C'è qualcosa di nuovo, oggi, nel Sole....

entrare nei ragionamenti altrui. Ma qui ho equivocato. Delle due frasi: "Le cose in sé non sono mai malvagie, lo è spesso l’uomo che le utilizza. L’essere umano trasforma le cose. A Dio l’onore di averle create, all’uomo il dono di saperle trasformare." ho preso solo la seconda parte, quella che dice che l'uomo trsforma le cose dettate da Dio.

Ti chiedo scusa per questo, quando sbaglio sbaglio. Resta, solo ora che rileggo, la considerazione che la cazzata sia nella prima frase: "Le cose in sé non sono mai malvagie, lo è spesso l’uomo che le utilizza. L’essere umano trasforma le cose. A Dio l’onore di averle create, all’uomo il dono di saperle trasformare".

E' l'enunciato a render fessa la teoria. Infatti l'uomo non utilizza le cose, le subisce. Le cose "malvagie" non lo sono per Dio, lo diventano per l'uomo che crede di poterle usare per i suoi comodi. Le cose che lo danneggiano, lui crede, sono frutto dei suoi "peccati", non delle decisioni prese alle origini dell'essere.

Dio non è il male, è chi ci ha creati. Noi non siamo il male, siamo quello che lui volle che fossimo. Parliamo per parlare, con parole di vento nella tempesta: mute ed inutili.

Ecco il punto. Il primo punto, non il secondo come ho creduto. Ciao e scusa, Dana

SPECCHIO


Ed ecco sul tronco
si rompono gemme:
un verde più nuovo dell’erba
che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto,
piegato sul botro.
E tutto mi sa di miracolo;
e sono quell’acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c'era.


-Salvatore Quasimodo-

Di tutto Quesimodo hai pubblicato quella che giudico la sua poesia migliore, ma ce n'è un'altra che prediligo, eccola, anche se la conoscerai....


Lettera alla madre

«Mater dolcissima, ora scendono le nebbie,
il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
gli alberi si gonfiano d'acqua, bruciano di neve;
non sono triste nel Nord: non sono
in pace con me, ma non aspetto
perdono da nessuno, molti mi devono lacrime
da uomo a uomo. So che non stai bene, che vivi
come tutte le madri dei poeti, povera
e giusta nella misura d'amore
per i figli lontani. Oggi sono io
che ti scrivo. » - Finalmente, dirai, due parole
di quel ragazzo che fuggì di notte con un mantello corto
e alcuni versi in tasca. Povero, così pronto di cuore
lo uccideranno un giorno in qualche luogo. -
«Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo
di treni lenti che portavano mandorle e arance,
alla foce dell'Imera, il fiume pieno di gazze,
di sale, d'eucalyptus. Ma ora ti ringrazio,
questo voglio, dell'ironia che hai messo
sul mio labbro, mite come la tua.
Quel sorriso m'ha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ho qualche lacrima per te,
per tutti quelli che come te aspettano,
e non sanno che cosa. Ah, gentile morte,
non toccare l'orologio in cucina che batte sopra il muro
tutta la mia infanzia è passata sullo smalto
del suo quadrante, su quei fiori dipinti:
non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde? O morte di pietà,
morte di pudore. Addio, cara, addio, mia dolcissima mater. »

oggi è domenica.
Posso non preoccuparmi delle bollette che non ho pagato, perchè oggi che potrei la posta è chiusa.
Posso passare di qui a scrivere di oggi perchè i bimbi alle 9.17 ancora dormono (strano) e non c'è nessun bisogno di correre perchè ho bocciato le proposte del tipo "domenica andiamo al lago" proprio per avere una domenica libera.
Oggi, che abbiamo già stirato un po' di cose e poi prepareremo il pranzo e di là sento le pagine dei temi e... ecco i piedini nudi sul pavimento.... ahahahah! Che sole che c'è oggi! E che cielo azzurro!

Oggi vi auguro una bella giornata.

e come dice Nereo, Eliamino, goditeli più che puoi.
Lo so, lo stai facendo...
sai, anche qui è sereno ma dai 35 gradi di mercoledì
siam scesi a 20 al mattino...e sternutisco come un soffione..
abbraccio

Buona domenica a tutti quelli che passando troveranno poesie dolenti addolcite da passi nudi di bimbi

C'è qualcosa di nuovo, oggi, nel Sole?
Sì. Io.
Mi sento e sono nuova... se non ve ne accorgete è per via di questo mezzo che permette una visione parziale ma vi assicuro che è così.
Ah, dite d'essere nuovi anche voi?
Sono contenta.

Un caro saluto.

Vieni, avevi postato un racconto?
Mi sembrava di averli letto stamattina, ma ora non ne vedo più traccia

Sì Marileti, ho scritto un raccontino e l'ho postato in "Appunti", la pagina del nostro giovane ospite.
Ciao!

