L'ALLEVAMENTO E' PASSIONE, LA SELEZIONE E' ARTE, solo la conoscenza e l'esperienza fanno i veri campioni
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Cosè lo standard ? Cosa sono i difetti? Come si comincia la selezione?

Ultimo Aggiornamento: 19/05/2011 16:21
Autore
Stampa | Notifica email    
09/05/2011 18:41
 
Quota
OFFLINE
Post: 5.136
Registrato il: 10/09/2008
Sesso: Maschile
Utente Master
Inizio oggi una nuova discussione che penso interesserà molti visto che traccia le basi per il lavoro dell'allevatore e del selezionatore moderno.

Parto con alcuni brevi note introduttive:


Lo standard è l'elencazione ordinata dei caratteri morfologici desiderabili di un animale zootecnico.
Una volta affrontate tutte le regioni morfologiche, questo può arricchirsi di annotazioni relative a particolari esempio:
colore uovo, colore del pulcino ecc.

I caratteri desiderabili corrispondono sempre a caratteri che vanno ad incidere positivamente sulla razza accrescendone la produttività, il vigore,la bellezza, la fertilità ecc.

Un carattere estetico presente in uno standard morfologico deve secondo la più moderna interpretazione corrispondere ad una bellezza funzionale non arrecando mai problemi all'animale.

Es il ciuffo di alcune razze avicole è bello se è grande e pieno ma non deve mai eccedere provocando difficoltà visive eccessive.
Tuttavia un carattere morfologico puramente estetico va sempre valutato nella sua completezza di carattere funzionale.


Ma vediamo di essere più precisi su quest'ultimo concetto.
[Modificato da Crestillo 09/05/2011 19:13]
09/05/2011 18:53
 
Quota
OFFLINE
Post: 5.136
Registrato il: 10/09/2008
Sesso: Maschile
Utente Master
Per chiarirlo é importante comprendersi su alcuni concetti di base.

Perchè la cresta di un gallo Livorno deve avere 5 punte?

Molti potrebbero pensare che dietro questo carattere vi sia solo un motivo estetico .
Ma se una cresta ha 6 punte è meno bella di una con 5?
Evidentemente qui come in moltissimi altri casi l'estetica presenta sempre un legame strettissimo con la funzionalità.
Aspetto vostre considerazioni e vi pongo un altro quesito molto importante a cui dare risposta.

Perchè le razze mediterranee hanno creste molto grandi?

Sarebbe bello parlare qui dei tanti caratteri morfologici e dei difetti spiegando il perchè della ricerca di determinati caratteri ed i motivi che inducono a dirigere la selezione verso determinati obbiettivi.
[Modificato da Crestillo 09/05/2011 19:15]
09/05/2011 19:04
 
Quota
OFFLINE
Scusatemi se non è del tutto pertinente, ma mi viene in mente una cosa a cui ho pensato altre volte in passato, soprattutto mi rivolgo agli amministratori, perchè non ci potrebbero essere delle sezioni o una sezione, apposite dove esperti come Alessio, riconosciuti come tali e nominati con questo ruolo come avviene per i moderatori, sempre se disponibili, possano postare delle discussioni come questa o quella recente sulla razza Dorking, quella sulle Anatre Mute, che possano diventare un riferimento per tutti gli interessati?

Sarebbero degli spazi più miratamente dedicati alla formazione e tutti ne abbiamo molto bisogno.

G.
[Modificato da wildfowl 09/05/2011 19:11]
09/05/2011 19:39
 
Quota
ciao wild, si ci sono discussioni molto didattiche..da un lato sarebbe positivo..dall'altro renderebbe più difficile la ricerca..nel senso chi cerca argomenti interessanti sulla genetica dei colori va in quella cartella, così come chi è interessato alle razze italiane va nella relativa cartella..se ci sono cartelle "didattiche" a parte è più difficile che si clicchi lì..però è interessante, ne parleremo anche con gli altri dello staff
09/05/2011 19:47
 
Quota
OFFLINE
Ciao Rachele, ti ringrazio per aver prontamente preso attenzione della mia richiesta, secondo me concentrare in una sola cartella argomenti vari ma mirati di carattere genetico, etnologico, zootecnico,..sviluppati in modo approfondito e gestiti da uno-due esperti in modo sistematico credo invece possa essere uno strumento utile e soprattutto didattico come dici te. Diversamente diversi documenti e foto sinottiche su razze, colorazioni ed altro rischiano di essere disperse e non notate.

