Steve Jobs

Tidus forever, 06/10/2011 19.42:

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E' stato un precursore. Un geniale precursore.
Innovativo, sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza.
I prodotti sfornati dalla Apple, pur costosi, IMHO hanno sempre rappresentato il top nel campo dell'informatica e dell'intrattenimento.
Nonostante ciò, essendo cresciuto con MS-DOS e quindi molto "smanettone", a livello PC sono rimasto sempre ancorato al vecchio Windows di Bill Gates, in tutte le sue versioni: mi piace, anche, farmi del male .
Gli unici tre prodotti Apple, in casa Tidus, sono due iPod, ambedue fondamentali (compro e scarico musica, la ascolto con le cuffiette o in macchina, collegato all'impianto audio) e un iHome2Go per la bicicletta (si inserisce l'iPod e si ascolta musica senza cuffiette, pedalando come un frikkettone ). Sarei tentato dall'iPad, se non avessi già un notebook, mentre per l'iPhone, come per tutti i prodotti dedicati alla telefonia mobile, proprio non ho interesse.
E' indubbio, comunque, che Jobs sia stato e sarà sempre un punto di riferimento per gli sviluppatori dotati di fantasia e creatività.
Gli attribuisco il merito di essere stato il primo a credere nelle potenzialità di un mercato musicale globale come iTunes attraverso il quale ho ritrovato, veramente, autentiche "chicche" che ritenevo perdute.

Il mondo piange Jobs. Per vari motivi.

Io, da sempre distaccato da tutto ciò che è "globale", posso rimpiangere solamente un uomo, come tanti, con i suoi pregi e difetti, con le sue speranze e le sue visioni.

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Lucawenz, 08/10/2011 14.50:

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Scusate, non voglio fare il guastafeste e il bastian contrario a tutti i costi, ma non si sta un po' esagerando con questo piagnisteo universale? Sarà stato anche un genio, un precursore, tutto quello che volete, ma le celebrazioni smodate, i titoli roboanti e apocalittici tipo "ha cambiato il mondo" o "non saremo più gli stessi" da cui siamo subissati da tre giorni mi sembrano un po' eccessivi. Ultima trovata, la squadra di calcio del Viareggio giocherà con il lutto al braccio... Qui si sta un po' perdendo il senso della misura, e anche del ridicolo...

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