Il mio racconto di Brian May e Kerry Ellis a Milano, 17 luglio 2013 - Emozioni, sì emozioni. Non è per questo che l'uomo vive?
Il mio racconto di Brian May e Kerry Ellis a Milano, 17 luglio 2013 - Emozioni, sì emozioni. Non è per questo che l'uomo vive?
Emozioni, sì emozioni. Non è per questo che l'uomo vive dopotutto?
E quella sensazione bellissima quando senti che per nulla al mondo vorresti essere in un posto diverso da quello dove sei, con nessun'altra compagnia se non quella delle persone con cui sei in quel preciso momento...
Mercoledì 17 luglio 2013, ore 6 (circa), una nuova avventura queenica può partire!
Grazie ad un collega che ha spostato le ferie appositamente (grazie Mauro, non lo scorderò mai) ho la possibilità di avere 3 giorni queenici liberi da qualsiasi obbligo.
E l'avventura comincia subito col piede SBAGLIATO, arrivando ovviamente con largo anticipo alla stazione salgo sul treno... SBAGLIATO che però sarebbe comunque arrivato a Verona ma probabilmente ad ore diverse e senza i comfort delle frecce... per fortuna però riesco a rimediare alla stazione successiva.
Cambio a Verona e in un blitz sono a Milano Centrale. Sono il “primo” ad arrivare di tutta l'allegra compagnia queeniana proveniente da tutta Italia. Tempo qualche minuto e arrivano Miriam Farano ed Alessandro Russo da Torino. Ci si saluta amorevolmente e Miriam mi consegna un magnifico regalo “alcolico” dalla sua bellissima città. Passa poco e arrivano pure quasi in contemporanea Marcello Scarpa e Miriam Tagliaferro da Alessandria e la dolcissima Martina Saldicco, mia carissima amica e nostra guida spirituale e turistica dei due giorni che ci si prospettano davanti. Grazie mille per il bellissimo regalo Marty, è già al suo posto! :-D
Ora manca solo il mio grande amico e compagno di mille avventure queeniche Giorgio Screpis da Latina ed eccolo arrivare poco dopo le 11. Il gruppo è compatto.
Si decide di provare subito “L'Attacco all'Auditorium” (nei migliori cinema) e quindi, fra qualche foto ricordo (una inviata subito a Lynn Carey Saylor dato che era mia e di Marty col suo cd) e due passi in Piazza Duomo si arriva al Auditorium-condominio. Scovate quasi subito le entrate artisti si incontrano Alessio Colace (fidanzato della carissima Chiara Bright, che incontrerò solo più tardi accompagnata dalla gentilissima madre Daniela) e Delia accompagnata dai mitici ragazzi napoletani, allegria nell'allegria ma anche una dose incredibile di affetto e di tagliente sincerità. Ricevo con molto piacere un regalo tipico ossia un portachiavi a forma di corno (“'A gatta quanno nun po' arrvà a 'o llardo, dice ca feta.”) e una maglietta bellissima per Thomas.
Piano piano veniamo raggiunti dai carissimi genitori di Giulia Zanfi che hanno accompagnato la loro dolcissima figlia all'ingresso artisti per tentare l'”attacco”. A proposito, ringrazio pubblicamente Francesca Azzolini (madre di Giulia) per avermi dato quel MAGNIFICO regalo per Thomas (l'orsetto del Born Free). Ne sono stato immensamente felice e Thomas ci ha già giocato!
Democraticamente si decide di avere fame e quale occasione migliore per un buon pranzetto con annesso brindisi tra fans al Ristorante Il Brutto Anatroccolo? Nessuna! Ho il piacere poi di salutare pure Anna-Rita Fiore che è passata a trovarci e di sentire solo telefonicamente Barbara from London. Col passare del tempo arrivano pure Jaime (un nostro amico ispano-irlandese che si è visto Brian e Roger decine di volte), la dolcissima Giulia Ascione (che ha visto recentemente Brian a Dublino), la carissima Rita Ciccione con il padre, la sarda Lucia Aresu con marito, Renato Bazo, il peruviano, Luca Giarola e gli amici di Giorgio da Verona.
