La ''sindrome dell'artista''

Io la definisco 'sindrome dell'artista' quel continuo e prolungato stato di malessere e inquietudine che mi pervade costantemente. E con questo non intendo essere depressi, ma piuttosto direi essere perennemente insoddisfatti. Nel corso degli anni son riuscita a creare nella mia mente un'immagine della mia anima: è nera. Chiudete gli occhi e pensate a una sfera nera con al centro una piccolissima pallina multicolore. A volte quando sono rilassata e felice quest'ultima si scioglie e i suoi colori tingono il mio spirito, mentre per tutto il resto del tempo resta buia, cupa, fosca. Mi chiedo sempre perché la mia persona sia così incontentabile, indolente, a tratti apatica. L’unica risposta che mi son data è questa: sei un pesce fuor d’acqua, sogni in grande e non hai ancora capito che il mondo è limitato.

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Le tue considerazioni sono condivisibili.

Claudio

Ciao..leggendo ciò che hai scritto mi viene istintivo pensare che l' insoddisfazione sia dovuta a qualche carenza che nel passato ti ha ferita...e che, forse, non è stata affrontata ma solo messa da parte!
Secondo il mio modo di vedere, credo, che questo senso di malessere dipenda anche da cosa ricerchiamo nella vita e da quali "valori" attingiamo forza...
Credo che in questo stato di dolore è possibile e altrettanto utile evolversi e cambiare...non è facile ma gli aspetti negativi della vita servono proprio per maturare dentro di noi quella cosa che tutti chiamano libertà....e dalla libertà interiore si sviluppano anche Felicità e Amore...

Benvenuta in Fiori di pensiero.
A parte forse la visione dell'anima che per me è diversa, hai descritto molto bene come spesso da giovane mi sono sentito. Ancora oggi, sebbene più rari, ci sono momenti così.

Un saluto.

Giancarlo

Buongiorno,

Non concentrarti troppo su quel nero, altrimenti rischi che questo offuschi tutti gli altri colori. E di colori ne hai sicuramente tanti e belli.

Siamo tutti quanti colorati, e il nero fa parte dei colori.... Quindi perchè rinnegarlo?

Accettare tutti i colori, è accettare sè stessi e migliorarsi.
Ti chiedo scusa per la sincerità, ma penso che in alcuni casi non sia il mondo ad essere limitato... Noi stessi lo siamo, nel momento in cui non sappiamo accettarci.


Un abbraccio sincero,

Gio