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Politica internazionale

Ultimo Aggiornamento: 25/03/2024 17:50
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13/03/2012 16:54
 
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Le Falkland trent'anni dopo: per il rock inglese
( e Sean Penn) sono argentine


Roger Waters e Morrissey si espongono pubblicamente nel Paese Sudamericano: «Le isole dovrebbero appartenere a voi»


MILANO - A ormai trent'anni di distanza quella che sembrava una guerricciola, continua a far parlare di sé: il tentativo di invasione delle Falkland voluto dai militari argentini, il 19 marzo del 1982, divenne presto un evento generazionale ben presente e mai dimenticato nella cultura popolare di inglesi e sudamericani. Nonostante la brevissima durata (tre settimane) e il numero di vittime tutto sommato non altissimo (comunque 1000).

TENSIONE- Ora che si avvicina l'anniversario, la tensione cresce, nonostante i successivi ottimi rapporti tra gli establishment dei due Paesi. Da un lato il film sulla Thatcher, The Iron Lady ha riaperto diverse ferite dalle parti della Pampa: visto che fu proprio la Signora di Ferro, la grande vincitrice della velocissima guerra. Ma il fatto curioso è che ad alimentarla, la tensione, siano personaggi dello spettacolo britannico ( e americano). E non con revanscisti empiti patriottici. Tutto il contrario: per due dei campioni del rock made in England, l'ex Smiths Morrissey e l'ex Pink Floyd Roger Waters, le Falkland dovrebbero chiamarsi Malvinas e appartenere all'Argentina.

ROGER, UN PASSO INDIETRO - Ha iniziato Waters, qualche settimana fa: in tournée a Buenos Aires per la riedizione del monumentale The Wall ha dichiarato, «Le Malvine dovrebbero essere argentine». Frase assai forte, subito rimbalzata in patria, dove è partito un gran polverone: Roger ha subito fatto un passo indietro «È assurdo prendere posizione in una questione così complicata come quella delle Falkland». Lui che al tema dedicò in pratica l'ultimo album dei «Pink Floyd tutti insieme», The Final Cut, anno 1983.

MORRISSEY, IL PROVOCATORE- Non ha fatto alcun passo indietro invece Morrissey, che in Inghilterra è uomo molto ascoltato ( quanto controverso). Uno capace di dire, ai tempi della terribile strage norvegese di Utoya «che non era meno grave dei maltrattamenti sugli animali». Bene, a Buenos Aires, ha fatto vestire tutta la band con delle magliette che recavano la scritta :«We Hate William e Kate», odiamo la coppia reale in sostanza. E poi ha detto: «È ovvio che le Malvine appartengano all'Argentina». Altro grave scandalo su tutti i tabloid di Britannia.

SEAN PENN: «NEOCOLONIALISTI» - Oltre ai due «nemici in casa», anche gli americani si sono uniti al coro antibritannico: Sean Penn ha preso nettamente posizione: «Gli inglesi alle Malvinas sono neocolonialisti. Ed è stato un affronto mandare il principe "Guillermo" (così in spagnolo, ndr) a fare il servizio militare laggiù». Così pure Matt Groening, l'inventore dei Simpson ha appoggiato su Twitter le rivendicazioni sulle isole degli argentini. Che probabilmente non s'aspettavano tanta solidarietà.

CORRIERE.IT

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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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