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Pop rock anni '70 (e/o rock progressivo anni '70)

Ultimo Aggiornamento: 30/03/2021 18:57
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05/09/2011 11:32
 
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Il Bacio della Medusa

Questa band è particolarmente interessante perché rappresenta un gruppo della scena neo prog italiana abbastanza promettente. Chameleon, aveva già postato qualche video all’inizio di questo Thread. Ma vediamo adesso chi sono.

Il Bacio della Medusa è un gruppo progressive rock di Perugia, che si è costituito nel 2002. E rappresenta la scena neo prog italiana attuale. Hanno tutte le capacità che avevano i gruppi progressive rock degli anni 70. E’ interessante proprio per questo motivo, perché non è un gruppo degli anni 70, ma è un gruppo recente. I componenti sono ancora molto giovani. L’età media si aggira sui 25 anni. Che stia per nascere una nuova era prog? E che questa volta nasca proprio dall’Italia? Negli anni 70, il progressive rock ebbe origine i Inghilterra e si diffuse poi in tutto il mondo. L’Italia ebbe difficoltà nei primi anni ad affermarsi con qualcosa di originale, ma poi il prog italiano si affermò alla grande. Poi il prog, cominciò a decadere. Ma sembra che fino ad oggi uno dei paesi dove ci siano più ascolti di questo genere sia proprio l’Italia, mentre in Inghilterra sembra che non ci sia più tanto interesse. In Italia questo interesse è dovuto un po’ alle vecchie band che si sono ricostituite e un po’ agli ascolti del pubblico. Per quanto riguarda gli ascolti del pubblico ne è una prova Il Prog Exhibition a Roma il 5 e 6 Novembre 2010 che ha avuto un successo straordinario, come evidenziato in una lettera di Joe Vescovi dei Trip nel loro sito ufficiale. Il pubblico ha dimostrato di amare questo tipo di musica. Ecco perché una volta dissi in questo thread, che noi del pubblico dobbiamo insistere nell’ascoltare e far conoscere ad altri questo genere musicale. Perché la musica la fa anche il pubblico con il suo numero di ascolti.
A questi ragazzi del Bacio della Medusa, posso dire solo: “forza ragazzi! Siete sulla strada giusta per riproporre il progressive rock ad un pubblico che ha voglia di ascoltarlo”.

www.movimentiprog.net/modules.php?op=modload&name=Recensioni&file=view...

www.rockprogressive.it/viewtopic.php?f=11&t=898

www.progarchives.com/album.asp?id=18214

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anto_netti
05/09/2011 19:26
 
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Ecco ho trovato il sito che parlava dell’atmosfera rock che si sentiva a Napoli negli anni 70. Si tratta di un’intervista al lider degli Osanna, Pasquale Vairetti.

I volti di Napoli

“Quarant´anni di musica nella mia città distratta”

Il leader degli Osanna racconta le sue tante vite tra concerti, opere d´arte insegnamento e amicizie. I fortunati tour all´estero e i ricordi di gioventù. Un ragazzo che nessuno conosceva veniva tutti i giorni a casa mia. Scriveva canzoni ed era convinto che sarebbe diventato un numero uno. Il suo nome era Pino Daniele

di ANTONIO TRICOMI

Sulla carta Pasquale Vairetti, detto Lino, è un tranquillo insegnante in pensione. Ma tanto tranquillo e tanto in pensione non sembra, quando si tratta salire su un palco. Sessant´anni, cranio rasato e occhi di un verde intenso, Vairetti è il cantante degli Osanna, storica band napoletana di progressive rock. Fondata nel 1971, è ancora in attività: nei mesi scorsi ha effettuato un tour in Giappone e in Corea, dove è stata accolta da un pubblico entusiasta e competente. Un secondo tour in estremo Oriente è fissata per l´autunno 2011. Meno brillanti le fortune degli Osanna a Napoli e in Italia. Nessuno è profeta in patria? «L´Italia non è un paese meritocratico. Né tantomeno la nostra è una città meritocratica», riflette Vairetti. «Qui da noi devi trovarti nel trend giusto, si vive organizzati in lobby: se non ne fai parte, hai poche speranze. Questo però non mi provoca amarezza, né sofferenza: la mia vita è già tanto piena».

