Lanciostory 2024

PER UN PO’ DI FELICITA’: si intravede un colpo di scena che chi ha visto un certo film con Richard Gere potrebbe forse essersi aspettato… peccato che si interrompa proprio adesso che entrava nel vivo, chissà quando vedremo il seguito. Buono.

L’UOMO VITRUVIANO: solo i disegni riconciliano con il mondo e la vita, i testi poi sono molto suggestivi e intrisi di quella disincantata ironia di Mazzitelli. Eccellente.

IL RITORNO: molto buono.

COME FARFALLE: sufficiente, per fortuna siamo arrivati alla fine, non so se lo avrei sopportato ancora a lungo. Però il fatto che non sia un fumetto “puro” ma un prodotto rivolto agli appassionati di rugby dimostra la vitalità del fumetto oltralpe, dove evidentemente questo mezzo/linguaggio viene usato per attirare un pubblico generalista e non formato da soli appassionati come ormai da anni è in Italia.

ARTHUR CRAVAN: scarso. E le “s” si mandano a capo…

INVERNO ALL’OPERA: mi pare che sia tutta scena e poca sostanza. Anche l’autocitazione dello sceneggiatore… però il soggetto è suggestivo, anche se raccontato in maniera caotica, e di sicuro il disegnatore si è messo d’impegno anche se non conosce bene le basi dell’anatomia. Sufficiente.

CAPITAN HAWK: offre un minimo colpo di scena che vivacizza un po’ la canonica storiella di guerra, ma rimane comunque scarso. Oltretutto mi pare che nell’adattamento dal precedente formato Ongaro abbia voluto modificare un po’ la trama, col risultato che i testi dicono una cosa e i disegni un’altra: dove diavolo sarebbe ferito il greco? E poi il tedesco quanto ci impiega a morire per la pugnalata?

INGENUITA’: se ho ben capito, un omaggio alla storia del volo misto a un altro omaggio a H. G. Wells. Una cosina veloce veloce senza mordente, quasi sufficiente.

Luca Raffaelli stavolta parla delle origini del primo personaggio dei fumetti: interessante, ma non sarà che dopo aver esaurito i fumettisti da intervistare non sono rimasti più nemmeno gli operatori del cinema d’animazione?
Sul prossimo numero inizierà LA NOTTE DELL’IMPERATORE di Ordas e Dellaporte ma visto che in quarta di copertina vengono elencati solo 6 fumetti è probabile che ci sia qualche altro inserimento a sorpresa come è avvenuto in questi ultimi numeri coi fumetti di Balcarce. Tanto più che viene ancora annunciato lo stesso episodio di CAPITAN HAWK che si è concluso su questo numero.

Allarme rientrato: questo ciclo di DAGO continua a essere disegnato da Arzeno, anche se pure per il prossimo episodio viene indicato Savarese come disegnatore. Sempre che la cosa fosse vista con allarme da qualcuno. :D
Chiaramente ci sono un sacco di novità visto il sommario carente della precedente quarta di copertina. C'è già il seguito di PER UN PO' DI FELICITA'!

DAGO: accidenti, Arzeno sempre peggio. Sufficiente.

INVERNO ALL’OPERA: alla fine mi pare che la storia fosse interessante, però è stata raccontata in maniera confusa. Non ho capito se la deformità della “cattiva” fosse reale o solo esagerata dalla sua fantasia, ma potrebbe essere colpa del disegnatore. Più che sufficiente.

ARTHUR CRAVAN: pessimo.

PER UN PO’ DI FELICITÀ: la storia si fa più intrigante e anche i disegni mi convincono di più. Buono.

LA NOTTE DELL’IMPERATORE: l’ambientazione non mi entusiasma però è affrontata da un punto di vista originale, i disegni sono spettacolari. Molto buono.

JEAN DE FLORETTE: siamo appena all’inizio ma promette bene: buono. Credo che il traduttore abbia preso un granchio col termine francese “prenom” che dovrebbe indicare il nome di battesimo e non il cognome: nell’elenco di pagina 78 i “cognomi” sono tutti nomi di donna.

IL RITORNO: molto buono.

L’editoriale è dedicato alla scomparsa di Carlos Pedrazzini. Luca Raffaelli ricorda un divertente scontro che contrappose Pulitzer e Hearst con tanto di vignetta d’epoca. Sul prossimo numero esordirà LA VECCHIA INGELSE [sic] E IL CONTINENTE di Mangin e Martino

Copertina del nuovo numero, con la splendida immagine di Delaporte, assai sgranata.

