Tutti sanno, ma...

Tutti sanno, ma fingono di non sapere. Mi dà spunto per questa riflessione un tema lanciato su questo forum. Adesso, se non vogliamo o non dobbiamo parlarne per non rovinare ulteriormente l'immagine del ciclismo, mi può anche andar bene. Ma andare ad aprire temi così scottanti pretendendo poi che le risposte non tengano conto della realtà mi pare decisamente grottesco. Sanno anche i sassi quali siano le autorizzazioni di cui gode L. Armstrong in virtù della sua malattia (ma c'è anche chi dubita della veridicità di questa malattia, avanzando il sospetto che si tratti un'invenzione Usa, una, come si dice, vera e propria americanata); se vogliamo parlarne parliamone, ma se non vogliamo (o dobbiamo parlarne) evitiamo le provocazioni. Dobbiamo abituarci ad un mondo dello sport fanno di inganni, sospetti e sotterfugi. Possiamo amarlo lo stesso, questo sport, e ci mancherebbe, ma non possiamo ignorare la realtà. E' finito il ciclismo della poesia. E' finita la poesia nel ciclismo.

D'accordo con te, infatti consapevole dello stato delle cose, aprezzo lo stesso questo sport; e ogni tanto mi viene un idea molto utopistica: la liberalizzazzione del doping con gare aprallele a quelle normali! Si sa che ce cosi non si dovrebbe fare tanta ipocrisia che mi da tant fastidio!

Ci ho pensato anch'io, ceemo, perché non amo questi compromessi, queste ipocrisie. La soluzione ideale sarebbe riuscire a debellare completamente e definitivamente il doping. Alla luce dell'ormai constatata impossibilità di raggiungere quest'obiettivo, la soluzione per eliminare tutte queste ipocrisie sarebbe la liberalizzazione. Da questo punto di vista sarebbe l'ideale. Purtroppo ha qualche controindicazione, prima di tutte l'esempio che si dà ai giovani.

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Scritto da: Howling Wolf 19/07/2005 21.05
Sanno anche i sassi quali siano le autorizzazioni di cui gode L. Armstrong in virtù della sua malattia (ma c'è anche chi dubita della veridicità di questa malattia, avanzando il sospetto che si tratti un'invenzione Usa, una, come si dice, vera e propria americanata);

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io voglio parlarne.
l'unica invenzione mi sembrano questi luoghi comuni che non sono affatto costruttivi per risolvere il problema doping.
A parte l'assurdità di tutto cio' mi sembra che ci si concentri troppo sul fenomeno di turno, vedi caso Pantani, illazioni su Indurain ecc ecc. e poco sul resto del problema. Un demonio in mezzo a un mondo di innocenti?
tutti sanno, ma cosa?

Tutti sanno quello che gira nel mondo dello sport professionistico e a che cosa sono disposti coloro che, con una stagione ad alti livelli, possono fare guadagni da capogiro e sistemarsi per tutta la vita. Prendiamola larga. Così va bene?

va bene prenderla larga ma hai parlato di un fatto specifico e dato che sono San Tommaso vorrei capire da dove vengono queste illazioni

Siccome non è in corso un processo non sono tenuto a portare prove né testimonianze. Non so dove tu viva e non so se frequenti, in qualche maniera, il mondo della bicicletta. E' sufficiente che tu abbia qualche amico che corre o che ha corso per sapere che cosa succede. E' frequentando quel mondo che puoi apprendere tante cose che giornali e tv non dicono. E quando c'è qualcosa che non va, le voci, volenti o nolenti, non le puoi bloccare. E se sono tante, tutte dello stesso tenore, una ragione ci sarà...

non mi riferivo al doping in generale, non vivo su Marte e ho fatto ciclismo a livello agonistico da giovanissimo. ora che ho 21 anni mi limito ai miei 2000 km annuali per pura passione.

mi riferivo al fatto che qualcuno o qualcosa legittimi armstrong nell'assunzione di farmaci a causa della sua "presunta" come dici tu, malattia... il tutto mi pare fantascienza.
dicevo, in altri topic, che se Armstrong assume qualcosa, lo fa come tutti gli altri.

Armstrong sta andando avanti a ricette mediche. E, come dicevo, lo sanno anche i sassi. Tutti sanno, ma nessuno dice... Ma forse per te è fantascienza anche la mafia siciliana. Tutti sanno, nessuno parla anche lì. Fantascienza?
Io riferisco le voci, anche autorevoli, ma siccome non sono un detective né un inquisitore, alla fine, poi, se qualcuno non ci vuole credere a me non importa proprio nulla, perché non ho interessi da salvaguardare in questo campo.

caro Wolf mi spiace ma non condivido il tuo modo di pensare. Sono convinto anche io che la medicina sportiva sia anni avanti rispetto ai controlli antidoping, ma il tuo modo di ragionare fa solo male a questo sport.

Sei convinto che Armstrong si dopi ? Argomenta le tue motivazioni, come altri hanno fatto citando il suo laboratorio, citando farmaci e metodologie... Dire c'è del marcio senza saperne di più è un modo ipocrita e distruttivo. Non dico di tenere la testa sotto la sabbia, per carità, ma nemmeno avanzare supposizioni nascondendosi dietro al "tutti sanno"...