E infatti. Una carriera musicale che va avanti da quarant´anni. Una parallela attività di scultore, che data anch´essa dalla prima gioventù. Vairetti è anche organizzatore del festival rock Afrakà, che si svolge ad Afragola e nel quale gli Osanna suonano regolarmente, insieme ad altri gruppi della stessa fascia generazionale, italiani e stranieri. Afrakà è anche il nome della casa discografica e della casa editrice che Vairetti dirige. Stupisce che per decenni Lino abbia anche avuto il tempo di insegnare: scultura, nei licei artistici e all´Accademia di belle arti. Ma insomma, qual è il suo vero mestiere? «Mah, diciamo che sono un creativo».

Tutto è cominciato nei tardi anni Cinquanta, quando impazzava il rock´n´roll. «Chi ha la mia età può vantarsi di aver intercettato i più emblematici mutamenti culturali del tardo Novecento. Ero un bambino, ma i primi gruppi napoletani di rock´n´roll me li ricordo bene: al Vomero c´erano i Battitori Selvaggi di Raffaele Cascone. Poi, più grandicello, divenni un hippy dai lunghi capelli. Cosa che negli anni Sessanta era considerata un´esclusiva dei più pericolosi sovversivi. Mi è capitato di tutto. Mi hanno picchiato a sangue. Una volta mi hanno anche incendiato i capelli. Erano neofascisti con la simpatica caratteristica di aggredire sempre in gruppo. Ma quella è l´unica forma di conflitto che ho conosciuto. Con i miei genitori non ho mai avuto problemi. Né mio figlio Irwin, che oggi ha 33 anni, ne ha mai avuti con me».

Gioventù vivace negli anni Sessanta al Vomero, sorta di piccola Londra dentro Napoli. Fiorivano i gruppi musicali, detti prima beat, poi rock. I Collegiali, i Volti di Pietra, la Città Frontale. In tutti Vairetti era cantante e chitarrista, poi timidamente anche autore. «Frequentavo il Liceo artistico, poi l´Accademia. Vivevo dunque l´ondata musicale ma anche quella artistica: avevo per maestri Gianni Pisani, Augusto Perez, Errico Ruotolo, Ernesto Tatafiore. La filosofia hippy e libertaria degli anni Sessanta dilagava in città, arrivò Julian Beck con il suo Living Theater, respiravamo le utopie importate dall´Inghilterra e dall´America e adattate al nostro modo di vivere: pace, amore e musica».

Alla svolta dei Settanta, tutto confluì nell´esperienza degli Osanna. «Avevamo un gruppo chiamato Città Frontale. Il nostro tastierista Gianni Leone ci lasciò per formare il Balletto di Bronzo. Lo sostituimmo con il flautista-sassofonista Elio D´Anna, che veniva dagli Showmen ed era già piuttosto famoso. Nacquero gli Osanna. Avemmo subito chiaro che dovevamo andare oltre la musica. Utilizzare un linguaggio che fosse anche teatrale. Ci esibivamo con i visi truccati, indossando tuniche colorate. Trovammo un bravo manager, che ci portò a Roma, al Festival di Caracalla. Salimmo emozionati sul palco. Nessuno ci conosceva, ma solo a vederci conciati così scattò l´ovazione: guardammo davanti a noi e c´erano quarantamila persone. Attaccammo a suonare. Il chitarrista Danilo Rustici, molto di sinistra, era in perenne conflitto con Elio D´Anna, che invece era di destra. Per fargli dispetto, in pieno concerto accennò il motivo di “Bandiera rossa”. Altra ovazione: erano i tempi. Scendendo dal palco, Elio disse: troppo grande, Danì, devi farlo sempre. Era il 7 maggio 1971, due giorni prima era morto mio padre, aveva l´età che ho io adesso. Non volevo più partire, ma mia madre disse no, a tuo padre piaceva vederti suonare. E tornata dal funerale cominciò a cucire le tuniche per quel decisivo concerto romano».

Da quel momento in poi, tutto accelera. Dopo Caracalla gli Osanna vengono invitati al Festival di avanguardia e nuove tendenze di Viareggio: lo vincono, a pari merito con Mia Martini e la Pfm. Vengono scritturati da una grande casa discografica, la Fonit Cetra. Incidono il primo album, “L´uomo”, che raggiunge il nono posto in classifica. Passa meno di un anno. Nel febbraio 1972, anno bisestile, gli Osanna sono impegnati in ben 33 esibizioni nell´arco di 29 giorni. Esce il secondo disco, “Preludio tema variazioni canzona” con musiche di Bacalov e testi di Bardotti. È il successo: lo stress e i dissidi interni sono inevitabili. Scorrono gli anni Settanta: gli Osanna fanno altri dischi, Lino sposa la costumista Carla Colarusso, nasce Irwin. Anni dopo divorzierà, senza mai più risposarsi. «Nel 1978 facemmo un disco, “Suddance”, con una formazione ampiamente rimaneggiata. Non riuscimmo a portarlo in tour perché esplose il caso Moro e l´Italia era sotto una cappa di paura».

