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SBK Gp Portogallo Portimao

Ultimo Aggiornamento: 16/10/2011 21:43
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Domenica 16 ottobre in Portogallo gran finale del Mondiale delle derivate. Gare in diretta su La7, La7.it ed Eurosport 1 e 2

Così in pista
Venerdì 14 ottobre
h. 09.00 – 09.30 STK600 prove libere
h. 09.45 – 10.30 SS prove libere
h. 10.45 – 11.15 STK1000 prove libere
h. 11.30 – 12.30 SBK prove libere
h. 12.45 – 13.30 STK600 qualifiche
h. 13.45 – 14.30 SS qualifiche
h. 14.45 – 15.15 STK1000 qualifiche
h. 15.30 – 16.30 SBK qualifiche

Sabato 15 ottobre
h. 09.00 – 09.30 STK1000 prove libere
h. 09.45 – 10.30 SS prove libere
h. 10.45 – 11.30 SBK qualifiche
h. 11.45 – 12.30 STK600 qualifiche
h. 13.45 – 14.30 SBK prove libere
h. 15.00 – 15.14 SBK Superpole (1)
h. 15.21 – 15.33 SBK Superpole (2)
h. 15.40 – 15.50 SBK Superpole (3)
h. 16.05 – 16.50 SS qualifiche
h. 17.05 – 17.35 STK1000 qualifiche

Domenica 16 ottobre
h. 09.00 – 09.10 STK1000 warm up
h. 09.20 – 09.35 SBK warm up
h. 09.45 – 10.00 SS warm up
h. 10.30 STK1000 gara( 12 Giri)
h. 12.00 SBK gara1 (22 Giri)
h. 13.30 SS gara(20 Giri)
h. 14.35 STK600 gara( 10 Giri)
h. 15.30 SBK gara2 (22 Giri)

Così in TV*

Sabato 15 ottobre
La7
h. 11.40 SBK qualifiche (diretta)
h. 15.50 SBK Superpole (diretta)

Domenica 16 ottobre
La7
h. 12.15 speciale SBK (diretta)
h. 13.00 SBK gara 1 (diretta)
h. 16.15 SBK gara2 (diretta)
h. 17.25 Paddock Show (rubrica sportiva)

Eurosport
h. 13.00 SBK gara 1 (diretta)
h. 14.00 SS gara (diretta)
h. 16.30 SBK gara2 (diretta)
Eurosport2
h. 10.30 SBK Superpole (replica)
h. 11.30 STK 1000 gara (diretta)

*La programmazione è quella comunicata sui siti delle emittenti e potrebbe subire delle variazioni all'ultimo momento.




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14/10/2011 23:14
 
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Portimao (P) - Mettiamoci la lunga assenza di Max dalla pista per la frattura rimediata al Nurbugring, uniamoci l'adrenalina di Marco Melandri che ha visto Portimao per la prima volta solo questa mattina, aggiungiamo il clima rovente di un mercato piloti ancora lontano da un definitivo assestamento ed il nervosismo è salito ancora una volta a livello di guardia. L'assenza della diretta TV nelle libere del mattino ci ha impedito di verificare cosa sia successo ma la scintilla è scoccata per un dritto del romano alla staccata in fondo al rettilineo. L'urto, che in quel punto avrebbe potuto essere violentissimo, è stato evitato per un soffio. L'altissima velocità ha portato poi Biaggi a fermarsi ben oltre l'asfalto della zona di fuga lasciando esterrefatto un incredulo Melandri che tutto si aspettava tranne di essere il bersaglio degli strali del rivale.
La replica non si è fatta attendere e prima della fine il ravennate ha chiuso la traiettoria costringendo il penta campione ad una manovra di emergenza...morale, nel giro conclusivo ed in pit lane, fine turno, in moto e con il casco ma a visiera alzata, ognuno dei due ha avuto l'opportunità di chiarire a modo suo la cosa all'avversario. Chiusa questa parentesi abbiamo avuto un turno tutto sommato tranquillo senza grandi emozioni.

