GEA

GEA N.1 IL BALUARDO

Il primissimo approccio con Gea mette la voglia di aspettare il resto prima di giudicare.
E' decisamente preparatorio, anche se dentro ci sono molte cose.
Fin da subito la sensazione è che abbia due anime.
Da un lato adolescenziale: protagonista adolescente, ambiente trendy e originale, forte appeal per il pubblico adolescente.
Dall'altro lato c'è molto di più. Rimandi, stimoli adulti e per adulti, elaborazione matura del materiale.
Un mix di nuovo e già sentito.
Il primo albo ci fa assaggiare un po' l'atmosfera e i personaggi, fa intuire l'impronta di quel che verrà.

Il disegno complessivo è ancora ben lontano dall'essere visibile. Enoch sta costruendo la saga pezzetto su pezzetto, lasciando al massimo intuire qualcosa di vago, mentre intanto si diverte a parlare di cento temi diversi, forse anche in modo eccessivo, riuscendo ad approfondirne una minima parte e restando, per il rimanente, alla superficie. La serie resta però godibile e divertente, con in più il valore aggiunto di offrire qualche spunto di riflessione matura.

V.

Il secondo albo porta direttamente dentro la storia e presenta su un piatto d'argento quasi tutte le caratteristiche principali.
Qualche spiegazione, qualche sviluppo, due nuovi personaggi importanti, e la serie prende corpo.
Questa storia è decisamente più divertente e crea quell'affezione necessaria a proseguire (non so se sia un'affezione sufficiente a 6 MESI di attesa, questo per fortuna non l'ho sperimentato;) ).
L'ingresso del ragazzo gay e di quello paraplegico mi hanno fatto comprendere i commenti letti sul forum che parlavano di moralismo e morali. Non c'è dubbio, tutto MAESTOSAMENTE politically correct, eppure sono fra i personaggi più vivi della serie!
I satiri 8) hanno fatto il resto, ottimo albo

Ora aspetto anche i commenti degli altri lettori di Gea... soprattutto Feduccia che tanto la gustò nella notte del raduno ;)

Sulla strada tracciata dai primi due albi Gea continua a svelare qualcosa di sé.
Mentre lei impara dai testi antichi, conosce altri baluardi, vede cambiare i tatuaggi sulle mani, l’orizzonte intorno a lei si allarga.
Lasciano sempre il segno, come voluto, le apparizioni della Diva (con “piacevole” contorno di fanciullino e “incompleto superiore”).
Al terzo albo è presto per capire se i meccanismi narrativi, ora più chiari, si stabilizzeranno con un pizzico di ripetitività o sapranno offrire continue sorprese.

Il racconto si svela e si "aggiusta" man mano, con l'entrare in scena e il caratterizzarsi dei vari personaggi, tutti, chi più chi meno, in progress nell'approfondimento della loro personalità.

Il Corteo di Dioniso fu forse la storia che suscitò le polemiche più aspre in rete, ma noto che Koalina ha trovato simpatici quei... birbantucci dei satiri

Un aspetto che forse non abbiamo mai sottolineato nei nostri precedenti commenti, e che invece traspare dall'analisi di Koala, è l'importanza dell'erotismo in Gea. Che sia quello giocoso della giovane Baluarda, quello molto più dionisiaco (appunto) e immediato dei satiri o quello torbido e mortale della Diva, è un elemento accessorio ma fortemente caratterizzante della serie.

E non è certo qualcosa di comune nel panorama bonelliano.

V.

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Scritto da: Juan Galvez 17/12/2002 7.47
Il Corteo di Dioniso fu forse la storia che suscitò le polemiche più aspre in rete, ma noto che Koalina ha trovato simpatici quei... birbantucci dei satiri
Un aspetto che forse non abbiamo mai sottolineato nei nostri precedenti commenti, e che invece traspare dall'analisi di Koala, è l'importanza dell'erotismo in Gea
V.

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:O
Beh, a questo punto devi raccontarmi su cosa vertevano queste infuocate polemiche! Sembrano buffe piuttosto e anzichenò

L'aver risposto finalmente a tutte le e-mail in attesa da una settimana ha consumato le mie ultime energie della serata; se a questo vogliamo aggiungere che non amo scrivere critiche ai fumetti che leggo (qualche maligno potrebbe dire che è perchè so che c'è chi lo sa fare molto meglio di me! :skifo: ), sono perfettamente giustificata per la mia risposta quasi telegrafica...

