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Il marchio della bestia

Ultimo Aggiornamento: 12/07/2020 08:57
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09/09/2011 10:14
 
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Re: Re: Re: Re: microchip
L' Apostolo, 09/09/2011 10.10:




Io preferisco attenermi all'insegnamento attuale quando dò una risposta e non fantasticare su quelli futuri.




Giusto! non fantastichiamo su quelli futuri, su ciò che dirà o non dirà.
(Matteo 6:34)
09/09/2011 10:16
 
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Re: Re: Re: Re: microchip
L' Apostolo, 09/09/2011 10.10:


Io preferisco attenermi all'insegnamento attuale quando dò una risposta e non fantasticare su quelli futuri.



Certo, l'insegnamento è quello. Ma nessuno può negare di fantasticare.
Un pò come quando si pensa al nuovo mondo. Ci saranno le macchine? I carri? Cammineremo scalzi?
09/09/2011 10:18
 
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e se domani ci obbligassero veramente a immettere questo chip sotto pelle?
09/09/2011 10:20
 
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Re:
(yuppidu), 09/09/2011 10.18:

e se domani ci obbligassero veramente a immettere questo chip sotto pelle?




Se il chip non violerebbe la neutralità, mi sottoporrei alle autorità superiori.
09/09/2011 10:23
 
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Re: Re: Re: Re: Re: microchip
(yuppidu), 09/09/2011 10.16:



Certo, l'insegnamento è quello. Ma nessuno può negare di fantasticare.
Un pò come quando si pensa al nuovo mondo. Ci saranno le macchine? I carri? Cammineremo scalzi?




Sì ma la domanda era su cosa credono i TDG.
09/09/2011 10:24
 
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Re: Re:
L' Apostolo, 09/09/2011 10.20:




Se il chip non violerebbe la neutralità, mi sottoporrei alle autorità superiori.




E se fosse veramente qualcosa che senza non puoi comprare e vendere? Imposto da un dittatore mondiale?
09/09/2011 10:25
 
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Re:
barnabino, 09/09/2011 10.13:

Sono speculazioni che francamente non mi interessano molto, mi ricordo qualcuno che in passato identificava questo "segno" con il "codice a barre" o altro ancora.

Qualunque cosa sia è il senso che ci interessa afferrare, cioè ricordare che come cristiani non dobbiamo "adorare" la simbolica bestia selvaggia. Come cristiani non ci opponiamo, se ci obbligassero, ad essere controllati da un chip, come non ci opponiamo ad un documento di identità, o altro. D'altronde anche senza elettronica i governi totalitari hanno da sempre adottato efficaci strumenti di controllo, non è quello il problema, il problema è l'atteggiamento verso di essi, che deve essere obbediente e rispettoso, ma non deve mai sfociare nell'adorazione, adorazione che ci darebbe il "marchio" della bestia.

Shalom




[SM=g1871116]
09/09/2011 10:25
 
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Buongiorno a tutti
Volevo porvi una domanda...in quali gesti identificate l'adorazione verso lo Stato e le autorità politiche?
Grazie in anticipo per le risposte.

Saluti
09/09/2011 10:26
 
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Re: Re: Re:
(yuppidu), 09/09/2011 10.24:




E se fosse veramente qualcosa che senza non puoi comprare e vendere? Imposto da un dittatore mondiale?




Se non viola la neutralità lo faremo.
09/09/2011 10:27
 
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Re:
(yuppidu), 09/09/2011 10.18:

e se domani ci obbligassero veramente a immettere questo chip sotto pelle?




Qui in Italia? [SM=g27987] sarei piuttosto scocciata e andrei a stare a napoli. Li sicuramente saprebbero come taroccare il chip e così nessuno saprebbe quando vado a fare shopping, tanto meno mio marito! [SM=x1408447]

scherzi a parte, qui in occidente mi pare difficile su base obbligatoria l'attuazione di una cosa del genere. Dipenderebbe molto dal vero scopo...qui si è molto sensibili alla questione privacy...

09/09/2011 10:27
 
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Re: Re: Re: Re: Re: microchip
admintdg5, 09/09/2011 10.14:




Giusto! non fantastichiamo su quelli futuri, su ciò che dirà o non dirà.
(Matteo 6:34)




[SM=g7474]
09/09/2011 10:28
 
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Re: Re:
L' Apostolo, 09/09/2011 10.25:




[SM=g1871116]




Questa di barnabyno piace anche a me
09/09/2011 10:31
 
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Re: Re:
Giandujotta.50, 09/09/2011 10.27:




Qui in Italia? [SM=g27987] sarei piuttosto scocciata e andrei a stare a napoli. Li sicuramente saprebbero come taroccare il chip e così nessuno saprebbe quando vado a fare shopping, tanto meno mio marito! [SM=x1408447]

scherzi a parte, qui in occidente mi pare difficile su base obbligatoria l'attuazione di una cosa del genere. Dipenderebbe molto dal vero scopo...qui si è molto sensibili alla questione privacy...




