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Caro Nemico

Ultimo Aggiornamento: 02/07/2020 22:11
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Caro nemico

Certamente lo abbiamo sentito: “Ama il tuo nemico!”.
A tutta prima è la frase più stupida che si possa sentire, roba da masochisti!
Come si può amare chi vuol farci del male?
D'altra parte, chi la pronunziò, non doveva essere un idiota, visto “tutto il casino” che ha prodotto in seguito.
Sembra un'idiozia se siamo concentrati e attenti solo al “fuori” di noi, se guardimo le cose senza mettere in gioco anche la nostra persona, le nostre emozioni, il nostro “Dire, fare, baciare, lettera, testamento”.
Se lo facciamo, possiamo scoprire che il nemico è una nostra invenzione, è ciò che temiamo, è l'atro cattivo che alberga in noi e che disapproviamo, consciamente o incosciamente che sia.
Così, per esempio, il moralista si scaglia contro chi è più libero da una morale, per il semplice fatto che ha paura della sua immoralità, che cerca di nascondere a se stesso e al mondo.
Il nemico è chi mostra, in qualche modo, di essere diverso da noi, che ha un'altra cultura e che magari vede, in noi, un nemico.
Molti nemici scompaiono se comprendiamo che è una nostra proiezione, una nostra percezione della realtà.
E la domanda successiva sarà: “Perche ho incontrato un nemico?”
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Ahhh vexata quaestio di lunga data: chi è il "nemico"? Dipende solo da qualcun' "altro da me" o È solo una illusione percettiva? È un avversario esterno o interno?

Il termine "alieno" nel suo senso letterale e primario, significa semplicemente "diverso ed estraneo da" e non necessariamente di un'altro mondo o dimensione, spesso lo siamo proprio tra di noi o così siamo portati a credere.

Persino il lobo destro e sinistro del nostro cervello entrano a volte in conflitto... E in un certo senso sono o ci hanno insegnato che siano, avversi: la razionalità vs l'intuizione, la scienza vs l'arte ma è proprio così?

A volte i conflitti e quindi le inimicizie sono solo apparenti perché magari causati da una comunicazione difettosa e ciò mi fa pensare che possano anche essere facilitati da un substrato/terreno interno: la nostra costituzione psicologica piena di separazioni e conflitti.

Eh si ci devo pensare
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Tutto nasce dal senso di separazione, noi ci sentiamo separati da tutto: dalla natura, dagli animali, dalle piante, dai sassi...
Siamo separati da chiunque altro, da ogni uomo o donna che cammina sul pianeta, persino dai compagni e compagne di vita, dai nostri figli, a volte anche in noi stessi siamo capaci di operare una separazione
E consideriamo questo come una cosa reale, oggettiva e immutabile.
E ogni cosa che non siamo noi può generare paura e divenire un nemico, perché non compreso, non conosciuto, non frequentato.
Cerchiamo le differenze e non le similitudini, ciò che ci accomuna.
Viviamo in una spaventosa solitudine, da qui ogni sorta di attaccamento, che nulla ha che vedere con l'amore, perché l'attaccamento è paura di essere abbandonati, traditi, respinti.

Eppure se siamo in grado di passare da una comune coscienza di separazione, a una consapevolezza più profonda di noi stessi, scopriamo una cosa che possiamo chiamare: "Unità universale".
Dove nessuna cosa o essere è separato da noi, che non è annullamento individuale, ma, anzi, ci scopriamo al "centro" di questa Unità, dove ogni nostro pensiero, parola o azione si riflette sulla nostra vita e quella altrui.

Conoscere se stessi, è tutto ciò che c'è da conoscere e si conoscerà tutto.
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Ho postato due volte lo stesso post.
chiedo scusa.
[Modificato da JAB2020 06/03/2020 13:49]
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Il nemico non è caro e non necessariamente è lo specchio di te, alcune volte è lui che vorrebbe usarti come specchio ma non si riflette e ti fa del male.
Non voglio entrare nei dettagli non voglio entrare nel personale.
Grazie Jab di essere qui.
Tvb
Potranno fermarne uno ma non potranno fermarci tutti!
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A volte noi stessi ci creiamo nemici immaginari: esageriamo/estremizziamo le nostre posizioni, oppure fraintendiamo a tal punto da creare una (immotivata o esagerata) frattura, facendo noi, dell'altro, un nemico: questo accade spesso.

Tuttavia... Succede anche di ricevere da altri oggettivamente gravi danni e ingiurie, pesanti tradimenti ecc. quindi con effettiva responsabilità, in questi casi uso il seguente paragone

il CONCIME è il nutrimento delle piante delle quali ci nutriamo e che tante delizie ci dispensano: in ultima analisi tutti noi ci nutriamo di CONCIME trasformato, per poi riemettere CONCIME per fertilizzare di nuovo il terreno in un ciclo continuo.
Quindi il CONCIME è sostanza preziosa e indispensabile ma...

... tuttavia non lo mangiamo direttamente: nessuno sano di mente si metterebbe nel proprio piatto del CONCIME (a volte desidereremmo metterlo nel piatto di altri ma è un'altra questione) ma piuttosto il frutto di un processo di dissoluzione, trasformazione e assimilazione che poi diventa nuovo cibo commestibile.