A me risulta che Armstrong non goda di ALCUN permesso speciale per assumere nulla di proibito. Non ha alcuna esenzione speciale. Come 'scandalosamente' aveva Gale Devers l'ostacolista-centometrista americana che millantava necessarie cure mediche por volare alle olimpiadi (se un atleta è malato prima si curi e poi guarito completamente competa...)
Se ciò che ho letto è corretto Armstrong fa tutto in proprio senza permesso di alcuno........

E aggiungo che Hincapie o Savoldelli non possono dichiarare malattie pregresse ma al momento opportuno hanno volato(il falco al giro, dopo la visita del boss...un caso?... anche più del replicante stesso)

Ah ah ah... mi è venuto in mente un episodio simpatico:

Nella tappa di domenica Basso era sempre in testa a tirare con Armstrong a ruota. Poi l'americano ha preso una borraccia dall'ammiraglia e mia moglia ha commentato: "ecco la sua super borraccia"... casualmente 20 secondi dopo si è portato in testa a tirare... ah ah ah

PS: per dovere di cronaca aggiungo che dopo un paio di km armstrong con la stessa borraccia si è bagnato la testa e quindi la ha buttata a bordo strada, deduco che fosse solo acqua...

Jack, vieni giù dalla pianta. Ma quali borracce? Non siamo mica ai tempi di Bottecchia. Adesso si va a siringhe. Cosa vuoi che mettano nelle borracce i corridori? Entra nelle camere blindate degli alberghi dove alloggiano i ciclisti. C'è da prender paura. Comunque basta così. Non intervengo più su quest'argomento, altrimenti vengo accusato di gettar fango su uno sport che amo e non è questo il mio obiettivo. Mi sono limitato soltanto a riferire voci chc circolano da anni. Il 90 per cento della gente che frequenta l'ambiente sa di quali privilegi gode Armstrong ed è pure incazzata. Comunque, ripeto, lasciamo stare. Voi volete prove e io di prove non ne ho. Solo voci. Ma, come si dice: vox populi vox dei. Chiuso lì.

Ribadisco ancora che più di Armstrong a me quest'anno sbalordisce Hincapie...

la cosa più bella è che l'americano smetta. Forse (anzi è sicuro) ci troveremo davanti altri fenomeni 'costruiti' ma almeno avremo un po' di ricambio di sangue, un po' più rispetto verso noi tifosi e... basta! non lo voglio più vedere in bici. Mi ha stufato. Come persona, invece, sono contento di come abbia affrontato l'argomento cancro; di quanto abbia fatto per trovare finanziamenti e quant'altro. Mi spiace, al contrario, che alla commemorazione di Casartelli non ci fosse.

Wolf, la mia voleva essere una battuta, rileggi bene come lo ho scritto...

Comunque è successo anche ad un mio amico di abbandonare il ciclismo a 13 anni per aver preso paura dal numero di siringhe trovate in un bagno in cui si era recato per fare i suoi bisogni prima della partenza di una gara. Ho già detto che secondo me la medicina sportiva è almeno un paio di anni avanti all'antidoping, ma non per questo mi permetto di dire "tutti sanno..." ! No, io non lo so, ma non perchè non voglio vedere o voglio illudermi di vivere in un mondo di meraviglie, ma perchè mi posso permettere solo di sospettare delle prestazioni di qualcuno, non certo accusarlo apertamente perchè così si dice in giro ! Tutto qui...
Le ripetute "prese in castagna" dimostrano che il problema esiste ed è vivo, ma prendiamo ad esempio Frigo: beccato, confessa, paga e da allora sembra che corra con il freno a mano tirato. Quanti sospettavano di lui ? eppure è stato preso sul fatto nuovamente... Alla stessa maniera non trovo giusto gettare fango ed ombre su un atleta solo per sentito dire...
Questo almeno il mio modo di vedere

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Scritto da: riccardo como 20/07/2005 14.45
la cosa più bella è che l'americano smetta. Forse (anzi è sicuro) ci troveremo davanti altri fenomeni 'costruiti' ma almeno avremo un po' di ricambio di sangue, un po' più rispetto verso noi tifosi e... basta! non lo voglio più vedere in bici. Mi ha stufato. Come persona, invece, sono contento di come abbia affrontato l'argomento cancro; di quanto abbia fatto per trovare finanziamenti e quant'altro. Mi spiace, al contrario, che alla commemorazione di Casartelli non ci fosse.

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Lance era amico di Fabio e porta il bracciale con il suo nome.

è proprio per questo che doveva esserci. Chiaro che la concentrazione per il tour glielo avrà impedito però... non sarebbe stata una brutta cosa. Tra l'altro, la fondazione sta provando a portarlo ad albese per la mediofondo da anni e lui non ci viene mai. Qualcosa in più potrebbe fare oltre che ad esserglia amico. Tieni conto che quando viveva a como era di casa dai casartelli tutti i giorni.

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Scritto da: Jack.ciclista 20/07/2005 15.07
la medicina sportiva è almeno un paio di anni avanti all'antidoping

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Facciamo almeno 5.
Che non siano 10 guardando la Discovery