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- Prossimo ministro della cultura -

Ultimo Aggiornamento: 27/07/2011 02:04
19/06/2011 19:03
 
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~ Recluta ~
Repubblica libera fin dal Medioevo
http://www.creditosammarinese.sm/default.asp?id=404



L'idea di patria come senso dello stare insieme
http://www.goitv.it/index.php



Titolo V - Le Regioni, le Provincie, i Comuni
http://www.senato.it/istituzione/29375/131336/131407/131415/articolo.htm


Titolo III - Rapporti economici
Art. 39 della costituzione
http://www.senato.it/istituzione/29375/131289/131314/131316/articolo.htm
Art. 43 della costituzione
http://www.senato.it/istituzione/29375/131289/131314/131323/articolo.htm
Art. 44 della costituzione
http://www.senato.it/istituzione/29375/131289/131314/131324/articolo.htm



Tavola rotonda nel meridiano con Unicredit!
http://it.wikipedia.org/wiki/Unicredit



Il Patto di stabilità interno per i comuni.
http://www-3.unipv.it/websiep/wp/200747.pdf



Politica federale della lerno per benevento
http://www.comune.benevento.it/cittabenevento/home.php



Politica federale della lerno per agropoli.
http://www.comune.agropoli.sa.it/client/indirizzario.aspx?indirizzari=1325&stile=2&ti=50


CORDINAMENTO DEI DIVERSI LIVELLI DI GOVERNO
Art. 12
(Coordinamento e disciplina fiscale dei diversi livelli di governo)
1. I decreti legislativi di cui all’articolo 2, con riguardo al coordinamento e
alla disciplina fiscale dei diversi livelli di governo, sono adottati secondo i seguenti
principi e criteri direttivi:

24 luglio 2008 Bozza Roberto Calderoli

a) garanzia della trasparenza dellle diverse capacità fiscali per abitante
prima e dopo la perequazione in modo da salvaguardare il principio dell’ordine
della graduatoria delle capacità fiscali e la sua eventuale modifica a seguito
dell’evoluzione del quadro economico territoriale;



"natura dell'economia agraria".(INTRODUZIONE)

Il comportamento dell'uomo(e della società in genere)in relazione a tali problemi di scelta dà luogo alla azione
(o fenomeno)economica.
L'azione economica è basata su rapporti tecnologici fra uomo e universo materiale e su rapporti tra uomini (agenti nell'ambito di determinate organizzazioni sociali )che si condizionano reciprocamente.
Si osserva che mentre i rapporti tecnologici costituiscono le premesse dello svolgimento della vita economica senza condizionarla completamente(industrie con tecnologie molto simili operano contemporaneamente in organizzazioni sociali strutturalmente differenti,come quella liberista e socialista),i rapporti tra uomini - espressi da norme giuridiche e convenzioni inerenti,in particolare,il diritto di propietà sui mezzi di produzione - possono influenzare la tecnologia dell'economia in cui essi si sviluppano(la tecnica di produzione in una società di imprese contadine,che utilizzano rilevanti impieghi di lavoro umano,è essenzialmente differente da quella di una società formata da cosidette imprese capitalistiche che tendono a risparmiare manodopera).I fenomeni economici,che scaturiscono dalla interazione tra i rapporti umani(tra uomo e uomo)e quelli teconologici(tra uomo e natura),costituiscono l'oggetto della analisi economica,o economica in senso lato.L'oggetto dell'analisi economica,o economica è quindi essenzialmente l'uomo(o,meglio,il suo comportamento).



b) rispetto degli obiettivi del conto consuntivo, sia in termini di competenza
economica che di cassa, per il concorso all’osservanza del patto di stabilità per
ciascuna Regione e ciascun Ente locale;




Produzione ed offerta.

L'impresa,operando in periodo breve,può espandere o contrarre la produzione solo impiegando una maggiore o minore quantità di fattori variabili.
In altri termini la impresa può muoversi solo lungo la curva di costo che risulta da una certa dotazione iniziale degli impianti,non può modificare la curva di costo medesima(spostamento della curva del costo).
Il tipo di comportamento descritto viene anche detto da "adattamento parziale".Esso si contrappone al comportamento da "adattamento totale" che si verifia quando l'impresa si modifica totalmente portandosi su curve di costo differenti(vengono modificati o sostituiti anche gli impianti,con conseguente variazione dei costi fissi e variabili e quindi della curva del costo totale).



c) assicurazione degli obiettivi sui saldi di finanza pubblica da parte delle
Regioni che possono adattare, previa concertazione con gli Enti locali ricadenti
nel proprio territorio regionale, le regole e i vincoli posti dal legislatore nazionale,
differenziando le regole di evoluzione dei flussi finanziari dei singoli enti in relazione
alla diversità delle situazioni finanziarie esistenti nelle diverse Regioni;



Il costo pieno.

E un modello accettato da molti studiosi nella concorrenza monopolistica e nell'oligopolio.
Si tratta di fissare il prezzo di vendita del prodotto pari al costo che si ottiene aggiungendo ai costi totali un margine di profitto desiderato.
Il costo totale uitilizzato per definire il costo pieno(full cost)viene preso in corrispondenza di un livello produttivo che sfrutti bene le capacità produttive disponibili.



d) introduzione a favore degli enti più virtuosi e meno virtuosi di un sistema,
rispettivamente premiante e sanzionatorio, che porti a modificazioni della aliquota
di un tributo erariale commisurata allo scostamento tra i risultati programmati e gli
obiettivi realizzati; divieto agli enti che non hanno raggiunto gli obiettivi di
procedere alla copertura di posti di ruolo vacanti nelle piante organiche e di
iscrivere in bilancio spese per attività discrezionali, fatte salve quelle afferenti al
cofinanziamento regionale per l’attuazione delle politiche comunitarie, fino alla
dimostrazione della messa in atto di provvedimenti, fra i quali anche l’attivazione
nella misura massima dell’autonomia impositiva, atti a raggiungere gli obiettivi;
previsione di meccanismi automatici sanzionatori degli organi di governo e
amministrativi nel caso di mancato rispetto degli equilibri e degli obiettivi
economico-finanziari assegnati alla regione e agli enti locali.




Il comportamento dell'impresa oligopolistica.

L'esperienza empirica indica,d'altro canto,che l'oligopolista non si preoccupa di fissare il prezzo che eguagli il ricavo marginale al costo marginale.
Semplicemente il prezzo viene stabilito col criterio del costo pieno,(vedi capitolo precedente),aggiugendo cioè al costo medio variabile della quantità offerta una aliquota per coprire i costi fissi ed un aliquota a titolo di profitto(normale),calcolata come percentuale sul costo di produzione.
Come è evidente il metodo del costo pieno ignora completamente il criterio fondamentale della teoria del prezzo(obiettivo del massimo profitto):viene solo stabilito,se,al prezzo fissato,corrispone una quantità venduta tale da rendere possibile un costo unitario pari a quello assunto per stabilire lo stesso prezzo di vendita.




(grazie.)
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