Ecco: a volte certi soggetti sono appunto CONCIME che deve semplicemente fare il suo corso nel ciclo naturale.
Come del resto e per altri motivi, anche le nostre spoglie materiali, quando sarà il tempo.

E ... non preoccupatevi, nessuno di conosciuto in questo foro, per ora 🙄😉

Peace & Love 😂

[Modificato da Number-6 08/03/2020 05:41]
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😀 Mio padre (buon'anima) diceva spesso che: non c'è nulla più nutriente della cacca 😅

Certo, il 'nemico', spesso, è per noi un fattore di crescita.
Ma ciò accade quando abbiamo, in qualche modo, 'neutralizzato' i suoi effetti su di noi.
Io mi spingo oltre, perché non vedo ciò che ci accade nella vita, come un caso, o un destino, o fortuna/sfortuna, tanto meno come una punizione od un premio divino.
Io vedo (e continuo a sperimentare) la vita come una nostra creazione, in tutti i suoi aspetti.
Parlando di nemici, si pensa che sia il nemico a suscitare in noi paura, ma io continuo a sperimentare il contrario, cioè: è la paura (spesso quella 'del non conosciuto') a mettere sulla nostra via il nemico.
I Maestri del passato ce l'hanno detto chiaramente: "La vita si può vivere solo in due modi, con la paura o con l'amore (gioia)".
E sono questi due fattori a determinare che tipo di esperienze creiamo e ricerchiamo.
Metaforicamente ci possiamo paragonare a un transistor, o siamo accesi (I) o spenti (0).

Su questo forum, specialmente in passato, si è molto discusso su come venissero 'scelti i rapiti' su quali erano le loro qualità, sulla loro sfortuna, e così via.
Io, leggendo i loro resoconti, le varie discussioni, vi vedevo una paura di fondo (spesso inconscia) che aveva 'prodotto' l'accadimento; e notavo come un cambiamento di sentimento, un 'cambiamento di coscienza' (come si diceva allora) li ponesse fuori dal problema e, anzi, era un fattore di crescita, così come dicevi tu.
Per esperienza so che non si può vincere la paura, se non con il coraggio, cioè di fare ciò che va fatto, malgrado la paura.

Jab
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Quando venivano a prendermi provavo paura, ero cosciente. Ho avuto una vita avventurosa, semiasse ed io l abbiamo avuta, ero preoccupata per i miei figli ma abbiamo combattuto e tenuto duro. Alla fine ho vinto io.
La paura è fondamentale per vivere importante è non farsi sopraffare ed avere il coraggio di andare avanti a prescindere.
Gli alieni non sono i miei nemici nonostante malcor avesse provato a convincerci del contrario. Ovvio è che non li considero amici non li considero :D
Potranno fermarne uno ma non potranno fermarci tutti!
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Sono d'accordo con te.
La paura può essere fondamentale, per noi, se, con coraggio, l'affrontiamo, se si fa come hai fatto tu. E l'alieno non è certo diventato un amico, ma non è neanche più un nemico.

Sai quella frase che recita: "La paura genera mostri!"?
Incredibilmente è proprio così.

Voglio farti un esempio attualissimo:
L'altro ieri moltissima gente si è affollata per andare nel sud d'Italia, tutti avevano paura di qualcosa, paura che non è stata affrontata restandosene a casa al nord.
Ciò che non si affronta, però, si 'ripresenta', magari in altra forma ma salterà di nuovo fuori; anzi, alcuni peggioreranno la loro vita, magari contagiando persone care anziane che non sopravviveranno al virus. in questo caso (che spero non accada) chi potrà eliminare il senso di colpa (cosciente o no) che si sono accollati? E che li seguirà per il resto della vita?

Jab
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La paura ci rende irrazionali e ci fa fare cose stupide. Hai ragione Jab, come spesso accade ♡♡♡♡
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Da molto tempo vivo la mia vita come una mia creazione, non come una manipolazione di qualcosa di dato, ma proprio come una creazione dal nulla (non mi sento un dio,'vedo' che lo fanno tutti).
Giorni fa, io e Filo, ne parlavamo con degli amici, che, bontà loro, non hanno chiamato la neuro, ma sembravano averne una gran voglia.
Ad un certo punto Filo è andata a prendere un quadernetto, dove un vent'anni fa aveva scritto com'era la nostra casa di campagna quando eravamo in pensione. Una descrizione minuziosa, non mancava nulla: una casa indipendente, con un grande giardino, un terreno coltivabile, un boschetto, tante stanze su due piani ed un ampio terrazzo.
E' stato a questo punto che i nostri amici sono rimasti a bocca aperta, loro sono già stati, varie volte, ospiti nella nostra casa di campagna, e li c'era l'esatta descrizione, con tanto di data, fatta vent'anni prima.
Si sono convinti?
Macché hanno cominciato a parlare di coincidenza, fortuna, e poi: chissà per quanti anni l'abbiamo cercata...
Come spiegargli che quasi è venuta a noi da sola.

Jab
_______________________________________________

“Noi non siamo degli esseri umani che hanno un'esperienza spirituale, ma degli esseri spirituali che hanno un'esperienza umana.”

Teilhard de Chardin
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