G.
[Modificato da wildfowl 09/05/2011 19:55]
09/05/2011 20:31
 
Quota
OFFLINE
Post: 615
Registrato il: 12/01/2009
Città: PIACENZA
Età: 33
Sesso: Maschile
Utente Senior
Tornando alla domanda di Crestillo...io mi son sempre dato come risposta che grandi creste servissero in estati calde a raffreddare il sangue del pollo...e per la stessa motivazione mi spiegavo il perchè al nord i polli hanno creste ridotte, anche di alcune razze "nate" con la cresta grande sono state create linee con cresta a rosa (ad esempio l'ancona)...la mia teoria mi lascia un pò da pensare in quanto cmq i nostri inverni non sono poi caldissimi...e anche il pensare a polli del sud est asiatico, dove fa più caldo che da noi, che hanno creste ridotte...
Vorrei chiedere la ragione delle 5 pounte dell'ancona...io pensavo che fosse solo motivo estetetico fissato negli anni...ma pensandoci potrebbe essere che una cresta a 5 punte sia meno soggetta a deformazioni? (es caduta laterale)?
Aspetto le vostre correzioni...
(P.S. vorrei ringraziare crestillo per queste discussioni davvero interessanti che spesso apre...mi piacerebbe se capiterà l'occasione ascoltarti di persona magari davanti a quelche gabbie d'esposizione)
edo


Visita la mia pagina Facebook
CantinaCivardiViniDOC
https://www.facebook.com/cantinacivardi
09/05/2011 23:17
 
Quota
OFFLINE
Post: 2.228
Registrato il: 02/02/2009
Città: GENOVA
Età: 58
Sesso: Maschile
Utente Veteran
Amministratore
Re:
wildfowl, 09/05/2011 19.04:

Scusatemi se non è del tutto pertinente, ma mi viene in mente una cosa a cui ho pensato altre volte in passato, soprattutto mi rivolgo agli amministratori, perchè non ci potrebbero essere delle sezioni o una sezione, apposite dove esperti come Alessio, riconosciuti come tali e nominati con questo ruolo come avviene per i moderatori, sempre se disponibili, possano postare delle discussioni come questa o quella recente sulla razza Dorking, quella sulle Anatre Mute, che possano diventare un riferimento per tutti gli interessati?

Sarebbero degli spazi più miratamente dedicati alla formazione e tutti ne abbiamo molto bisogno.

G.




Wild, ne abbiamo parlato ed abbiamo pensato che la cosa migliore sia di creare delle sottocartelle in evidenza, cioè in alto, nei relativi capitoli. Per cui le recenti ed interessanti discussioni di Crestillo finiranno in sottocartelle apposite nelle cartelle "anatre" e "razze straniere" e "razze avicole", nella quale ho appositamente creato una sottocartella "Standard e argomenti correlati", per chi sia interessato. In tal modo non ci sarà un eccessivo decentramento di tali argomenti e chi vorrà potrà trovarli nelle cartelle di pertinenza. Speriamo che sia tutto chiaro... :-)
Ovviamente sono graditi suggerimenti per un migliore funzionamento.
Carlo
10/05/2011 00:00
 
Quota
OFFLINE
Grazie clive, sì, anche la soluzione che proponi te mi sembra abbastanza ragionevole, attendo allora di vedere come procederà.

G.
10/05/2011 00:02
 
Quota
OFFLINE
Post: 2.147
Registrato il: 25/09/2010
Città: MATELICA
Età: 53
Sesso: Femminile
Utente Veteran
Sono molto curiosa di sapere il perché della cresta a 5 punte e non 6 Alessio.
http://ilsognodellabarbuta.it/
10/05/2011 10:08
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.113
Registrato il: 01/04/2009
Città: SIENA
Età: 36
Sesso: Maschile
Utente Veteran
Questa discussione mi piace molto. Complimenti ad Alessio e ai moderatori.

