Clichè: ne amate qualcuno?

Odio i clichè (vorrei dire "come gran parte della gente", ma basta fare un giro per EFP per capire che non è così), però ce ne sono alcuni (molti generali) che mi piacciono se scritti bene.

Il clichè più sfruttato: amore tra "buona" e "cattivo", o semplicemente tra "antagonisti".
Già, mi piace, ma sempre dove è sensato: niente Dramione nella mia testa, ma tanto per dirne una la storia tra Sana e Akito di "Kodocha", che litigano, diventano amici e alla fine si innamorano (anche senza la parte "amicizia" mi piace l'idea).

Non mi piace un abuso del clichè, e quindi ripetute situazioni del tipo "sono costretti a stare insieme - lui la sbatte al muro - la costringe a fare sesso (cavolo, quello può farlo solo Clark Gable!) - lei si sente uno schifo - lui rinuncia al male per lei e diventa un'altra persona".

Sto usando una quantità esagerata di virgolette, mi sa.

Voi avete qualche "clichè" che, se usato bene, vi piace?

Lista clichè più comuni:

- l'antipatia diventa amore
- le brave ragazze che si innamorano del mascalzone con successiva redenzione del suddetto
- il personaggio secondario che muore eroicamente riscattando un passato discutibile
- il prescelto
- il fratello/gemello malvagio
- gli approcci amorosi sotto effetto di alcool, droga o incantesimi
- l'amore non corrisposto e poi ricambiato dopo anni ed anni
- il tempo meteorologico che rispecchia l'umore dei personaggi
- il personaggio sottovalutato che tira fuori gli attributi
- la gente onesta (anche politici) che non viene meno ai propri principi
- la ragazza invisibile che diventa la più popolare della scuola/ viceversa
- due persone costrette a stare insieme (come a causa di un naufragio) finiscono per amarsi
- l'eroina guerrirera
- l'amore a prima vista
- il barbone che spunta dal nulla e riesce a dimostrare la propria abilità
- l'oggetto magico
- l'invulnerabilità
- il buono un po' cattivo e il cattivo un po' buono
- il parente ritrovato
- la pecora nera della famiglia
- il clone che vuole sostituirsi all'originale
- il mentore
- il bello e sfigato
- il bastardo
- il personaggio "scanzonato" (comprimario)
- il giovane fine e delicato, ma non effemminato (storie slash)
- il triangolo "amor sacro" e "amor profano"
- l'angst
- "tutti sotto un cielo stellato"
- il divario sociale ed economico tra i due protagonisti
- il viaggio e la ricerca
- il gruppo in cui ogni personaggio ha una caratteristica ben definita
- il personaggio secondario un po' sfrontato, che smonta il serioso protagonista a cui fa da spalla
- la coppia di amici inseparabili
- doti soprannaturali legate al controllo dei quattro elementi

Non so se è proprio un cliché, comunque io gradisco gli approcci amorosi sotto l'effetto di alcol o droga.
Sono buoni per introdurre una lemon in scioltezza, senza una lunga elaborazione delle operazioni di corteggiamento. E poi è carino che ogni tanto i personaggi perdano la ragionevolezza.

Ma che bella discussione!!! xD
Mi piace moltissimo il clichè del gemello malvagio, ma anche solo del fratello malvagio in generale.
Di esempi ce ne sono a bizzeffe sia nei manga che nei telefilm/film, a partire da Zero/Ichiru, Dante/Vergil, Il Ricercato/Ogami (Code Breaker), Sho/Kyo (Black Bird), Legato/Kukabara (Defense Devil), ma anche solo Damon/Stefan e questi sono solo gli esempi che mi vengono al momento!!! Per il resto credo che la lista potrebbe continuare davvero all'infinito! In genere non amo moltissimo i clichè, ma questo, ahimè, mi tocca dire che lo adoro.
Io stessa ho in cantiere una storia originale che parla di due gemelli, di cui uno malvagio, per cui non posso proprio dire nulla contro questo clichè! xD
Anche quello della ragazza per bene che si innamora del cattivo di turno non mi dispiace, ma solo se la storia è scritta bene e con un minimo di motivazione e coerenza, non tanto per fare.

