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[FORESTA LUCE] Ma Tu... lo hai mai visto un Drago!?

Ultimo Aggiornamento: 19/09/2014 11:02
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Sesso: Femminile
19/09/2014 11:02

RIASSUNTO


Si sveglia nell'alloggio della Signora dei Boschi, qui passano alcuni istanti tra Madre e Figlia molto divertenti, ma anche profondi e tristi, quando Irisyan racconterà, come ne sarebbe capace, la storia della sua vita, il titolo che non le appartiene più di -contessina- e, soprattutto, l'arrivo avventuroso e benevolo sulla Sacra Isola di Avalon.
Poco dopo farà il suo ingresso il Ramingo che con poche parole saluterà sia la piccola sia Elwing, la Signora dei Boschi avanzerà senza tentennamenti la decisione presa la notte prima. Irisyan vivrà con loro.



COMMENTO


Teneramente Elwing, Irisyan, Almir [SM=g27836]
-Grazie ad entrambi-




//-----> CAMPO RANGER <-----\\







IRISYAN  . } Casetta Elwing { . Hai dormito per una parte della giornata, senza fare brutti sogni e nemmeno rincorrerli, ci pensi al drago, oh sì! Come poter dimenticare quel sogno, ma tutte le strade spesso non conducono rapidamente a ciò che è presente nel cuore. Oggi come ieri e l'altro ieri non hai nemmeno più guardato il cielo, tanto piove, piove ed ancora, a tratti, lampa. Un tempo noioso, decisamente quasi autunnale. Sei seduta sul letto di Elwing, le gambe incrociate sotto ai vestiti che hai addosso da ieri, a dire il vero, la maggior parte, tutti, sono rimasti all' Accademia. Zia Tyana speri che un giorno te li porti alla locanda, anzi, staresti quasi pensando di scriverle, sarà in pensiero. Ne sei sicura. I capelli chiari scendono mossi sulle spalle e corrono quasi fino a toccare le lenzuola e le pelli adagiate sul giaciglio. { Mamma } sospiri, la chiami, decisa a scendere dal letto per poi tentare anche di uscire un po', osservare e conoscere quello che ti vive in giro. Ti stropicci gli occhi portando la mano destra a pugnetto chiuso. { Mmmm } mugoli mentre il mantello di ieri notte non sarebbe più bagnato, come se fosse stato tenuto al riparo e asciugato ad un caldo fuoco. Rimani in piedi, completamente spettinata, ma hai negli occhi la curiosità di gironzolare, piove certo, ma chi ti ferma, bambina dagli occhi del mare. Lo stesso che ti ha rapito e guarito.



ELWING  [Alloggio SdB] La Notte cala,lentamente,in una Sera avanzante che inghiotte nelle sue Ombre tutti quei particolari che sarebbero perfettamente nitidi alla luce dell'Astro diurno.Quel Sole che,per qualche motivo,sembrerebbe aver abbandonato l'Isola,catapultandola in tempo uggioso di Temporale umido.Non erano abituati a quel tempaccio,non lì,dove solitamente regnava Eterna Estate,incontrastata. Presto avrebbe dovuto chiedere informazioni,probabilmente farsi ricevere al Tempio,dalle Sacerdotesse,per comprendere quella rottura così drastica dell'Equilibrio di Natura sull'Isola.Dopotutto,ora era compito suo.Era il CapoBranco.Sarebbe lì,seduta su semplice sedia di legno,in origine vicino all'unico tavolino dell'alloggio,e che ora sostava accanto al giaciglio.Gli occhi chiari,felini,osservano il visino infantile probabilmente ancora reduce dal sonno prolungato e d'Istinto sorridono le labbra,inarcandosi in piega sincera,nel sentirsi chiamare dalla bimba,ormai sveglia. ''Sono qui,piccola mia...Ancora assonnata?'' Miele quelle parole rivolte alla bimba,come a salutarla,mentre la mandritta si allunga ad accarezzarle i capelli,dolcemente,in tocco leggerissimo,come petalo posatosi sull'acqua. ''Hai fame?''.Domanda tranquilla la sua,fatta con semplicità,come a voler rispondere ad un Istinto materno risvegliatosi prepotente con l'arrivo di quella bimba nella sua Vita.Un Dono meraviglioso.



