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| Città: EMPOLI | |
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  27/04/2011 14:34 | |
La grande impresa è alla portata
A 450' dalla fine i playoff non sono un sogno mostruosamente proibito
EMPOLI. A 450 minuti dalla fine del campionato l'Empoli non conosce ancora il suo destino. Il derby con il Livorno, infatti, ha lasciato gli azzurri in una posizione di classifica che non è né carne né pesce. Verso l'alto. Più carne, però, ad essere sinceri. I punti di ritardo (appena 2) e la posizione in graduatoria, infatti, dicono chiaramente che i playoff non sono un sogno mostruosamente proibito. Certo servirebbe un salto di qualità che non è ancora arrivato (nonostante il rendimento del girone di ritorno sia da zone nobili), ma lo stesso discorso vale per le altre contendenti. La Reggina, ad esempio, non ha un calendario morbidissimo, mentre col Torino - ammesso che le distanze restino inalterate - c'è lo scontro diretto interno alla penultima (all'ultima, invece, c'è quello col Vicenza, però in trasferta). Insomma, con due posti da assegnare (Varese e Novara ormai hanno gli spareggi assicurati), il margine c'è. Intanto, però, ci sono tre gare da disputare con squadre in lotta per la salvezza. Match che l'Empoli ha dimostrato di soffrire, ma che dovranno per forza di cosa portare i punti necessari per almeno due obiettivi: restare in corsa e, di fatto, certificare la salvezza. Verso il basso. Già, perché il bero obiettivo stagionale ancora non è stato centrato. In coda la situazione cambia di giornata in giornata, con la quota sicurezza che s'alza e s'abbassa come un ascensore, e la truppa di Aglietti non può ancora sentirsi al sicuro. Il blitz del Cittadella a Piacenza, ad esempio, ha ridotto il margine di vantaggio. Nella zona playout ora c'è proprio il Piacenza, in compagnia del Sassuolo, a quota 42 punti. Ecco perché già la sfida di sabato, in casa dei neroverdi, in chiave salvezza può rivelarsi determinante per gli azzurri. Dare un'occhiata alle spalle, dunque, è ancora un obbligo. Eppure il numero di squadre interessate più direttamente alla lotta e quello di scontri diretti ancora da disputare (come il calendario di alcune rivali: sembra durissimo quello del Piacenza) sembra regalare un minimo di sicurezza in più.
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