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Lo strano caso del Fungilin

Ultimo Aggiornamento: 06/07/2011 18:42
17/06/2011 00:59
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E' opinione comune che il Fungilin sia stato tolto dal commercio in quanto poco costoso e, quindi, poco redditizio per la azienda produttrice.
Ho però scoperto che un farmaco similare e, precisamente, il Mycostatin (confezione da 100 ml.), prodotto dalla stessa casa farmaceutica, ha un prezzo al pubblico di appena 6 euro e rotti.
E allora mi chiedo: se Fungilin e Mycostatin avevano all'incirca lo stesso prezzo di vendita, perché solo il primo non viene più commercializzato in Italia, mentre in altri paesi continua ad essere in vendita ad un prezzo relativamente basso?
Perché la stessa, presunta, logica commerciale che si ritiene colpevole della scomparsa del Fungilin dalle farmacie italiane, non ha indotto il produttore a ritirare dal commercio anche l'altro prodotto?




Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità (O.Wilde)
17/06/2011 08:02
Post: 888
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Da quello che so il principio arrivo del Fungilin (Amfotericina B) è una molecola oramai superata per le mocosi umane (il Fungilin è un farmaco ad uso umano) mentre la Nistatina, che è il principio attivo del Mycostatin, bene o male riesce ancora a rendersi utile per gli esseri umani. In ogni modo, anche questa discussione è la prova provata che era si una notizia l'uscita dal mercato del Fungilin, altro che balle. Ma sulla stampa di settore nessuno ne ha parlato, prima che lo scrivessi io. Meditate gente, meditate.
[Modificato da (Giuseppe) 17/06/2011 08:04]
Valendino Giuseppe R.N.A CP09
17/06/2011 08:31
Post: 1.991
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Re:
(Giuseppe), 17/06/2011 08.02:


il principio arrivo del Fungilin (Amfotericina B) è una molecola oramai superata per le mocosi umane



Giuseppe, questa giustificazione, apparentemente plausibile, non mi convince molto.
Se fosse davvero così, perché il Fungilin (soluzione iniettabile) continua ad essere fornito alle aziende ospedaliere? E perché la sospensione orale continua ad essere in vendita in altri paesi?
Evidentemente, il principio attivo del farmaco ha ancora una sua efficacia.




Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità (O.Wilde)
17/06/2011 08:55
Post: 437
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Non entro nel caso specifico del fungilin che sinceramente non conosco.
Nel corso dell' assemblea FOI di Piacenza ho consegnato al consigliere federale Barraja una lettera di Giuseppe sulla ricerca scientifica in ornitologia ed eventuali investimenti, A parte forse qualche vena polemica di Giuseppe era comunque condivisibile. Nel corso dell' assemblea il presidente ha comunicato che e' iniziata una collaborazione con la facolta' di medicina veterinaria di Torino( erano presenti i rappresentanti) proprio sullo studio di queste problematiche, piu' o meno cio' che chiedeva Giuseppe nella lettera. Io spero che questa collaborazione, anche con l' ausilio di noi allevatori, sia proficua , e aiuti a risolvere casi come questo del fungilin.

Guido
Guido foi d211
17/06/2011 15:58
Comunque ritornando all'efficacia del farmaco sui canarini, e' efficace il Fungilin, ma da come si evince da queste schede postate da me, il farmaco che si avviciFUNGIZONE*50MG IV 1FL 10ML

NOME COMMERCIALE FUNGIZONE*50MG IV 1FL 10ML


AZIENDA Bristol-Myers Squibb S.r.l.


CLASSE H


RICETTA OSP - medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico


ATC J02AA01
Amfotericina


PRINCIPIO ATTIVO amfotericina B (FU) (DC.IT)


GRUPPO TERAP. Antimicotici, Antileishmaniosi


TIPOLOGIA Amfotericina


VALIDITA' 24 mesi


TEMP. CONS. da +2° a +8°



INDICAZIONI TERAPEUTICHE

trova specifica indicazione nel trattamento delle infezioni micotiche disseminate potenzialmente gravi e progressive (non va usata per micosi non invasive), comprendenti la coccidioidomicosi, la criptococcosi (torulosi), la moniliasi disseminata, l'istoplasmosi, la leishmaniosi sudamericana e la blastomicosi nord e sudamericana (come seconda scelta).

POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE

deve essere somministrato mediante fleboclisi lenta entro un periodo di tempo compreso approssimativamente fra le 2 e le 6 ore (in base alla dose somministrata), con le abituali precauzioni osservate per la terapia endovenosa. La concentrazione consigliata per la fleboclisi è di 0,1 mg/ml (1 mg/10 ml). Poiché la tolleranza all'amfotericina B varia da individuo a individuo, il dosaggio va stabilito in base alla necessità del singolo paziente (sede dell'infezione, agente eziologico, ecc). Il trattamento deve essere istituito con una dose giornaliera di 0,25 mg/kg di peso corporeo (in 2-6 ore) che poi si aumenta gradualmente fino a raggiungere un dosaggio ottimale. Sebbene non sia stato provato essere un metodo attendibile per svelare un'intolleranza, la somministrazione di una dose iniziale (1 ml in 20 ml di soluzione di destrosio al 5%) endovena in 20-30 minuti dovrebbe essere preferita. La temperatura, il polso la respirazione, e la pressione saranno controllate ogni 30 minuti per 2-4 ore. Nei pazienti in buone condizioni cardiopolmonari con infezione fungina grave e rapidamente ingravescente, che hanno tollerato la dose iniziale senza gravi reazioni possono ricevere 0,3 mg/kg di amfotericina B endovena in 2-6 ore. Si consiglia una seconda dose più piccola (es. 5-10 mg) in quei pazienti con disfunzione cardiopolmonare o una reazione grave alla dose test. Il dosaggio può dunque essere aumentato di 5-10 mg al giorno fino al dosaggio finale di 0,5-1 mg/kg. Il dosaggio giornaliero totale può, in genere, aggirarsi su un livello di 1 mg/kg di peso corporeo (o di 1,5 mg/kg a giorni alterni) con infezioni severe causate da patogeni meno suscettibili. Avvertenza: in nessun caso si deve superare un dosaggio giornaliero totale di 1,5 mg/kg di peso corporeo. Un sovradosaggio da amfotericina B può produrre un arresto cardiaco potenzialmente fatale o cardiorespiratorio (vedere Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego e Sovradosaggio nel RCP). Il trattamento delle micosi profonde può durare da 6 a 12 settimane o più. Moniliasi: nelle infezioni disseminate o profonde, le dosi usuali vanno da 0,4 a 0,6 mg/kg/die per 4 settimane o più. In dipendenza dalla severità dell'infezione possono essere necessari dosaggi fino a 1 mg/kg. Il trattamento prosegue fino al miglioramento clinico e può essere necessario soministrare dosi complessive di 2-4 g negli adulti. Dosaggi più bassi (0,3 mg/kg) possono essere impiegati in circostanze speciali, per esempio nelle esofagiti da candida, resistenti alla terapia locale e nell'impiego concomitante con altri antifungini. Criptococcosi: il trattamento della criptococcosi con Fungizone nei pazienti non immunocompromessi richiede di norma dosi di 0,3 mg/kg/die per periodi di circa 4-6 settimane o fino a che le colture settimanali risultano negative per un mese. Nei pazienti immunosoppressi e/o con meningite, l'amfotericina B può essere data in combinazione con altri antifungini per 6 settimane, con dosaggi che possono essere aumentati in pazienti gravemente ammalati o in quelli che ricevono il farmaco da solo. Nei pazienti con meningite criptococcica e AIDS, può essere necessario impiegare dosi più elevate (0,7-0,8 mg/kg/die) e per un periodo più lungo, fino a 12 settimane. Nei pazienti con AIDS con colture negative dopo un ciclo di trattamento, può essere considerata una terapia cronica soppressiva, es. 1 mg/kg per settimana. Coccidioidomicosi: nella coccidioidomicosi primaria che richiede un trattamento, Fungizone deve essere impiegato a dosi di 1 mg/kg/die fino ad un massimo di 1,5 mg/kg/die, per una dose cumulativa da 0,5 a 2,5 g negli adulti, in relazione alla severità del sito dell'infezione. Nelle meningiti coccioidali, può essere richiesta la somministrazione sistemica o intratecale come descritto nei riferimenti standard. Blastomicosi: nei pazienti gravemente malati con blastomicosi, Fungizone è raccomandato a dosaggi compresi tra 0,3 e 1 mg/kg/die fino ad una dose complessiva di 1,5-2,5 g negli adulti. Istoplasmosi: nell'istoplasmosi cronica polmonare o disseminata, si raccomandano dosaggi compresi tra 0,5 e 1 mg/kg/die fino ad una dose complessiva di 2-2,5 g negli adulti. Uso pediatrico: la sicurezza e l'efficacia nei pazienti in età pediatrica non sono state stabilite con studi adeguati e ben controllati. Infezioni fungine sistemiche sono state trattate nei pazienti pediatrici senza alcuna segnalazione di particolari effetti indesiderati




