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Fiat 500

Ultimo Aggiornamento: 29/11/2011 18:56
12/08/2011 11:17
 
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Fiat 500 è la denominazione di quattro modelli utilitari prodotti dalla casa automobilistica torinese FIAT a partire dal 1936, e di altre versioni derivate, costituite da versioni speciali o costruite su licenza.

Il termine Fiat 500, quindi, può essere riferito a:

Fiat 500 "Topolino" del 1936, e alle derivate:
Simca 5 del 1936
Simca 6 del 1947

Fiat Nuova 500 del 1957, e alle derivate:
Fiat 500 Ghia Jolly del 1957
Autobianchi Bianchina del 1957
Fiat 500 Moretti Coupé del 1961
Fiat 500 Ferves Ranger del 1966
Autobianchi Giardiniera del 1968
Fiat 500 Lucertola del 1969
Fiat Cinquecento del 1991

Fiat 500 del 2007, e alla derivata:
Abarth 500 del 2008

Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Fiat_500"
12/08/2011 11:28
 
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Fiat 500 "Topolino"






La Fiat 500, popolarmente chiamata "Topolino", è senza dubbio fra le automobili italiane più famose, anche se gli eventi e le circostanze che hanno portato all'ideazione di questo modello sono molto meno conosciuti.

Tutto ebbe inizio da un'idea di Benito Mussolini. Nel 1930, il Duce aveva convocato il senatore del Regno d'Italia Giovanni Agnelli per informarlo della "inderogabile necessità" di motorizzare gli italiani con una vettura economica che non superasse il costo di 5 000 Lire.

Un'idea di grande impatto propagandistico che, non appena eletto primo ministro, Hitler si affrettò a copiare convocando Ferdinand Porsche ed intimandogli di realizzare un'automobile dal costo non superiore ai 1 000 marchi; quella che sarebbe divenuta famosa con il nome di "Maggiolino".

La Fiat 500, meglio conosciuta come "Topolino", è un'automobile utilitaria della casa torinese, prodotta dal 1936 al 1955.





12/08/2011 11:34
 
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Fiat Nuova 500
La Fiat Nuova 500, anche conosciuta come Fiat 500 o come Cinquino, è un'automobile superutilitaria della casa torinese, prodotta dal 1957 al 1975.

La storia... [SM=g1907711]





L'ingegnere Dante Giacosa tra i due modelli di automobili che lo hanno reso celebre, la Topolino e la Nuova 500.



Fiat 500Giadiniera Kombi1969





Una Fiat Nuova 500 D del 1963. Sono ben visibili le portiere incernierate ancora dietro, le coppe e le modanature lungo le fiancate in alluminio lucidato, il tetto posteriore in lamiera e imbullonato, per consentirne la rimozione e la sostituzione con il telo capote lungo, tipo 500 N. Sulla carta di circolazione, infatti, la 500 D riporta la dicitura "trasformabile".



Uno tra i più famosi cartelloni pubblicitari dell'epoca per la Fiat 500 D.



Il servoclacson (o anello clacson), ideato dai Fratelli Vitaloni di Torino e applicato sul volante di una Fiat 500 D del 1964. Un elegante accessorio dell'epoca, che rispecchiava il gusto comune diffuso, soprattutto tra gli anni '50 e '60, per le cromature e i preziosismi estetici.




12/08/2011 11:52
 
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Fiat Nuova 500 F del 1966
La fiancata di una Fiat Nuova 500 F del 1966, in cui sono visibili le modifiche e le semplificazioni estetiche rispetto al precedente modello D: cerniere delle porte controvento; modanature d'alluminio assenti; nuove maniglie esterne a pulsante; parabrezza più alto e ampio; tetto posteriore integrato nello stampo del padiglione. Rimangono le molure cromate sotto gli sportelli e le coppe di vecchio disegno, anche se in metallo e non più in alluminio lucidato.



La scritta identificativa posteriore di una FIAT 500 F delle prime serie. In seguito sarà sostituita da una targhetta a barre orizzontali sovrapposte con la scritta "Fiat 500" e l'aggiunta di una "L" finale per il modello Lusso che l'affiancherà a partire dall'agosto del 1968.



[SM=g1834046] Storia.... [SM=g1907711]
12/08/2011 11:56
 
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Fiat 500 L
Cambiano i tempi. La FIAT, visto il successo della 500 F, decide di apportare delle sostanziali modifiche estetiche alla piccola vettura, per renderla più rifinita e "lussuosa". Nasce allora, nell'agosto 1968, la 500 L. La differenza più evidente è l'adozione di tubi cromati di rinforzo ai paraurti (il cosiddetto sistema ercolino), per offrire, alla vettura più piccola d'Italia, maggiore protezione nei parcheggi o nel traffico urbano.

All'esterno, oltre i rinforzi tubolari dei paraurti, le modifiche riguardano: tergicristalli, innestati a pressione e non più avvitati (saranno montati poi anche sulla successive serie della F che resta in produzione affiancata dalla L); fregio con i baffi sostituito dal più moderno stemma Fiat rettangolare; come nella F, clacson spostato più in basso, al supporto della balestra; targhetta identificativa con la scritta "Fiat 500 L" su due barre sovrapposte; coppe delle ruote meno bombate e di nuovo disegno più squadrato; cornici cromate al parabrezza, al lunotto (nelle guarnizioni nere) e sui gocciolatoi laterali.