Pienamente d'accordo con te per quanto rigurda Napoli.
Accattatevi u microcip taroccato
Però i seguaci di questo microchip affermano che salirà al potere un dittatore mondiale. Questo potrebbe imporre il tutto a tutti.
Comunque io non dico che sarà così. Dico solo che tutto può succedere. Stiamo a guardare.

Vi saluto che devo staccare la spina. A presto
09/09/2011 10:38
 
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Re: Re: Re:
(yuppidu), 09/09/2011 10.31:



Pienamente d'accordo con te per quanto rigurda Napoli.
Accattatevi u microcip taroccato
Però i seguaci di questo microchip affermano che salirà al potere un dittatore mondiale. Questo potrebbe imporre il tutto a tutti.
Comunque io non dico che sarà così. Dico solo che tutto può succedere. Stiamo a guardare.

Vi saluto che devo staccare la spina. A presto




Stai a guardare...Per quanto mi riguarda non me ne può importar di meno.... [SM=g7350]
09/09/2011 11:33
 
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Re: Re: Re: Re:
L' Apostolo, 09/09/2011 10.38:




Stai a guardare...Per quanto mi riguarda non me ne può importar di meno.... [SM=g7350]




Ovviamente, non mi importa degli sviluppi futuri di questa cosa, yuppidù, no che non mi importa di te come persona. [SM=g1871112]
09/09/2011 13:48
 
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Caro Nik,


Volevo porvi una domanda...in quali gesti identificate l'adorazione verso lo Stato e le autorità politiche?



Laddove la volontà dello Stato si pone come volontà assoluta ponendosi al di sopra della coscienza e della Legge divina, e dunque arrogandosi prerogative divine, lo Stato o la Nazione si pone come "un dio".

Emilio Gentile (Docente di storia contemporanea all'Università La Sapienza di Roma) ad esempio, a proposito del regime fascista scrive:

"Sotto il governo fascista, le piazze d'Italia, furono trasformate in un unico scenario dove milioni di persone celebravano la consacrazione dei simboli, le apparizioni del duce. Popolo e paese furono avvolti in una fitta rete di simboli, che abbracciava l'urbanistica e il paesaggio. Proponiamo un viaggio tra i miti, i riti e i monumenti di un movimento che ebbe l'ambizione di infondere nelle coscienze di milioni di italiani e italiane, la fede nei dogmi di una nuova religione laica che sacralizzava lo Stato, assegnandoli una primaria funzione pedagogica con lo scopo di trasformare la mentalità, il carattere e il costume degli italiani per generare "un uomo nuovo", credente e praticante nel culto del fascismo"

E ancora:

"Con la creazione dello Stato nazionale, [...] Essi volevano trasformare popolazioni politicamente divise dall'epoca della caduta dell'impero romano, profondamente diverse per storia, tradizioni, culture e condizioni sociali, in un popolo di cittadini liberi, educandoli nella fede e nel culto della "religione della patria". Da questa idea di patria si sviluppò, la concezione di stato come educatore del popolo nel culto della nazione"

Dunque qui abbiamo un vero è proprio "culto" o "religione della patria" che si esplicava in simboli, riti e dogmi.

Lo storico continua:

"Il significato e la funzione attribuita dal fascismo ai riti di massa, si consolidò incorporando anche il culto della patria. [...] Il culto della bandiera non rimase confinato negli uffici e nelle celebrazioni di piazza, ma obbligatoriamente ogni scuola doveva averne una e per gli scolari essa doveva essere accolta come una "nuova eucarestia". Gli scolari inoltre dovevano partecipare ad effettuare pellegrinaggi alla tomba del milite ignoto. Queste erano parte di un disegno preciso di educare i ragazzi nel culto della patria"

Mi pare evidente come uno Stato totalitario possa imporre un vero e proprio culto, o religione dello Stato, con i suoi riti, i suoi simboli e le sue liturgie atte ad educare il cittadino ad una vera e propria adorazione dello Stato, che diventa autorità assoluta.

Shalom


[Modificato da barnabino 09/09/2011 13:49]
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09/09/2011 14:45
 
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Re:
barnabino, 09/09/2011 13.48:

Caro Nik,


Volevo porvi una domanda...in quali gesti identificate l'adorazione verso lo Stato e le autorità politiche?



Laddove la volontà dello Stato si pone come volontà assoluta ponendosi al di sopra della coscienza e della Legge divina, e dunque arrogandosi prerogative divine, lo Stato o la Nazione si pone come "un dio".