Checa si è confermato il migliore davanti per poco meno di un decimo su Laverty. L'inglese, che ancora non ha ufficializzato il suo futuro (ne parleremo a parte in maniera più approfondita) , è stato velocissimo confermando il personale feeling con il tracciato portoghese che lo ha visto vincitore nel 2009 in Supersport. Come sovente nelle prove Sylvain Guintoli ha portato la Ducati Effenbert al vertice bruciando Rea per un'inezia. Quinto Max Biaggi, ma il romano come sappiamo è ancora convalescente e dovremo vedere le conseguenze di questo suo forcing odierno. Sia nelle libere del mattino così come in quelle del pomeriggio, Max ha girato tantissimo per verificare lo stato del piede non lesinando l'impegno anche sulla lunga distanza. La conferma sembra positiva, vedremo meglio domani se il superlavoro odierno lascerà degli strascichi sul fisico del romano.
La migliore delle Kawasaki questa volta è stata quella di Lascorz,sesta davanti a Sykes e Melandri. Camier è caduto a fine turno, Haga non ha entusiasmato al pari di Smrz ed Haslam. Lo stendardo BMW lo ha retto Badovini, undicesimo, l'ennesima dimostrazione che la conferma in seno al team italiano la merita tutta anche se, alle luci delle ultime news, il suo posto potrebbe essere messo in discussione. Michel Fabrizio, in ombra quest'oggi, è tra i papabili a prendere il posto di Toseland…e se arrivasse anche Checa? Mistero….per ora consoliamoci con l'esordio di Davide Giugliano.

Il romano, fresco vincitore della FIM Superstock Cup 1000 sarebbe fuori dalla Superpole ma ha comunque messo dietro piloti di ben altra esperienza. Tra l'altro segnaliamo la presenza di Karl Muggeridge sulla Honda di Xaus (20°) ed il ritorno della Suzuki Yoshimura con Joshua Waters (21°).

1 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 1'43.579
2 Laverty E. (IRL) Yamaha YZF R1 1'43.666
3 Guintoli S. (FRA) Ducati 1098R 1'43.860
4 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1'43.895
5 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1'43.907
6 Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-10R 1'44.030
7 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX-10R 1'44.111
8 Melandri M. (ITA) Yamaha YZF R1 1'44.112
9 Haga N. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 1'44.144
10 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 1'44.201
11 Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR 1'44.278
12 Aitchison M. (AUS) Kawasaki ZX-10R 1'44.410
13 Haslam L. (GBR) BMW S1000 RR 1'44.426
14 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 1'44.598
15 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 1'44.631
16 Berger M. (FRA) Ducati 1098R 1'44.715
17 Fabrizio M. (ITA) Suzuki GSX-R1000 1'45.243
18 Giugliano D. (ITA) Ducati 1098R 1'45.454
19 Fores J. (ESP) BMW S1000 RR 1'46.076
20 Muggeridge K. (AUS) Honda CBR1000RR 1'46.116
21 Waters J. (AUS) Suzuki GSX-R1000 1'46.526
22 Barragan S. (ESP) Kawasaki ZX-10R 1'46.967



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15/10/2011 23:44
 
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Q2

1 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1'42.569
2 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 1'42.721
3 Melandri M. (ITA) Yamaha YZF R1 1'43.080
4 Haslam L. (GBR) BMW S1000 RR 1'43.090
5 Giugliano D. (ITA) Ducati 1098R 1'43.096
6 Guintoli S. (FRA) Ducati 1098R 1'43.128
7 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 1'43.194
8 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX-10R 1'43.281
9 Laverty E. (IRL) Yamaha YZF R1 1'43.381
10 Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-10R 1'43.408
11 Aitchison M. (AUS) Kawasaki ZX-10R 1'43.508
12 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 1'43.605
13 Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR 1'43.610
14 Haga N. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 1'43.674
15 Berger M. (FRA) Ducati 1098R 1'43.754
16 Fabrizio M. (ITA) Suzuki GSX-R1000 1'43.793
17 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1'43.907
18 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 1'44.131
19 Muggeridge K. (AUS) Honda CBR1000RR 1'45.268
20 Fores J. (ESP) BMW S1000 RR 1'45.274
21 Waters J. (AUS) Suzuki GSX-R1000 1'45.311
22 Barragan S. (ESP) Kawasaki ZX-10R 1'45.495