Purtroppo il pomeriggio si conclude con il mancato incontro con il Doc che decide di entrare velocissimamente dall'entrata opposta rispetto alla nostra. La delusione serpeggia nei volti dei fans ma comunque c'è la voglia di godersi un bel concerto e (per chi ha avuto la fortuna o la richiesta) di godersi l'incontro privato con Brian e Kerry. Di questa ultima “categoria” facciamo parte anche io e Miriam Farano, che ci avviamo verso l'entrata principale per conoscere i nostri “compagni” e ricevere le istruzioni a riguardo del m&g. Noto con piacere che per l'occasione si presenta anche la colonna storica del fan club Max Felsani il quale è il solito “mostro” di gentilezza e simpatia!
E finalmente rivedo e abbraccio con tutto piacere Barbara from London, che vidi l'ultima volta al magnifico concerto di High Wycombe, e la carissima Paola. Saluto poi la cara estratta Ambra De Luca, la quale assistette a molti concerti dei Queen negli anni '70 e '80! Ebbene sì, anche al mitico concerto di Zurigo nel 1978! Ne approfitto anche per salutare le gentilissime Flavia Fronesio Scaramouche, Jasmin Jabbarpour e Susy Lertora così come il carissimo Angelo Valentino Malatesta con famiglia (ps: grazie per il pensiero!). Ne approfitto anche per salutare i due boss delle communities più grandi italiane ossia Alessandro Cannarozzo e Davide Bollani. Ritrovo con piacere dopo più di un anno Chiara Bright e il pensiero va subito a chi incontreremo nei minuti seguenti assieme a Kerry, il mitico Doc Brian May!
Come al solito entrambi sono gentilissimi e firmano autografi e scattano foto con tutti i presenti. Ho il piacere e l'onore di consegnare delle collection in dvd al Doc il quale apprezza e mi chiede “Everything from your archive right?”
Il meeting scorre via veloce e la felicità è tanta anche se, devo ammetterlo, in questo caso in me prevale la tristezza per tutti i fans del nostro gruppo che non sono riusciti a beccare il Doc, in particolar modo chi non l'ha mai beccato come Martina, Giulia Zanfi ed Alessandro... Ma poco male, ci sono ancora due “tentativi” disponibili: l'uscita del concerto e, come ultimo tentativo, il giorno dopo all'Hotel.
Purtroppo io, come altre persone che erano con me, essendo rimasti fuori tutto il giorno dobbiamo tornare in albergo a cambiarci e non riusciamo ad andare al magnifico, come mi è stato riferito, Aperitivo Queen fans. Anche perché appena arrivati all'albergo (il “Mercurio” dove avevamo prenotato una doppia) ci viene detto che erroneamente (errore LORO!) la nostra prenotazione era stata annullata e quindi (invertendo una canzone dei Queen) andiamo “from Mercury to Mars” perché veniamo dirottati all'Hotel Marte a pochi metri di distanza in una... matrimoniale! Ma, come mi ha simpaticamente detto Giorgio susseguentemente, vista la situazione contingente, anche un letto una piazza e mezza ce lo saremmo fatto bastare!
Ritorniamo all'Auditorium poco prima del concerto e ho l'occasione per incontrare la carissime Vania Gerevini, Ramona Di Grazia, Eleonora Rinaldi con marito (che saranno nella nostra stessa fila al concerto) e per salutare i carissimi Walter Tucci con figlio, Stefano Santoro (ancora grazie per essere passato alla mostra Queen 2012) e i due grandi amici di Corvetto ossia Daniele Sari e Stefano Pedico, compagni di tante avventure queeniche da più di 10 anni a questa parte. E' stato un piacerone rivedervi e scambiare quattro parole (e nel caso di Daniele, condividere pure l'attesa di Brian il giorno dopo).
Velocemente riesco a salutare con piacere anche due colonne storiche della fanbase italiana ossia Alexander Macinante e Karim Navarrini.
Ho avuto piacere inoltre di salutare dopo tanto tempo Sergio Barbesta, Giacomo Checchi, Daniele Croce e Massimiliano Manca. Ma soprattutto dalla Svizzera il mitico fan Miklos Borbely il quale ha assistito a molti concerti del duo in tour. Chiedo scusa di cuore se ho dimenticato qualcuno ma eravate davvero in tanti e le emozioni ancora girano per la testa...
Nel teatro siamo in quinta fila, sei posti tutti attaccati e sono con Giorgio, Martina, Delia e due suoi amici da Napoli. La fila è completata dalla gentilissima Eleonora con marito.
Il concerto è davvero bello e scorre via velocemente, rispetto ad altre date (a quanto si dice) il teatro è stato molto più partecipe ed attivo nei pezzi più movimentati ma, in generale, ha cantato, applaudito e urlato per tutta la durata dello show e Brian e Kerry hanno apprezzato ogni momento di esso.