Facciamo un elenco dei clichè più comuni, per favore? Chi ha aperto la discussione può inserirli nel primo post, se crede.

Mi avete fatto venir voglia di riesaminare le mie storie sotto quest'aspetto e mi sono resa conto di non saper elencare più di qualche clichè, e precisamente (li metto in ordine così come mi vengono in mente):

1)l'antipatia che diventa amore (ho scritto antipatia invece di odio, perché come House io non credo affatto che tra odio e amore ci sia solo un passo, bensì "un muro largo sei metri sorvegliato da guardie armate" e cito in modo approssimativo proprio da House)
2)la brava ragazza che si innamora del mascalzone con successiva redenzione del suddetto
3)il personaggio (secondario) che muore eroicamente riscattando un passato discutibile
4)il/la prescelto/a (ovvero un giovane protagonista che scopre di avere un qualche tipo di destino/missione al quale è molto difficile, se non impossibile, sottrarsi)
5)il gemello malvagio
6)gli approcci amorosi sotto effetto di alcool o droga (o incantesimo, se posso aggiungere)

E di questi sei, non ne ho mai visitato nemmeno uno, ma sto tentando col gemello malvagio. Più o meno. ADORO i gemelli malvagi!

In effetti è vero, di solito i clichè non mi piacciono, ma alcuni li apprezzo molto.

Come ha detto ReaderNotViewer, l'odio-amore non lo sopporto, ma piuttosto mi piace da morire quando due personaggi, anche se sono amici, bisticciano di continuo e si fanno continuamente i dispetti... e di solito mi piace che continuino a farlo anche dopo essersi messi insieme (Anastasia e Dimitri mi hanno segnato l'infanzia xD)

Mi piace il clichè dell'amore prima non corrisposto e poi ricambiato (dopo anni e anni: i miei personaggi impiegano sempre secoli prima di accorgersi di piacersi a vicenda).

Poi mi piace molto quando il tempo meteorologico rispecchia i sentimenti dei personaggi (cioè piove quando sono tristi, ecc.) E' una cosa che adoro.

E mi piace anche quando un personaggio sottovalutato, apparentemente inutile e incapace, tira fuori gli attributi e salva tutti gli intelligentoni e i tosti del gruppo (Matsuda docet).

Oh, e mi piace descrivere gente onesta che non cede a compromessi e non viene meno ai propri principi. Anche personaggi politici (visto che nella realtà è impossibile, mi consolo nelle fanfiction xD).

Come suggerito da Reader, metterò la lista nel primo post!

- Il fratello cattivo: uhm, non ci avevo mai pensato... sì, non è male come clichè (anche nel caso della sorella cattiva/antipatica, come nel caso di Phoebe e Ursula in Friends XD)
- Il prescelto non mi dice molto, ma il personaggio secondario sì, decisamente
- Qualcosa che accade sotto l'effetto di alcool, invece, mi ispira molto!
- Sono d'accordo con il fatto del tempo meteorologico: mi è venuta subito in mente una persona malinconica che osserva la pioggia fuori dalla finestra
- Matsuda docet! XD
- Mi piace l'idea della persona onesta (Goku Scusate, ripensavo alla puntata dell'altro giorno u.u)
- Ah, e l'amore non ricambiato e poi ricambiato...
- Anastasia è il mio cartone preferito proprio per il rapporto tra lei e Dimitri, mi fanno un sacco ridere ed è... reale. E lei è tosta.

Ieri, per riposarmi un po' da un esame, ho passato la giornata vedendo film per teenager americane, quindi mi sento in dovere di ammettere: mi piace l'idea straultramegautilizzata della ragazza invisibile che per qualche motivo (inganni o bugie) diventa famosa in tutta la scuola. Ebbene sì, sono costretta ad ammetterlo! Solo che mi piacerebbe trovare questo clichè in un'originale, piuttosto che nella solita Mary Sue potteriana che stravolge l'idea di Hogwarts (festini, minigonne, Stanze delle Necessità).

