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la chiamata dello shogun

Ultimo Aggiornamento: 05/08/2013 15:25
31/03/2011 22:51
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Ciao raga....
era un pò che non scrivevo sul forum..... ma con l'avvento del nuovo shogun (che ovviamento ho preso al day one) non potevo più esimermi :-D

Il gioco è veramente molto ben fatto, avvincente e graficamente ineccepibile.

L'unica cosa che ho trovato veramente frustrante è il fatto che giunti alla difficoltà "leggendario" lo shogun mi fa dichiarare guerra dall'intero giappone!!!! Pensavo di cavarmela con qualche turno di "sopportazione" e la perdita di qualche territorio ma per il momento sono ancora solo contro tutti. Avevo provato a fare un'alleanza con il clan dei chossokabe dando mio figlio come ostaggio e sono riuscito nell'impresa... peccato solo per un turno: di conseguenza ho perso mio figlio e sono di nuovo in guerra. Il diffice di questa situazione è che mancano le risorse senza le quali rifondare l'esercito. Ho letto che hanno già sviluppato un mod che evita lo scoppio della guerra contro tutti... ma non mi piace l'idea: sarebbe come imbrogliare.

Allora vi chiedo, come gestite il gioco arrivati a questo punto??? Eppure io gioco al livello Normale (prutroppo il tempo è pochissimo :-( )

Ciao a tutti ...
01/04/2011 00:25
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La chiamata dello Shogun o "Divisione del Regno" scoppia al raggiungimento dei 19 territori (al 19° scatta).

Ho finito 3 volte la campagna (Hattori, Shimazu e Togukawa) a difficoltà difficile e ti posso dire che:
1. mai nessuno si alleerà con te dopo la divisione del Regno
2. sembra sconfortante all'inizio ma devi ridimensionare il tuo impero (e la tua flotta...che non è necessaria...ma aiuta molto)
3. metti in conto di perdere anche 5 territori prima di poterti risollevare
4. risollevamento possibile solo se riesci a creare un fronte unico (facile con Shimazu, Date, Takeda e Mori...meno con gli altri)
5. gli agenti sono la chiave del successo (rivolte con il Monaco, corruzione o arresto con il Metzuke e sabotaggi con il Ninja)
6. dalla divisione sei tu l'obiettivo da sconfiggere...sempre...quindi salteranno territori appena rivoltati per avventarsi su di te!
I coscritti sono tanti - milioni di milioni!!!
01/04/2011 02:14
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Si però si chiama "Divisione del Regno" non "Coalizzazione del Regno"
Io sostengo la mia tesi: diplomazia epic fail
01/04/2011 02:24
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Ma cosa c'entra la diplomazia... è un evento questo della "divisione del regno", che causa grosso malus diplomatico , fatto apposta quando diventi potente in una fase della campagna dove, in altri Total War, di solito partirebbe poi una inarrestabile espansione della nostra fazione/clan.

E' come una scomunica, praticamente, con tutti i vicini autorizzati ad attaccarti in quanto pericolo della nazione... come dagli torto allo shogun (lol) del resto... non miriamo tutti a Kyoto? mica fesso :asd:
01/04/2011 08:25
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E' vero hai ragione ma almeno un clannino potrebbe schierarsi con te, poi la cosa che non capisco è che i clan sono ostili anche dopo che diventi shogun, in teoria (almeno parte di loro) dovrebbero essere terrorizzati e portarti rispetto, sbah! u-u
01/04/2011 09:36
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Re:
RemovedQuasar, 01/04/2011 08.25:

E' vero hai ragione ma almeno un clannino potrebbe schierarsi con te, poi la cosa che non capisco è che i clan sono ostili anche dopo che diventi shogun, in teoria (almeno parte di loro) dovrebbero essere terrorizzati e portarti rispetto, sbah! u-u




Sono daccordo a 1000, anke perché nn è mai esistito un solo clan al "potere" bensì un clan maggiore alleato a clan "minori" o vassalli che dir si voglia.

Alcuni vassalli o alleati è logico che si ribellino, però qualcuno dovrebbe rimanere dalla tua parte, che fine ha fatto il leggendario onore nipponico??????