IRISYAN  . } Casetta SdB { . Che tu sia un po' pigrona è dovuto dai tempi al Palazzo di Gand, del resto sei lenta a fare le cose, ti piace tanto chiacchiere, ti piace tanto muovere le manine e dire che hai ragione sì, la verità sì, tutto è colorato, tutto ti diverte per questo motivo andresti ad accorciare rapidamente le distanze tra il giaciglio e la seduta su cui lei, Elwing, è seduta. { Urca! Mamma Elwing come sei bella e… } faresti una mezza piroetta per farti guardare e soprattutto per animare l'atmosfera di quella capanna che è accogliente, calda, comoda. { eeee sì, un po' fame ce l'ho. } mentre, davanti ad ella, ti solleveresti sui piedini, aggrappandoti agli indumenti della Ranger, per riuscire a toccarla, con le labbra a baciarla, baciarla sulla gota più vicina a te. Un sonoro schiocco delizioso. { Tu hai mangiato, mammina? } chiedi tentando di riportare le piante a terra e soprattutto cercheresti di sederti ai suoi piedi, incrociando le gambine sotto la veste, portare indietro la testa, così che i capelli scendano a rivoli selvatici, le braccia tese poco dietro i fianchi, per poterti sostenere. Poi di nuovo occhi a cercare quelli  di lei, di nuovo a sorriderle, in un mondo che è poi silenzioso, adesso, ancora non vi sono rumori e non ti domandi nemmeno se vi siano altri con lei, se viva sola lì, non ti poni queste domande, ma la guardi e sorridi, facendole poi delle smorfiette, come un topolino simpatico, tutto per farla ridere.



ELWING  [Alloggio SdB] Lampi,tuoni all'esterno,in un Temporale che dura ormai da molto.Eppure,per lei è come se in quel preciso momento ci fosse ugualmente il Sereno,anzichè pioggia battente ed insistente.Mai come nelle ultime ore,dalla sera precedente,s'era sentita nuovamente così tranquilla,così...Viva.Di fronte a quella bambina,ogni preoccupazione,ogni peso gravoso sembra quasi svanire,come sabbia al Vento.Le labbra si schiudono,risata sincera,cristallina ad irrompere nell'aria,come a rispondere alle prime esclamazioni della piccola Irisyan. ''Grazie piccola..Ma qui tra le due sei tu il Fiore più bello in assoluto.''.Le scompiglia i capelli con la mandritta,in tocco leggerissimo,prima che in contrappeso ai movimenti altrui il busto venga flesso un poco in avanti,consentendo alla bimba di raggiungere il proprio viso più facilmente ed alla gota di bearsi di quel bacetto schioccante,affettuoso,mentre le manine di Irisyan si aggrappano alla stoffa verde degli abiti congregali,pantaloni e casacca..decisamente più comodi del consueto abito civile. ''Sì piccolina,io ho mangiato.Ma vediamo cosa ci può essere qua per te...''.Scherzosa,quasi divertita,tra un sorriso e l'altro, in quella parte di se stessa che quasi credeva d'aver sotterrato,dimenticato sotto coltri di cenere.Si alzerebbe così,con calma,dalla sedia,per poi dirigersi lentamente verso il tavolino.Darebbe le spalle alla bimba,per pochi istanti,volutamente,mentre la mandritta andrebbe a prelevare un pugno di more selvatiche dall'unico cesto presente sul tavolo.E la mancina andrebbe a chiudersi sulla gemella,con delicatezza,come uno scrigno prezioso,mentre nuovamente la Signora dei Boschi tornerebbe verso la Figlia.Si fletterebbe sulle ginocchia,fino ad inginocchiarsi sul legno di sostegno dell'alloggio,i glutei andrebbero indietro,poggiandosi sulle caviglie,in postura più comoda. ''Ecco qua.''.Sorride,mentre la mancina si apre,come una conchiglia,donando alla piccola le more racchiuse nell'altra mano.Un piccolo,dolce,succoso regalo.



