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- Prossimo ministro della cultura -

Ultimo Aggiornamento: 12/06/2011 17:04
12/06/2011 17:04
 
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premesse sulla nostra prima candidatura :


(berlinguer et napolitano)

Per scomessa dovemmo giocare d'anticipo sconfinante sull'articolo 51 della costituzione,

seppur non divulgando con estrema autenticità le nostre competenze in materia di parlamentare trasparenza con la quale ci misurammo diplomaticamente in alienanti bureaux,

anche se la nostra forte connotazione europea sul mio più complesso anonimo trasversale personnaggio,
- diede certo - un notevole responso "partitoaristocratico di massa",

con la quale presumemmo,il reale conseguimento d'appartenere a quelle innumerevoli coscienze degne di rivestire tutt'altre cariche istituzionali promosse a rimuovere nuove degframmentazioni con conseguente non ulteriore collasso ideologico d'appartenenza sul territorio,

nel coinvolgere ancora una volta un forte "federalcomunismo di centro",
liberale ed autonomo,

alla quale noi per primi ci sentimmo di dare un grande contributo alle prossime presidenziali del 2012,

sottoponendo la nostra certa candidatura al parlamento italiano con quel forte principio di senso costituzionale sulle nobili questioni d'inefficacia parlamentare,
che sulla carta costituzionale restarono a dir poco le seguenti:

(art 25.)
Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge!
Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che si entrata in vigore prima del fatto commesso!
Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non casi previsti dalla legge!


e con la quale concludemmo pieni di diritto partecipativo,ringranziadovi della fiducia assegnataci alle prossime elezioni italiane,
come nuovi ministri del più ampio interesse generale nella comune della fattispecie,
nella prossima democrazia vigente di questo nuovo cosiddetto "impero".


Grazie.
Giulio massimo calabrese.






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Un peu d'histoire avec le GOI

Convegno "Va Pensiero. Dalla Lombardia per l'Italia".
www.goitv.it/index.php

Il grand maestro agli esteri come ministro nel prossimo parlamento nell'unità d'italia.
www.grandeoriente.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1941&catid=76&It...

Nuova pubblicazione su murat
[url]http://www.grandeoriente.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1955:roma-8-luglio-2011-presentazione-del-volume-qmuratq-di-renata-de-lorenzo&catid=27:eventi-e-news&Itemid=12



Curiositè sur Maximilien des Deux-Ponts

Issue d'une branche cadette de la Maison de Wittelsbach régnant sur le Palatinat, la famille Palatine de Deux-Ponts, cadet des fils de Frédéric de Deux-Ponts-Birkenfeld, Maximilien grandit à Strasbourg1 où son précepteur fut le Breton Agathon Guinement. Orphelin de père à l'âge de 11 ans, il devient officier au service de la couronne de France.
L'Électeur palatin Charles-Théodore de Bavière, également Électeur de Bavière, n'avait pas d'enfant légitime, et son plus proche héritier était le frère aîné de Maximilien, Charles II Auguste. Charles-Auguste n'ayant pas non plus d'enfant de son mariage avec Marie-Anne de Saxe, Maximilien, titré comte de Ribeaupierre en 1778, était à son tour son plus proche héritier.
En 1778, l'empereur Joseph II proposa à l'Électeur palatin la souveraineté sur les Pays-Bas autrichiens, ceux-ci étant plus proches du Palatinat, en échange de la Bavière, limitrophe de l'Autriche. Les deux souverains s'étaient mis d'accord, mais le vieux roi Frédéric II de Prusse craignit un renforcement des Habsbourg-Lorraine en Allemagne au détriment de l'influence des Hohenzollern. Se posant en ami des Lumières et en défenseur des « libertés germaniques », Frédéric dénonça l'impérialisme autrichien, rallia Maximilien et son frère en tant qu'héritiers de l'Électeur de Bavière, et alerta la diète impériale. La guerre de Succession de Bavière éclata ; l'issue maintint le statu quo, l'empereur renonçant à la Bavière et l'Électeur aux Pays-Bas, l'Autriche n'annexant à son allié bavarois que le minuscule district de Braunau-am-Inn.
En 1785, Maximilien épousa Wilhelmine de Hesse-Darmstadt. Cette année-là, une seconde tentative d'échange eut lieu, mais si elle ne compromit pas la paix européenne, elle n'eut pas plus de succès. Frédéric II mourut l'année suivante, et la Révolution française allait bientôt redessiner autrement la carte des souverainetés touchant aux rives du Rhin.
En 1786 également naquit à Strasbourg le premier enfant de Maximilien et Wilhelmine, un fils. Officier au service de la France, Maximilien le prénomma Louis, un prénom courant dans la Maison de Hesse, mais qui faisait surtout honneur au parrain de l'enfant, le roi de France Louis XVI. Maximilien montrait déjà ainsi ses talents de diplomate.