Quell'onore che ha portato dei samurai, che avevano perso il proprio daymio, a diventare ronin e a vendicarsi dell'uccisore del proprio signore dopo anni e anni di vita in sordina.
Per poi chiudere il tutto con un bel seppoku generale così da raggiungere finalmente il proprio daymio.


;)


Addio, mia bella, addio: l'armata se ne va;
se non partissi anch'io
sarebbe una viltà!
...
Tra quanti moriranno forse ancor io morrò:
non ti pigliare affanno,
da vile non cadrò.
...
Squilla la tromba,Addio,L'armata se ne va...
Un bacio al figlio mio!
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Carlo Bosi 1848
01/04/2011 14:19
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Appunto, i giapponesi hanno onore, o meglio, fedeltà assoluta nei confronti del Giappone (e se vieni dichiarato nemico del Giappone...) e dell'imperatore (anche se in questo periodo era una carica onorifica alla fine, ma era considerato un dio e comunque altamente rispettato), ... ma la loro storia è comunque piena di tradimenti e lotte politiche senza esclusione di colpi... Sekigahara non dice niente? per voi poi sarebbero poco onorevoli allora gli assassini dei ninja ed altri... eppure se ne facevano...

Onore non è propiamente sinonimo di fedeltà... onore sta nell'accettare sopratutto la sconfitta tra le altre cose...

Ma sapete la storia come è finita? hanno vinto i Togugawa e hanno governato solo loro per 200 anni fino alla restaurazione Meiji.....

Qua poi stiamo parlando e siamo al livello dei signori Daimyo, non del rapporto Daimyo e dei suoi sottoposti diventati Ronin....

[Modificato da Exodus 89 01/04/2011 14:21]
01/04/2011 17:35
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Nella mia campagna con il clan Oda proprio ieri mi è stata notificata la "divisione del regno". Mi si sono rivoltati tutti (non erano miei alleati ma non eravamo neanche in cattivi rapporti) tranne il clan Mori che possedeva quasi tutta la parte a sinistra del giappone (dall'isola a sinistra fino a Kyoto) e grazie a lui sono riuscito a concentrarmi sul clan Ikko-Ikko che possedeva tutta la parte a destra dell'isola e stava cominciando a darmi seri problemi sul confine.

Alla fine però non sono riuscito a vincere la campagna perchè la guerra con gli Ikko e le guerra interne (dannati clan che risorgono :D) hanno completamente bloccato la mia espansione e ho finito il tempo :D

Devo dire che tutto sommato come evento mi è piaciuto perchè ravviva la campagna quando essa perde quasi interesse (dopo che hai una ventina di territori e un solo fronte le cose si fanno troppo facili).
[Modificato da siculo-calabrese 01/04/2011 17:38]
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01/04/2011 19:42
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ma allora... una volta conquistata Kyoto che succede??? Comunque non si ferma il tutti contro uno?? Che amarezza :-(

E un'altra cosa... non so perchè ma a me non è mai riuscito nemmeno di provare a fare una rivolta con il monaco: ogni volta che vado cche ci provo mi dà la possibilità di far avviare la rivolta ma il pulsante è "spento"... come se non avessi denaro a sufficenza ma questo è impossibile!!!
01/04/2011 19:44
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Ma come evento va benissimo anzi ravviva il gioco, dico solo che non è giusto storicamente che se lo shogun dice che sei pazzo lo debbano dire tutti i singoli daymio del regno, perchè i legami che legavano i vassalli o alleati ad un daymio potente erano più saldi di quelli con un imperatore fantoccio lontano chilometri!!!!!!

Ci vorrebbe una via di mezzo, qualke daymio segue il volere dello shogun e gli altri SOPRATTUTTO VASSALLI E ALLEATI possono continuare a stare dalla tua parte o no.
Ma tutti contro di me storicamente non regge!!!!

Inoltre "fedeltà al Giappone" mi sembra un pò esagerato, diciamo che il concetto di fedeltà giapponese è un pò labile non univoco, ma cmq la STORIA VERA ci insegna che alcuni vassalli combattevano fino alla morte x l'onore del proprio signore, altri pensavano al proprio tornaconto.