Adoro il personaggio sottovalutato che tira fuori gli attributi, da morire. Neanche il gemello malvagio mi dispiace.
Il prescelto, se usato bene, può dare le sue soddisfazioni, altrimenti esce fuori il solito/la solita Gary Stu/Mary Sue.
Gli approcci amorosi sotto effetto di stupefacenti sono fin troppo inflazionati, ma ammetto che saputi usare non mi disturbano.
E trovo molto divertente la ragazza invisibile che diventa popolare, a patto di trattare la cosa con la dovuta ironia!
La gente onesta che non viene meno ai principi è capace di farmi tremare il cuore, lo ammetto: niente mi commuove più di uno che preferisce morire piuttosto che piegarsi.

Non sopporto invece lei santa lui teppista con lui che si redime (io renderei teppista lei! L'amore fra due teppisti! <3)
Trovo insensato il tempo meteorologico che rispecchia lo stato d'animo dei personaggi.
L'amore/odio non mi disturba né mi entusiasma, è una possibilità come tante.
L'amore non corrisposto e poi ricambiato mi logora, ma se riesce a tenermi interessato, non c'è niente di male e a suo modo può emozionare.

Posso dire che trovo questo giochino molto divertente?

Alla luce del nuovo elenco e colmati i miei vuoti di memoria, dirò che

- l'antipatia diventa amore è uno straclassico, che nelle sue varie interpretazioni può essere molto divertente (o troppo scontato, dipende) anche perché un certo fondo di verità ce l'ha: come tutti sappiamo, le trecce si tirano alla compagna di scuola che piace, non a quella che è indifferente! Io l'ho usano in una storia a capitoli, una fanfiction leggera ispirata a sua volta a una fanfiction romantica e brillante, quest'ultima letteralmente infarcita di adorabili clichè.

- le brave ragazze che si innamorano del mascalzone con successiva redenzione del suddetto si trovano in molti fandom, mentre molto molto raramente si trova il contrario, cioè il bravo ragazzo che redime la mascalzona (che quindi non è un clichè). Questo non l'ho mai usato.


- il personaggio secondario che muore eroicamente riscattando un passato discutibile è tipico dei romanzi e dei film d'avventura, soprattutto degli western. Come tale mi piace sempre, anche se troppo spesso si capisce dall'inizio che il poveretto avrà vita breve. Tendo a commuovermi se lo trovo, ma personalmente sono troppo cinica per far morire eroicamente qualcuno, quindi non l'ho mai usato

- il prescelto... per dirla in sintesi, non se ne può più! Io ho un debole per i personaggi marginali, perciò non sorprende che ne sia stata sempre alla larga

- del fratello/gemello malvagio ho già detto

- gli approcci amorosi sotto effetto di alcool, droga o incantesimi li ho visitati in una one-shot, mi piacciono a patto che il giorno dopo almeno uno dei due non ricordi un'emerita cippa

- l'amore non corrisposto e poi ricambiato dopo anni ed anni è molto molto romantico (soprattutto quando accade nella vita reale) ma un po' deprimente, e poi io scrivo storie troppo brevi perché passi tutto il tempo necessario. La mia versione preferita è quando chi finalmente ricambia arriva troppo tardi... ma così non è più un vero clichè, giusto?

- il tempo meteorologico che rispecchia l'umore dei personaggi è indubbiamente il clichè che visito più spesso. Anche proprio nella versione "personaggio che guarda la pioggia attraverso la finestra". Mi piace anche il tempo meteorologico che è l'opposto dell'umore dei personaggi, ad esempio personaggio disperato in una bellissima giornata di sole.

- il personaggio sottovalutato che tira fuori gli attributi l'ho usato nella versione da giallo, nel senso che era il colpevole ad essere stato sottovalutato

- mettere in scena la gente onestra (anche politici) che non viene meno ai propri principi è un modo sicuro per farmi commuovere. Questo è un clichè che ho usato in una one-shot, anche se forse lì la questione era un po' differente

- la ragazza invisibile che diventa la più popolare della scuola tende a irritarmi, in fondo preferisco il contrario, quando la più popolare si ritrova improvvisamente invisibile... non c'è teen drama in cui non succeda o l'una o l'altra cosa o entrambe. Più che altro mi infastidisce la velocità e/o la superficialità del processo di trasformazione, ecco (ad esempio ODIO quando la secchiona occhialuta toglie gli occhiali e invece di inciampare e rompersi il naso diventa immediatamente una superfigona!) Ai miei personaggi, comunque, non è mai successo niente del genere.

