25/10/2011 17:43 |
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Ho letto con attenzione la discussione di Lorenza su
"sottopressione=depressione", le osservazioni di Civis sono condivisibili in parte, anche io non ho trovato MAI disponibilità e cortesia da parte dei capi.
Manca la possibilità di leggere i due messaggi in attesa di convalida, uno di Catwoman e l'altro di Lorenza.
Ciao |
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26/10/2011 15:25 |
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| | | Post: 571 | Registrato il: 21/06/2004
| Utente Senior | | OFFLINE | |
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I post sono tutti convalidati: non so a quale assenza di convalida ti riferisci.
I "capi" non sono tutti uguali e nemmeno i "non capi". Le situazioni vanno viste nella realtà, verificando i pro e i contro e decidendo secondo giustizia.
Non è mai corretto generalizzare presunte criminalizzazioni o martirizzazioni delle categorie. Si deve si lottare perché un sistema sbagliato venga riformato, è giusto pretendere il riconoscimento del proprio ruolo, è altrettanto giusto dare a ognuno la possibilità di esprimere le proprie ragioni prima di giudicare.
Non posso poi non ribadire che la posizione del Direttore s.g.a è una posizione assai scomoda, in mezzo fra il Dirigente che non sempre permette al Direttore di avvalersi delle proprie prerogative ma relegandolo a mero esecutore e contabile, e al personale che, magari non cosciente dei limiti di potere del suo "capo" gli imputa responsabilità non sue.
Ci sono Dirigenti coscienti e corretti e ci sono quelli con "delirio di onnipotenza" (ahimè oggi sono in aumento).
Ci sono Direttori coraggiosi che magari poi passano guai enormi per aver fatto il proprio dovere o avere espresso dissenso e ce ne sono altri che preferiscono vivacchiare alle spalle del Dirigente in religioso silenzio, e altri ancora che, malati essi stessi di delirio di onnipotenza per qualche misterioso motivo che non mi è dato di conoscere, che riescono a rendere la vita impossibile sia al personale posto alle proprie dirette dipendenze, che a Dirigenti incapaci di assumere il proprio ruolo.
Insomma: ce n'è per tutti.
Quello che occorre è cambiare la Governance della scuola, dividere i poteri, istituendo almeno due figure dirigenziali, una didattica e una amministrativa, e creando organismi di controllo seri.
Inoltre sarebbe auspicabile che avessimo sempre alle spalle dei sindacati decenti che perseguano la giustizia nel mondo del lavoro e non il predominio di alcuna piccola o grande casta. |
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