IRISYAN  . } Casetta SdB { . Le sorridi, ma mentre ti guarda tu la fisseresti, hai una sottilissima gioia da ieri notte che ti cavalca l'anima, che ti cerca, ti addenta e ti fa tanto ricordare quanto fossi felice un tempo, in queste ore è palesemente la stessa sensazione, di Famiglia, di un fuoco a cui scaldarsi e soprattutto di un'ala che si apre e protegge. La vedresti alzarsi poi, andare al mobilio e prender qualcosa che poco dopo ti verrà rivelato tra le mani. Quando ci guarderesti dentro poi, spalancheresti gli occhi e la bocca assumerebbe la classica forma dello stupore. { Che buone! } dici mentre già una la prenderesti tra le dita e ne succhieresti piano il succo, per poi masticarla lentamente, prendendone un'altra e poi un'altra ancora. { Grazie mammina!!!! sono dolcissime! } faresti attenzione anche a non chiudere la mano, in modo che non ti si spappolino sul palmo, ma sei abbastanza attenta su queste cose. Mastichi e succhi per poi cercarne lo sguardo e piegare la testa sulla spalla e spostare con le dita libere una ciocca di capelli dietro l'orecchio, accompagnando dopo quel movimento con una scossa della testa per riuscire a levarti i capelli fini al viso. { Mamma, ma tu la vuoi sentire la mia storia? Vuoi sapere come sono arrivata ad Avalon? } senza paura, oggi senza ombre, eppure quello è un passato che ancora ferisce il cuore, nei momenti, profondi, di particolari sconforti. { Non è una storia allegra, ma è la mia e tu devi saperla. } quando finisci le more poi andresti a pulirti le dita sul vestitino, senza nemmeno badare al velluto o alla seta.



ELWING  [Alloggio SdB] La guardi,mentre assapora quelle piccole more,zampillanti di dolcissimo succo.Assapora la Gioia di quella bimba e la fa sua,rinchiudendola dentro il Cuore,in uno scrigno prezioso che nessuno avrebbe aperto e di cui solo loro due avrebbero avuto la Chiave. ''Prego bambina mia.'' Tiene la mandritta aperta,a cucchiaio,davanti alla bimba,per farle prendere le more,mentre ascolta la sua domanda innocente. ''Certo che la voglio ascoltare,piccola...Se tu vuoi raccontarmela.''.Le parla con calma,con dolcezza infinita,in melodia di flauto che potrebbe rendere a proprio agio chiunque.Ma stasera,quella dolcezza è riservata alla sua piccola Bambina,come un calore benigno e premuroso,in grado di farla sentire al sicuro,ovunque.Si appresta così ad ascoltarla,con attenzione,le maniche vanno ad appoggiarsi in grembo,una sopra l'altra.



IRISYAN  . } Casetta SdB { . Il calore dell'alloggio costruita in legno è qualcosa che ti rende in un piccolo segreto del mondo. Sai che sei alla foresta ed imparerai bene ad andare e tornare indietro, del resto sei piccola, svelta e sveglia soprattutto per questo che una volta finite le more, andresti ad alzarti in piedi, camminando per un po' nel centro di quella stanza che tanto ha da custodire. { Io sono una Contessa, una Contessina, mamma Elwing } parli a tono chiaro, dando colore ma anche note opache di colore. Allarghi le manine disperata, aprendo le braccia, un gesto che farebbero anche gli adulti quando sentono la disperazione di ricordi fin troppo vividi, di ingiustizie che vengono sanate solo nel sangue. { Sono nata a Gand, non lo so se conosci le Fiandre, bè… } fai spallucce come se non esistesse nemmeno più il villaggio, la corte e tutto quello che ti ha reso la Gemma preziosa di Gand, la speranza del futuro. { Tuttavia senza dirti molto, io sono dovuta scappare, perché i duchi di Bruges della mia famiglia hanno assassinato mio papà e mia mamma, loro si chiamavano… } tiri le labbra piano, perché ricordi i loro visi giovani e belli { si chiamavano… Serwell e Gyres… i duchi di Bruges li hanno uccisi, mammina… ed io sono stata aiutata a scappare, mi sono dovuta inventare una nuova identità. Ero Goed il garzone, poi Goed sulla nave per arrivare qui, ma qui ci sono arrivata su una zattera, perché mi sono buttata in mare, perché non mi dovevano trovare. } stringi i pugni dalla rabbia, che anche una bambina possiede, come tutti, forse anche più forte di altri. { Il mio nome è Irisyan McShyer } ad Elwing non dirà nulla, ma deve arrivare quel nome laggiù oltre il mare.