Emilio Gentile (Docente di storia contemporanea all'Università La Sapienza di Roma) ad esempio, a proposito del regime fascista scrive:

"Sotto il governo fascista, le piazze d'Italia, furono trasformate in un unico scenario dove milioni di persone celebravano la consacrazione dei simboli, le apparizioni del duce. Popolo e paese furono avvolti in una fitta rete di simboli, che abbracciava l'urbanistica e il paesaggio. Proponiamo un viaggio tra i miti, i riti e i monumenti di un movimento che ebbe l'ambizione di infondere nelle coscienze di milioni di italiani e italiane, la fede nei dogmi di una nuova religione laica che sacralizzava lo Stato, assegnandoli una primaria funzione pedagogica con lo scopo di trasformare la mentalità, il carattere e il costume degli italiani per generare "un uomo nuovo", credente e praticante nel culto del fascismo"

E ancora:

"Con la creazione dello Stato nazionale, [...] Essi volevano trasformare popolazioni politicamente divise dall'epoca della caduta dell'impero romano, profondamente diverse per storia, tradizioni, culture e condizioni sociali, in un popolo di cittadini liberi, educandoli nella fede e nel culto della "religione della patria". Da questa idea di patria si sviluppò, la concezione di stato come educatore del popolo nel culto della nazione"

Dunque qui abbiamo un vero è proprio "culto" o "religione della patria" che si esplicava in simboli, riti e dogmi.

Lo storico continua:

"Il significato e la funzione attribuita dal fascismo ai riti di massa, si consolidò incorporando anche il culto della patria. [...] Il culto della bandiera non rimase confinato negli uffici e nelle celebrazioni di piazza, ma obbligatoriamente ogni scuola doveva averne una e per gli scolari essa doveva essere accolta come una "nuova eucarestia". Gli scolari inoltre dovevano partecipare ad effettuare pellegrinaggi alla tomba del milite ignoto. Queste erano parte di un disegno preciso di educare i ragazzi nel culto della patria"

Mi pare evidente come uno Stato totalitario possa imporre un vero e proprio culto, o religione dello Stato, con i suoi riti, i suoi simboli e le sue liturgie atte ad educare il cittadino ad una vera e propria adorazione dello Stato, che diventa autorità assoluta.

Shalom





Caro Barnabino

Grazie per la risposta.... quello che dici è appunto valido per uno Stato totalitario,( e come hai riportato il Fascismo ne è una prova...già il titolo DUCE è una forte premessa..) per quanto riguarda quelli democratici, a parer mio però, non penso si possa parlare di un "Culto", o di comunque di una sorta di adorazione..verso esso.

Ciao


09/09/2011 15:08
 
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Caro Nik,


per quanto riguarda quelli democratici, a parer mio però, non penso si possa parlare di un "Culto", o di comunque di una sorta di adorazione..verso esso



Infatti non mi pare che in genere i testimoni di Geova abbiano problemi con i governi che rispettano la loro coscienza cristiana, non imponendo gesti, culti o cerimonie nazionalistiche ma, appunto, lasciandole alla libera scelta dei cittadini, riconoscendo il diritto di poter esercitare la propria libertà di coscienza.

Shalom
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09/09/2011 15:34
 
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Re:
barnabino, 09/09/2011 15.08:

Caro Nik,


per quanto riguarda quelli democratici, a parer mio però, non penso si possa parlare di un "Culto", o di comunque di una sorta di adorazione..verso esso



Infatti non mi pare che in genere i testimoni di Geova abbiano problemi con i governi che rispettano la loro coscienza cristiana, non imponendo gesti, culti o cerimonie nazionalistiche ma, appunto, lasciandole alla libera scelta dei cittadini, riconoscendo il diritto di poter esercitare la propria libertà di coscienza.

Shalom



Infatti io non volevo dire che i Testimoni abbiano problemi del genere, quello che intendevo e che io non vedo in uno stato democratico, alcun tipo di gesti o adorazione, ed è questo quello che mi piacerebbe sapere..ad oggi, quale gesto può essere preso per adorazione, devozione, o comunque quel qualcosa che invece di essere dato a Dio viene dato a Cesare...?


09/09/2011 15:48
 
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Caro Nik,

Nel momento in cui anche uno stato democratico costringesse, per qualche motivo, un cristiano a compiere un'azione che è contraria alla sua coscienza cristiana si porrebbe come "un dio", arrogandosi cioè un'autorità divina, assoluta sull'essere umano, prerogativa che per i cristiani appartiene solo a Dio.

In quel caso il cristiano è tenuto ad adorare Dio e non lo Stato che si pone come Dio, così come il cristiano si astiene da tutti gesti che prevedono il culto dei simboli della nazione o che dichiarano la superiorità di una nazione su di un'altra. Non è un caso che tali cerimonie e liturgie divengano obbligatorie, e ritornino in auge, proprio nei governi totalitari o in tempo di conflitti bellici, cioè quando si vuole recuperare o sottolineare il culto dello Stato e della Patria.

Shalom
[Modificato da barnabino 09/09/2011 16:06]
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