Mi è venuto in mente un altro clichè: l'accoppiamento per intrappolamento. Cioè quando due personaggi scoprono di essere irresistibilmente attratti quando sono costretti a stare insieme da soli in situazioni insolite, meglio ancora se pericolose, e comunque imprevedibili (da loro se non dal lettore). Dal classico e ormai noioso ascensore bloccato al naufragio sull'isola deserta... ce n'è per tutti i gusti e per tutti i generi, dal romantico al comico al boccaccesco. Questo clichè si intona molto a quello della trasformazione da antipatia in amore: sommati insieme fanno un superclichè!

Io devo ammettere che un tipo di protagonista che apprezzo molto è un clichè degli ultimi decenni: l'eroina guerriera di molti libri, fumetti o cartoni, perlopiù fantasy o di fantascienza.
Parlo di personaggi come Nihal, Lilith, Alita, Mother Sarah, Nausicaa e simili, non necessariamente buoni.
Mi rendo conto che si tratta di uno stereotipo che trova pochissima corrispondenza con la realtà.
Però le stesse storie con un protagonista maschile per me avrebbero perso parte del loro interesse, e così pure se le stesse eroine avessero avuto nella storia una parte realisticamente legata ai tradizionali ruoli femminili (cosa che comunque in molti casi le avrebbe scalzate dal ruolo di protagonisti di quelle storie per motivi di trama).
Un altro clichè che mi piace è quello del gemello cattivo, o comunque antagonista, che mette in risalto anche i lati ocuri del carattere del 'buono'.
MaxT

Del tutto indifferenti alcool, gemelli cattivi e l'allegra compagnia. Da antipatia in amore mi piace, sì, ma non da impazzire: l'ho usato, in particolare in una CliveKatia, ma non si trattava di odio vero e proprio, quanto piuttosto il fatto di essersi conosciuti da poco, con lei che riteneva lui un cafone assurdo e lui prendeva lei per stupida, ma si trattava più che altro di superficialità nei giudizi.
La brava ragazza che redime il teppista... ma perché così? xD Non potrebbe essere il teppista ad "inteppistire" la brava ragazza?
Il prescelto, va be', bisogna saperlo trattare. L'amore a causa di ascensore &Co, lo stesso discorso.
Del tempo metereologico poco mi frega, l'amore ricambiato dopo secoli è awww *_*
Il personaggio sfigato che tira fuori gli attributi, be', fra Neville, Matsuda e tutta la compagnia è diventato uno dei miei preferiti.