ELWING  [Alloggio SdB] La ascolta,con calma.Studia quei lineamenti di bambina distorti da Rabbia sopita ancora ribollente e da Dolore troppo forte,troppo acuto per esser dimenticato completamente.Un Dolore che,lo sapeva bene,una bambina così piccola non avrebbe dovuto incontrare sulla propria strada.La lascia raccontare,non la ferma,non la trattiene nè nelle parole nè tantomeno nei movimenti,mentre Cuore e Mente assorbono quella storia in fondo così simile alla propria,solo vissuta in terre diverse,ad età diverse.La vede stringere i piccoli pugni,contorcersi dalla Rabbia e d'Istinto sente il bisogno di alzarsi in piedi,nuovamente,per poi andarle incontro compiendo pochi passi.Aprirebbe le braccia,per poi cercare di richiuderle sulla bimba,in un abbraccio muto,affettuoso,che sa di protezione,che assorbirebbe tutta la Rabbia e la Collera,gli arti come grandi Ali d'Aquila che riparano la prole.La stringerebbe a sè,con delicatezza ed insieme sicurezza,prima di mormorarle con dolcezza alcune parole. ''Anche i miei genitori sono morti,tanto tempo fa...Hanno dato la Vita per salvare la mia,per farmi scappare via da quelli che volevano uccidermi.''.Le dona brandelli di se stessa,così come lei aveva fatto pochi attimi prima. ''Ma ricordati che loro saranno sempre con te...nel tuo cuoricino.''.Un istante tace,le braccia adesso andrebbero a sciogliere quell'abbraccio materno,la guarderebbe negli occhi,le mani sulle sue piccole spalle. ''E adesso ci sono io con te.Non devi più aver paura di nulla.''.Le sorride,con dolcezza,protettiva.No,non avrebbe permesso a nessuna nessuno di farle del male.



IRISYAN  . } Casetta SdB { . L'abbraccio di Elwing ti scioglie, distrugge ogni barriera, sei stata forte abbastanza, ti sei cambiata il nome, poi la terra, le braccia del pescatore che raccoglievano pelle salata e ciglia dure per dirti così pericolosamente in salvo. Stringeresti le palpebre più forte, ancora di più perché quando lei parla, tocca corde del cuore fin troppo suonate. { Non è giusto, non è giusto mamma Elwing! } è rabbia, una rabbia che porterai con te per tutta la vita. Tu lo sai, lei lo sa meglio di te. Faresti che cingerla, abbracciandola, legandoti lì come se di andare e venire avresti smesso. { Mi mancano tanto. } poggi il mento sulla sua spalla, piangi. { Per la barba degli sciacalli, mi ero ripromessa di non piangere più e di cercare il Drago! } ti scosti, la voce sale infine tendente al gioioso, capisci che devi andare avanti, pochi anni di vita, spezzati e sputata via dalla tua terra. { A Gand un giorno ritornerò mamma Elwing e mi prenderò ciò che è mio. } batteresti un pugnetto sul petto ma termineresti lì quella specie di Testamento che si legherà per sempre nella vita con te ed ogni azione, ogni gesto che compirai porterà via proprio quell'incertezza del bivio. { Ora ci sei Tu, non mi lasciare Tu } le manine si poggiano sulle spalle di lei, fugacemente la baci sulla bocca, bocca a bocca, come ieri notte.



