Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.

 

 

 

 

 

 

 

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I guerrieri giunti dal Nord

Ultimo Aggiornamento: 06/08/2011 15:31
04/08/2011 19:30
 
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cronache dell'affermazione Norvegese in Europa
Correva l'anno 793, era l'8 Giugno quando il popolo vichingo entrò prepotentemente nella storia d'Europa devastando il pacifico monastero di Lindisfarne, sulla costa orientale della Gran Bretagna, saccheggiando, devastando e uccidendo barbaramente tutti i monaci dopo averli denudati delle loro vesti. Per i successivi secoli l'Europa vivette nel terrore di attacchi da parte di essi, attacchi che non erano rari. I vichinghi, inizialmente dediti a pirateria e saccheggio, iniziarono a stabilirsi nelle terre invase solo successivamente, per esempio in Normandia, futura terra di origine dei conquistatori d'Inghilterra e di Sicilia. Molto tempo era passato da quegli anni, all'epoca della storia che vi andremo a raccontare. La scandinavia era contesa dai discendenti di tali popolazioni, mentre venti di guerra spiravano su Europa e medio oriente, siamo nell'anno 1155 alla vigilia di guerre che sconvolgeranno gli equilibri del mondo allora conosciuto. Vi racconteremo la storia del giovane popolo Norvegese, del loro regno e della loro affermazione in una situazione politica tanto instabile. Essi si ritenevano discendenti diretti dei conquistatori vichinghi, ma, a differenza di loro, i Norvegesi erano abili commercianti per terre e per mari, invece di occuparsi di pirateria. Inoltre il Regno di Norvegia si era convertito al cristianesimo grazie all'azione del re Olaf II Haraldsson e si vantava anche di essere difensore del cristianesimo contro i pagani che ancora abitavano le fredde terre scandinave. Nonostante ciò essi rimanevano i feroci guerrieri di un tempo, temuti da tutti e da tutti rispettati.
[Modificato da l-lukyx 04/08/2011 19:34]

04/08/2011 19:42
 
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Bellum Crucis 6.2
Difficoltà m/m
[SM=x1140486] [SM=x1140486] [SM=x1140486] [SM=x1140486]

04/08/2011 20:52
 
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Aspettiamo cronache ed immagini [SM=x1140495]
05/08/2011 19:24
 
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L' alba di un novo stato
Anno 1155, la Norvegia era scossa dalle numerose guerre civili in atto. La nobiltà tutta si accordò allora per eleggere re Inge Gille del clan degli Haraldsson, il più giovane dei tre fratelli che si contendevano il trono.


Come prima detto lo stato si era convertito al cristianesimo e il devotissimo nuovo re, come prima cosa, proclamò il cardinale Jon Birgerson supremo sacerdote, con il compito di convertire alla religione cattolica gli abitanti ancora radicati nel paganesimo.


Egli si assicurò entrate costanti grazie all'apporto dei mercanti del regno, tra i quali spiccava la figura di Godred V di Man, proclamato infatti banchiere reale dallo stesso sovrano.
Vennero intavolate trattative diplomatiche con tutte le maggiori potenze, che concessero di aprire i loro porti alle navi Norvegesi, mentre venne raggiunto un accordo noto come il patto di Dijon, dal nome del castello francese nel quale si trattò. Il patto sanciva aiuto militare ed economico tra Francia, Norvegia e i Comuni Lombardi. Esso fu proposto dal capo degli ambasciatori di Inge Gille Hardlasson, Folkvid il Lawspeaker, ambasciatore del regno e capo degli emissari. Quando fu chiesto a uno di loro di andare a Roma, Folkvid volle adempiere egli stesso al compito e si precipitò dal Papa con sontuosi tributi in cambio della protezione reciproca e della reciproca alleanza.
Il primo obiettivo era senza dubbio l'unificazione della scandinavia sotto un'unica bandiera, uno stato cristiano al servizio del papa e sotto la sua protezione (il re aveva ricevuto l'unzione dal pontefice stesso), per questo motivo, nel marzo del 1158 venne recapitata una dichiarazione di guerra ai sovrani pagani di Svezia, i cui spadieri erano temuti in tutto il mondo allora conosciuto. La guerra non durò a lungo, grazie all'abilità di comando del principe Eystein Eysteinsson, comandante di quella vittoriosa operazione e da allora fido sysselmann, comandante delle forze armate Norvegesi sul campo, che decimò i nemici già in avvicinamento sfruttando arcieri provenienti dalla vicina Finlandia che investivano i nemici con una pioggia di fuoco e morte prima che la battaglia cominciasse.