Portimao (P) - Nell'ultimo turno di libere Marco Melandri ha completato il lavoro di preparazione alla sua R1 tanto da renderlo protagonista assoluto del turno. Con un eccellente crono di 1'42'944 Marco si è portato in testa alla classifica dei giri veloci davanti a Laverty, Rea e Checa. Lo spagnolo, che proprio oggi compie 39 anni, è scivolato senza conseguenze nella parte alta del tracciato, nello stesso tratto dove Giugliano precedentemente aveva parcheggiato la sua Ducati. Nessun problema comunque neppure per lui. Ha girato Biaggi fermando il crono sulla nona prestazione generale, un tempo non particolarmente esaltante ma che visto in ottica gara potrebbe diventare interessante. L'ultima Superpole della stagione è scoccata come sempre alle 15 sotto un cielo terso e temperatura estiva intorno ai 28°.

Superpole 1 : Melandri ha calato subito l'asso stampando un tempo di qualificazione a mezzo secondo dal giro veloce del tracciato. Il ravennate comunque seguito come un'ombra da Checa e Laverty è rientrato al box aspettando gli eventi. Rea, come consuetudine subito in palla al primo giro lanciato ha chiuso il poker dei migliori recuperando subito dopo la pit lane. Tensione palpabile al box Althea con Ernesto Marinelli, tornato "una tantum" al suo ruolo di ingegnere di pista, con Giugliano a giocarsi la preziosa gomma soffice da qualifica. Il romano è entrato in pista a quattro minuti dal termine tentando la promozione al secondo step. E' finita purtroppo nella ghiaia la qualifica di Aitchison ma l'australiano, bravissimo nelle qualifiche, probabilmente ha avuto qualche problema tecnico. Purtroppo non è servito a niente il rush finale di Fabrizio e Giugliano, ambedue fuori così come Berger.

Superpole 2 : Un lampo blu ed Eugene Laverty si è portato a soli cinque millesimi dal giro veloce del tracciato. L'alfiere di casa Yamaha ha messo subito le cose in chiaro preparandosi però ad una sfida al calor bianco nell'ultimo step. Checa, Rea e Smrz hanno ribattuto con medie da paura mentre in casa Kawasaki Sykes ha lasciato mestamente il ring. Niente da fare per Camier, sempre più isolato nel suo box, sotto gli occhi attenti di Biaggi rimasto a vedere l'operato dei colleghi. Badovini ha sperato sino all'ultimo ma un giro perfetto di Guintoli, chiuso con il terzo crono, lo ha condannato allo stop. Fuori oltre al piemontese, Sykes, Haslam e Camier.

Superpole 3 : Subito in pista e giro da panico per Jonathan Rea: con 1'41'712 l'inglese è stato semplicemente strepitoso staccando il nuovo giro veloce del tracciato. Checa non è stato a guardare, anche lui è andato sotto il vecchio primato di Crutchlow ma non è stato sufficiente. Laverty e Melandri hanno chiuso la prima fila. Niente da fare per gli altri, a corto di gomme hanno fatto presenza componendo la seconda fila in questo modo: Guintoli, Smrz, Lascorz ed Haga.


1 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1'41.712
2 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 1'41.951
3 Laverty E. (IRL) Yamaha YZF R1 1'42.173
4 Melandri M. (ITA) Yamaha YZF R1 1'42.259
5 Guintoli S. (FRA) Ducati 1098R 1'42.627
6 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 1'42.710
7 Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-10R 1'43.282
8 Haga N. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 1'43.307
9 Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR 1'42.645
10 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX-10R 1'42.740
11 Haslam L. (GBR) BMW S1000 RR 1'42.879
12 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 1'43.012
13 Berger M. (FRA) Ducati 1098R 1'43.306
14 Fabrizio M. (ITA) Suzuki GSX-R1000 1'43.661
15 Giugliano D. (ITA) Ducati 1098R 1'43.683
16 Aitchison M. (AUS) Kawasaki ZX-10R 1'44.078
17 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1'43.907
18 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 1'44.131
19 Muggeridge K. (AUS) Honda CBR1000RR 1'45.268
20 Fores J. (ESP) BMW S1000 RR 1'45.274
21 Waters J. (AUS) Suzuki GSX-R1000 1'45.311
22 Barragan S. (ESP) Kawasaki ZX-10R 1'45.495