ELWING  [Alloggio SdB] La accoglie tra le braccia,la stringe contro il proprio petto,mentre la stoffa verde assorbe quelle lacrime così a lungo trattenute.La sente,quella Rabbia infantile che sobbolle ancora,dopo tutti quegli anni,anche dentro di lei.La capisce,sa perfettamente cosa può provare quella piccola bambina. ''Lo so piccola...Lo so.''.Cerca di tranquillizzarla,con quella voce diventata soffice velluto,flauto danzante nell'aria che ammalia,rasserena.Poi la bimba si scosta,riprende il suo carattere grintoso e giocoso,mentre firma quel Testamento di cui lei è sola spettatrice.E le parla di un Drago,per poi sommergerla di baci e farle la richiesta di non lasciarla. ''No che non ti lascio,piccola.''.Una certezza la sua,scandita con dolce sicurezza,prima che le labbra pronuncino nuovo verbo. ''Ma dimmi,mia piccola Irysian,che Drago devi cercare?''.Cerca di riportarla su terreni più sereni,le labbra sorridono,per trasmetterle una Curiosità premurosa e materna,quasi volesse sviarla e proteggerla da tutto quel Dolore sgorgato così,all'improvviso,da un Cuore piccolo ancora sanguinante.



IRISYAN  . } Casetta SdB { . Te la stringi tutta, attaccata così, che finiresti negli spazi belli di lei, tra le braccia, sul collo, a sentirne tutto il profumo della sua pelle, ad amarla così tanto che ti viene voglia di avvicinarla ancora di più, con le manine dietro il collo per cercare di tenertela più vicina possibile. Ma ad un tratto ti scosteresti per averla nuovamente frontale, davanti al viso. Ricominceresti ancora con quelle smorfiette da topolino per creare sulle labbra di Elwing il suono del sorriso, riconoscersi così ormai, responsabile, della tua vita, della tua crescita, senza scherzi. Ti preoccuperesti però adesso che arriverebbe quella domandina che tanto ti stuzzica di mugolare decisa, come incerta sul dire o non dirle di quella cosa. { Prima dimmi tu una cosa. } Schiacci fortemente la tua fronte sulla sua, gli occhi hanno una visuale ravvicinata dei suoi sguardi, dentro il colore delle iridi della Signora dei Boschi. Combini il gioco, per lei. { Ma tu, lo hai mai visto un Drago qui su Avalon? } ed è una domanda spiccia quanto seria, perché di cieli e volte ne avresti osservate per ore senza però vedere librarsi draghi, creature che pensi siano Enormi. { Perché se tu lo hai visto, lo fai vedere anche a me. Devi sapere che zia Tyana mi ha detto che ci sono i draghi, che Hannelore è ''cavaliera'' dei draghi e che ser Valstaf mi ha fatto ben capire che c'è la loggia dei draghi, ma è stato proprio cattivo quel signore, perché mi ha detto che non me lo avrebbe detto dove stavano, perché diceva che io ci andavo da sola! Ma Figurati se io vado sola a cercare un Drago! } menti monella, menti e lo faresti da attrice protagonista muovendo le manine e sollevando le spalle, donando al tuo viso un'espressione leggera, tanto sublime, tanto avventurosa, che ti si leggerebbe negli occhi della smania che hai, del Gioco del Drago.



ALMIR  [Pressi Casa SdB]Sbuca all'improvviso come se le mani della foresta ne avessero rigurgitato l'ombra. Incappucciato e sciarpa bardare il volto come le alte dune del deserto che celano e nascondono gelosamente i propri segreti. Abiti congregali stretti come una seconda pelle fasciano il corpo lasciando intravedere le fasce muscolari toniche ed armoniose nella loro forma e l'ametista, che mostra parte di se sporgendo all'altezza del centro del petto ma restando coperta. La faretra è sul fianco manco mentre il corto a tracolla. Avanza e del fumo fuoriesce da quegli abiti dato il temporale e quell'aria decisamente più fresca che contrasta con il tepore del suo corpo. Un' altra ronda ha fine, ultimamente queste sono aumentate di frequenza grazie alla follia che sembra essersi impossessata della terra ferma. Sulla passerella con la dritta che sfiora il cordone che delimita il baratro. Sotto ancora fronde e fuocherelli ad illuminare appena i sentieri che convergono al centro, nel cuore pulsante. Il sacro fuoco, l'unico ad ardere senza sosta e con vigore. La casetta è ormai vicina ma c'è quella del Signore dei Boschi che anticipa sul tragitto. Ferma il passo osservando che all'interno c'è luce, quindi gira di novanta gradi cambiando direzione ed avvicinandosi alla Casetta di Elwing.