Per quanto riguarda la cresta ho sempre pensato che servisse per regolare la temperatura del corpo.
Ora che ci penso spero che la cresta grande non sia stata selezionata dai contadini in modo che ci fosse di più da mangiare :-(

Per quanti riguarda il perchè ha 5 punte invece che 6 o 4 non ne ho minimamente idea......
10/05/2011 22:02
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.477
Registrato il: 05/03/2009
Sesso: Maschile
Utente Veteran
Alessio le domande che poni sono molto tecniche , ma penso che solo cosi' noi riusciremo a capire il vero senso dell'avicoltura ed a capire che a volte non e' solo il criterio estetico che va allo standard, ma spesso e ' il criterio funzionale che propende verso lo standard.
So che una grande cresta disperde piu' calore, cosi' come nella specie elefante africano (Loxodonta africana) le orecchie piu' grandi disperdono piu' calore rispetto alla specie parente mammouth, detto alla francese, (Mammuthus primigenius)dei climi freddi, ora estinto, ma date le temperature rigide in cui viveva sviluppo' orecchie assai piccole rispetto al parente africano.
Resta pero' il mistero delle razze a nord come la Bionda piemontese e la bianca di Saluzzo che sviluppano, nonostante le latitudini elevate, creste molto ampie.
Altra analogia, parlando pero' di specie e non di razze, si ha per l'orso polare (Ursus marittimus) e l'orso marsicano (Ursus arctos marsicanus): le orecchie del primo sono di mole notevolmente ridotta rispetto al secondo che vive in climi relativamente piu' temperati.
Analogie di questo tipo possono essere utilizzate come parallelismi nella biodiversità interspeciale e nella biodiversita' intervarietale.
Nella prima interviene esclusivamente la natura, nella seconda molto spesso, interviene l'operato selettivo dell'uomo.
Grazie per l'incipio. Ciao. Emanuele.
[Modificato da oche1 10/05/2011 22:51]
10/05/2011 23:06
 
Quota
OFFLINE
Post: 4.217
Registrato il: 23/04/2008
Città: SAN CATALDO
Età: 58
Sesso: Maschile
Utente Master
Rileggere cosa riporta "SUMMAGALLICANA" non fa mai male:

Testo ripreso e adattato dal Giornale degli Allevatori - 1914

La cresta, oggetto di particolare attenzione sia da parte dell’allevatore che del giudice, ha un indubbio valore estetico. Ma essa non si limita ad appagare un occhio alla ricerca del bello, in quanto è un’incontestabile spia dello stato di salute del soggetto. Per non parlare di coloro che vorrebbero indossarla come cimiero durante i sollazzi d’alcova, nella speranza di emulare le doti amatorie del gallo. Un gallo che ne sia ben dotato, avrebbe anche un’altra caratteristica, non troppo gradita all’Uomo dei nostri tempi: un’elevata capacità fecondante.

I soggetti malaticci mostrano una cresta pallida, in certi casi nerastra, talora coperta di chiazze bianche. Di pari passo vanno i bargigli, indicando talora un’anemia o una cattiva nutrizione, cui si può porre rimedio con una razione generosa e con un tonico ferruginoso, nonché con una buona ventilazione del pollaio e un supplemento d’aria ossigenata. Questi provvedimenti danno presto un miglioramento sensibile.

Le malattie del fegato, o la cattiva digestione, fanno cambiare il colore della cresta da rosso a porpora. Generalmente la causa risiede nella somministrazione di cibi troppo ricchi di amido e nella mancanza d’esercizio. Una dieta esclusiva in frumento è un buon rimedio, ed è bene tenere a mente che i volatili crescono meglio se si dà loro solo un pastone al giorno e con moderazione.

Un poco di sale inglese nell’acqua renderà buoni servigi, come pure la verdura (incluse le cime di cipolla) e un’abbondanza di grit (la sabbia tagliente). La mancanza di grit e le creste malate si danno la mano, e se il ventriglio, che è la macina del pollo, manca di grit, il fegato e gli organi digestivi peggiorano in breve tempo. In molte covate la tendenza all’insufficienza epatica comincia dal giorno della nascita, perché i pulcini sono stati nutriti troppo presto con cibi molli invece che con grit fine, il quale dovrebbe essere il primo pasto dei neonati.

