Ciao,
mi chiamo Lady Lillina e da pochissimo pubblico boiate sulla pagina di EFP.
L'account me lo sono creato secoli fa, ma siccome sono una grande pirla con l'autostima degna di uno stracchino andato a male, solo la settimana scorsa ho avuto il coraggio di pubblicare la mia raccolta di "original" intitolata "In pricipio fu lo Sgnurf".
Di cosa parla la malloppa che ho intenzione di creare?
Storielle brevi, a volte brevissime, ambientate in una preistoria non meglio precisata che prendono in giro il mondo di oggi; certo la trama non è tra le più originali, lo ammetto, ma bisogna leggerle prima di dare giudizi affrettati.
L'ispirazione mi giunse il giorno in cui, partecipando al laboratorio d'arteterapia "Esprimersi scrivendo" (che si svolge presso l'associazione di volontariato con cui collaboro) , il termine su cui dovevamo scrivere era appunto "parola"
La persona che conduceva il laboratorio ebbe la brillante idea di dire: "agli inizi gli uomini primitivi emettevano solo dei grugniti"; da lì è nacque l'idea dello "sgnurf", che, come la parola toscana "troiaio", significa tutto ma al contempo niente.
Così lo sgnurf sarà l'inconsapevole portatore di tutta una serie di eventi esilaranti, che convolgeranno Turk, il protagonista, e tutta la sua tribù di svitati.
"In principio fu lo “sgnurf!”
Sgnurf era l'unico modo in cui si esprimevano tutti, ma proprio tutti, gli uomini delle caverne.
Sgnurf stava ad indicare che la cena era pronta, sgnurf per avvertire il compagno caccia che una feroce tigre dai denti a sciabola gli aveva appena azzannato il popò, sgnurf per dichiarare una forte attrazione sessuale nei confronti di qualcuna o qualcuno, e si usava sgnurf, nel caso l'inciucio fosse andato a buon fine, per invitare tale persona ad accoppiarsi dietro il primo cespuglio incontrato, così tanto per conoscersi meglio."