ELWING  [Alloggio SdB] Sorride,le labbra tirate con una sincerità disarmante che ben presto sfocia in cristallina risata,riso affettuoso,di Madre e Figlia che si divertono,insieme,come se fossero una cosa sola,mentre lascia che la bimba s'arrampichi dappertutto su di lei,quasi fosse divenuta un cucciolo di scimmietta saltellante.La Dea poteva mai farle un Dono più grande?Decisamente no.Ascolta la domanda seria della bimba,il viso diviene pensieroso,volutamente,come a ricercare nella Memoria qualche stralcio di ricordo. ''No,piccola,non l'ho mai visto...''.Sincera nel pronunciare quelle poche parole lasciate in sospeso,prima che esse vengano riprese,riallacciate in un discorso più ampio,quasi divertente. ''...Però so dove si trova la Loggia Draconica.E...si,esistono i Cavalieri dei Draghi.''.Spiegazione donata con calma,snocciolata poco alla volta,prima di concludere. ''Ser Valstaf ti ha detto così?Accidenti...hai proprio ragione,come ha fatto a non fidarsi di una bambina così brava come te.''.La prende in giro adesso,in tono scherzoso,in chiaro riferimento a quanto accaduto la sera precedente...La sua ''fuga'' dall'Accademia.



IRISYAN  . } Casetta SdB { . { No eh! } sospiri vinta dall'idea che, se nemmeno Elwing, abbia mai visto un Drago, sicuramente non lo vedrai nemmeno tu. { Ho disegnato un Drago quando stavo al Tempio, pazienza… niente Draghi, niente volo a dorso di Drago, niente vento sulla faccia, niente di niente. } arricci le labbra dispettosa, perché daresti un senso al fatto che sicuramente non rinunceresti a quella cerca. Un giorno dovrà succedere, lo senti. Nel frattempo scappa una risata deliziosa dalle tue labbricine sottili. { Sono un'artista della fuga, sono una zanzara Zzzzzz! } esclami ridente negli occhi proiettati dentro di lei, per puntare il dito indice della mano destra sulla bocca di Elwing, poco dopo scosteresti ancora il viso, per sfiorarla e darle piccoli bacetti. { Dobbiamo anche pensare che forse adesso dormono, forse si svegliano dopo, quando smetterà di piovere, allora li vedremo tutti, volano e volano e volano!!! } davvero un bel baccano, piccolo ma rumoroso, dentro quelle quattro mura di legno, perché solleveresti la vocetta, poi ti distaccheresti da Elwing per saltare sul giaciglio di lei, aprire le braccia e tentare di far faccette mostruose. { Sono il Drago, mi hai chiamato Elwing della Foresta! } sbotti alta e sei un terremoto, avere una bambina così vivace necessiterebbe di più occhi e più braccia. Una mamma sola, però basta.



ALMIR  [Alloggio SdB] Delle voci, nonostante la pioggia battente, sembrano fuoriuscire dall'alloggio di Elwing. Non si tratta di una sola voce, ce n'è un'altra. Più sottile e pungente. Questo fa rallentare il passo al Ranger che piega il capo portando l'orecchio avanti in un gesto istintivo che cerca di catturare meglio le voci che provengono dall'interno. Continua quindi in silenzio dove lo scroscio dell'acqua e qualche saetta illumina parzialmente la sua figura. Un tuono ed è dietro la porta, da cui, non provengono solo parole ma anche rumori e nemmeno tanto quieti poi, sembra quasi che ci sia una sorta di balletto. Quella voce, quella voce da bimba così vispa l'ha già sentita anche se al momento non riesce a catalogarla dandogli un nome, un volto. Due Tocchi, secchi e rapidi seguiti dal verbo invaderanno quella che al momento è una riunione tet a tet fra la donna e la bambina.."..Elwing?!.."..favella per poi spingere la lignea aprendola anche se non del tutto. Quello sguardo mascherato quindi si affaccia all'interno portando solo la testa come se questa fosse staccata dal corpo. Vede Elwing e quella bambina che riconosce.. ..''..posso?..''..chiede in tono gentile ma non aspetta la risposta, entra e con se tutta l'acqua che gocciola dal vestiario bagnando il pavimento..''..abbiamo compagnia vedo..''...guardando la piccola. Il tono è il solito, quello camuffato dalla sciarpa e dal timbro piuttosto cupo.



