FUNICOLARE DI BARCELLONA (TIBIDABO)

Voglio qui ricordare, durante il mio breve soggiorno nella capitale catalana per il Capodanno del 1984, l'escursione al Tibidabo (dove vi sono un santuario e un luna park permanente; la vista sulla città è quasi sempre rovinata dalla foschia stagnante) con i mezzi pubblici...e relativi contrattempi!.
Dal centro città, tragitto di 12 - 15 minuti in metropolitana; successivamente, risalita in ascensore all'esterno dalla stazione del metro (a profondità notevole); poi, tragitto di 5 minuti sul "tranvia blau", il tranvetto blu che, con un breve percorso stradale in salita, porta alla stazione inferiore della funicolare; da qui, una decina di minuti di funicolare portano alla sommità del colle.
All'andata, nessun problema; al ritorno, verso le quattro del pomeriggio, il contrattempo: a pochi metri dalla stazione inferiore, la funicolare improvvisamente si blocca. Il guidatore, sentita per telefono la stazione, avverte che vi è una mancanza di corrente al motore, dovuta al tranciamento di un cavo; si ripartirà appena possibile. L'attesa dura quasi mezz'ora! Alla fine si riparte, e termina quella che un bambino lì presente ribattezza "la adventura del Tibidabo". Per me, salta la visita preventivata allo zoo, per ammirare "Copito de Nieve" (il famoso gorilla albino, attrazione dello zoo, deceduto qualche anno fa).
Qui, un link a un video reperito sul Youtube relativo alla funicolare

a barcellona ci sono altre due funicolari che conducono al parco di montjouich
altre funicolari le ho viste al santuario di montserrat, pochi km fuori città
anch'io parlo degli anni 80: da allora non ci sono più tornato

Indubbiamente la Spagna ha fatto molto, forse più di noi, per conservare e mantenere questi mezzi; ma la penisola dirimpettaia è comunque più avanti di noi nei trasporti pubblici urbani; basta ricordare che, già quando vi ero stato nel 1984 (unica volta), a Barcellona vi erano cinque linee di metropolitana (la prima risale come costruzione agli anni 20 del secolo scorso; per confronto, la prima linea di metro italiana, la B di Roma, è del 1955); praticamente, in un quarto d'ora si andava da un punto ad un altro qualsiasi della città.

@ Censin: io non credo che, almeno Roma,possa invidiare agli Spagnoli questo indiscutibile primato. La "Città Eterna" già dispone di metropolitane: la linea "A" e la linea "B" con varianti "B1" in esercizio da gennaio 2012 e "B2" di prossima cantierizzazione. Inoltre, sono in corso i lavori per la realizzazione della metro "C" fino a Piazza San Giovanni. A mio avviso già tutto questo è sufficiente,perché Roma nel sottosuolo (soprattuto in centro) nasconde tesori inestimabili che non mi sembra giusto distruggere (non esisterà mai progresso quando si distrugge il passato). Si potrebbe creare un anello ferroviario che costeggi internamente il raccordo anulare e le varie periferie potrebbero essere collegate al centro di Roma attraverso tranvie o metropolitane leggere. P.S.: chi non ama Roma, sicuramente mi contesterà (ma la cosa non mi fa né caldo né freddo).

@ evviva il tram: certamente la "morfologia" di Barcellona è ben diversa da quella romana, e più favorevole agli scavi: impianto della città a reticolo, con strade rettilinee e regolari, scarse o nulle testimonianze archeologiche nel sottosuolo. Anche, senza voler fare l'apologia del franchismo, un regime autoritario durato 36 anni, in grado di stroncare qualsiasi critica e opposizione all'esecuzione di lavori pubblici quando decisi (altro che NoTav!), imponendo anche notevoli sacrifici economici alla popolazione per reperire le risorse. Del resto,anche la famosa rete di metropolitana di Mosca venne iniziata e portata avanti in epoca staliniana!