All'interno la 500 L smentisce la leggendaria spartanità della 500 F e dei modelli precedenti con varie rifiniture: sedili reclinabili (offerti dal '70 come optional anche sulla F) e con un disegno nuovo a righe; rivestimento del pavimento in moquette; plancia ricoperta da plastica nera; nuovo cruscotto con indicatore carburante, identico a quello della 850, ma di colore nero anziché beige (questa modifica, al tempo tanto apprezzata, oggi, invece, non è tanto ben vista, in quanto snatura le forme tondeggianti e "liquide" della 500); volante a razze nero con logo rosso FIAT nel pulsante clacson; levette di apertura delle porte di nuovo design e spostate nella parte inferiore; nuove manovelle degli alzacristalli; comode tasche portaoggetti in plastica nera inserite sui due pannelli anteriori degli sportelli; tunnel centrale rivestito in plastica nera e dotato di una vaschetta portaoggetti davanti alla leva del cambio. La meccanica è la stessa della F. Per quanto riguarda la carrozzeria, questo modello seguirà, per ragioni economico-industriali, le modifiche apportate alla F nel corso della produzione: dal 1968 spostamento del clacson dal vano bagagli alla balestra; dal 1970 spostamento in alto della luce targa; dal luglio 1972 il cofano motore è tenuto aperto da un'astina anziché da una cinghia di gomma.

Anche gli optional introdotti sulla L, verranno estesi alla F: pneumatici radiali (dall'inizio produzione); antifurto-bloccasterzo (dal '70); rivestimento sedili in panno (dal '69). La gamma-colori si arricchisce di tinte in quel periodo all'ultima moda: nero e giallo. La produzione termina nel novembre 1972, quando la F e la L vengono sostituite dalla 500 R.

Prezzo di listino nel settembre 1968: 525.000 lire
Codice telaio: Fiat 110 F/L Berlina 500
Codice motore: 110 F 000
12/08/2011 12:02
 
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Fiat 500 R


Nel 1972 viene presentata al salone di Torino l'ultima versione, destinata a chiudere la longeva e intramontabile gamma delle 500: la 500 R, ossia "Rinnovata". Contemporaneamente è presentata anche la Fiat 126.
Il nuovo modello Sostituisce le versioni F e L, che escono di produzione, e riprende i canoni delle prime 500: semplificazione e spartanità. Il motore però è quello impiegato sulla 126 prima serie: il bicilindrico delle F e L con cilindrata aumentata a 594 centimetri cubici. Sulla nuova 126 eroga 23 cavalli a 4 800 giri, sulla 500 R la potenza rimane quella delle precedenti versioni: 18 cavalli (a 4000 giri anziché 4 400) e la coppia aumenta leggermente. Viene montato il rapporto al ponte più lungo (8/39) della Nuova 500 Sport, e unitamente al lievissimo aumento di coppia, la 500 R raggiunge finalmente i 100 km/h. Le caratteristiche all'esterno sono: soppressione di tutte le cromature (anche nei sottoporta); targhetta "Fiat 500" a barre sovrapposte sul cofano posteriore; cerchi ruote in lamiera stampata della 126, che, per la loro forma, non necessitano di coppe cromate; fregio Fiat a losanga sul frontale.

All'interno invece sono evidenti: cruscotto tipo F ma di colore nero e con scala tachimetrica della Nuova 500 Sport, con circolini rossi delle velocità massime posti a 30, 45 e 75 km/h, in virtù delle marce più lunghe; volante tipo F ma nero; sulla plancia spie indicatori di direzione (a sinistra del cruscotto) e proiettori a piena luce (a destra), interruttore luci, commutatore d'accensione e interruttore tergicristallo: scompare così l'interruttore della luce del cruscotto, che ora si accende automaticamente con le luci di posizione; soppressione di tutte le rifiniture della L: plastica alla plancia, moquette, tasche alle portiere, portaoggetti sul tunnel, etc.; divanetto posteriore di nuovo fisso; sedili non più reclinabili e rivestiti di vinilpelle in tinta unita, senza nessuna cucitura. Tra gli optional rimangono solo gli pneumatici radiali, i sedili in panno e l'antifurto-bloccasterzo. Viene prodotta soltanto all'Autobianchi di Desio e alla SicilFiat di Termini Imerese; a partire dal 1974, però, verrà prodotta solo nello stabilimento siciliano. L'ultimo esemplare esce proprio dalla Sicilfiat di Termini Imerese il 1º agosto 1975.

Gli anni Settanta saranno caratterizzati dall'avvento di forme più spigolose e squadrate, nonché da un uso più massiccio della plastica: la FIAT 126 prenderà il posto della 500 negli acquisti dell'epoca, ma non riuscirà mai, come aveva profeticamente dichiarato Dante Giacosa, a sovrapporsi alla vettura più amata d'Italia, capace ancora oggi di scatenare ricordi nostalgici, catturare l'attenzione divertita dei bambini, rapire e ipnotizzare chi la osserva, per quelle forme uniche e irripetibili, destinate a non tramontare mai.


Prezzo di listino nel novembre 1972: 660.000 lire.
Codice telaio: Fiat 110 F II Berlina 500
Codice motore: 126 A5 000
28/11/2011 18:09
 
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