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| Città: EMPOLI | |
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  16/05/2011 13:55 | |
L'uomo dei sogni si chiama Coralli
Il bomber conquista e trasforma il rigore che affonda il Portogruaro e alimenta le speranze
L'uomo dei sogni non poteva che essere lui, Claudio Coralli. Già, perché è un rigore conquistato e trasformato dal bomber a premiare una prova finalmente da squadra matura dell'Empoli e a tenere aperti i giochi - venerdì lo scontro diretto interno col Toro - per i playoff. Solo l'avvio. La gara parte subito a mille e l'Empoli, nella formazione annunciata, piazza i primi graffi (tutti targati Musacci). In campo, però, è il nervosismo a regnare sovrano. I padroni di casa sono fin troppo aggressivi (a fine primo tempo si collezionano oltre 20 falli fatti) e qualche contatto ravvicinato fa capire il clima della sfida. Proprio grazie all'aggressività, però, i padroni di casa guadagnano metri di campo. Un centimetro alla volta, a dire il vero, ma comunque la supremazia è visibile. Soprattutto il treno di destra, Lanzoni-Tarana, crea diversi problemi. Gli azzurri, insomma, subiscono qualcosa e tremano almeno in due occasioni. A metà tempo, così, Aglietti decide di correre ai ripari. Lo fa passando al più solido 4-3-3 (in verità un 4-1-4-1 in fase di non possesso) con Musacci a fare da schermo davanti alla difesa, Nardini interno, Saponara a destra e Forestieri a sinistra. Una mossa che paga, perché la gara torna subito in equilibrio. Il problema è che l'Empoli fatica a giocare palla a terra e non riesce a sfruttare gli spazi (che non mancano) per le ripartenze. Situazione che, paradossalmente, per poco non premia il Porto proprio allo scadere del maxi-recupero della prima frazione (3' poi diventati 5' e spiccioli) con Tarana (ancora lui) che spreca un contropiede in superiorità numerica. Squillo finale. La ripresa inizia con gli stessi interpreti e lo stesso copione (infatti anche Mamushaj si becca un giallo...). Ma, di conseguenza, anche con l'Empoli che controlla abbastanza bene la partita. Tanto che, al 12', Agostinelli sgancia un'altra punta, Gerardi (esce proprio Memushaj) passando a una sorta di 4-2-4 (con Cunico, che successivamente sarà rilevato da Scarpa, a sinistra). Anche Aglietti, però, vuole i tre punti e così manda dentro in successione Fabbrini (per Saponara) e Laurito (per Forestieri). Si torna alle due punte, con un 4-3-1-2 che esalta proprio il redivivo Fabbrini. I suoi slalom spaccano in due il Portogruaro e l'ingresso di Lazzari (per Nardini) aumenta ulteriormente tasso tecnico e peso offensivo degli azzurri. Il resto lo fa la stanchezza che assale i padroni di casa, sempre meno brillanti, e la crescita in mezzo di Soriano. Proprio il più giovane della compagnia, classe '91, suona la carica con una fiondata da fuori (37') e un inserimento centrale (40'). Poi (41') va a fare il diavolo a quattro a sinistra dando vita al mischione reale in area che Lanzoni "risolve" con un evidente fallo su Coralli. Doveri, a due passi, non può che accordare il penalty e il bomber riaccende i sogni dell'Empoli con il 17º sigillo stagionale. In teoria ci sarebbe il tempo per la reazione del Porto, ma i gol da fare diventano 2 e il serbatoio delle energie è in riserva da tempo. Così bastano due o tre uscite alte di Pelagotti, visto anche che nel recupero Gerardi si fa cacciare per proteste un po' troppo vivaci. Il sogno che continua, insomma, è quello colorato d'azzurro...
iltirreno.gelocal.it/empoli/sport/2011/05/15/news/l-uomo-dei-sogni-si-chiama-coralli... |
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