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Gara1

Nel fine settimana di passione in casa Althea l'ultima scarica di adrenalina subito dopo i warm up. Il motore della moto di Checa ha accusato un problema ed i tecnici hanno fatto il solito miracolo sostituendo il propulsore giusto in tempo prima del via di gara 1. Ad ok del semaforo Rea è partito bene passando a condurre la gara ma è stato Guintoli a fare la differenza. Il francese non si è fatto problemi ed ha infilato alla staccata in fondo al rettilineo lì'inglese passando a condurre.
Spavento per Laverty che dopo un contato con Checa ha pericolosamente imboccato la via di fuga al primo tornantino, ma l'inglese probabilmente ha avuto un problema tecnico che ha imposto subito dopo il rientro ai box. La gialla Ducati Effenbert ha retto il recupero degli altri mentre Biaggi, partito molto indietro in griglia, si è reso protagonista di un eccellente recupero. Melandri insieme a Checa e Rea nel frattempo hanno formato un piccolo gruppetto che ha scavato un solco sul grosso del gruppo capitanato da Lascorz, Sykes ed Haslam. Max nel frattempo non ha tenuto conto del dolore al piede ed il confronto con Leon si è misurato ad altissimi livelli.
A chiusura del settimo passaggio derapata da antologia per Checa nell'ultimo curvone ha rischiato di essere lanciato in orbita dopo aver perso il posteriore della sua Ducati. Lo spagnolo comunque non si è spaventato più di tanto e martellando di brutto è riuscito a superare Melandri e Rea al dodicesimo passaggio. Le Ducati hanno fatto il buono ed il cattivo tempo e la volenterosa rincorsa del neo campione del mondo ha in qualche modo preparato un rush finale contro Guintoli in deciso calo sul finale. Davvero buona la prova di Berger. Nella gara di congedo con il suo team ed ancora alla ricerca di un mezzo per il 2012, Maxime si è permesso il lusso di superare anche Haga ed Haslam portandosi al quindicesimo passaggio in settima posizione.
Melandri nel 17° passaggio ha fatto un dritto che non solo ha permesso a Lascorz di superarlo ma anche di far avvicinare tantissimo Max Biaggi. Marco probabilmente con le gomme out non ha retto al forcing del romano cedendo poco dopo la posizione al rivale. A due giri dalla fine Carlos è dilagato anche perché Guintoli ha finito le gomme mentre Biaggi ha coronato una gara tutta in rimonta acciuffando la quarta piazza a due giri dal termine. L'iberico ha vinto con la rabbia di colui che ha subito un torto e la gioia manifestata sotto la bandiera a scacchi ne è una conferma. Checa è salito a quota 19 vittorie nel ranking mondiale preparandosi a lasciare la Ducati con lo sguardo fiero davanti a sé. Guintoli ha fotocopiato il risultato di gara 2 del Nurburgring e Rea è tornato a podio dopo il doppio stop di Magny Cours.

1 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 38'13.293 (158,587 kph)
2 Guintoli S. (FRA) Ducati 1098R 2.860
3 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 8.481
4 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 11.963
5 Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-10R 13.333
6 Melandri M. (ITA) Yamaha YZF R1 18.960
7 Berger M. (FRA) Ducati 1098R 20.489
8 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX-10R 25.320
9 Haslam L. (GBR) BMW S1000 RR 26.695
10 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 26.801
11 Fabrizio M. (ITA) Suzuki GSX-R1000 27.115
12 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 28.563
13 Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR 31.765
14 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 31.822
15 Haga N. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 31.866
16 Giugliano D. (ITA) Ducati 1098R 47.694
17 Aitchison M. (AUS) Kawasaki ZX-10R 47.737
18 Muggeridge K. (AUS) Honda CBR1000RR 1'06.213
19 Laverty E. (IRL) Yamaha YZF R1
20 Barragan S. (ESP) Kawasaki ZX-10R
21 Waters J. (AUS) Suzuki GSX-R1000