Mhhh, cliché, vediamo... premettendo che non li odio a prescindere, perché quel che conta, per me, è la capacità della storia di emozionare e se un cliché è ben trattato può ancora dare qualcosa a mio avviso.
Ma per mio gusto personale, forse, non ho molta simpatia per l'odio che si trasforma in amore e forse neanche l'antipatia... non so... preferisco l'amore nato da un'amicizia profonda tendenzialmente, ma comunque dipende^^ Poi, siccome in genere i cliché etero mi infastidiscono di più di quelli shonen ai-yaoi-slas, la brava ragazza che redime il mascalzone è forse uno di quelli che mi più mi irritano, forse il contrario potrei trovarlo più interessante^^ Il personaggio secondario che muore eroicamente coinvolge molto anche me, mi emoziona, mi fa rabbrividire e anche piangere di solito.
Il prescelto... dipende... io amo le storie eroiche, premetto, se trattate a dovere, amo il fantasy classico, con la compagnia di amici che si unisce per portare a compimento una missione... amo la storia di avventura in cui sia coinvolto un gruppo molto legato, e già di per sé questo è un cliché, un cliché che in teoria non mi infastidisce mai... e in un gruppo di solito c'è l'eroe... ma i prescelti possono anche essere più di uno, a seconda della storia... be', è un genere che mi piace, basta che non sia troppo scontato e semplicistico il modo in cui lo si rende^^ Deve essere rappresentato in maniera intensa e piena di trasporto emotivo, allora diventa forse il tipo di storia che prediligo in assoluto^^
Storie tra fratelli in tutti i sensi... quelle le amo sempre... il cliché fratello malvagio... dipende... ci dev'essere però tanto angst e sofferenza da parte di uno o entrambi i fratelli a riguardo, mi piace se nonostante la malvagità di uno c'è in ogni modo un legame profondo che li unisce e che rende la loro battaglia ancor più dolorosa e drammatica (sì, sono una fautrice dell'angst a livelli estremi :P)
Gli approcci sotto l'effetto di alcool li posso accettare, sotto incantesimi pure... sotto droga mi irritano un po' di più, ma anche qui dipende dal contesto >_<
L'amore non corrisposto e ricambiato dopo anni... non saprei rispondere... dipende dalla storia presumo >_<
Tempo meteorologico e umore... secondo come sfruttato può essere un elemento poetico e pittoresco...
Il personaggio sottovalutato che all'improvviso tira fuori gli attributi... sì... di solito mi piace^^
E mi piace l'idealismo in una storia, da qui si desume che anche il cliché gente onesta che non rinuncia ai suoi principi neanche se la ammazzano è quasi indispensabile per me per farmi affezionare ai personaggi^^
Ragazza invisibile che diventa la più popolare della scuola... decisamente non è il mio genere, ma non rifiuto nulla a prescindere^^
Questo per quanto riguada i cliché citati qui, al momento non mi viene nulla da aggiungere>_<

Odio troppo i cliches. Portano facilmente alle banalità.
In una storia lunga, uno o due, se ben gestiti non solo non guastano, ma impregnerebbero la storia di un minimo di familiarità che fa sentire il lettore a suo agio. Ma in genere li odio perchè rovinano la storia e mostrano la pigrizia dell'autore.

- l'antipatia diventa amore: L'antipatia può diventare simpatia (mi è già successo) o viceversa, la simpatia può doiventare antipatia (Idem). Antipatia--->amore è un clichè noioso (c'è in piccoli problemi di cuore, rossana, sailor moon e tanti altri). Anche l'amore a prima vista non scherza.
- le brave ragazze che si innamorano del mascalzone con successiva redenzione del suddetto: Altro clichè che odio. Poi il malscalzone di solito è il 'bel tenebroso che piace tanto al fandom'
- il personaggio secondario che muore eroicamente riscattando un passato discutibile - Anche questo. Io credo che un personaggio così sia più credibile se già prima della morte comincia a dar segni di bontà, e comunque che si comporti da buono. In Dragonball il clichè era gestito piuttosto decentemente.
- il prescelto - a volte questo non mi dispiace, sempre ammesso che il prescelto non sia una mary sue/gary stu.
- il fratello/gemello malvagio - Non mi piace
- gli approcci amorosi sotto effetto di alcool, droga o incantesimi - Non mi piace, se non altro per come va a finire.
- l'amore non corrisposto e poi ricambiato dopo anni ed anni - Oddio, questo è impossibile che succeda!
- il tempo meteorologico che rispecchia l'umore dei personaggi - Ma perchè non si vede mai una gridare di disperazione sotto un cielo azzurro, senza nuvole, inginocchiata su una bella spiaggia con la sabbia fine? XD
Di notte qualsiasi tempo e qualsiasi stato d'animo stanno bene, chissà perchè!
- il personaggio sottovalutato che tira fuori gli attributi - In certe storie è stucchevole, specie se il personaggio sottovalutato diventa il più stimato di tutti. Preferisco quando il personaggio sottovalutato guadagna punti ma rimane sempre imperfetto.
- la gente onestra (anche politici) che non viene meno ai propri principi - Può essere utile come inizio o come fine di una storia, ma mi sembra un pò eccessivo. Anche qui mary sue/gary stu sono dietro l'angolo.
- la ragazza invisibile che diventa la più popolare della scuola - E come?
Alcuni cliches non sono credibili.