Stop. Gli Osanna si fermano per diciotto anni. Il tempo in cui Vairetti aspetta l´amico Danilo Rustici, trasferitosi in America. Con problemi seri, anche di salute. Nell´attesa Lino si dà al musical, al folk, poi di nuovo al rock. Fonda altri gruppi: Le Guarattelle, i Ciak. Continua l´attività artistica, quella didattica e quella di produttore. «C´era questo ragazzo che per sette mesi è venuto ogni giorno a casa mia. Suonava con un gruppo un po´ astruso, i Batracomiomachia. Ma in segreto scriveva canzoni in napoletano che rivelavano un talento indiscutibile. Si chiamava Pino Daniele. Avrei dovuto produrlo, ma qualcosa non andò per il verso giusto. Nessuno allora lo conosceva, ma lui era convinto che sarebbe diventato un numero uno della musica italiana. Il tempo ha dimostrato che aveva ragione. Invece, con l´amico Giorgio Verdelli, produssi un disco di Lucio Amelio, “Ma l´amore no”: il grande gallerista era appassionato delle canzoni anni Cinquanta. Era un fenomeno anche come interprete. Ci vedevamo spesso, con me ci stava volentieri perché non volevo niente da lui: nonostante fossi un artista figurativo, non gli ho mai chiesto di farmi fare una mostra. Non gli sembrava vero».

Alla fine degli anni Novanta, Rustici torna dall´America e rinascono gli Osanna. L´attività discografica e dal vivo riprende, ma non sempre il vecchio amico riesce a tenere il passo. L´anno scorso esce il disco “Prog Family”, della band fanno ora parte il figlio di Lino, Irwin, e il sassofonista inglese David Jackson. Gli Osanna partono per l´estremo Oriente. Presto ci torneranno. «Salgo sul palco con la maschera bianca di Pulcinella dipinta sul viso», dice Vairetti. «Oggi che gli Osanna stanno avendo un lancio internazionale trovo giusto promuovere l´identità napoletana. È un segnale che il pubblico apprezza. A patto, s´intende, di fare sempre e comunque rock».


ivoltidinapoli-napoli.blogautore.repubblica.it/2010/06/13/pasquale-v...

Ciao
anto_netti
05/09/2011 19:37
 
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Degli Osanna bisogna avere tutta la discografia fino al 1978, più i 2 progetti della scissione (Città Frontale (con Vairetti e Guarino), del 1975 e Uno (con Rustici e D'anna), del 1974).
Band assolutamente eccezionale.
L'album capolavoro però è Palepoli (1973), 2 suite di 20 minuti dove succede di tutto, tra le cose migliori mai uscite in Italia, e non solo a livello di prog






[Modificato da Chameleon. 05/09/2011 19:39]
06/09/2011 13:47
 
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06/09/2011 14:38
 
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Re:
Su amazon.it ci sono Palepoli a 3,50 € e Ys del Balletto di Bronzo a 3,62 €

Con 7 euro in tutto vi comprate due tra i dischi più belli del prog italiano [SM=g28002]
[Modificato da Chameleon. 06/09/2011 14:38]
08/09/2011 08:59
 
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Re: Re:
Chameleon., 06/09/2011 14.38:

Su amazon.it ci sono Palepoli a 3,50 € e Ys del Balletto di Bronzo a 3,62 €

Con 7 euro in tutto vi comprate due tra i dischi più belli del prog italiano [SM=g28002]



Ma che tu sappia, amazon.it è quel sito che vende anche l'usato a pochi centesimi di euro?

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anto_netti
08/09/2011 09:58
 
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Re: Re: Re:
anto_netti, 08/09/2011 08.59:



Ma che tu sappia, amazon.it è quel sito che vende anche l'usato a pochi centesimi di euro?

Ciao
anto_netti




Quello è amazon.uk
Ovviamente bisogna avere almeno una postepay, e cercare le occasioni

08/09/2011 14:44
 
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Re: Re:
Chameleon., 06/09/2011 14.38:

Su amazon.it ci sono Palepoli a 3,50 € e Ys del Balletto di Bronzo a 3,62 €

Con 7 euro in tutto vi comprate due tra i dischi più belli del prog italiano [SM=g28002]




Ys ce l'ho..

