-“Solo” scarso perché poco sollecitato. Primo cambio o giù di lì per Basta e confermato a forza per il quorum di giocatori con formazione italiana, che poteva essere raggiunto in maniera più gloriosa: e questo non per colpa sua.
HOEDT 6.5-Regge discretamente un’ammonizione a dir poco sproporzionata, si disimpegna con buona personalità in una situazione tattica non proprio favorevole. Secondarie le colpe sul gol.
GENTILETTI 6.5-Ha la buona idea di giocare più semplice rispetto al solito, e ne esce una prestazione senza particolari sbavature. Mediocre gregariato, comunque, e da lui ci si aspettava altro.
RADU 4.5-Non male a gioco fermo, per il resto un ex giocatore. Fino al 2020.
ONAZI 6.5-Vivace, continuo, abbastanza preciso. Gli risparmiamo la palma di migliore del reparto poiché, visti gli altri, saprebbe di presa in giro.
PAROLO 5-A sinistra in un centrocampo a tre si è dimostrato il perno tattico della squadra, in altri ruoli suona senza uno spartito leggibile. Solo Pioli non l’ha ancora capito.
FELIPE ANDERSON 5.5-Verrebbe da prenderlo a calci, ma se non fosse per le sue accelerazioni non si supererebbe la trequarti avversaria. Contesto perfetto per la zaratizzazione.
MILINKOVIĆ-SAVIĆ 6.5-Un potenziale magmatico, ancora tutto da plasmare e inserire in un contesto tattico coerente, ma dalle interessanti potenzialità. Piace per il gol e per l’atteggiamento.
KISHNA 5-Una partita in cui si attacca solo per accelerazioni e spunti individuali è la sua partita, poche storie: e lui non la gioca. Forse non gli hanno spiegato cosa c’era in ballo in questi novanta minuti, anche per le gerarchie interne nel ruolo.
MATRI 5-A Firenze debuttò col botto per poi tornare brutalmente nei ranghi: quella di stasera sembra la prima tappa di un percorso simile. C’è ancora tempo per invertire la rotta.
CANDREVA 4-Per l’atteggiamento con cui scende in campo, che ricorda quello di Livorno o di Cesena come se tutto quanto accaduto nel frattempo fosse un sogno da cui si sta risvegliando. Se dipende dalla faccenda della fascia, per quanto mal gestita, l’intelligenza di cui discutere non è più solo quella tattica.
KEITA 4-Lancio della maglia a parte, il suo spezzone ricorda quello di Balotelli in Inter-Barcellona: un monologo svogliato, onanista, totalmente sordo alle esigenze della squadra in quel momento. Se FA è irritante, per lui che aggettivo bisogna usare?
MAURI s.v.-Una tassa, puntualmente pagata. Con gente che
deve giocare, per equilibri di spogliatoio o altro, non si va lontano.
PIOLI 3-Mancanza di killer istinct, sia sul piano agonistico sia su quello della lucidità, incapacità nel chiudere la gara, perenne atteggiamento da scolaretti precisini ma senza spina dorsale: una squadra a sua immagine, e a immagine dei limiti che gli sono valsi un quasi filotto alla rovescia nelle gare che contano. Un ciclo finito sul piano tattico, poiché di gioco non si coglie neanche l’ombra e la migliore prospettiva possibile non va oltre una brutta copia della scorsa stagione. Un ciclo mai cominciato sul piano della capacità di arrivare al dunque. Meglio salutarsi prima di rovinare tanti bei ricordi.
[Modificato da Er Matador 18/09/2015 06:48]