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Giornalismo - attualità

Ultimo Aggiornamento: 05/08/2020 10:42
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Sesso: Maschile
31/01/2013 12:54
 
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mi spiace ragazzi, ma purtroppo è la realtà dei fatti.
nell'occidente chi consuma sia fa complice di una violenza perpetuata altrove, che si tratti del consumo di un prodotto legale o illegale o *semi*legale non importa.

il valore aggiunto (in senso economico), la prosperità, la ricchezza non sono entità o risorse infinite. si tratta di un torta che va divisa. e sulla grandezza dei vari spicchi di torta ci si fa la guerra. quella vera, con i morti veri.
sentivo il bisogno di ricordarlo, pensando alla gente persa per strada.

in questo contesto non esiste nemmeno l'autarchia, come invece vorrebbero farci credere parecchi gruppi no global o i propagandisti della regionalizzazione e della localizzazione (il made in "dove ti pare").

per quanto riguarda gli stupefacenti, si tratta di un mercato sommerso, nel senso che non è "aperto" (in realtà non è mai un'apertura ma un monopolio) e controllato da cartelli "ufficiali" come ad esempio quelli del caffè, del tè, della vaniglia o della cannella. o quelli dei diamanti e dello zolfo. (chi più ne ha più ne metta.)
il monopolio garantisce che la violenza necessaria per imporsi sul mercato si trasformi in violenza strutturale: i prezzi bassissimi pagati al produttore, le miserabili condizioni di lavoro ecc.
nel mercato sommerso la violenza non può essere strutturale ma ha le sembianze di una guerra tra cartelli illegali.
le varie politiche antidroga dei vari paesi consumatori, di cui fa parte anche l'italia, sono riuscite a spostare quasi totalmente la guerra tra questi cartelli nei paesi di produzione. un'eccezione sono le droghe chimiche prodotte spesso nei laboratori delle periferie europee, mentre negli stati uniti sono prodotti nelle periferie dei grandi centri (e lì la guerra tra cartelli impera eccome).
del thc e della canna fatta in santa pace si parla poco. semplicemente perché è chic (quasi quasi mi verrebbe da dire: "radical chic"). perché ha quell'immagine a metà tra medicinale, prodotto ecologico (con il cannabis ci si fanno anche i vestiti), prodotto di bricolage pseudo-autarchico (coltivato nella serra fatta in casa) e droga leggera (che in realtà non vuole dire niente). e perché c'è tutta un'ideologia semiscientifica e giustificativa che si accampa attorno al semplice fatto che si tratta di un mercato *enorme* in cui girano cifre *enormi*. ed è sicuro come la morte che dove ci sono cifre di una certa entità c'è, appunto, anche la morte.
inutile farsi illusioni.


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Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better.
(Samuel Beckett, Worstward Ho)
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