27/07/2011 16:57 |
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| | | Post: 861 | Registrato il: 13/04/2009
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Ne abbiamo parlato in altre discussioni e mi pare utile raccogliere impressioni ed esperienze in un'apposita discussione.
Per sviluppo stand si intende uno sviluppo nel quale il rivelatore è estremamente diluito e la pellicola da trattare rimane immersa in esso ferma per un lungo periodo di tempo. Tipicamente si utilizza il Rodinal (oggi venduto con la sigla R09) e il classico stand prevede un'ora di immersione nel rivelatore diluito 1+200 a temperatura ambiente con agitazione all'inizio del trattamento per trenta secondi-un minuto e nessuna agitazione per il tempo successivo; vi sono poi diverse variazioni possibili. Si parla di semistand se si inserisce una agitazione a metà trattamento. In linea di massima si definisce stand un trattamento con diluizioni del Rodinal superiori a 1+100 e tempi superiori alla mezz'ora.
Va detto che questa tecnica risente parecchio di molte variabili, ancor più del trattamento tradizionale: qualità dell'acqua, residui chimici rimanenti nella tank, forma della spirale e della tank possono condizionare i risultati. Molto meno la temperatura. Pertanto è opportuno che ognuno che voglia cimentarsi con lo sviluppo stand trovi attraverso prove, il suo modus operandi.
Attualmente uso lo stand come sistema standard di sviluppo in b/n perché mi permette di avere negativi allo stesso tempo tempo ben stampabili in camera oscura e ben scansionabili con ombre e alte luci ben leggibili e un impatto molto simile alla scena reale ripresa (quindi non un piattume grigiastro come molti, che non hanno provato a fare uno stand, suppongono si ottenga da questa tecnica di sviluppo).
Dopo mesi di prove sono arrivato a questo modo di procedere che mi permette uno sfruttamento tale della sensibilità da poter sovraesporre di due stop con tranquillità. Funziona benissimo con pellicole tradizionali (Efke, Pan F, FP4, HP5, retro 100), mentre non l'ho sufficientemente provato con le pellicole a grani tubolari che peraltro poco apprezzo e pochissimo uso:
- prebagno da tre a cinque minuti a seconda della pellicola;
- Rodinal diluito 1+200 (almeno 4 ml di sviuppo);
- due ore di tempo;
- agitazione costante i primi trenta secondi;
- un rovesciamento di tank dopo un'ora;
- fissaggio, lavaggio e bagno in imbibente come di consueto.
Nei prossimi post invierò qualche immagine di esempio, contestualizzandola.
Andrea
Art is what you can get away with, Andy Warhol |
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27/07/2011 17:11 |
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| | | Post: 862 | Registrato il: 13/04/2009
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Un immagine, ripresa con 2,8F e il Mutar 0,7 su Pan F, con una differenza tale tra zone in ombra i in luce da smadonnare in camera oscura o chiara utilizzando uno sviluppo tradizionale. La resa tonale è veramente molto estesa e si nota nonostante la compressione per generare il .jpg a risoluzione monitor.
Andrea
Art is what you can get away with, Andy Warhol |
27/07/2011 17:14 |
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| | | Post: 863 | Registrato il: 13/04/2009
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[Modificato da Hologon 27/07/2011 17:16]
Art is what you can get away with, Andy Warhol |
27/07/2011 17:14 |
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| | | Post: 864 | Registrato il: 13/04/2009
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Una seconda immagine, ripresa con Tele-Rolleiflex a tutta apertura e su Efke 50 esposta a 200: oltre al dettaglio, è evidente la resa tonale che un'altro sviluppo avrebbe contratto, anche a causa della luce radente presente al momento della ripresa.
Purtroppo qui la compressione necessaria alle dimensioni supportate da questa piattaforma sega drasticamente la fantastica ricchezza di particolari dell'originale.