Ma non sono mai riuscito ad ascoltarlo come si deve, come i "La locanda delle fate"..
[SM=g27995]
_____________________________________________________________________
"..So have a good drown - as you go down - all alone - dragged down by the stone.."

Forum dei Testimoni di Geova
09/09/2011 09:48
 
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Il ritorno del disco in vinile

Sempre più, vecchi album a 33 giri e vecchi dischi a 45 giri, vengono riprodotti in vinile per gli amanti della musica. Naturalmente essendo una tecnologia ormai superta, purtroppo il prezzo è caro. Per fare un esempio, sia in un negozio di dischi che su ibs.it, ho visto l'album doppio "Felona e Sorona" delle Orme e il prezzo si aggira intorno a € 33,00.

Il disco in vinile ha un suono più caldo rispetto al CD digitale che ha invece un suono metallico. Sicuramente per gli amanti della musica il disco in vinile è di gran lunga preferibile.

Per fare un paragone di come però le vecchie tecnologie sono più care possiamo ad esempio vedere come le vecchie macchine fotografiche reflex sono più care delle fotocamere digitali. Ma anche qui la reflex ha il vantaggio, che un amante della fotografia, può fare le foto come vuole in maniera manuale applicando alcuni trucchi fotografici. Mentre la fotocamera digitale è automatica e le foto vengono secondo le impostazioni automatiche. Altro esempio sono le videocamere con videocassetta ormai superate. Sostituite dalle videocamere o con CD o con scheda di memoria. Se si volesse acquistare una videocamera con videocassetta, il prezzo sarebbe il doppio, in quanto non è disponibile nei negozi di elettronica e dovrebbe essere ordinata.

Comunque da parte mia mi accontento di avere quei dischi in vinile che avevo acquistato negli anni 70. Ancora in buone condizioni. Per in nuovi acquisti mi dirigerò verso i CD più economici. Infatti quanto prima acquisterò su amazon.it "Palepoli" degli Osanna e "Ys" del Balletto di Bronzo. Ma acquisterò anche "L'Uomo" degli Osanna, "Storia di un minuto" e "Per un amico" della PFM, che avevo in disco di vinile ma si sono rovinati e ho dovuto buttarli.

Ciao
anto_netti
10/09/2011 13:54
 
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13/09/2011 12:00
 
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Renaissance
I Renaissance sono stati un gruppo inglese attivo a partire dalla fine degli anni sessanta. Venuto fuori dalle ceneri degli Yardbirds, il gruppo ha condotto, lungo gli anni settanta, una carriera ricca di successi, impostata sulla sovrapposizione ad un sound folk rock di citazioni, allusioni e rielaborazioni di materiale preso dal repertorio della musica classica occidentale: i maggiori compositori citati sono innanzitutto Bach, Chopin, Albinoni, Debussy, Rachmaninoff, Rimsky-Korsakov, Prokofiev, Ravel. Gli album dei Renaissance, in particolare Ashes are burning, sono stati spesso mandati in onda dalle radio americane interessate al progressive rock (WNEW-FM, WHFS-FM e WVBR).

it.wikipedia.org/wiki/Renaissance_(gruppo_musicale)

Tra i miei preferiti, la voce di Annie Haslam è forse la più bella voce femminile del panorama prog



13/09/2011 12:09
 
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Barclay James Harvest
Anche loro sono tra le mie band preferite, pochi virtuosismi ma grande senso della melodia, sempre avvolgente e pesantemente malinconica