Gara2

Probabilmente è l'ultima volta che abbiamo visto le Yamaha in pista, consoliamoci dunque con questo start di gare due che ha messo i lampi blu in grande evidenza. Laverty, dopo aver confermato la stessa scelta di pneumatici (mescola dura al posteriore), seguito in questo anche da Melandri (che aveva optato per una morbida in gara 1) ha fatto la differenza portandosi subito davanti a tutti. Le schermaglie, anche dure, tra Marco e Jonny Rea non hanno impaurito Checa che si è messo tranquillo alle loro spalle per controllare la situazione.
In difficoltà Guintoli che in questa manche non è apparso grintoso come in quella precedente, mentre nel gruppo degli inseguitori abbiamo poi trovato il resto dei migliori con Biaggi nono ai ferri corti con Lascorz, Badovini e Camier. Al primo terzo di gara conclusa, gli alfieri della marca dei tre diapason hanno fatto l'andatura ma Rea e Checa, pur non portando affondi decisivi, sono rimasti ad un tiro di schioppo. A metà prova le cose si sono assestate con un passo gara non particolarmente veloce con i primi quattro in rigorosa fila indiana, Guintoli leggermente distaccato e tutti gli altri a debita distanza.
Un fatto inusuale contando come la Superbike ci ha abituato ma per diversi passaggi non ci sono stati sorpassi, come se, consapevoli ognuno dell'estrema precarietà nell'usura degli pneumatici, nessuno abbia voluto prendere in mano le redini della situazione. Lo spettacolo è rimasto nei quartieri bassi della classifica con il bel confronto per l'ultimo posto a disposizione in zona punti tra Haslam, Fabrizio e Giugliano. Senza clamore siamo arrivati a tre giri dalla fine per segnalare un sorpasso importante, quello di Melandri sul compagno di squadra che è passato in questo modo a condurre per la prima volta dall'inizio della prova.
Checa, che è andato controcorrente cambiando gomma sul posteriore optando per la morbida, a differenza di tutti gli altri, non ha retto gli assalti conclusivi concludendo quarto mentre Rea si è giocato il tutto per tutto nei giri conclusivi. Un errore, commesso nella parte alta del tracciato poteva condannarlo inesorabilmente ma l'inglese, recuperata la migliore traiettoria,ha salvato il salvabile garantendo alla Honda il gradino più basso del podio. Laverty ha fatto sua la piazza d'onore ma ciò non è stato sufficiente per garantirsi il terzo posto in campionato. Il ritiro in gara 1 è stato letale e pur avendo lo stesso score in campionato di Biaggi, per la discriminante sui risultati, ha finito quarto.
Il duello tutto Ducati l'ha vinto il campione del mondo terminando quarto davanti a Guintoli. A fine gara è esplosa la gioia con la conferma di un accordo che sembrava ormai del tutto saltato…Team Althea + Carlos Checa + Ducati come prima e più di prima..

1 Melandri M. (ITA) Yamaha YZF R1 38'11.326 (158,723 kph)
2 Laverty E. (IRL) Yamaha YZF R1 1.075
3 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1.363
4 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 2.648
5 Guintoli S. (FRA) Ducati 1098R 3.355
6 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 4.709
7 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 6.514
8 Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-10R 14.441
9 Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR 19.128
10 Berger M. (FRA) Ducati 1098R 25.527
11 Haga N. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 26.400
12 Giugliano D. (ITA) Ducati 1098R 26.646
13 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 26.963
14 Fabrizio M. (ITA) Suzuki GSX-R1000 30.209
15 Haslam L. (GBR) BMW S1000 RR 30.951
16 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 31.057
17 Muggeridge K. (AUS) Honda CBR1000RR 57.941
18 Waters J. (AUS) Suzuki GSX-R1000 58.577
19 Fores J. (ESP) BMW S1000 RR 1'04.011
20 Aitchison M. (AUS) Kawasaki ZX-10R 1'04.397



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