Le creste che danno segni di scorbuto per mancanza di vitamina C, sono spiacevoli alla vista, mentre il favus, o cresta bianca [1] , è molto distruttivo nei pollai. Essendo molto contagioso, si sparge molto rapidamente. Trattamento ideale è un po’ di iodio, non sotto forma di tintura, che è irritante, ma uno iodio lavabile, tipo Betadine.

Le creste gelate si possono prevenire sfregandole di quando in quando con vaselina, cui è stata aggiunta un po’ di glicerina e di trementina. È senza dubbio che il gelo attacca indirettamente l’ovaio attraverso le creste: per questa ragione le galline con piccola cresta sono le migliori fetatrici invernali.

Durante la muta, spesso la cresta si ritira a metà della sua precedente grandezza. Quando il nuovo piumaggio è completo, e il vigore ritorna, la cresta riprende le dimensioni primitive per il normale flusso di sangue.

La cresta con larga base d’impianto è una buona prova di fecondità e vigore nel gallo, visto che si ottengono raramente pulcini forti e vigorosi da un gruppo ove il gallo ha la cresta piccola.

I galletti seguono il padre e le pollastre la madre nella forma della cresta, secondo quanto affermano gli scrittori. Ma l’esperienza degli allevatori dice che la gallina ha più influenza del gallo.
3.1. Cresta semplice, presenza di cresta

Bd+ - allele of bd

Autosomico dominante? Poligenico?
Gruppo di associazione sconosciuto

Qualunque razza dotata di cresta, che non sia quindi la Breda, possiede questo allele. Il gene della cresta semplice è indispensabile affinché possa svolgersi l’azione degli altri geni attivi sulla cresta. Per comodità ho adottato il simbolo Bd+ suggerito da Ab-der-Halden.

La cresta semplice è quella di tipo selvatico, dentellata, come dimostrano numerosi studi di genetica, ed è posseduta da tre specie di Galli della giungla: gallus, sonnerati, lafayettei. È costituita da una lamina singola che decorre per tutta la lunghezza della testa, dotata di un numero variabile di dentelli. Anatomicamente è composta da limbo, denti e lobo.

Le dimensioni della cresta semplice variano da una razza all’altra, ma è abbastanza stabile nel contesto di ogni singola razza, per cui si può pensare a uno stretto controllo genetico. Molte razze a cresta semplice, specialmente le giganti, hanno una cresta relativamente piccola; le razze mediterranee, come altre razze, sono dotate di una cresta proporzionalmente più grande, talora tanto voluminosa da essere pendula.

Axelsson (1933) ha quantificato queste differenze, riportando per la Rhode Island una superficie di soli 389 mm², mentre nella Livorno raggiunge 1.321 mm². Esistono altri fattori, oltre a quelli genetici, in grado di influenzare le dimensioni della cresta semplice. Innanzitutto, credo che qualsiasi allevatore sia conscio del fatto che un allevamento intensivo è in grado di aumentarne il volume, e ciò dovrebbe rientrare tra le espressioni indicative di buona salute e di congrua alimentazione.

Domm, nel 1930, ha fatto notare come le dimensioni sia della cresta che dei bargigli vengano influenzate in proporzione inversa alla quantità di luce che il soggetto riceve. Egli ha ipotizzato che il pollo utilizza la dose necessaria di raggi luminosi solo mediante cresta e bargigli, che si accrescono per compensare una luce solare scarsa. Non so come possa essere valida questa supposizione, visto che il Bankiva, che vive nel folto della foresta, ha una cresta proporzionalmente piccola, mentre le razze mediterranee, inondate di sole, presentano creste spesso spropositate, quasi antiestetiche, nonché bargigli tanto lunghi da ricordare lo scroto di un toro.

Nel 1943 Lamoreux condusse una serie d’esperimenti coi quali fu in grado di dimostrare che aumentando la temperatura da 14°C a 33°C viene triplicata la dimensione della cresta semplice. Pertanto, se un allevatore desidera una cresta dalle proporzioni ideali, dovrebbe accertarsi che le condizioni d’allevamento siano corrette. Se vogliamo abbozzare un’interpretazione finalistica, nell’aumento della superficie della cresta potremmo scorgere una più rapida termoregolazione.