Di Gea, oltre all'ultimo uscito, sono riuscita a leggere solo i primi due numeri (prima nella lista di attesa dei prestiti del Fogghetto!!): come Raffaella ho trovato il primo un po' "preparatorio", e il secondo più corposo e piacevole. E poi... bè, a me la storia dei satiri è piaciuta tanto, li ho trovati dolci e carini, poco politically correct se vogliamo, ma in sintonia con il gusto del mito che del politically correct se ne frega. Poi io sono una sentimentale, e il finale mi ha proprio commosso... 8P

E' vero anche come dice Vincenzo che l'aspetto erotico di Gea è assolutamente nuovo negli albi Bonelli, ma assolutamente più delicato delle avventure di DD (l'ho detto, ma lo possiamo dire solo io e Koala! ).
Interessa anche a me sapere del dibattito, Juan ce lo racconti??

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Scritto da: Cleofel 17/12/2002 23.12
(...)
E' vero anche come dice Vincenzo che l'aspetto erotico di Gea è assolutamente nuovo negli albi Bonelli, ma assolutamente più delicato delle avventure di DD (l'ho detto, ma lo possiamo dire solo io e Koala! ).

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Eheheheheheheheh

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Interessa anche a me sapere del dibattito, Juan ce lo racconti??

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Carissime signore, tutto ciò accadeva ere geologiche fa!

Tuttavia...

... esiste Google, erede dell'archivio di deja.com.

Qui trovate il risultato di una ricerca impostata per il newsgroup it.arti.fumetti usando come parole chiave "Gea" e "satiri". Il thread dell'epoca è quello più vecchio, ovviamente, intitolato "Stuprate, sì, ma simpaticamente...". Apritelo cliccando su "Mostra thread (26 articles)".

Forse ci fu anche altro, nel caso si possono variare i parametri di ricerca e vedere quello che esce fuori. Se non foste soddisfatte ditemelo che lo faccio, e magari scartabello anche nell'archivio di ayaaaak per vedere se esce fuori qualcosa.

V.

Il quarto albo di Gea è per ora il più violento della serie. Si affacciano reminescenze splatter e si allarga notevolmente lo spazio dedicato alla cosiddetta “riflessione sociale”, ma anche quello relativo allo sfondo mitologico (il personaggio di Tara è comunque di un certo fascino). Lo si può definire anche l’albo in cui la morale riveste il ruolo più consistente.
Il tono cupo della storia risulta però efficacemente compensato dai regolari intermezzi leggeri, ed in particolare dalle buffe avventure minimaliste – strambe – quotidiane della protagonista.
A questo riguardo si può azzardare una considerazione sul personaggio di Gea.
Gea è una quattordicenne al tempo stesso comune e particolarissima. Può piacere agli adolescenti perché consente un’identificazione ma, contemporaneamente, appaga una vasta serie di desideri istintivi: è del tutto indipendente, confusa ma determinata, piena di interrogativi senza mai restarne sopraffatta, riflessiva e giocosa, grintosa ma mai invulnerabile, parte di un gruppo ma non della massa, uguale solo a se stessa ma accettata così com’è. Dall’altro lato, Gea può piacere ai più grandi. Forse perché è un’adolescente che, per molti versi, vive come una trentenne (e perché i trentenni sono per molti aspetti anche adolescenti). Forse perchè la sua sensibilità ed il suo senso dell’umorismo prescindono dall’età. E in tutto questo il “dettaglio” di essere anche un’imbranata e di avere spesso e volentieri un caratteraccio aiuta non poco. Un ottimo “personaggio” insomma, anche dal punto di vista narrativo.
La Diva resta una figura inquietante e potente; valida come costante antagonista anche nelle sue apparizioni isolate e limitate.

Due elementi arricchiscono il quinto albo della serie: il baluardo "caduto", corrotto, tormentato ed assassino (preda della Diva e del suo raggelante codazzo), e, ancor di più, il divertentissimo personaggio del "pesante" (un vero comprimario di razza che spero rincontreremo).
Buona anche l'idea della mezza scoperta del segreto da parte dell'amico Leo, con quel che consegue (a proposito: ancora nessuna storiella d'amore! curioso).
Forse un po' troppe le disgressioni e troppo lunghe.
Buffa la vicenda dei funghetti; riuscitissima la trovata del "dispettoso" teletrasporto di Gea.
La storia procede offrendo al lettore, con equilibrio e regolarità, qualcosa (molto) di familiare e qualcosa di nuovo.

Eheheh, anche i funghetti fecero discutere ;)

Per il resto... abbi fede

V.

