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Vigilia della 3^ di Campionato 2011/12.

Ultimo Aggiornamento: 15/10/2011 14:44
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Randoald Dessarzin, coach dei Tigers Lugano.
(AGOSTA TI-PRESS/DAVIDE )




Oggi i Lugano Tigers ospitano l’Olympic,
per una sfida dal sapore storico.

SAM Massagno in trasferta a Ginevra, le ragazze del Riva all’esordio in casa. Riposa il Vacallo.




di Dario Bernasconi

Sabato di grande sfida all’Elvetico, dove i Tigers ospitano l’Olympic, mentre per la Sam una trasferta non certamente facile in quel di Ginevra, dove i Lions si presentano per la prima volta al loro pubblico.

Se c’è una gara per la quale i giocatori di entrambe le squadre non devono venir particolarmente motivati, è certamente la sfida fra Lugano e Friborgo. Una vita da antagonisti, squadre dai lunghi palmarès, campionati di infinite sfide e polemiche mai sopite. Trent’anni di storia del basket svizzero, pur con momenti ondivaghi, fusioni e altro, sono stati prevalentemente caratterizzati da queste due società. Vuoi per una questione di prestigio, vuoi perché si sono sempre pensati trattamenti di favore e sorteggi “particolari” a favore della squadra burgunda, vuoi per gli impegni finanziari all’ultimo dollaro per avere i migliori o per cercare di ricucire dei gap. In ogni caso, forse più che nei derby, Lugano e Olympic sono sempre i protagonisti della sfida più grande.

Oggi si riparte da zero in una stagione che segna un certo ridimensionamento in casa bianconera, mentre i friborghesi vogliono tornare a vincere. Sul piatto due squadre che si conoscono molto bene, anche perché i cambiamenti non sono stati tanti in quest’estate. In casa Olympic sono arrivati l’ex Vacallo Kovac e il britannico Forbes, entrambi nei ruoli di guardia-play già ben coperti dal duo Petkovic- Kazadi. Sono tornati Yates e Polyblank, pedine sicure e di rendimento. Il Lugano, come si sa, oltre all’infortunato Crnogarac ha preso Richards, giovane talentuoso e di grandi prospettive. Insomma, l’Olympic ha cercato di recuperare sui bianconeri e oggi si presenta con una panchina molto solida e lunga, l’arma che tutti si augurano vincente.

Dessarzin, coach dei tigrotti, ne è convinto:

« L’Olympic dispone del parco giocatori certamente più completo della Svizzera. È ben coperto in ogni ruolo e quindi un avversario molto temibile ». Che Lugano si troverà di fronte? « Noi siamo in una situazione un po’ particolare perché, fra infortunati e ammalati, sono quindici giorni che ci alleniamo al massimo in otto. E non è certamente il modo migliore per preparare una gara. Inoltre saranno assenti Abukar per un lieve stiramento e Basso, per cui gli equilibri sono diversi. Vedremo ».

Un Lugano in crescita, comunque...

« Direi di sì. Le vittorie aiutano a convincersi, danno forza al collettivo. Tutti hanno cominciato a capire il senso del lavoro che ho impostato e quindi siamo sulla buona strada. Però ci vorrà ancora del tempo per avere un insieme, in difesa e in attacco, che soddisfi veramente ».

Una sfida che darà importanti segnali?

« Certo, anche perché l’Olympic è sempre un punto di riferimento e quindi avremo poi materiale su cui lavorare ».




La Sam va a Ginevra con la speranza di crescere ancora, senza però farsi troppe illusioni sul risultato.
« È vero che non si va in campo per perdere o rassegnati, ma bisogna anche essere realisti: noi siamo un cantiere e dobbiamo lavorare molto per crescere »
, ci dice coach Nikolic.

La sconfitta di sabato brucia ancora?
« Difficile da metabolizzare: avere due punti fatti in casa contro un’avversaria diretta ci avrebbe dato una buona spinta. Perdendo abbiamo un po’ intaccato certe piccole sicurezze che cominciavano a riaffiorare. Contro Ginevra dovremo lottare sino alla fine, cercando di crescere e migliorare come squadra. Loro sono dieci professionisti, noi tre. Una differenza che sul campo si evidenzia in maniera chiara. Ma ho fiducia nei miei ragazzi. Certo che l’assenza di Fridel continua a pesare. Rinforzi? Per il momento non se ne parla, più avanti chissà ».



Domani alle 16.00, al Palasangiorgio, il Riva debutta in casa contro il Lu-Town. Fabrizio Rezzonico conta sul pubblico per avere quel sostegno utile a motivare la squadra.

« In casa, come avevo detto alcune settimane fa, vorrei tanti tifosi a sostenerci, far sentire l’affetto del pubblico, fattore molto importante per le giocatrici e la società ».

Il weekend scorso è andato come si pensava.

« Essendo all’inizio di stagione era importante partire bene e la prima gara l’abbiamo vinta con una certa sicurezza. Contro l’Hélios abbiamo tenuto per metà sfida, poi la fatica, per la partita giocata sabato, e la loro forza hanno fatto la differenza ».


Il Lu-Town è un avversario ondivago.

« Effettivamente non bisogna sottovalutarlo, soprattutto di questi tempi dove molte cose sono ancora in cantiere. Le lucernesi sono un complesso giovane, aggressivo, hanno due buone straniere e quindi possono creare difficoltà ». E il Riva? « Noi vogliamo fare bene davanti ai nostri tifosi: certo è che anche per noi vale il discorso fatto prima, nel senso che, se Rhona McKenzie è abituata al nostro gioco, la McCallum deve ancora capire molte cose del nostro basket, arbitraggio in primis. Ma tutte le ragazze lavorano bene e sono pronte a dare il massimo, ne sono certo ».





