pubblico quanto dice il codice civile per dirimere una questione sorta ieri sera
il diritto di famiglia specifica che i beni che rientrano nella
comunione dei beni sono i seguenti:
- gli acquisti compiuti dai coniugi insieme o separatamente in costanza di matrimonio, eccezion fatta per i beni personali.
-le aziende gestite da entrambi i coniugi e costituite dopo il matrimonio, gli utili e gli incrementi di quelle appartenenti a uno dei coniugi prima del matrimonio ma gestite da entrambi.
-i frutti dei beni propri di ciascuno dei coniugi, percepiti e non consumati al momento dello scioglimento della comunione.
-i proventi dell'attività separata di ciascuno dei coniugi se non siano stati consumati al momento dello scioglimento della comunione.
-i beni destinati dall'esercizio dell'impresa di uno dei coniugi dopo il matrimonio se sussistono al momento dello scioglimento della comunione.
in piu non fanno parte
-i beni di cui ciascuno dei coniugi era titolare (proprietà o altro diritto reale parziario) prima del matrimonio
-i beni acquisiti durante il matrimonio per donazione o successione, a meno che nella donazione o successione non sia specificato che essi sono attribuiti alla comunione.
-i beni di uso strettamente personale di ciascuno dei coniugi e i loro accessori.
-i beni strumentali all'esercizio della professione.
-i beni ottenuti a titolo di risarcimento per danni.
-i beni acquistati con il prezzo di alienazione dei beni personali, purché ciò sia dichiarato espressamente nell'atto di disposizione.
quindi:
è una cagata dire ho fatto la separazione perche ho un'azienda!
l'azienda è bene comune solo se è stata costituita dopo il matrimonio e se entrambi ci lavorano.
piu corretto dire HO FATTO LA SEPARAZIONE PERCHE' TUTTO QUELLO CHE COMPRO CON I MIEI SOLDI DOPO IL MATRIMONIO E' MIO E BASTA
(peccato non avere la faccina con le braccine corte che ci stava benissimo)
pm Narducci: "Piaccia o non piaccia non ci sono mai telefonate fra Bergamo o Pairetto con Moratti"
su Facchetti: Qualche mese fa ti chiedevo un po’ scherzando un po’ sul serio come mai non riuscivamo ad avere un arbitro amico, tanto da sentirci almeno una volta protetti, e tu, con uno sguardo fra il dolce e il severo, mi rispondesti che questa cosa non potevo chiedertela, non ne eri capace. Fantastico."
4 settembre 2006 - Massimo Moratti
Mourinho “Dopo Calciopoli, mi vergognavo a far mangiare la mia famiglia con i soldi del calcio”