Lascio la descrizione “tecnica” del concerto a chi è più esperto e ha più memoria di me per quanto riguarda le scalette o altro ma voglio ricordare un bellissimo momento che, per una volta, mi riguarda ossia durante Love of my life dopo l'”I still love you” mi “scappa” un fortissimo “We still love you Freddie” seguito da un boato della folla e da un riconoscibilissimo “GRANDE PELZ!” da parte del carissimo Stefano Pedico! Grazie Stefano alias rogertaylor83, rimarrà un ricordo bellissimo per me!
Finito il concerto Marcello Scarpa, Miriam Tagliaferro e Alessandro Russo intuiscono l'antifona delle date passate ed escono di corsa appena suonata l'ultima nota e riescono a beccare Brian che esce velocissimamente dalla porta di servizio e a Marcello riesce a dargli un regalo. Si può immaginare come dopo questo momento sia raggiante e molto felice!
Addirittura veniamo a sapere di fans usciti quando mancavano 2-3 pezzi e andati direttamente all'hotel dove sono poi riusciti a beccare Brian. Questo per lo meno ci “evita” un'attesa inutile davanti alla porta di servizio, dove sono appostati molti fans e ho l'occasione di rivedere Alessandro Luè, Stefano Pedico, Daniele Sari, Federico Incorvaia e dopo molto tempo, anche Alessandra Giacobbi.
Molto democraticamente si decide di nuovo di avere fame e io, Giorgio e Jaime assieme al Gruppo Napoletano si finisce la serata ad un Mc Donalds.
Purtroppo loro avrebbero preso il treno la mattina presto e quindi è tempo dei saluti ed è sempre un momento triste. L'abbraccio (doppio) che dò a Delia prima di salutarla è uno dei più intensi che io abbia mai dato e/o ricevuto in vita mia. Delia, credo che in quell'abbraccio tutto quello che io avevo da dirti te lo abbia detto, ti voglio bene, con o senza occhi a forma di cuore!
Ma, come avremo modo di vedere, fortunatamente questo abbraccio intenso non sarà l'ultimo ed esso sarà seguito da almeno altri due il giorno dopo!
Nel tornare all'albergo ho il piacere di rivedere l'elegantissimo e sempre radioso Max Felsani col quale si scambiano due chiacchiere e dal quale arrivano un paio di dritte decisive per il giorno dopo... grazie Max, non lo dimenticherò mai e... non dimenticherò stavolta di passare a trovarti in Hotel la prossima volta che passo a Milano!
Poco dopo si incontrano pure i pazzi fans argentini César Barabino e Ariel Natale che si sono visti TUTTO il Born Free Tour esclusa la sola data di Klagenfurt! Siete grandissimi! Incontriamo pure Luca Giarola che pure lui stava tornando all'albergo.
Ok, la giornata è finita, è andata molto bene ma resta comunque la delusione del mancato incontro col Doc per le persone che non l'avevano mai avuto (Martina e Alessandro e gli amici di Napoli, dei “nostri”). Ma, per due di loro, c'è ancora la possibilità del giorno dopo. O domani, o mai più, buonanotte a tutti.
Giovedì 18 luglio 2013: La mattina inizia appunto molto presto e, tirato giù di branda per via telefonica anche Alessandro Russo che, lui sì, era al Mercurio perché la sua prenotazione fortunatamente non è stata cancellata, si parte verso l'albergo di Brian. Lì troviamo già Martina, Miriam Farano e Giulia Ascione. Sono quasi le 9! La mattinata passa tranquilla (in piedi) fra chiacchiere, foto fra di noi, ricordi, commenti dello show e “pianificazioni tattiche”. Riconosciamo l'autista di Brian, poi il mezzo di trasporto e poi pure il bodyguard, siamo al posto giusto nel momento giusto! Nonostante un paio di volte il furgone faccia lo “scherzo” di andare nel retro e autista e bodyguard “spariscano” per qualche minuto non si perde la speranza e si continua ad aspettare, sotto il sole cocente di luglio e io con maglietta ovviamente NERA!