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Specialità Azienda Principio attivo









na di piu' al Fungilin e' il Fungizone, il Mycostatin credo che sia altra cosa, un abbraccio. [SM=g10400]
17/06/2011 15:59
tecnica di MYCOSTATIN OS SOSP FL 100ML

Principio attivo NISTATINA

Gruppo terapeutico ANTIMICROBICI INTESTINALI

Tipo prodotto FARMACO ETICO Regime S.S.N. CONCEDIB.ESENTE

Classe A Tipo Ricetta RR - RIPETIBILE

Forma Farm. SOSPENSIONE OS Contenitore FLACONE

Validità 36 MESI Data Commerc.

Prezzo A.T.C. A07AA02

Produttore BRISTOL-MYERS SQUIBB Srl

Nota CUF nota cuf non prevista

MONOGRAFIA di MYCOSTATIN OS SOSP FL 100ML

Note Cuf Ticket regionali Principi attivi Tipo ricetta Tipo prodotto

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18/06/2011 00:29
Post: 1.995
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Si, Alessandro, sappiamo che il Fungilin ha un principio attivo che è diverso da quello del Mycostatin, mentre è lo stesso del Fungizone commercializzato in Francia.
Il tema della discussione è un altro.
Si è detto che il Fungilin sarebbe stato ritirato dal commercio perché poco redditizio, sotto il profilo economico, per la azienda produttrice. Se fosse questo il vero motivo, la Bayern-Squibb avrebbe dovuto ritirare dal commercio non solo il Fungilin, ma anche tutti gli altri farmaci poco costosi da lei prodotti (ad esempio il Mycostatin).
Si è anche detto che le ragioni della mancata commercializzazione del Fungilin sarebbe la sua scarsa efficacia contro le affezioni umane.
Ciò è però smentito dal fatto che se ne continua la distribuzione nelle strutture ospedaliere e la vendita nelle farmacie di altri paesi europei.
Ma allora perché non è più distribuito alle farmacie italiane?



Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità (O.Wilde)
19/06/2011 02:00
Post: 450
Registrato il: 11/03/2007
Utente Senior
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I motivi per cui il fungilin non è più venduto in Italia li conosce solo la casa farmaceutica. Probabilmente non era più economicamente utile venderlo in Italia, mentre all'estero lo è ancora; questa è la prima più probabile spiegazione che mi viene in mente.

Saluti
Gianluca


__________________________________________________
Dr. Gianluca Todisco
Medico Veterinario, PhD
Consulente Sanitario in Canaricoltura e Ornitologia
Specialista in Fisiopatologia della Riproduzione degli Animali Dmestici
Dottore di Ricerca in Biotecnologie della Riproduzione
393.7506220
todvet@yahoo.it
www.todvet.it
20/06/2011 10:08
Post: 220
Registrato il: 21/10/2004
Utente Junior
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E anzichè fare ipotesi, provare a chiedere i motivi direttamente alla casa farmaceutica?

Un email non costa nulla e, come dice il proverbio, chiedere è metà dell'avere.

