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Politica internazionale

Ultimo Aggiornamento: 25/03/2024 17:50
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12/03/2013 20:59
 
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Referendum per la sovranità delle Falkland.
Votano solo i britannici, pressione sugli Usa
Oggi e domani meno di duemila elettori chiamati alle urne nelle isole dell'Atlantico al centro della disputa territoriale tra Regno Unito e Argentina. Risultato scontato in favore di Londra: lo scopo è mettere alle strette Washington per ottenere un appoggio ufficiale al controllo britannico sull'arcipelago.

Il governo delle Falkland (che gli argentini chiamano con il nome locale di Malvinas) è impegnato a far sì che l'affluenza sia la più alta possibile tra i 1650 elettori registrati chiamati a pronunciarsi sul destino amministrativo delle isole, alcune delle quali molto remote. Veicoli, aeroplanini e navi sono stati mobilitati per aiutare gli elettori che vivono nelle aree più distanti a raggiungere i seggi elettorali. E ci saranno osservatori internazionali a vigilare sulla correttezza di un quesito molto preciso: "Volete che le Isole Falkland mantengano il proprio status di Territorio d'Oltremare del Regno Unito?". L'aspettativa è che i sì prevalgano in maniera massiccia, un grimaldello importate di fronte a ogni futura rivendicazione territoriale del governo argentino. Ma soprattutto uno strumento di pressione nelle mani di Londra per convincere la comunità internazionale, gli Usa in primo luogo, a schierarsi ufficialmente nella disputa. Una mossa che finora gli americani hanno sempre evitato di compiere, da ultimo il neosegretario di Stato Usa John Kerry durante la sua recente visita a Londra. "Gli Usa riconoscono l'amministrazione de facto delle isole - ha detto Kerry - ma non prendono posizione sulle rivendicazioni di sovranità delle parti".

La "sovranità" sul territorio delle isole è un argomento spesso invocato dal governo argentino che accusa gli abitanti di essere popolazioni "trapiantate" nel territorio di un altro Paese e sostiene che le risoluzioni dell'Onu obblighino la Gran Bretagna a risolvere in modo bilaterale la disputa. Mentre Londra utilizza sempre il termine "autodeterminazione", che si concentra più sulla popolazione che non sul territorio in cui essa vive.

Gli argentini accusano la Gran Bretagna di aver loro sottrato le Falkland due secoli fa, e nel 1982 - sotto il governo Thatcher - i due Paesi combatterono una guerra che durò oltre due mesi e costò ai due eserciti quasi mille vite.

Il governo delle Falkland è una democrazia diretta in gran parte autonoma, che delega al governo di Londra la difesa e gli affari esteri. Il rappresentate della regina ha potere di veto sulle decisioni del governo locale. La popolazione è rimasta, per scelta, molto ridotta: esclusi i militari e i contractor britannici, vivono sulle isole 2563 persone e solo 1973 hanno lo status di "isolano". Il referendum esclude tutti coloro che non hanno passaporto britannico e che non vivono nelle isole da almeno un anno. Un bacino elettorale dunque molto ridotto per il referendum, il cui esito apparte scontato. Subito dopo il voto una delegazione del governo partirà per Washington per fare opera di lobby presso il Congresso.
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che buffoni gli inglesi [SM=g27996]
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