+ Alcuni cenni sul 1747 nei pressi del monte galletto
[url]http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_d'Albertis

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Sichelgaita - la donna longobarda
[url]http://www.ciao.it/Sichelgaita_Signora_del_Mezzogiorno_Michele_Scozia__1771741



(...Il Guiscardo aveva contato di unificare il suo potere nel Sud, opponendosi ai Bizantini ed alle ambizioni autonomistiche delle stesse Baronie normanne; ma aveva avvertito l’esigenza di legittimare le sue conquiste con l’approvazione di un’Autorità morale superiore: non avendo potuto disporre della solidarietà dall’Impero tedesco, segnato da una fase di reggenza poco favorevole ai suoi progetti e comunque disinteressato alle questioni del Mezzogiorno, aveva pensato al Papa col quale, dopo l’affronto subìto da Leone IX a Civitate nel 1053, era ora di raggiungere un compromesso.
Era stata Sighelgaita a valutare i vantaggi derivanti da un’attenuazione delle tensioni e ad avviare un’abile attività di mediazione, tale da indurre il marito a manifestare la propria disponibilità politica a Nicolò II attraverso il cruciale appoggio diplomatico dell’Abate Desiderio di Montecassino.
L’assise di Melfi del 23 agosto del 1059 aveva riconosciuto Riccardo Drengot Principe di Capua ed aveva elevato il marito alla Signoria sull’intero Mezzogiorno, compresa la Sicilia ancora posta sotto il dominio arabo: ...per Grazia di Dio e di San Pietro duca di Puglia e Calabria e, se ancora mi assisteranno, futuro Signore della Sicilia. Ella stessa aveva organizzato per il Primate un'accoglienza grandiosa, enfatizzandola col gesto di umiltà del più irriducibile degli Hauteville in ginocchio in attesa della benedizione. L’atto si era risolto in tappa fondamentale del suo percorso nel Sud: nella giornata conciliare conclusiva, infatti, Niccolò II aveva confermato a Roberto la dignità ducale ed i possessi di Puglia e Calabria autorizzandolo a realizzare l’unificazione del Sud e a liberare dai Musulmani la Sicilia, con l’impegno a restituirla all’autorità pontificia; a difendere la Chiesa dalle pressioni bizantine e tedesche ed a garantire l'elezione papale nel rispetto delle prescrizioni lateranensi.
L’accorta regìa di Sighelgaita aveva prodotto la riconciliazione della Chiesa con i Normanni e la portata di quell’evento sarebbe stato esaltata, alla fine di quell’anno, dalla nascita di Ruggero Borsa a conferma della sua capacità di armonizzare il ruolo diplomatico e politico con quello di sposa e di madre...
)


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VI porgo i miei saluti lasciandovi con un piccolo omaggio alla Grace Kelly.



Nothing At All
www.youtube.com/watch?v=g_qet3e1KQg&feature=related

Il vero volto di Grace Kelly
Folli passioni e scandali a corte
di GIUSEPPE VIDETTI



Il mito di Grace non ha ancora finito di generare leggende
e pettegolezzi.
Una nuova generazione di biografi
si è già messa in moto per presentare
ai lettori del nuovo millennio i retroscena
della favola bella consumata
tra Hollywood e il
Principato.
Negli Stati Uniti è appena uscito
Grace Kelly : A life in pictures
(Ed. Anova Books),
con le immagini più belle
di una carriera cinematografica
durata appena
cinque anni.
E ha fatto scalpore il libro di
Wendy Leigh,
True Grace: The life and times
of an American princess
(Ed. St. Martin's Press),
una forsennata ricerca
di love story
non ancora raccontate.
Nuove, reali infedeltà:
una relazione con Peter Jacobs,
un amico sacerdote,
una notte di fuoco
con Frank Sinatra,
una tenera storia d'amore
con David Niven
che terminò solo
con la morte di lei.
E persino inedite
scappatelle
con Tony Curtis.


(La Repubblica 13 Aprile 2007)
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