Ciao, Roberto
23/06/2011 17:44
Il fungilin è l’unico antibiotico che ho somministrato ai miei canarini senza previa consultazione del medico veterinario. Ha ragione il dottor Cattarossi quando scrive che è loro compito prescriverli qualora gli esami e la visita dei soggetti ne consigliano l’utilizzo.
Non l’ho utilizzato come cura ma come prevenzione, sapendo però che non viene assorbito a livello sistemico. Alcuni anni fa, navigando su internet, sono venuta a conoscenza della macrorabdiosi (micosi 80), malattia che spesso decorre in modo quasi asintomatico negli adulti ma non nei pulli, che muoiono nella prima settimana di vita.
Anche quest’anno come negli anni scorsi ho somministrato ai pulli appena nati, la prima settimana, la pappina di imbecco con fungilin. Forse è stata decisiva per la loro sopravvivenza o forse no. Lo saprò il prossimo anno quando non farò più questa profilassi.
23/06/2011 22:42
Post: 1.430
Registrato il: 11/12/2005
Utente Veteran
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4 anni fà in terza covata,davo l'imbeccata a tutti i pullus,mi accorsi che avevano tutti delle postulette nel becco,alcuni morirono,mi consigliarono il fungilin,e tutti i pullus sopravvissuti guarirono.
Da allora non mi è più capitato,spesso mi capita di avere norwich e crest,ma anche qualche gloster che non allevando fanno debilitare la prole,tant'è che arrivano a non aprire più il becco,allora li tolgo,ma prima metto mezza goccia di fungilin sul becco,dopo un paio d'ore i pullus riaprono il becco così che la balia li può imbeccare
[Modificato da david forti 23/06/2011 22:42]
tradizione distinzione
david:il forum foi come il titanic
05/07/2011 15:31
Post: 4
Registrato il: 04/03/2010
Utente Junior
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sempre sul Fungilin e Terapie varie
Gent. Anna Julia,
rispondo volentieri al suo invito.
Penso che l'utilizzo del Fungilin nella prima settimana di vita non abbia molto significato, o per lo meno dobbiamo ancora capire perchè funziona. Infatti la Micosi 80 è una malattie che colpisce sopratutto i giovani in muta e gli adulti sottoposti a forti stress di varia origine.
Penso che ci siano molto farmaci ancora più efficaci per prevenire la mortalità nella prima settimana di vita qualora la causa di questa mortalità sia stata diagnosticata con un percorso scientificamente serio da un Veterinario esperto in materia.
Riporto a sua gentile richiesta uno stralcio della mia replica all'articolo pubblicato su Italia Ornitologica "Informazione inanzitutto" del Sig. Giuseppe Valendino dovre preciso la mia posizione circa questo tipo di trattamenti:

(...) mi permetto come Veterinario consigliere FOI di rispondere alla sua riflessione sul ritiro dal commercio del farmaco a base di amfotericina B con il nome commerciale Fungilin (...) mi permetta di precisare che io invece ho molto apprezzato che la notizia non sia stata data come motivo di "lutto nazionale" in tutte le riviste del settore. Infatti è compito di noi Veterinari prescrivere i farmaci presenti sul commercio qualora gli esami e la visita dei soggetti ne consiglino l'utilizzo. Non è quindi compito di riviste rivolte ad allevatori farsi carico della distribuzione dei farmaci soggetti a ritiro come neppure della divulgazione della notizia per darne una eccessiva enfasi (...) vorrei ancora una volta precisare che non è buona norma passarsi i farmaci tra allevatori senza aver prima consultato il proprio Medico Veterinario di fiducia, come non è buona norma cercare le terapie in internet. Non si può avere la garanzia che chi scrive sia persona competente e professionalmente preparata. Non si devono mai usare farmaci fuori prescrizione veterinaria perchè ogni molecola oltre a provate ed utili proprietà curative ha molti effetti collaterali che vanno conosciuti e valutati prima del suo utilizzo in una particolare situazione di allevamento.
Concordo con lei che il Fungilin sia stato un grande farmaco molto utilizzato in canaricoltura. La sua uscita dal commercio è stato un grosso problema e ad oggi non abbiamo ancora trovato un farmaco altrettanto efficace verso alcune malattie, in particolar modo verso la macrorabdiosi (micosi 80).
Sono però ottimista sul fatto che riusciremo a sperimentare nuovi protocolli con molecole sicure ed efficaci. Già ci sono molti lavori in campo che stanno dando dei risultai soddisfacenti.
Il Fungilin è solamente una delle tante molecole che negli ultimi anni ci sono state tolte per motivi economici, ma i nostri uccelli abbiamo continuato a curarli e posso garantirle che il nostro impegno come Veterinari aviari è continuo e totale.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento sull'argomento.

