BARITATA

Note, Prescrizioni, Avvertenze, Raccomandazioni particolari per un profano?

(mai stampata, ovviamente)

io la conosco poco,ti consiglio solo di lavarla bene...

Sviluppala per il fattoriale, stoppala abbondantemente e fissala bene. Il lavaggio è fondamentale per la durata.
In bacinella maneggiala con cautela prendedola dagli angoli, non tirarla/piegarla mai.
La densità della stampa va valutata solo a carta asciutta e magari stagionata un giorno o due...

Che carta hai preso?

impressionando, 10/04/2011 23.29:

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Sviluppala per il fattoriale .....

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(WHAT ?????)

impressionando, 10/04/2011 23.29:

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..... Che carta hai preso?

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Per la verità ancora non ho provveduto.
La mia cultura sulle carte da stampa si ferma alla ILFORD MULTIGRADE quindi pensavo alla MG IV FB ....
... ma accetto volentieri qualsivoglia consiglio !

[il nostro amico di ars-imago di Roma ha ROLLEI - ILFORD - AGFA)

io ho usato solo la Ilford che dici tu,mi piace molto come rende nei toni bassi e medi.
Dalle zona VII in su invece mi pare sia parecchio "gessosa" e poco brillante.
Mi accodo anch'io alla domanda sul "fattoriale"

Sviluppo fattoriale alla "bolognese" :

Metti la stampa nella bacinella del rivelatore, appena vedi l'immagine affiorare guardi da quanto tempo è immersa e lo moltiplichi per 6, il tempo risultante è il tempo tatale dello sviluppo.
Esempio:
Se l'immagine affiora in 20" il tempo di sviluppo è di 120" cioè 2'.

In realtà il sistema sarebbe un po più raffinato, il solito Ansel Adams sul suo libro "La Stampa" se ben ricordo dice che bisogna attendere che affiorino i particolare in Zona II e prendere il tempo da lì e calcolare un fattore (6, 7 o 8) a seconda dei test fatti sul tipo di carta che si sta usndo.
Ma lui aveva un esercito di discepoli che faceano le prove.

Il vantaggio di usare questo metodo è che non si è costretti a mantenere rigidamente la temperatura costante, quando è estate e l'immagine affiora in 15" si svilupperà per 1'30", d'inverno quando affiora in 25" si sviluppa per 2'30".

GiBi, prova anche a procurarti una smaltatrice, quando stampavo (dai 40 ai 20 anni fa) le stampe passate nella smaltatrice avevano dei neri "commoventi".
Io non stampo più ma è interessante questa cosa del "fattoriale"; io devo provare (quando riprenderò con il Grande Formato) una cosa che ho letto in Fotoavventure che ha una vaga attinenza ma con il negativo. Durante lo sviluppo, guardare per qualche istante ad una certa distanza da una lampada verde scuro per CO, il negativo con l'emulsione rivolta verso la lampada e un dito dalla stessa parte. Quando appaioni i neri (sul neg) con la stessa intensità dell'ombra del dito, lo sviluppo è OK. Chissà se si può provare anche con il 120 (devo provare). Sarebbe interessante nelle stagioni estreme per baypassare il problema della temperatura ambientale.
Pino

La ilford FBIV è una carta ruffiana che picchia dove l'occhio non attento guarda (e non costa poco). Avrai neri apparentemente sfondosi e alte luci brillanti ma con in mezzo grigi saltellanti.
La Carta più sincera è la Adox MC110 (ex Agfa) ma è piuttosto difficile da usare. Se non hai problemi di spesa facile e bella c'è la Oriental VC neutra.

A mio parere la smaltatrice serve per far trasformare la baritata in polytenata. Sparirà la stupenda superficie tipica della baritata lucida. Sicuramente è una finitura d'impatto ma stanca...

La polytenata non mi è mai piaciuta, ha un lucido (o aveva fino a 20 anni fa) velato, mentre la stampa smaltata è tutta un'altra cosa. Piuttosto preferivo le matt o semi-matt.

Grazie per le dritte

=Tomash=, 11/04/2011 13.24:

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Sviluppo fattoriale alla "bolognese" :



Metti la stampa nella bacinella del rivelatore, appena vedi l'immagine affiorare guardi da quanto tempo è immersa e lo moltiplichi per 6, il tempo risultante è il tempo totale dello sviluppo.

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Quello che mi affascina della fotografia ... e che Voi spesso contribuite ad alimentare ... è di saperne così poco.
Quindi è un continuo di scoperte !!!! TROPPO BELLO !!!

Pensavo fosse più difficile da trattare, invece si tratta più che altro di dilatare i tempi, specie quelli di lavaggio......credevo che avrei usato la baritata solo per pochi scatti selezionati, ma mi ha preso di brutto e la sto usando con continuità, tra l' altro anche l'attesa della smaltatura con un buon libro e della musica jazz ha un suo perchè!
Ciao Bruno

Una buona baritata "da battaglia" è la Fomabrom Variant III, costa meno di una politenata Ilford, è meno "accartoccevole" delle baritate Ilford, ha una bella gamma di grigi e nella versione odierna ha un bel supporto bianco puro (prima era un po marroncino e questo ne limitava un po l'uso).
E' una carta che si usa a cuor leggero e la trovo piuttosto divertente.
Ci ho fatto tanta di quella esperienza che sta diventando la mia carta standard.

=Tomash=, 30/04/2011 08.06:

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Una buona baritata "da battaglia" è la Fomabrom Variant III, costa meno di una politenata Ilford, è meno "accartoccevole" delle baritate Ilford, ha una bella gamma di grigi e nella versione odierna ha un bel supporto bianco puro (prima era un po marroncino e questo ne limitava un po l'uso).
E' una carta che si usa a cuor leggero e la trovo piuttosto divertente.
Ci ho fatto tanta di quella esperienza che sta diventando la mia carta standard.

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Straquoto!

VI ADORO quando fate così ....
... escono sempre un sacco di informazioni utili!!!




PS. Una fotografa mia amica mi ha detto ... di continuare a fare esperienza sulle politenate prima di passare alle baritate ...
Le devo credere?

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PS. Una fotografa mia amica mi ha detto ... di continuare a fare esperienza sulle politenate prima di passare alle baritate ...
Le devo credere?

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Direi che, non appena si sono appresi i rudimenti, val la pena di passare subito alle baritate.

Lorenzo

Magari può essere vero per evitare gli sprechi.
Ma alla fine vale la pena il passaggio il più alla svelta possibile