DAGO: sufficiente.

LA NOTTE DELL’IMPERATORE: molto buono. L’irritazione per il testo saltato dell’ultimo balloon di pagina 22, importante per capire il senso di tutto il discorso, è stemperata dal fatto che è stato riproposto nel primo della pagina successiva. E meno male!

LA VECCHIA INGLESE [nel sommario è scritto correttamente] E IL CONTINENTE: ottimo esordio, soggetto originale e bei disegni. Buono.

ARTHUR CRAVAN: sempre peggio.

IL RITORNO: un bel finale che mi fa venire voglia di rileggermelo tutto dall’inizio. Molto buono.

JEAN DE FLORETTE: buono.

PER UN PO’ DI FELICITÀ: buono.

Raffaelli continua a parlarci di Outcault, il creatore di YELLOW KID: interessante, almeno per me che non conoscevo nulla della sua vita. Sul prossimo numero esordisce KEEN SUMAN di Xamyor. Non sarà facile essere un degno sostituto de IL RITORNO ma non dispero!

Ho sfogliato KEEN SUMAN e spero vivamente che sia la parodia di quello che sembra.
Di certo lo sceneggiatore è un FdP.

LucaL@, 19/01/2024 10:08:

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Ho sfogliato KEEN SUMAN e spero vivamente che sia la parodia di quello che sembra.
Di certo lo sceneggiatore è un FdP.

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Ho trovato ZERO info su questo fumetto e su questo autore. Puoi descriverlo a grosse linee? Ha un nome di battesimo l'autore? È indicato il copyright originale o c'è quello generico dell'Aurea?

Dunque, immaginandomi che fosse un albo francese ho fatto una ricerca con il titolo e il nome dell'autore già qualche giorno fa leggendo l'anticipazione su Lanciostory. E come te non ho trovato niente. Quindi dopo essere rimasto shockato dalla visione di stamattina ho fatto una ricerca col solo titolo. E l'ho trovato. Salvo colpi di scena è (glom) proprio questo:
www.ebay.it/itm/225302933303
Non escludo che il disegnatore sia un giovane Ongaro in incognito.

LucaL@, 19/01/2024 12:40:

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Dunque, immaginandomi che fosse un albo francese ho fatto una ricerca con il titolo e il nome dell'autore già qualche giorno fa leggendo l'anticipazione su Lanciostory. E come te non ho trovato niente. Quindi dopo essere rimasto shockato dalla visione di stamattina ho fatto una ricerca col solo titolo. E l'ho trovato. Salvo colpi di scena è (glom) proprio questo:
www.ebay.it/itm/225302933303
Non escludo che il disegnatore sia un giovane Ongaro in incognito.

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Partendo dalla tua risposta ho trovato questo:
www.guidafumettoitaliano.com/guida/testate/testata/3910

Dovrebbe essere quindi materiale di Romano "Felmang" Mangiarano.

Spettacolare!

DAGO: e alla fine Savarese (Roberto) è arrivato davvero, e purtroppo non è stato un lieto evento. Mi pare ancora troppo acerbo per esordire su Dago, o in generale su Lanciostory (anche se con le robe che si sono viste nell’ultimo periodo, anche tra i francesi…). Oltretutto certi elementi come le armature e gli interni sembrano essere stati solo abbozzati per terminarli poi in un secondo momento, momento che non è mai arrivato! Forse ha dovuto lavorare a velocità supersonica, ma secondo me era meglio far aspettare i lettori piuttosto che vedere queste tavole affrettate e imprecise. Proprio adesso che la trama è arrivata a un punto importante. Scarso.

JEAN DE FLORETTE: buono, peccato per i refusi.

ARTUR CRAVAN: nuovo episodio ma continua la numerazione del precedente… per il resto, scarso come sempre.

LA NOTTE DELL’IMPERATORE: toh, è già finito. D’altra parte è il classico volume di 46 tavole. Molto buono.
Leggo dal copyright che questo primo episodio è del 2015 ma nell’anticipazione del prossimo numero non ne viene annunciato il seguito e salvo sorprese gli slot sono tutti regolarmente assegnati. Non capisco perché lasciare le serie tronche, lo hanno già fatto con quella della ferrovia, con LE CRONACHE DELLA LUNA NERA, con L’EREZIONE e sicuramente dimentico altre. Spero di vedere il seguito.