05/07/2011 20:49
Nessun veterinario mi ha prescritto fungilin da somministrare nella pappina. Seguirò il suo consiglio e sospenderò l'uso di questo medicinale (anche perchè non è più in commercio [SM=g10519] )
05/07/2011 22:47
Post: 1.443
Registrato il: 11/12/2005
Utente Veteran
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molte belle parole,ma di difficile attuazione,dato che il nostro hobby a livello veterinario è al livello dilentantistico.Non perchè voi veterinari non siete bravi.Ma dalla nostra federazione non vi vengono forniti ne mezzi ne strumenti.Leggo che il nostro presidente all'assemblea è amareggiato perchè non gli spediamo soggetti da imbalsamare,invece magari di spedirli a voi veterinari -allevatori-e capire il perchè sono morti.Ecco perchè nel nostro campo si è fatto e si continuerà il -fai da te-I veterinari che sanno indirizzarti e aiutarti su problemi di allevamento sono pochissimi e rari.Ecco perchè allora si opta per visita del telefonino(chiami l'amico veterinario allevatore,gli dici i sintomi con la speranza che questo ti possa aiutare)è SI perchè se un soggetto si gonfia e muore,alzi le mani e dici pazienza.Ma se in 3-4 giorni vedi svariati soggetti malati e sofferenti,ti viene il panico,non puoi apettare,altrimenti hai paura di perdere tutto l'allevamento,e quindi almeno ci provi.Perchè la maggior parte degli allevatori non sà a chi rivolgersi

tradizione distinzione
david:il forum foi come il titanic
06/07/2011 15:19
Post: 895
Registrato il: 10/03/2005
Utente Senior
OFFLINE
Re: sempre sul Fungilin e Terapie varie
dr. diego cattarossi, 05/07/2011 15.31:

Gent. Anna Julia,
rispondo volentieri al suo invito.
Penso che l'utilizzo del Fungilin nella prima settimana di vita non abbia molto significato, o per lo meno dobbiamo ancora capire perchè funziona. Infatti la Micosi 80 è una malattie che colpisce sopratutto i giovani in muta e gli adulti sottoposti a forti stress di varia origine.
Penso che ci siano molto farmaci ancora più efficaci per prevenire la mortalità nella prima settimana di vita qualora la causa di questa mortalità sia stata diagnosticata con un percorso scientificamente serio da un Veterinario esperto in materia.
Riporto a sua gentile richiesta uno stralcio della mia replica all'articolo pubblicato su Italia Ornitologica "Informazione inanzitutto" del Sig. Giuseppe Valendino dovre preciso la mia posizione circa questo tipo di trattamenti:

(...) mi permetto come Veterinario consigliere FOI di rispondere alla sua riflessione sul ritiro dal commercio del farmaco a base di amfotericina B con il nome commerciale Fungilin (...) mi permetta di precisare che io invece ho molto apprezzato che la notizia non sia stata data come motivo di "lutto nazionale" in tutte le riviste del settore. Infatti è compito di noi Veterinari prescrivere i farmaci presenti sul commercio qualora gli esami e la visita dei soggetti ne consiglino l'utilizzo. Non è quindi compito di riviste rivolte ad allevatori farsi carico della distribuzione dei farmaci soggetti a ritiro come neppure della divulgazione della notizia per darne una eccessiva enfasi (...) vorrei ancora una volta precisare che non è buona norma passarsi i farmaci tra allevatori senza aver prima consultato il proprio Medico Veterinario di fiducia, come non è buona norma cercare le terapie in internet. Non si può avere la garanzia che chi scrive sia persona competente e professionalmente preparata. Non si devono mai usare farmaci fuori prescrizione veterinaria perchè ogni molecola oltre a provate ed utili proprietà curative ha molti effetti collaterali che vanno conosciuti e valutati prima del suo utilizzo in una particolare situazione di allevamento.
Concordo con lei che il Fungilin sia stato un grande farmaco molto utilizzato in canaricoltura. La sua uscita dal commercio è stato un grosso problema e ad oggi non abbiamo ancora trovato un farmaco altrettanto efficace verso alcune malattie, in particolar modo verso la macrorabdiosi (micosi 80).
Sono però ottimista sul fatto che riusciremo a sperimentare nuovi protocolli con molecole sicure ed efficaci. Già ci sono molti lavori in campo che stanno dando dei risultai soddisfacenti.
Il Fungilin è solamente una delle tante molecole che negli ultimi anni ci sono state tolte per motivi economici, ma i nostri uccelli abbiamo continuato a curarli e posso garantirle che il nostro impegno come Veterinari aviari è continuo e totale.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento sull'argomento.