Andrea
[Modificato da Hologon 27/07/2011 17:17]
Art is what you can get away with, Andy Warhol |
27/07/2011 17:20 |
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| | | Post: 865 | Registrato il: 13/04/2009
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Questa immagine ha in comune gli stessi dati della precedente. La differenza di luminosità tra la rete in primo piano e la stazione sullo sfondo avrebbe reso impossibile leggere correttamente sia luci che ombre con un altro sviluppo.
Andrea
Art is what you can get away with, Andy Warhol |
27/07/2011 20:38 |
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| | | Post: 1.993 | Registrato il: 07/11/2006
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Caro Andrea,
mi hai talmente incuriosito con questo "stand" che credo che inizierò a sviluppare, a settembre, proprio da qui.
Anche perchè, tra le tante motivazioni preferenziali (per questo tipo di processo) che ho letto nella lunga ma interessantissima discussione sull'argomento che mi hai a suo tempo consigliato, ne manca una ... la mia.
Che, (tutto sommato) mi pare un procedimento molto adatto ad un principiante come me.
Infatti
- non devi combattere con tempi brevi
- non devi combattere con oscillazioni termiche
- non devi combattere con le migliaia di descrizioni sulle modalità di agitazione necessarie (timida, leggera, decisa, vigorosa, energica, continua, alternata, ...)
- hai tutto il tempo per "pensare" ad altro, ovvero ... non fare danni!
Quindi ci proverò, riportando quanto prima le mie osservazioni ... da iniziato.
[Modificato da softstudio2 27/07/2011 20:40] GiBi
TESSERA RolleiClubItalia n°13 |
04/10/2011 15:05 |
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| | | Post: 0 | Registrato il: 04/10/2011
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Salve
A prescindere dai gusti personali, che a volte sono tutto, vorrei ringraziare "Hologon" Andrea per aver fornito una chiarissima descrizione del metodo STAND.
Quindi mi sono dato alla scoperta del nuovo "vecchio" metodo.
Recentissimamente ho sviluppato tre rulli da 120 HP%, Rollei Superpan200 e Across100 tutti contemporaneamente nella stessa sviluppatrice.
Il risultato a mio personalissimo giudizio è fantastico, il metodo è forse un po lento ma ti leva l'ansia, tempi da rispettare e trattamenti diversi per pellicola.
Unico problema potrebbe essere la temperatura costante, ma nel mio caso la mia CO autocostruita in garage è molto piccola e coibentata per cui con un semplice termo ventilatore comandato da un termostato mantengo il tutto a 20 gradi.
Una curiosità, il Rodinal è l'unico rivelatore o esistono altre possibilià??
Grazie ancora |
04/10/2011 15:19 |
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| | | Post: 956 | Registrato il: 13/04/2009
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Benvenuto Walter, felice di esserti stato d'aiuto!
Andrea
Art is what you can get away with, Andy Warhol |
04/10/2011 15:21 |
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| | | Post: 957 | Registrato il: 13/04/2009
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Grazie a una segnalazione pervenutami da un amico forumista, c'è nel primo intervento di questa discussione un mio refuso - di cui mi scuso - che può ingenerare confusione in chi legge.
Al posto di: «uno sfruttamento tale della sensibilità da poter sovraesporre di due stop con tranquillità» leggete «uno sfruttamento tale della sensibilità da poter tirare la pellicola di due stop con tranquillità». Se chi ne ha i poteri potesse effettuare la correzione, gliene sarei grato.
Andrea
Art is what you can get away with, Andy Warhol |
05/01/2020 17:13 |
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| | | Post: 2 | Registrato il: 04/10/2011
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Da diverso tempo sviluppo in stand con il rodinal, ora sto provando anche con i suoi successori della ADOX Adonal e APH09 ma penso che le differenze siano minime. Vorrei provare anche con HC110 ma non ho trovato indicazioni precise in merito, chiedo a Hologon se ha qualche esperienza in merito
molte grazie |
12/01/2020 22:27 |
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| | | Post: 1.086 | Registrato il: 23/01/2010
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Devo dire che questo stand mi incuriosisce molto....mi devo decidere a provarlo.....
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Buona Luce a tutti!!!
Pierluigi
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