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L'isola dei cani

Ultimo Aggiornamento: 19/04/2019 23:00
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14/04/2019 16:16

ISLE OF DOGS
Sembrerà strano che scrivo una recensione di un film non giapponese, ma questa volta farò un’eccezione perché L’isola dei Cani è un particolare film d’animazione ambientato in un Giappone alternativo alla nostra realtà e quindi quando si parla di Giappone io arrivo subito a scrivere qualcosa in merito. L’Isola dei Cani è una bellissimo lungometraggio del grande Wes Anderson, un regista che amo tantissimo autore di capolavori come Grand Hotel Budapest, I Tenenbaum, Le avventure acquatiche di Steve Zissou e Il treno per il Darjeeling. Questa volta il regista si è cimentato un altra volta con un film d’animazione in stop-motion ambientato completamente in Giappone. In un futuro che definirei alternativo, la città di Megasaki viene colpita da una strana epidemia canina che fa ammalare i cani. Il sindaco Kobayashi decide così, per salvare la popolazione, di far evacuare tutti i cani all’isola dei rifiuti. Suo nipote adottivo però non è d’accordo e scappa di casa alla volta dell’isola con l’intenzione di ritrovare il suo amato cane Spot. Giunto in quella enorme discarica Atari conosce un gruppo di randagi e si fa aiutare da loro a ritrovare il suo cane. Dietro a tutto questo però c’è qualcosa che ha radici in un lontano passato e che cambierà il futuro di tutti i cittadini di Megasaki.

Eccezionale si può dire? Penso di si quando dietro alla cinepresa c’è Wes Anderson, che con il suo piglio ha creato un altra storia molto originale e avvincente che ti tiene incollato allo schermo fino alla fine. La storia è completamente ambientata in una città dal nome Megasaki ed è incentrata su Atari che vuole ritrovare il suo cane, anch’esso malato di questa strana epidemia canina. La forza del film è che i cani parlano italiano, mentre tutti gli altri in giapponese e un’interprete traduce quello che dicono i personaggi di origine nipponica, cosa decisamente originale. Il branco che incontra Atari è uno di quei branchi assurdi, pettegoli e incuranti dei rischi, un branco simpaticissimo tutto da amare. L’animazione è ottima, lo stop motion è sempre qualcosa di affascinante e in questo caso ancora di più, la sua realizzazione è perfetta nei dettagli. Le musiche sono curate in maniera sublime, dallo stile orientale, ma sempre azzeccate, a volte fanno ridere, altre invece di tengono con il fiato sospeso, una perfezione direi. Concludendo, L’Isola dei Cani è un film tutto da amare e il fatto che è ambientato in Giappone lo fa amare ancora di più, almeno per me.




14/04/2019 21:42

Conosco questo film, ma, ops, non mi aveva mai ispirato.. Sarà dalla grafica, a mio avviso, molto particolsre.
Però è anche vero che un film non è composto solo dalla grafica ma anche dalla trama. E cavoli leggendo la trama così, un pò mi sta invogliando a volerlo guardare.
Appena trovo un pò di tempo per me, lo cerco in internet e poi ti dico cosa ne penso.
Tu davvero lo consigli?
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19/04/2019 23:00

Si, lo consiglio, come ti consiglio di guardare anche altri film di Wes Anderson. Tutti molto particolari e colorati.



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