PER UN PO’ DI FELICITÀ: buono.

LA VECCHIA INGLESE E IL CONTINENTE: discreto, un po’ didascalico.

KEEN SUMAN: è incredibile quanti luoghi comuni e incongruenze “FdP” sia riuscito a mettere in sole 10 pagine. Immagino che l’unico motivo per la pubblicazione di questo reperto del 1967 sia che l’hanno pagato a prezzo stracciato. E magari, come sospettavo, “Xamyors” era un giovane Ongaro di cui stanno ripubblicando varie cose.
Al di là di questo, non capisco il senso di presentare un lavoro sconosciuto (fosse il PECOS BILL di Paparella capirei l’intento “filologico”) che già all’epoca deve essersi rivelato un flop visto che è durato solo due episodi. E oltretutto si trattava di episodi non certo pensati per la serializzazione su rivista ma per una lettura organica in volumetto, con conseguente perdita del giusto ritmo sul settimanale.
A parte queste considerazioni, il disegno sospeso tra Cozzi e Pavone è molto povero e rudimentale, inoltre sono chiari i “prestiti” da altre fonti: non ho individuato le singole vignette (o i poster, o le copertine) ma mi pare evidente che certe inquadrature e certe pose siano “ispirate” ad altro, come testimonia anche il fatto che i personaggi cambiano fisionomia di vignetta in vignetta. Secondo me “Xamyors” si è ispirato anche a Galep, guardate l’ultima tavola e ditemi cosa ne pensate.
E intanto ci sono centinaia e centinaia di pagine di Wood ancora inedite in Italia!

Unica “novità” del prossimo numero: torna COBRA.

Incredibile: KEEN SUMAN è già finito!
Dalla numerazione originale e dalla "FINE" scritta a mano deduco che non si tratta di una sintesi operata dall'Aurea.
Gli amanti del trash non si disperino: sul 2548 tornerà LA PUMA.

Probabilmente di Keen Suman hanno pubblicato una storia che era rimasta inedita.
Confermi la tua impressione riguardoOngaro, piuttosto che Felmang?

Quella di Ongaro era solo un'idea per giustificare la pubblicazione di questo reperto archeologico. A questo punto credo che la collana fosse antologica (il titolo dato dall'Aurea è lo stesso del primo episodio del '67: Caccia all'Uomo).

Keen Suman: facendo una botta di conti, se l'originale mini di quattro numeri del 1967 era un bonellide antologico da 128 pagine, e conteneva altre 3 storie per numero con personaggi diversi, a occhio ogni storia stava sulle 30 pagine. Questo dunque era solo il primo episodio di KS, diviso in due parti: ergo, se gradito al pubblico tornerà su altri 3x2 Lanciostory.

D'altronde è risaputo che il western piace sempre a tutti

Sash

Per i "disegni" direi che potrebbero essere dello studio Mangiarano.

Per la pubblicazione di futuri episodi preferirei una riduzione di pagine piuttosto che questa roba.

Ma la cosa più grave di questo numero sono i disegni dell'ultima parte dell'episodio di Dago che sono pure peggio!
Certo che ci vorrà coraggio a proporli nelle ristampe!

KEEN SUMAN dura 24 pagine in totale. E sì, Roberto Savarese non ha dato affatto una bella prova come ho scritto sopra, e in questo ultimo episodio del ciclo mi sembra calato ancora. Si vede che avrà disegnato in fretta e furia per pubblicare questi due episodi in tempo.

Ma che sarà accaduto? Tre disegnatori per una singola saga di Dago sono tanti.

Savarese sta lavorando a un'altra storia di Dago, stavolta scritta da Renato Ruffino.

LucaL@, 28/01/2024 00:44:

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KEEN SUMAN dura 24 pagine in totale. E sì, Roberto Savarese non ha dato affatto una bella prova come ho scritto sopra, e in questo ultimo episodio del ciclo mi sembra calato ancora. Si vede che avrà disegnato in fretta e furia per pubblicare questi due episodi in tempo.

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Su Instagram ha scritto 5 settimane fa "24 pagine di Dago consegnate circa una settimana fa, a breve in edicola su Lanciostory". Quindi sì, credo anch'io che abbia fatto a botte col tempo per consegnare in tempo utile.
Del resto è un runner per davvero.

"tre" disegnatori? Quindi all'inizio del ciclo c'era davvero la Marino?