;)



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Carlo Bosi 1848
01/04/2011 21:30
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Da me l'unico alleato che avevo è rimasto ma forse perchè era un alleato storico ed era molto potente
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02/04/2011 09:40
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Ma sapete la storia come è finita? hanno vinto i Togugawa e hanno governato solo loro per 200 anni fino alla restaurazione Meiji.....



Verissimo, però aveva una colazione di clan dalla sua parte, mica solo i Tokugawa.

Cmq sono molto vendicativi! Pensa che gli Shimazu (insoddisfatti dell'ascesa al potere dei Tokugawa) collaborarono alla caduta dello Shogun due secoli dopo!! (la guerra Bosin seguita poi, come hai detto, dalla restaurazione Meiji ). [SM=x1617498]

03/04/2011 14:37
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iop avevo tre vassalli e due alleati. quando lo shogun mi ha dichiarato guerra solo un vassallo e un alleato sono passati dalla sua parte. non tutto il giappone.

05/04/2011 00:41
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si infatti quando viene dichiarata la divisione del regno è difficilissimo che qualcuno stia ancora dalla tua parte!solo una volta è succ con i choso che i date mi rimanessero amici.
05/04/2011 01:55
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divisione del regno
divisione del regno: se hai alleanze storiche o vassalli da molti anni e nn hai combattuto nel ferritorio dello shogun (kyoto) nn ti tradiranno ma resteranno alleati anche se con un attegiamento più sospettoso, i clan prima neutrali ti dichiareranno guerra anche se le relazioni erano buone ma i vassali e gli alleati storici nn ti attaccheranno lo faranno solo dopo che hai attaccato Kyoto, conquista Kyoto per ultima provincia e nn dovrai aspettarti tradimenti.Solo allora avrai tutti contro ma ormai hai quasi chiuso la campagna.
05/04/2011 09:08
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Ho finito la campagna (normale) con i Mori. Quando lo shogun mi ha dichiarato guerra i Chosokabe non hanno esitato a seguirlo, non eravamo alleati ma cmq avevamo ottimi rapporti e un accorco commerciale. Tuttavia un clan non mi ha tradito! Quell che ti ritrovi alleato ad inizio campagna, anche se con un solo territorio questo piccolo clan mi è sempre stato fedele! Se mi avesse tradito sarebbe stato un problema, il suo territorio era quello che confina con il Kyushu e avrebbe potuto prendermi la capitale con facilità dato che avevo il grosso dell'esercito ad est, verso Kyoto! Grazie piccolo clan!! xd

ps: però io gli ho salvato il sederino tenendo una flotta sullo stretto ed impedendo l'accesso di truppe nemiche dal Kyushu!
19/07/2013 12:36
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C'è una cosa che non mi piace e che ritengo sia stata mal considerata sulla divisione del regno. Per una questione di strategia, ho provato ad attendere che fosse un altro clan a giungere a 20 regioni, mentre io mi sono fermato a 19 così da non scatenare l'ira dello shogunato e di tutto il Giappone contro di me. Ebbene, udite udite, la divisione del regno è presa in considerazione solo contro il clan scelto dal player, non contro gli altri. Questa è una vera pecca strategica, perché non permette di muoverti in senso difensivo. Sostanzialmente, dal mio modesto punto di vista, è vero che la divisione del regno rende il gioco più movimentato, ma se rimane solo nei tuoi riguardi, la cosa è abbastanza statica e poco dinamica. Inoltre, sono d'accordo con la questione del "divenire Shogun". Se ho avuto la capacità, la forza e la potenza di tenere Kyoto e di diventare lo shogun scelto dall'imperatore, allora perché continuano tutti (o quasi) a starti contro? Dovrebbero, almeno parte dei nemici, cambiare fronte: non tutti, ovviamente. Magari il clan avversario più forte, seguito da vassalli e alleati storici continuerà a darti battaglia, ma il resto dovrebbe almeno passare ad uno stato di neutralità, dando un minimo di realismo al gioco. Ergo, nonostante sia uno degli strategici eccezionali più belli a cui abbia giocato, queste piccole caratteristiche mi lasciano un po di amaro in bocca, perché perdono di realismo ed equilibrio, puntando unicamente sull'aspetto "battagliero" del gioco piuttosto che su quello gestionale. E come è stato detto in altri posti, la storia del Giappone è costellata da intrighi, complotti e tradimenti, non solo di battaglie.
19/07/2013 12:52
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beh, è il player che deve cercare di diventare shogun, quindi se tutti restano in posizione difensiva, rimane al potere lo shogun attuale e son tutti contenti, ergo niente realm divide. questo si basa su avvenimenti storici, può non piacere ma è così. i clan erano in competizione gli uni con gli altri, quindi nessuno era ben disposto a perdere la caccia al titolo, a meno che ovviamente non ci fossero legami forti con il potenziale neoshogun, il che avrebbero cmq avuto vantaggi dalla presa del potere di questi
quindi è corretto come è stato fatto: tu e i tuoi alleati più fedeli contro il resto del giappone fino ad ottenere definitivamente la carica di shogun e mettere così a tacere gli altri daymio