Lo standard richiede una cresta semplice a 5 punte, ma sono frequenti variazioni in più o in meno. A tale proposito, si ritiene siano implicati fattori multipli. Inoltre, il locus He+, che modifica la cresta a rosa, è in grado di influenzare il numero di punte della cresta semplice.
11/05/2011 18:52
 
Quota
OFFLINE
Post: 5.136
Registrato il: 10/09/2008
Sesso: Maschile
Utente Master
Ottimo inizio ricco di tante considerazioni interessanti.
Scusatemi se sarò un po a singhiozzo visti gli impegni .
Passiamo però subito a dare alcune risposte visto che molti si sono incuriositi.

Partiamo dal numero di punte:
Il numero di punte di una cresta semplice condiziona lo spazio che ognuna di esse ha a disposizione per il suo sviluppo .
I punti che la limitano sono anteriormente l'attacco sul becco e le narici e posteriarmente la nuca .

Il numero di cinque garantisce un ideale irraggiamento di queste che assumono un equidistante posizione.
In assenza di colpi di pollice o increspature tale numero garantisce un buon equilibrio.
Molto importante anche la profondita delle incisure che determinano la classica forma a triangolo con una buona base ed una punta adseguata.

Esistono razze a cresta semplice che geneticamente hanno incisure che interessano solo parzialmente la lama della cresta in questo caso anche un maggior numero di denti è presente, non compromettendone la stabilità ed estetica .

Le dimensioni della cresta hanno senza dubbio un utilità nella termoregolazione ed in questo senso agiscono egregiamente come radiatori naturali.
La dimensione è comunque fortemente influenzata da fattori ormonali .
Creste floride come del resto bargigli spesso ad esse correlati dimostrano elevate concentrazioni di ormoni sessuali.

Quindi galline con grandi creste spesso sono buone ovaiole come pure galli con cresta bella grande hanno spesso ottima fertilità
[Modificato da Crestillo 11/05/2011 19:07]
12/05/2011 08:11
 
Quota
OFFLINE
Post: 569
Registrato il: 07/04/2010
Città: SPARONE
Età: 31
Sesso: Maschile
Utente Senior
bellissima discussione molto interessante ! È un piacere leggerla ! Quindi la razza livorno ha la cresta da standard a 5 punte per migliorare l'equilibrio delle stesse, permettono un'ottima termoregolazione e venire irrorate di sangue con più facilità ... [SM=g7348]
[Modificato da michy92 12/05/2011 08:23]



NUOVO FORUM PAVONI : pavoforum
16/05/2011 11:26
 
Quota
OFFLINE
Post: 5.136
Registrato il: 10/09/2008
Sesso: Maschile
Utente Master
Passiamo ad un altro carattere .
Bargigli!
Meglio grandi ? Meglio Piccoli ?

Perchè i bargigli eccessivamente grandi sono sgraditi?

Quali sono i difetti più comuni di queste appendici?
19/05/2011 16:21
 
Quota
OFFLINE
Post: 5.136
Registrato il: 10/09/2008
Sesso: Maschile
Utente Master
I bargigli sono delle appensici molto importanti nella valutazione di un pollo.
generalmente si è portati a credere che bargigli grandi siano prerogativa delle razze grandi.
Questo non è vero, infatti basta pensare alla razza Chabo che ha bargigli veramente grandi.

Il bargiglio grande purtroppo predispone a tutta una serie di difetti e si è propensi a mantenerlo sempre di media misura.
Infatti un bargiglio grande può incresparsi , ruotare sul suo asse aprendosi non di meno a causa di piccoli litigi fra giovani galli può pregiudicare la presentabilità degli stessi alle competizioni.

Le razze mediterranee hanno spesso bargigli ben sviluppati che si abbinano in modo armonico con la cresta.
Le razze combattenti tendono ad averli poco sviluppati per evitare che esistano appendici a cui l'avversario possa arrecare danni emorragici gravi.

Anche il bargiglio è suscettibile di congelamento durante l'inverno pertanto le razze del Nord tendono gradualmente ad averli meno sviluppati, pertanto anche in questo caso un carattere estetico diventa funzionale ad un adattamento della razza.

Col presentarsi del carattere barba il bargiglio subisce una contrazione notevole tanto da essere richiesto quasi inapparente.



[Modificato da Crestillo 19/05/2011 16:26]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Crea nuova discussione
 | 
Rispondi a questa discussione
UNA COMMUNITY DI VERI APPASSIONATI AMATORIALI
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:38. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com