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l'amore non corrisposto e poi ricambiato dopo anni ed anni - Oddio, questo è impossibile che succeda!

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Ma se io l'ho visto succedere nella vita reale! Cambiano le circostanze, cambiano le persone e cambiano anche i sentimenti.

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la gente onestra (anche politici) che non viene meno ai propri principi - Può essere utile come inizio o come fine di una storia, ma mi sembra un pò eccessivo.

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sarà anche eccessivo ma è più realistico di tante altre cose: i libri di storia sono pieni di gente che non è venuta meno ai suoi principi. Certo, la cosa vista da questo paese di questi tempi può sembrare più assurda della magia, te lo concedo

Bella però sta discussione!
Ora, sto pensando a tutto quello che ho letto in giro, e mi verrebbe da dire che se uno scrive con consapevolezza e sensibilità può rendere il respiro anche ai cliché più stantii.

Non ho capito bene che si intende per gemello malvagio... Un cliché che ho osservato è quello di due avversari che si scoprono fratelli, di solito mentre stanno per ammazzarsi, e mandano alle ortiche tutta la loro ostilità (e in genere quello che sta dalla parte dei 'cattivi' cambia bandiera). Si intende quello?

Il cliché del prescelto mi garba molto, specie se il prescelto va cercato e pregato, convinto ed eventualmente ricattato purché si metta all'opera. E meglio ancora se, nell'aspetto, sembra poco capace (perchè troppo giovane, o imbranato, o perché è vecchio ecc ecc).

Poi mi piace la donna-guerriero. E' un cliché-issimo, ma fa sempre la sua gran figura. Specie se nel corso dell'avventura fa innamorare qualche altra donna che la scambia per un uomo ma anche no. Inoltre un tipo di donna così può essere il complemento amoroso di un uomo-uomo-uomo per cui una donna-donna sarebbe troppo dolce come compagna, e avrebbero poco da condividere.

Un altro cliché che mi viene in mente e, anzi, voglio usarlo prima o poi, è quello del barbone che salta fuori dal nulla, magari sporco e stracciato, ed è guardato con sconcerto da tutti... Ma poi, quando riesce a farsi affidare *l'incarico* dimostra tutta la sua abilità.
Infine, svolto il suo dovere, si ritira di nuovo data la sua impossibilità ad amalgamarsi, riservandosi di ricomparire quando ci sarà ancora bisogno di lui.

E un altro banalissimo ma utile a 'piegare' la storia come si vuole, è l'*oggetto magico*. Regalato, rubato, comprato... non importa. E' la carta da giocare quando l'eroe è completamente incastrato. Purchè ci siano le caratteristiche di un fantasy e non se ne abusi.

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Modifico e aggiungo, per la raccolta: l'invulnerabilità. Cliché che personalmente mi smonta. Che si combatte a fare con un nemico invulnerabile? Se di una cosa non vedo il senso non riesco né a scriverla né a leggerla...

Maria_Giovanna, 15/09/2011 15.19:

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Non ho capito bene che si intende per gemello malvagio...

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Si intende una coppia di gemelli, di cui uno "buono" e l'altro "cattivo" (con tutto ciò che ne consegue, ovviamente). Ma anche senza essere per forza gemelli, pure dei semplici fratelli vanno bene. Trovo che sia un clichè abusatissimo, ma ciò nonostante (se il rapporto di odio/amore tra i due è interessante) non mi stanca mai.

Maria_Giovanna, 15/09/2011 15.19:

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Modifico e aggiungo, per la raccolta: l'invulnerabilità. Cliché che personalmente mi smonta. Che si combatte a fare con un nemico invulnerabile? Se di una cosa non vedo il senso non riesco né a scriverla né a leggerla...