ELWING  [Alloggio SdB] Guardi le espressioni di quel viso ancora infantile già solcato da rughe profonde ed invisibili che la Vita le ha scavato,contro la sua Volontà.La osservi,sorridendo con Affetto,mentre ogni singola parola,ogni gesto altrui viene immagazzinato nel Cuore,nell'Animo. ''Hai ragione piccola,forse stanno solo aspettando che torni il Sole.''.La segue in quella Fantasia di bambina,come farebbe ogni Madre.Ride ora,sonoramente,risata che s'unisce a quella della bimba,in duo perfetto,mentre d'Istinto la insegue,avvicinandosi al proprio giaciglio,allunga le mani in avanti,in un finto tentativo di prenderla,come in una rincorsa. ''Dove scappi...adesso ti prendo!''.Gioca,gioca con quella bimba che sembra farle dimenticare la pesantezza della Realtà,rendendo più Vivo quel Campo che altrimenti sarebbe spesso così terribilmente deserto.Poi,due colpi,all'uscio,secchi,ad interrompere per miseri attimi i giochi.La risata per qualche secondo muore,persa in gola,lasciando un sorriso stampato come traccia evidente,la voce che si rivolgerebbe calma a colui che già aveva riconosciuto. ''Avanti.''.Cerca di ricomporsi,almeno un poco,mentre lo sguardo segue la figura del Ramingo nel suo ingresso accompagnato da lampi e tuoni.Cenno del capo,semplice,in muto saluto ad ei,prima di rispondere all'ultima affermazione altrui. ''Esatto...Starà qui con noi.''.Semplice spiegazione la sua,esplicando una decisione già presa in quel tono tranquillo che,tuttavia,nelle sue venature quasi non ammetterebbe replica alcuna.Per qualche attimo che sembra durare momenti infiniti le iridi chiare s'incagliano nelle ambrate altrui,ancora una volta,in uno scambio privo di parole superflue memore dell'ultimo loro incontro,prima che l'attenzione torni sulla bimba accanto a sè.



IRISYAN  . } Casetta SdB { . { Non mi prendi, mamma Elwing, io sono un Drago dalle possenti ali d'oro, le mie fauci si spalancano e ti mordonooooo! } grideresti in balia di gioia mai spenta mentre le correresti alle braccia, saltando agilmente dal giaciglio, ma quando qualcuno bussa ed apre quel varco, la luce della casetta vibrerebbe dalle forti raffiche di aria fredda, dalle pungenti gocce che quella figura porta con sè. Sfiancata e stanca per il ridere e le corse pazze su quella superficie che ormai avresti già misurato, anche il letto ha già il sapore della tua pelle dolce sulle pelli, ti fermeresti a guardarlo, lo guardi, guardi prima la figura che entra coperta da qualcosa sul viso ma poi udiresti molto bene la schiettezza di Elwing che, giustamente, avanza la sua decisione. Osservi per lunghi attimi solo lei, la mireresti in modo particolare quell'atteggiamento che s'è un po' ghiacciato all'ingresso di quella voce, o quella testa. { Se volete io vi lascio soli } potrebbero essere innamorati per quello che ne sapresti tu, nelle tue idee e fantasie di bambina potresti ben pensare che sia l'amore di mamma Elwing, tant'è che cercheresti di iniziare a svignartela, camminando proprio verso la porta. Tanto lo conosci un po' quel -mondo-, le avevi già scoperte le ancelle del palazzo di Gand, ''nascondersi'' con i giovanotti del villaggio, e poi prima ridevano, ridevano sempre. Ovviamente non potresti mai immaginare che colui che si nasconde dietro quella spessa sciarpa sia proprio il ragazzo, un po' brusco nei modi, della prima serata al Tor.