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QUI VACALLO: Turno di riposo.




QUI LUGANO: Lugano in apprensione per Mohamed Abukar.

Infortunatosi giovedì in allenamento a una co­cia (stiramento), Mohamed Abukar dovrà forza­tamente saltare il big match contro l'Olympic. Fuori anche il giovane Grüningen, mentre rien­tra in servizio Drerk Stockalper.



QUI MASSAGNO: Poche le novità alla SAM, Friedel ancora infortunato.

Rispetto a settimana scorsa, sono poche le no­vità in casa SAM Massagno, che oggi affronterà i Ginevra Lions. La squadra di Milutin Nikolic do­vrà fare i conti con l'assenza di Federico Friedel, ma il resto del contingente è a disposizione.



QUI RIVA: Domani al Palasangiorgio rientra Shannon Hatch.

Da tempo assente, Shannon Hatch ha ripreso ad allenarsi. Domani al Palasangiorgio potreb­be giocare qualche scampolo di partita. Sempre assente Annibale, mentre McCallum ha un pro­blema a un ginocchio ma dovrebbe giocare.



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Dusan Mladjan .
(Foto Demaldi)




Il Lugano atteso dall'esame Olympic Friburgo .

Primo importante test per i bianconeri Il Massagno cerca punti contro Ginevra.


di GIONA CARCANO

Le stranezze di un calendario monco, do­po l'uscita di scena degli Zurigo Wildcats, impongono un turno di riposo alla SAV Va­callo, che scenderà in campo soltanto la prossima settimana. Quindi, solo Lugano e SAM Massagno saranno impegnate oggi nella terza giornata. Il «big match» è sicura­mente Tigers-Olympic Friburgo, in pro­gramma alle 17.30 all'Elvetico, mentre la squadra di Milutin Nikolic si recherà sul dif­ficile parquet di Ginevra in cerca dei primi punti stagionali.
La partita fra bianconeri e burgundi, stori­camente, è sempre carica di rivalità ed emo­zioni. Non solo perché è stata la finale del­lo scorso campionato, ma soprattutto per­ché è la sfida fra i due pesi massimi del no­stro campionato.


«Il match contro l'Olympic ci servirà per ca­pire il nostro reale potenziale - ha detto Du­san Mladjan -. I burgundi sono una socie­tà molto forte, che ci può mettere in difficol­tà. Credo sarà una bella partita».



Mladjan come vede il «nuovo» Lugano di Dessarzin?

«Trovo che siamo una buona squadra, fi­nora abbiamo fatto bene anche se ci man­ca il riscontro dei match che contano dav­vero, come quello odierno. Attualmente cre­do che ci manchi ancora qualcosa sotto ca­nestro, un numero cinque di ruolo. I giova­ni stanno dando un ottimo contributo e c'è un buon mix fra esperienza e gioventù. L'os­satura della squadra è rimasta è si è aggiun­to un giocatore come Richards, che sta fa­cendo bene. Ora verrà messo alla prova da una sfida difficile, ma credo riuscirà a far be­ne».


Randoald Dessarzin come si è calato nel­la nuova realtà? Quali sono le differenze con il suo predecessore Whelton?

«Il coach si è integrato alla perfezione a Lu­gano, tutti sono contenti di lui. Le differen­ze si notano soprattutto nei carichi di la­voro: Dessarzin punta moltissimo sull'aspet­to fisico e gli allenamenti sono più frequen­ti, intensi e lunghi di quelli che proponeva Joe Whelton».


Una critica che viene spesso mossa al Lu­gano è che, oggi come oggi, non è ancora una squadra a tutti gli effetti...

«Credo sia normale. Dessarzin è con noi da pochi mesi e stiamo pagando un pochino il periodo di transizione. Inoltre, finora ab­biamo giocato contro due squadre di bas­so profilo ed è normale che le individuali­tà siano state più accentuate. Tuttavia, con­tro l'Olympic, dovremo giocare di squadra, tutti insieme e non dovremmo accusare dif­ficoltà».


Dusan Mladjan è dispiaciuto di non poter partecipare alle coppe europee?

«È un grosso peccato la mancata parteci­pazione di una squadra come il Lugano in Europa, ce la meritavamo tutti: giocatori, staff e dirigenti. Inoltre potevamo vantare un anno d'esperienza in più e avremmo po­tuto far bene e migliorare quanto fatto la scorsa stagione. Non solo: una città impor­tante come la nostra dovrebbe sempre di­sporre di palcoscenici prestigiosi».


C'è qualche squadra che l'ha sorpresa in in questo inizio di stagione?

«Sicuramente Ginevra e Monthey. Tutta­via, credo che il torneo sarà a due velocità, come l'anno scorso. Ci sarà il lotto delle fa­vorite che distaccherà tutte le altre. Un cam­pionato monco? È vero, esiste un problema a livello di Federazione e Lega. Forse alcu­ni dirigenti dovrebbero lasciare spazio a for­ze nuove, ma confido nella forza dei club».


Torniamo al Friburgo. È cambiata molto la squadra di Leyrolles?

La dirigenza ha preso tre giocatori nuovi e ha recuperato due pedine importanti co­me Vogt e Petkovic, assenti per infortu­nio durante l'ultima finale di campionato. È una squadra tosta e soprattutto sotto i ta­belloni ha guadagnato chili e centimetri, perdendo forse qualcosina a livello di ali e guardie».




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Lugano Tigers - Olympic Fribourg



Radiocronaca L I V E - Radio Fribourg

-clicca l'immagine-



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