Caddero in pochi mesi Skara, Uppsala e l'isola di Visby, ultima roccaforte della resistenza al dominio Norvegese, il popolo era in festa, ma all'improvviso giunsero da Roma le grida del pontefice: il popolo dei Mori, di fede islamica, stava dilagando nella penisola iberica, a discapito delle potenze cristiane. Urgeva aiuto. Sigurd Munn Sigurdsson, fratello minore del principe e fratello maggiore dello stesso re partì con un piccolo contingente di soldati alla volta di Garnatha , conquistata dopo pochi giorni di assedio. La cristianità aveva trionfato e la città da quel momenti preserverà il nome Grenada, che i Norvegesi gli dettero in onore dei cristiani spagnoli morti durante quella che fu la “prima crociata iberica”.
Sistemato il problema sorto con i Mori, un altro si presentò al re e al suo fido consigliere: le spie avevano appena avvistato una grande armata Danese proprio nei pressi di Skara. Il fato fu considerato come un affronto, lo stesso Papa Adriano IV alla richiesta del permesso di attaccare i Danesi acconsentì, non però senza qualche titubanza. Lo stesso re, al comando della propria armata varcò il confine il 9 ottobre del 1162 pronto per incontrare l'esercito Danese il dicembre dello stesso anno.


Lo scontro fu durissimo, una delle più aspre battaglie mai combattute, sotto una terribile bufera, dove la freschezza dei generali Norvegesi ebbe la meglio sull'esperienza dei nemici. Tutto ciò accadde presso Visby, mentre nella penisola dello Jylland un altro esercito metteva a ferro e fuoco le città, difeso da un ponte di barche creato dai Norvegesi che impediva agli avversari di viaggiare liberamente attraverso le loro isole. Dopo la caduta delle due città anche la capitale capitolò, mentre per i territori europei Danesi ci volle un altro anno. Il popolo Danese si era riunito completamente sotto la corona Norvegese nel 1165. a capo della spedizione vi era sempre Inge Gille Hardlasson. Nel 1166 venne conquistata dai navigatori vichinghi anche la cittadina finnica di Abo, l'unificazione poteva dirsi conclusa. L'assemblea del concilio dei nobili quel 7 maggio 1166 fu molto concitata, venne infine deciso che la corona sarebbe rimasta quella di Norvegia, mentre “il nascente stato nazionale si chiamerà Unione di Kalmar” estratto da un documento redatto quel giorno storico.


La capitale venne scelta in Roskilde. Proprio da lì un esercito partì, con al comando lo stesso re per conquistare i territori costieri del Baltico. Tutti avvertirono Inge Gille Hardlasson che le foreste lituane erano posti oscuri, popolate da popolazioni pagane ostili, ma il re non voleva fermarsi...

05/08/2011 19:26
 
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lasciate commenti sulla mia campagna e consigli per migliorarla

05/08/2011 19:37
 
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Conte
bella campagna ma secondo me avresti dovuto soffermarti un attimo di più sulla conquista dei Danesi per dare più enfasi alla cronaca









Quant'è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.
Quest'è Bacco e Arianna,
belli, e l'un dell'altro ardenti:
perché 'l tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe ed altre genti
sono allegre tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'e certezza.



05/08/2011 19:41
 
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credo tu abbia ragione mi soffermerò di più sulle conquiste

06/08/2011 15:31
 
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Cavaliere
concentrati sui dettagli delle battaglie, questo è il mio consiglio
[SM=x1140429]
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