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
19/07/2013 13:06
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No, negativo. Il clan in questione ha attaccato la sede dello shogunato, senza che vi fosse una coalizione, anche solo parziale, del Giappone contro l'attaccante. L'essere un player non vuol dire nulla in un gioco dove sono in gioco (scusate il gioco di parole xD) gli equilibri di una nazione. Il player, o meglio, il clan del player, dovrebbe esser considerato al pari di ogni altro clan, fattori positivi e negativi inclusi, con le proprie caratteristiche, le proprie alleanze, ed i propri nemici :)

Nessun clan, alla divisione del regno per mano del clan Hojo e all'attacco dello shogunato da parte del medesimo clan, ha dichiarato guerra. Se lo facessi io invece, gran parte di loro, seppur nemici, si alleerebbero contro di me, in due o massimo tre coalizioni in pace tra di loro. Questo è uno squilibrio insensato del gioco.
[Modificato da Mordenot 19/07/2013 13:07]
19/07/2013 13:13
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beh, mi pare ovvio il fatto che per equilibrare in qualche modo un gioco, quello a prendersi i malus è l'umano, mentre l'ia può fare tutto quello che vuole senza avere grossi problemi.


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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19/07/2013 13:20
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A livello normale, forse. Ma quando si alza la difficoltà di gioco, si dovrebbe dare un minimo di realismo per permettere almeno un margine di manovra diplomatico/gestionale. Così finisce tutto su una questione di rapidità. Una sorta di blitzkrieg. Non ho detto che i malus debbano essere eliminati, assolutamente. Ma che, almeno quelli più incisivi, vengano applicati in modo equo anche alle altre fazioni, così, per una questione di realismo e di piacere nel giocare. Sarebbe bello, in sostanza e detto in parole povere, che venga data, seppur in modo marginale, la sensazione di giocare in maniera più realistica :P

ps: vorrei specificare tuttavia che sono d'accordo sul fatto che non sono scaduti nel classico "conquista e domina" dei vecchi total war, dove in poco tempo eri il signore incontrastato della mappa gestionale messa a disposizione :D
20/07/2013 15:37
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Praefectus Fabrum
sarebbe bello una versione multy sul piano strategico con più giocatori togliendo ovviamente la parte tattica delle battaglie...
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
05/08/2013 15:25
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Re:
Mordenot, 19/07/2013 13:20:

A livello normale, forse. Ma quando si alza la difficoltà di gioco, si dovrebbe dare un minimo di realismo per permettere almeno un margine di manovra diplomatico/gestionale. Così finisce tutto su una questione di rapidità. Una sorta di blitzkrieg. Non ho detto che i malus debbano essere eliminati, assolutamente. Ma che, almeno quelli più incisivi, vengano applicati in modo equo anche alle altre fazioni, così, per una questione di realismo e di piacere nel giocare. Sarebbe bello, in sostanza e detto in parole povere, che venga data, seppur in modo marginale, la sensazione di giocare in maniera più realistica :P

ps: vorrei specificare tuttavia che sono d'accordo sul fatto che non sono scaduti nel classico "conquista e domina" dei vecchi total war, dove in poco tempo eri il signore incontrastato della mappa gestionale messa a disposizione :D




Quoto perfettamente! Anche a me piacerebbe che la campagna fosse improntata così, in modo più realistico!
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