Nel 1970 pubblicano il loro primo album dal suono progressive, ove veniva ampiamente usato il mellotron. Ma è con la pubblicazione dei tre successivi album che la band comincia a godere di una certa popolarità in Gran Bretagna. John Lees, il chitarrista, nel 1973 stampa il suo album solista con ospiti di fama internazionale quali Rod Argent ed Eric Stewart dei Ten CC. L'anno successivo passano alla Polydor ed il derivante album pieno di melodia conferma l'ottimale stato compositivo della band. Nel 1976 con l'album Octoberon i B.J.H ricevono forti consensi nell'Europa continentale in special modo in Germania. Nel 1978 Woolly Wolstenholme ha lasciato la band. Rimasti in trio i BJH nel novembre del 1979 pubblicano l'album Eyes Of The Universe; nel 1981 sarà la volta di Turn Of The Tide, album che in Germania e Francia trova consensi di pubblico e critica. L'esibizione di Berlino del 31 agosto, a cui partecipano circa 175.000 spettatori, verrà poi immessa sul mercato con il nome A Concert For The People. I successivi due album sembrano evidenziare una certa crisi di creatività ed i Barclay James Harvest si prendono un anno di riflessione. Usciranno altri album che tuttavia non riescono a riportare il gruppo in auge. L'ultimo disco ufficiale è River of Dreams del 1997. Successivamente John Lees e Woolly Wolstenholme hanno prodotto due dischi sotto il nome Barclay James Harvest through the Eyes of John Lees. Gli altri due membri Les Holroyd e Mel Pritchard hanno invece pubblicato un album come Barclay James Harvest featuring Les Holroyd. Nel 2004 il batterista Mel Pritchard è deceduto. Il 13 dicembre 2010 Woolly Wolstenholme si è tolto la vita all'eta di 63 anni.

it.wikipedia.org/wiki/Barclay_James_Harvest







13/09/2011 12:24
 
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Caravan
Tra i maggiori esponenti della scena di Canterbury, i Caravan ne rappresentano il lato più melodico e "pop".
Il loro capolavoro è In the land of grey and pink (1971)

I Caravan sono un gruppo musicale inglese di rock progressivo formatosi nel 1968 a Canterbury, nel Kent. Il loro stile musicale combina la musica pop con il jazz rock ed il rock psichedelico.
Insieme ai Soft Machine, depositari di uno stile maggiormente basato sulla fusion e sulla sperimentazione, rappresentano i due filoni principali della corrente musicale nota come scena di Canterbury. La band, capostipite del filone melodico di questo movimento, ha influenzato diverse band progressive degli anni settanta.[1]
Il fatto di essere nati e vissuti in una piccola cittadina (tra l'altro tendenzialmente conservatrice e quindi alquanto indifferente alle mode dell'epoca) fa sì che sviluppino un genere musicale che risente poco o niente delle influenze musicali che arrivano dalla vicina capitale e dal resto del paese.
Nel 2011, dopo 43 anni di carriera e diversi cambiamenti di formazione, la band è ancora attiva.

it.wikipedia.org/wiki/Caravan_(gruppo_musicale)

[Modificato da Chameleon. 13/09/2011 12:24]
13/09/2011 12:39
 
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Gentle Giant
Loro sono stati una band ENORME, maestri assoluti di incastri ritmici e melodici e complicatissime polifonie vocali, polistrumentisti capaci di passare da uno strumento all'altro nel corso dello stesso brano


I primi album del gruppo, ovvero l'omonimo album di debutto e i successivi Acquiring the Taste (1971), Three Friends (1972), Octopus (1972) e In a Glass House (1973), sono generalmente considerati le opere più significative del gruppo. Sono caratterizzate da uno stile fortemente eclettico e sperimentale, che unisce elementi jazz e hard rock ad atmosfere medievali e barocche (un giornalista inglese, per definire la loro musica, coniò l'espressione baroque and roll). Fra i tratti più chiaramente distintivi di questi primi lavori si devono però citare soprattutto il polistrumentismo e la sovrapposizione di linee armoniche in modo talvolta ricercatamente dissonante (sovrapposizione spesso basata sull'artificio musicale della fuga). Un esempio tipico (da Acquiring the Taste) è Edge of Twilight che nel breve volgere di 3'30" circa vede l'impiego di una ventina di strumenti e l'intreccio di almeno sei temi musicali diversi. All'interno di queste strutture spesso classicheggianti si inserisce una chitarra particolarmente hard, dal suono molto saturato, e parti vocali basate su strutture armoniche complesse, simili per profondità polifonica a quelle di altri gruppi progressive come gli Yes, ma caratterizzate spesso dalla ricerca di originali dissonanze (ben lontane - ad esempio - dalle rassicuranti armonie di Jon Anderson) e da un uso sapiente del contrappunto.




[Modificato da Chameleon. 13/09/2011 12:39]
14/09/2011 08:55
 
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Curiosità

Il progressive rock italiano viene anche definito "spaghetti prog".

E ti pareva che non mettevano di mezzo gli spaghetti!

Mi ricordo che la prima volta che andai il Filippine, un dipendente di un Hotel mi disse: "Di dove sei?". Gli risposi: "Sono italiano". Lui ribattè: "Ah! Spaghetti! Maccheroni!" Ci mettemmo tutti a ridere. Beh! che cosa vogliamo dire? Gli italiani sono conosciuti per questo.