Io scrivo questo: fino a quando ci sentiremo rispondere fate questo non fate quest’altro mai poi chi legge (gli allevatori) anche volendo, sono impossibilitati ad effettuare quanto consigliato a chi serve scrivere quelle cose? La FOI per la ricerca non destina un euro (per imbalsamare i canarini, invece, i soldi si trovano come ridere) non c’è un Centro Veterinario Convenzionato FOI dove, prima o durante le cove, inviare, a pagamento, il materiale da far analizzare e avere in tempi decenti (non a fine stagione) una risposta su cosa fare. Cosa dobbiamo fare quando abbiamo problemi? Siamo lasciati soli con i nostri problemi, nonostante la nostra iscrizione alla Federazione. Però abbiamo il Museo...

La verità che mai nessuno racconta è che i colleghi il 90% delle volte sono obbligati, quando subentrano i problemi, a tentare con un antibiotico a largo spettro, a salvare la stagione cove perché non hanno altre possibilità. E quanto è successo questa primavera è li a dimostrarlo. Tutti fanno i fenomeni mai poi spente le luci, abbassato il sipario, noi allevatori, siamo sempre soli con i nostri problemi.


Poi, ovviamente, tutti a indignarsi perché in inverno i colleghi sapendo quello che può succedere in primavera, e quanto poi ti capita sei solo, fanno le terapie pre-cove. A me, però, hanno insegnato che bisogna intervenire sulle cause, non sugli effetti.

E mai possibile che sia sempre colpa di noi allevatori? D’accordo: siamo l’anello debole della catena (quanti, per dire, hanno il coraggio di parlare così chiaro al CF FOI? Nessuno: molto più facile prendersela con noi allevatori) ma oramai, dopo tanti anni, anche noi abbiamo aperto gli occhi. Parlatene i questo cose dalle pagine di I.O. invece di compiacere sempre chi comanda e dare contro, facendo finta di cadere dal pero, ai colleghi. Non è che posso sempre essere io, assieme a i miei colleghi di Monza, a fare i rompiballe della FOI. C’è un problema di fondo enorme e molti fanno finta di non vederlo.

Questa problematica sembra la copia della meravigliosa gag del doganiere di “Non ci resta che piangere”. Ricordate? Roberto Benigni e Massimo Troisi si avvicinavano al confine e lui, con gli occhi chiusi, gridava: “Chi siete? Quanti siete?”. E prima di ascoltare qualsiasi replica rispondeva: “Un Fiorino!”. Ecco i Veterinari fanno così. E dicono: “Chi siete? Quanti siete?”. Poi, senza ascoltare risposte, concludono: “Colpa degli allevatori”. Com’era bella la risposta di Troisi e Benigni. Prima educati: “Scusi…”. Poi preoccupati: “Ma noi…”. Infine incazzati: “E basta e che ca…

Senza nessuna acrimonia solo per la mia passione di raccontare sempre la verità senza guardare in faccia nessuno, nel solo esclusivo interesse dei miei colleghi allevatori. Ho scritto un articolo per I.O dove parlavo di questi problemi, ma sicuramente sarà finito nel cestino: mai raccontare le cose come sono. Almeno in FOI. Così non può continuare. Mi auguro che Cirmi prenda in mano il problema e lo porti a soluzione (almeno per quanto riguarda il Centro Analisi). Si può fare senza troppi problemi una convenzione con delle strutture serie. Come, mi dicono, essere la sua dott. Cattarossi.

[SM=x1939936]
[Modificato da (Giuseppe) 06/07/2011 15:53]
Valendino Giuseppe R.N.A CP09
06/07/2011 18:42
Post: 642
Registrato il: 07/05/2004
Utente Senior
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dosi fungilin
anna julia ti prego dimmi le dosi x curare una canarina bossu' adultache da varie esperienze vedo affetta da macrorabdus,vorrei sapere quanto fungilin -ne ho ancora-devo darleper fermare la malattia.devo andare dai vet?mi danno il vefloxa e i canarini muoiono,gli istituti zooprofilattici?sono oltre due anniche aspetto risultati su una carcassa .niente.almeno ci si aiuti fra alllevatori o amatori con esperienza,che val piu' della grammatica [SM=x1772318]
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