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L'Impero Romano conosceva Jahvè?

Ultimo Aggiornamento: 26/06/2011 15:56
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26/06/2011 14:09
 
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L'Impero Romano, dalla sua nascita nel 753, ha mai conosciuto e adorato Jahvè? e se no, perchè non l'ha fatto? E tutti gli altri imperi della terra?
Grazie
26/06/2011 14:30
 
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.Piero:, 26.06.2011 14:09:

L'Impero Romano, dalla sua nascita nel 753, ha mai conosciuto e adorato Jahvè? e se no, perchè non l'ha fatto? E tutti gli altri imperi della terra?
Grazie



Il giorno di Pentecoste del 33 E.V. “residenti temporanei di Roma, sia giudei che proseliti”, videro il risultato del versamento dello spirito santo, e alcuni di loro furono senz’altro fra i 3.000 che vennero battezzati in quell’occasione. (At 2:1, 10, 41) Tornati a Roma, indubbiamente predicarono, contribuendo alla formazione di una congregazione cristiana molto forte e attiva, della cui fede, come disse l’apostolo Paolo, ‘si parlava in tutto il mondo’. (Ro 1:7, 8) Sia Tacito (Annali, XV, 44) che Svetonio (Le vite di dodici Cesari, VI, 16) menzionano i cristiani di Roma.
Paolo scrisse alla congregazione cristiana di Roma verso il 56 E.V., e circa tre anni dopo giunse a Roma prigioniero; tuttavia già prima e in circostanze diverse aveva avuto intenzione di recarvisi. (At 19:21; Ro 1:15; 15:22-24) Ma ora, benché prigioniero, fu in grado di dare completa testimonianza a quelli che venivano a casa sua. Per due anni, in quelle condizioni, continuò ‘a predicare loro il regno di Dio e a insegnare le cose inerenti al Signore Gesù Cristo con la più grande libertà di parola, senza impedimento’. (At 28:14-31) Persino la guardia pretoriana dell’imperatore venne a conoscenza del messaggio del Regno. (Flp 1:12, 13) Quindi, come era stato predetto, Paolo ‘diede completa testimonianza anche a Roma’. — At 23:11.
Nei due anni di detenzione a Roma Paolo trovò il tempo di scrivere le lettere agli Efesini, ai Filippesi, ai Colossesi e a Filemone. Sempre a Roma, evidentemente in quello stesso periodo, Marco scrisse il suo Vangelo. Nel 61 E.V., poco prima o immediatamente dopo la sua liberazione, Paolo scrisse la lettera agli Ebrei. (Eb 13:23, 24) Durante la sua seconda prigionia a Roma, verso il 65 E.V., Paolo ricevette la visita di Onesiforo e scrisse la seconda lettera a Timoteo. — 2Tm 1:15-17.
Mentre Paolo, Luca, Marco, Timoteo e altri cristiani del I secolo si recarono a Roma (Flp 1:1; Col 4:10, 14), non c’è alcuna prova che Pietro vi sia mai andato, come vorrebbero certe tradizioni. I racconti relativi al martirio di Pietro a Roma si basano unicamente sulla tradizione e non hanno un solido fondamento storico. — Vedi PIETRO, LETTERE DI.
La città di Roma si fece una pessima reputazione per la persecuzione dei cristiani, specie durante i regni di Nerone e Domiziano. I motivi della persecuzione erano due: (1) il grande zelo degli evangelizzatori cristiani nel convertire altri, e (2) la loro irremovibile presa di posizione nel rendere a Dio, anziché a Cesare, le cose di Dio. — Mr 12:17.

Anche se non viene detto specificamente che i romani abbiano conosciuto o no Jahvè,una cosa è certa,che a Roma c'erano cristiani e anche una fiorente congregazione a cui l'apostolo Paolo scrisse la sua lettera che troviamo nella Bibbia(Ai Romani)

Sicuramente,il nome di Geova veniva predicato allora,come lo si fà tutt'ora a chiunque e in qualunque nazione della terra! [SM=g28004]

26/06/2011 14:40
 
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.Piero:, 26/06/2011 14.09:

L'Impero Romano, dalla sua nascita nel 753, ha mai conosciuto e adorato Jahvè? e se no, perchè non l'ha fatto? E tutti gli altri imperi della terra?
Grazie


Scusami Piero ma non ho capito il senso della tua domanda. A parte il fatto che L'Impero romano (in latino Imperium Romanum) è lo Stato romano consolidatosi nell'area euro-mediterranea tra il I secolo a.C. e il IV secolo.
Le due date che generalmente identificano l'inizio e la fine di un'entità statuale unica sono il 27 a.C., primo anno del principato di Ottaviano, con il conferimento del titolo di Augusto, e il 395, allorquando, alla morte di Teodosio I, l'impero viene suddiviso in una pars occidentalis e in una orientalis.

Cosa intendi con conosciuto e adorato Jahvè? Perchè fai risalire la nascita dell'Impero Romano al 753?

Cristo è morto sotto l'Impero Romano, i Romani occuparono e distrussero Gerusalemme dove, anche se tra ipocrisia e tradizioni, si praticava l'adorazione a Geova, soldati e ufficiali Romani si convertirono, quindi mi spieghi cosa vuoi dire?

Grazie



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“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”.
(Isaia 41:10)

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26/06/2011 15:56
 
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Chiedo scusa se non mi sono espresso correttamente.
Ho parlato di Impero Romano, intendendo "Roma", con i suoi Re e i suoi sacerdoti, dalla sua storica fondazione, nel 753, fino a Costantino e oltre, in cui Roma conosce ed accetta la fede cristiana.
In effetti si può dire che Roma, dopo i primi secoli, conobbe la fede giudaica, ma verosimilmnte non la considerava "vera fede" o "vera religione", e Jahvè non era considerato il "vero Dio".

Però l'ebraismo era "sopportato" in Roma, insieme a tutte le altre religioni che ivi confluivano; c'era insomma libertà religiosa, anche se i Romani avvano la loro personale concezione religiosa, prevalentemente pagana, che consideravano l'unica vera religione.

Al contrario, i cristiani furono in un primo momento rifiutati, basta vedere come si esprimono gli storici romani su questa religione-superstizione, e i motivi sono diversi.

Ma in effetti Jahvè non era molto conosciuto come Dio, nè ritenuto il vero Dio: era semplicemente indifferente al popolo romano. Molto inizia a cambiare dopo Cristo, con conversioni sempre più numerose, ma sempre in netta minoranza, soprattutto a Roma e in Italia, mentre era più considerato in Africa e medio-oriente.

Come spiegate, dal vostro personale punto di vista, questo rifiuto di Jahvè di rivolgersi anche al popolo romano, oltre che a quello ebreo?
Perchè Roma non è stata coinvolta nella Rivelazione e nell'Alleanza da parte del Dio di Israele?
Forse proprio perchè Lui era "solo" il Dio di Israele?
Perchè non far conoscere i suoi 20 comandamenti anche ai romani?
Come avrebbero potuto vivere rettamente i romani, fin dal 753, senza alcuna legge divina?

Faccio riferimento solo ai romani perchè fra i più vicini a Israele, ma potrei fare lo stesso discorso per gli egiziani, i cananei, gli assiri e babilonesi, praticamente tutti esclusi da qualsiasi alleanza.

Non parliamo poi delle nazioni e continenti lontani, che Jahvè e Gesù sembravano non conoscere neanche.

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