Nel frattempo sono arrivati anche Luca Giarola ed il mitico Daniele Sari che in queste occasioni non manca mai! Verso le 11 arriva il bodyguard dicendoci “Ragazzi, ora vado a dirgli che siete una decina. Solitamente lui si ferma se siete in pochi ed educati ma potrebbe darsi che lui, dato che c'è la moglie e magari è stanco, decida di partire subito e in tal caso vi faccio segno di no e non se ne fa nulla, ok?”. Tutti NOI ovviamente siamo d'accordo. Bisogna sempre ricordare che Brian è una persona umana e non un “trofeo inglese” da ottenere con la forza o con la maleducazione.
Purtroppo non tutti fra gli altri che stavano aspettando (non del nostro “gruppo”) la pensano così e quando Brian esce (preceduto da Sara e seguito da Anita e Kerry) uno di loro si avvicina a Brian con 3-4 dischi da farsi firmare e Brian stizzito risponde “why you do this?” e il “fan” poi ha pure l'ardire di lamentarsi che secondo lui la firma non era corretta perché “sembra ci sia scritto solo Brian, non è una bella firma” mentre un altro salta addosso a Brian urlandogli nelle orecchie e addirittura sedendosi in macchina (???). Questo “fan” che tra l'altro ha pure incontrato Brian il giorno prima e quindi, come ho fatto io, poteva tenersi in disparte, si becca un bel “why you don't listen to me?” da Brian... che figura di m... ma se l'è “meritata” tutta.
Ma ora arriva il momento più bello, per me e ovviamente non solo per me, della due giorni. La foto di Martina (e così pure di Alessandro) con Brian!!! La foto, come potrete vedere, è favolosa e soprattutto ripaga di anni di sconfitte e incontri mancati (capisco benissimo cosa vuol dire perché pure io ho avuto tante ma tante sconfitte nei tentativi di incontro...) e ora posso dire veramente, come potranno testimoniare i ragazzi che erano con me, sono FELICE e al settimo cielo!
Abbraccio Martina talmente forte che la sento tremare dall'emozione del momento e, anche se lei non se ne sarà accorta, mi commuovo per il momento e per il successo ottenuto in extremis...
A questo punto sapendo che Brian e Kerry avrebbero preso il treno per il Montreux si decide di andare pian pianino a piedi verso la stazione centrale. Ma ora la camminata è una camminata felice, spensierata e, per una volta, senza alcuna ansia. Tutti telefonano o scrivono a a casa, parlando della “vittoria” e tutti si è sorridenti, commossi e io... beh, io penso che non vorrei essere in nessun altro posto con nessun'altra compagnia al mondo in quel preciso momento.
Ma... perché non concludere con la “lode” questa due giorni da 100/100?
E così è! Senza fretta andiamo al binario 3 della stazione, scorriamo tutte le carrozze e... nell'ultima eccolo, il mitico Brian con Jeff e Kerry in carrozza! Siamo gli unici presenti a salutarlo (io, Giorgio, Martina, Miriam, Giulia ed Alessandro) e quindi decidiamo di rimanere lì fino alla partenza. Brian appena ci vede è felice e tira subito fuori dalla borsa la bottiglia di vino appena regalategli e il bellissimo pupazzo con le sue fattezze regalatogli da Alessandro! Il bodyguard prima che parta il treno ci fa un gesto bellissimo seguito da un pollice dritto, della serie “voi sei ragazzi siete i numeri uno!”. Forse ha capito che non eravamo certo i due “aggressori” dell'Hotel i quali, probabilmente se avessero saputo, avrebbero pure cercato di salire sul treno!
Decidiamo di salutare “come nei film” e sventoliamo un fazzoletto in segno di addio. Il segno è notato da Kerry e Brian che ne sorridono di gusto. Non vi dico lo stupore dei poliziotti che ci chiedono come diamine facevamo a sapere che erano su questo treno... e uno di loro mi tocca la maglietta chiedendomi “è questo vero?” dicendo poi all'altro “vedi che era quello no???”.
E quindi si arriva ai saluti, gli abbracci stavolta sono ancora più intensi e dolci anche perché si sa che siamo alla fine di questa due giorni immensa, per molti versi la MIGLIORE esperienza queenica che io abbia mai vissuto.
Ma da parte mia c'è anche la nostalgia di casa, di Fabiana, che, una santa come il solito, mi ha dato il permesso di vivere questa due giorni mitica e che non smetterò mai di ringraziare ma soprattutto di Thomas, al quale non vedo l'ora, tra l'altro, di consegnare i nuovi regali per lui!
Che avventura, emozioni, appunto, non si diceva che è per questo che vive l'uomo?
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