A volte può essere una cosa positiva. Perché solo gli italiani sanno fare bene la pasta. Ma a volte questo può nascondere la brutta fama che gli italiani si sono fatti, di essere quelli che tirano a campare. Basta che c'è da mangiare, tutto il resto non conta. Niente proteste, niente rivoluzioni, anche se questo per noi cristiani è un bene, in quanto giuste o sbagliate che siano le leggi devono essere rispettate. Ma il problema è che andando più a fondo l'italiano non rispetta nemmeno le leggi, specialmente per strada. E' abituato a fare un po' come gli pare. Durante la seconda guerra mondiale gli italiani, prima stavano dalla parte dei nazisti, poi dalla parte degli americani. Sempre dalla parte dei più forti, l'importante è non avere problemi. Anche se poi con questo comportamento i problemi non mancano lo stesso. Ma vediamo il lato positivo. Diciamo che durante la seconda guerra mondiale, il popolo italiano ha capito ad un certo punto che stava cadendo nel baratro, macchiandosi di gravi crimini, e quindi alla fine si è messo dalla parte dei giusti (chiamiamoli giusti se oggi tanto giusti non sono neanche loro).

E' probabile, quindi che il termine "spaghetti prog", sia quindi influenzato da questo comportamento degli italiani. Speriamo in maniera positiva.

Peter Gabriel, componente dei Genesis, disse: "Il progressive rock italiano è un ottimo prog".

Ciao
anto_netti
[Modificato da anto_netti 14/09/2011 09:01]
14/09/2011 12:21
 
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Balletto di Bronzo

Continuo con notizie e cenni storici di gruppi progressive rock italiani. Qui abbiamo il Balletto di Bronzo, già citato da Chameleon. Gruppo ricostituitosi nel 1995 e tutt’ora in attività.

it.wikipedia.org/wiki/Balletto_di_Bronzo

www.italianprog.com/it/a_balletto.htm

P.S. Quando avrò imparato ad allegare i video, e soprattutto avrò trovato il tempo di fare delle prove, allegherò dei video di gruppi progressive rock italiani e anche stranieri che naturalmente non siano già stati allegati.

Ciao
anto_netti
14/09/2011 12:42
 
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Museo Rosenbach

Il Museo Rosenbach è un gruppo musicale italiano di genere rock progressivo. Il nome è tratto da quello di un editore tedesco, Rosenbach, che letteralmente significa ruscello di rose.
Gruppo ricostituitosi nel 2000 e tutt’ora in attività. Già citato anche questo da Chameleon.

it.wikipedia.org/wiki/Museo_Rosenbach

www.italianprog.com/it/a_rosenbach.htm

Ciao
anto_netti
14/09/2011 13:15
 
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Il Tempio delle Clessidre

Gruppo progressive rock di recente formazione come il Bacio della Medusa.

Il cantante del Museo Rosenbach, "Lupo" Galifi, fa ora parte del Tempio delle Clessidre, con cui spesso dal vivo esegue estratti da Zarathustra. L'ottimo primo album di questo gruppo, dal titolo omonimo, è uscito nel 2010 per la Black Widow.

www.movimentiprog.net/modules.php?op=modload&name=Recensioni&file=view...

www.unprogged.com/showthread.php?t=5892

Ciao
anto_netti
14/09/2011 13:26
 
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Locanda delle Fate

E' un gruppo musicale di progressive rock italiano originario della zona di Asti. Fondato nel 1977, il gruppo si sciolse nel 1980 dopo aver inciso un unico album, (Forse le lucciole non si amano più). Alla fine degli anni novanta la formazione si è ricostituita, pubblicando un secondo lavoro, Homo homini lupus.

Gruppo ricostituitosi nel 1999 e tutt’ora in attività.

it.wikipedia.org/wiki/Locanda_delle_Fate

www.italianprog.com/it/a_locandadellefate.htm

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anto_netti
14/09/2011 13:35
 
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Quella Vecchia Locanda

E' stato un gruppo di rock progressivo italiano, autore di due album: Quella Vecchia Locanda (1972) e Il Tempo della Gioia (1974). E’ Stato in attività da 1970 al 1974.

it.wikipedia.org/wiki/Quella_Vecchia_Locanda

www.italianprog.com/it/a_qvl.htm

Ciao
anto_netti
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