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Sìì ecco, l'invulnerabilità la sopporto davvero poco, io amo le cose sofferte al massimo e... se c'è di mezzo l'invulnerabilità tutto il pathos va a quel paese per quel che mi riguarda >_< Se mi capita di dover gestire un personaggio invulnerabile faccio di tutto per cancellare questa invulnerabilità XD

Devo dire che i clichè di solito non mi attirano più di tanto (anche se non li odio a prescindere), e quelli che mi piacciono sono veramente pochi...
- Al primo posto, senza dubbio, l'oggetto magico, specie se animato.
- Il buono ma un po' cattivo e il cattivo ma un po' buono. Poi quando non si capisce bene chi sono i buoni e chi i cattivi della storia sono felicissima **
- L'amore corrisposto dopo anni, ma solo se gli anni sono anni, non mesi o giorni.
- Il personaggio sottovallutato che tira fuori gli attributi, ma qui bisogna stare attenti a non esagerare.

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- l'antipatia diventa amore
- le brave ragazze che si innamorano del mascalzone con successiva redenzione del suddetto

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Troppo visti/letti. Leggere il contrario però sarebbe bello...

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- il personaggio secondario che muore eroicamente riscattando un passato discutibile

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Non mi dice niente la maggior parte delle volte ^^" però se ben trattato posso fare eccezioni.

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- il prescelto
- il fratello/gemello malvagio

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Se il prescelto o il fratello malvagio sono simpatici, perchè no?

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- gli approcci amorosi sotto effetto di alcool, droga o incantesimi

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Questo mi piace se la maggior parte dei personaggi sono sbronzi/sotto incantesimo, così la cosa può diventare comica, se invece lo sbronzo è solo uno dipende da com'è trattata la cosa.

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- il tempo meteorologico che rispecchia l'umore dei personaggi

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Di solito non lo noto.

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- la gente onesta (anche politici) che non viene meno ai propri principi

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Dipende. Se fare ciò porta i personaggi ad una tragica morte non mi piace per niente. Anche se nella realtà ammiro chi si sacrifica pur di non venire meno ai propri principii.

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- la ragazza invisibile che diventa la più popolare della scuola

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No, lo odio. Magari diventa meno invisibile, ma non la più popolare.

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Modifico e aggiungo, per la raccolta: l'invulnerabilità. Cliché che personalmente mi smonta. Che si combatte a fare con un nemico invulnerabile? Se di una cosa non vedo il senso non riesco né a scriverla né a leggerla...

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Quoto.

Cioè l'invulnerabilità ci può anche stare, però ci vuole dall'altra parte un'arma incantata che vulnera anche l'invulnerabile...

L'invulnerabilità non è mai assoluta, vedi tallone d'Achille, se no non c'è gusto. Ma c'è anche l'immortalità senza invulnerabilità, nel senso che il personaggio sanguina e soffre, ma non muore. Oppure non muore a meno che... (vedi vampiri). Oppure è invulnerabile a tutto tranne che alla cosa più normale del mondo (vedi sempre i vampiri). Tra fantasy e fantascienza, in queste cose ci hanno sguazzato, ma c'è sempre spazio per nuove trovate.

I fratelli uno buono e uno cattivo che però si vogliono bene lo stesso non è male, come clichè. Le dinamiche di amore fraterno sono sempre interessanti (lo dico perché sono figlia unica, magari?)

Sempre a proposito di famiglia, un clichè che temo fortemente, perché la sua introduzione spesso equivale all'irresistibile declino della storia è "il parente ritrovato". Insomma, l'agnizione nelle sue varie forme. Sorelle/fratelli/figli/genitori che saltano fuori dal nulla, sotto spoglie più o meno mentite. Ohibò, nel novanta per cento dei casi l'effetto Carolina Invernizio è inevitabile.
Mea culpa, l'ho usato anch'io.

Posso aggiungere un cliché che amo molto?
La pecora nera della famiglia. Quello che si distacca da tutto ciò che gli hanno insegnato, meglio ancora se è in rotta completa coi parenti e magari sotto sotto conserva ancora qualche rimasuglio della sua educazione. Più è estremista e bastian contrario, meglio è, purché non sia solo una facciata (i finti alternativi che però intanto si comprano i vestiti coi soldi dei genitori). Certo, in caso di personaggi giovani è un po' difficile pretendere che vivano da soli e lavorino, ma possono stare con la famiglia, litigare, e coltivare il progetto di andarsene appena possibile.