ALMIR  [Alloggio SdB--- > alloggio Almir]..".che tempaccio.."..favella mentre la mano va a slacciare un lembo della sciarpa così che questa ricada a penzoloni attaccata solo da un lato liberando così, la parte del volto coperta. Parte del naso, le labbra ed il mento con una porzione di collo. Ritrova la Elwing che sa stupire, in quello sguardo muto che porta seco mille parole, ritrova la mamma dalle mille cure come quella volta al Tor dove sia lei che il ranger incontrarono quella piccola.."..allora questa sera sembra si faccia baccano.."..serio dapprima, portando l'attenzione a quel cucciolo d'uomo che sembra aver ammonito anche se molto molto alla leggera, al punto da poter apparire simpatica quell'affermazione…" Ti metto paura?" gli domanda avvicinandosi con calma verso Irisyian che sembra cercare di guadagnare l'uscita. Cala il cappuccio e piega le ginocchia flettendo le gambe così da dover finire all'incirca con il volto all'altezza di quello della piccola. La dritta andrà in diagonale dietro la schiena così da afferrare la nocca inferiore dell'arco piegandolo per non fargli toccare terra…"..eppure quella volta al Tor mi sembravi interessata alle stelle."..sorride per dopo averla osservata per qualche istante alzarsi "..penso che dormirai qui questa sera.."voltandosi verso Elwing date le sue parole a cui non aveva fatto replica, perché non ammessa in quella favella muta fatta solo di sguardi che s'intendono al volo… "Tutto bene la fuori..''..favella come a dare un rapporto per la ronda eseguita...  ..''..Equilibrium...''...verso Elwing..''..e tu fai sogni di draghi fedeli che ti proteggeranno sempre..''..verso la piccola e la dritta che intanto aveva lasciato la nocca inferiore del corto andrebbe, se la bimba non si spostasse, a posarsi sul capo come a stropicciarne i capelli affettuosamente. Uno sguardo su Elwing, ancora, muto, per poi oltrepassare quella soglia che lo condurrà all'esterno dell'alloggio, verso il proprio.



ELWING  [Alloggio SdB] Punta l'attenzione sulla bambina,su colei che è diventata sua Figlia,in quel Gioco del Destino che ti ha reso Madre e Guida di molteplici Vite ed essenze,legate strettamente alla tua.Non guardi il Ramingo,Nordica,ma ne senti la presenza,non troppo distante da te,come fosse forte contrappeso al tuo Animo,Satellite lontano eppur al tempo stesso vicino che inonda e smuove, incrinando molteplici strati di cenere sommersa.Soltanto ora,quando ei affronta il dialogo con la bimba,le iridi feline tornano su di lui,sulle labbra vestigia di un ennesimo sorriso strappato da quella scena dopotutto così inusuale.Era incredibile come bastasse una semplice ed innocente presenza di bambina a risvegliare il vero Spirito di quel Campo,quello che,fino a lune addietro,c'era sempre stato. ''Equilibrium...''.In un soffio vien pronunciato quel saluto,scambio muto di sguardi che vorrebbero dire tutto e nulla.Lo osserva andarsene,richiudendosi l'uscio alle spalle,prima di tornare a rivolgersi alla bimba,stavolta con ferma tenerezza. ''Coraggio piccola..per stasera abbiamo parlato e giocato abbastanza...E' ora di andare a dormire.''.Si avvicinerebbe quindi a lei,si siederebbe sul giaciglio,facendosi posto accanto alla bimba,le gambe verrebbero alzate e distese sopra il giaciglio,mentre le braccia la circonderebbero,inducendola a coricarsi al proprio fianco.Una ninna nanna,melodica,canticchiata a labbra serrate,per indurre quel visino a cadere nel sonno,prima che anche i tuoi di occhi,Signora dei Boschi,cedano al richiamo di Morfeo,per piombare in un Mondo fatto delle nuvole dei Sogni.




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