Nel sesto albo trovo Leonardo sempre più in primo piano fra gli amici di Gea (e chissà... ;) ) ; confermati e funzionali alle storie (come pure alle atmosfere) i due poliziotti: quello istintivo che si sfoga con la boxe, un personaggio forte e ben costruito; e quello visionario, con un destino di fallimenti e risate alle spalle, divertente ma ormai in pericolo di assomigliare sempre e solo alla sua macchietta, senza poter dire nulla di nuovo.
Piacevole l'orco, quello buono; efficace l'altro (quello terrestre), ma poco originale e in parte poco credibile quando si mette a raccontare se stesso al primo sconosciuto. Un personaggio probabilmente troppo costruito, come la morale della storia.
Per il resto tutto bene, il piacere della lettura è intatto..

Forse non uno dei numeri più riusciti. La storia portante è un po' meno efficace e piacevole del solito. L'uomo traumatizzato da un passato atroce non ha molto di nuovo, lo sviluppo è discreto ma non ottimo. Restano invece molto divertenti e arguti i sipari comici.
Bella sorpresa la morte dell'esarca... anche pensando agli sviluppi futuri ;)
Leo, ormai protagonista, continua il suo lento e inesorabile avvicinamento alla nostra eroina ;) |)

Lo spunto è discreto. Ninfe ammalianti buone e cattive, suggerimenti ecologisti, ispirazioni di varia provenienza ben gestite. Come quasi sempre in Gea, l’interesse per la vicenda del singolo albo è inferiore al piacere della lettura. Ovunque porti la storia, il divertimento segue la bizzarra quotidianità dell’eroina. Come consuetudine, risultano un po’ “staccate” dal resto le parentesi dedicate alla fatale Diva; in questo caso, in un gradevole rovesciamento di ruoli, l’implacabile demonessa mostra il lato debole e trema disperata: buona trovata!
Carini i Kappa, ma non quanto il brillante alieno col volto sul torace.
L’albo resta comunque dominato dal “singolare” rapporto Gea-Leo ;) .
Colpo di scena da shock :?: :?: :?: Per nulla bonelliano (ora capisco i post di Vicenzo e Co ) il modo in cui vengono raccontati i giochi erotici tra una quindicenne ed un giovanotto ; non solo per l’ironica cronaca “fuori scena” del rapporto :O , ma anche perché si tratta di una sessualità scanzonata e spensierata, priva di riflessioni, problemi e interrogativi, romanticismi. Invece di descriverci un’adolescente innamorata Enoch ci mostra una pimpante peperina che domina il partner e gioca a trattarlo come un “oggetto sessuale” .
A dir poco inconsueto! :smile4:

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Scritto da: koala3 29/12/2002 20.38
(...) Invece di descriverci un’adolescente innamorata Enoch ci mostra una pimpante peperina che domina il partner e gioca a trattarlo come un “oggetto sessuale” .
A dir poco inconsueto! :smile4:

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Assolutamente non bonelliano, infatti , però enochiano, visto che già la minorenne Sprayliz riservava trattamenti similari al suo poliziottone!

V.

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Scritto da: Juan Galvez 29/12/2002 23.29


Assolutamente non bonelliano, infatti , però enochiano, visto che già la minorenne Sprayliz riservava trattamenti similari al suo poliziottone!

V.

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In effetti sono contento che Enoch abbia trasportato un pizzico della sessualità scanzonata di Spray Liz nell'universo veltroniano ( come da definizione dell'ingegnere nebbioso )di Gea.
E il nuovo elemento non è solo fine a se stesso ma serve a definire meglio il personaggio.

il guaio è che adesso ho letto tutti ed 8 gli albi di Gea procacciati dal sempre lucido Fogghetto
per 5 mesi nulla
sob :sad:
niente aggiornamenti, niente sviluppi...
che ne sarà della diva degradata? e del tatuaggio di Gea? rivedremo il pesante? scopriremo la fine dei genitori della protagonista? Enoch continuerà ad aumentare esponenzialmente di albo in albo il numero dei nudi ?

non è così che si fa... semestrale! tsk tsk

Questa giovane ha bisogno di scoprire Sprayliz

V.

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Scritto da: koala3 30/12/2002 15.22
il guaio è che adesso ho letto tutti ed 8 gli albi di Gea procacciati dal sempre lucido Fogghetto

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Finito???
Dunque... il n. 8 ce l'ho, e l'1 e il 2 lil ho letti (ma di corsa!) a casa mia mentre erano di passaggio.

Questo significa che ho ben 5 (cinque) albetti di Gea da leggere, appena questi cercheranno di intraprendere la strada di casa!!!