E' domenica. Di primissima mattina il sole bussa alle stecche della tapparella "lenta", mi sveglia ed al posto del caffè mi offre un cielo stellato. Sì, il magnifico sole s'è insinuato in ogni buchetto ed ha dipinto soffitto e parete.
E' tutto splendido.
Sarebbe tutto perfetto se da qualche parte, qualcuno, non so bene chi, sta pensando ai tortellini col ragù: terribile! Scaccio questo fastidioso pensiero e sorrido al giorno.

:)

se stai al sole di luglio scalda e sudi ma l'aria è un contrasto tale..insomma se questa -almeno qui- è estate ....

"In principio, quando il mondo era giovane,
c’erano molti pensieri ma non esisteva nulla di simile a una verità.
Le verità le fabbricò l’uomo,
e ogni verità fu composta da un gran numero di pensieri imprecisi.
Così in tutto il mondo ci furono le verità. Ed erano meravigliose.
Il vecchio aveva elencato nel suo libro centinaia di verità.
Io non cercherò di riferirvele tutte.
C’erano le verità della verginità e la verità della passione,
la verità della ricchezza e quella della povertà,
della modestia e dello sperpero, dell’indifferenza e dell’entusiasmo.
Centinaia e centinaia erano le verità, ed erano tutte meravigliose.
Poi veniva la gente.
Ognuno, appena compariva, si gettava su una delle verità e se ne impadroniva;
alcuni, molto forti, arrivavano a possederne una dozzina contemporaneamente.
Erano le verità che trasformavano la gente in caricature grottesche.
Il vecchio aveva una sua complessa teoria a questo proposito.
Era sua opinione che quando qualcuno si impadroniva di una verità,
e diceva che quella era la sua verità e si sforzava di vivere secondo essa,
allora costui si trasformava in una caricatura, e la verità che egli abbracciava, in menzogna."

Pour Sari, avec un

Quasi quasi butto il brodo e mi voto al ragù!


Giammai!   

Entro di soppiatto, dopo tanto tempo, anche in questi spazi nascosti e divenuti un tantino lontani dai nostri incontri...
... e trovo la "verità" di DANA e i riferimenti ad un buon appetito di altri Amici/che...
Un ritrovarsi nei silenzi di questi "siti" in cui ci rintaniamo ogni tanto con una parola, una considerazione, uno sfogo... il tutto soffuso da quella voglia di incontrarci e di stare un tantino insieme, indipendentemente da ciò che ci passa nella mente e nel cuore in quel momento...
Ed anche stasera, a forza di cercare e ricercare, ecco che ho ritrovato la "strada" per riportarmi nel sito di ELIAMINO e così ricollegarmi come oramai da tanto tempo non riuscivo a farlo.

È una notte silenziosa e lontana, con pioggia tenue tenue sui tetti e per le strade e qualche fiocco di neve ancora oltre i mille metri. Aria ancora invernale sempre lì in attesa di uno spiraglio di sole che ci dica che finalmente è primavera.
Ma la primavera possiamo averla nel cuore, anche se non se non siamo certo allietati da ciò che accade al di fuori delle nostre finestre e dalle nostre porte...
Chissà! Il bello è lì che viene...

Marchini, il bello di Roma, non ce l’ha fatta. Ha ottenuto solo poco più del 9%. Peccato. Roma si è persa un’occasione per sostituire la faccia da bertuccia di Alemanno con quella da falco di Marchini…mmmm…che sorriso e che verve…
Marino mi sembra una persona seria, non mi dispiace. Il fatto è che, chi di solito appare troppo serio, in qualche modo, col tempo, delude. E delude perché nasconde troppo.
Grillo non aveva i rappresentanti adatti. Si fosse presentato lui..non si sa.
E’ stato un voto politico..gli astenuti non son certo del piddì.
Il mio cuore, chissà perché, batte a sinistra e non potrà mai battere a destra, anche se non vado a votare da tempo.
Da ridere nel vederli con lo zainetto sulle spalle, tipo giovani marmotte o col giubbino di pelle, tipo metallari, mentre sorridono beotamente.
Wowww….perlomeno non sembrano più un ammasso di pinguini o, se preferisci, mummie imbalsamate. Finalmente!
Faranno cose strepitose e lo devono a Grillo! Intanto io continuo a godermi una pensione vicina alla povertà, mentre loro fanno ritiri bucolici, pensando costantemente al bene del Paese. Amen

..della nomina di 4 senatori a vita.
Grazie Napolitano. Sei tu il vincitore!

Brava Dana!!!
Anche da me:
BRAVO GIORGIO

Ormai chi ha più "ragione"!
Sono posso e contromosse, pedine che si rincorrono su una scacchiera nelle mani di una qualcosa o di un qualcuno le muove secondo la propria capacità e secondo l'incapacità dell'avversario. Purtroppo io non mi illudo più e non attendo nulla da persone che, anche se sagge e valide, sono travolte da un tragico vortice che le trascina verso l'imponderabile. Vedete come le cose continuano a cambiare, come il meteo. Nulla è stabile, di nulla si è ormai più sicuri.
E questa mancanza di sicurezza ci turba e ci rende più poveri.
Per questo DANA e gli altri amici giustamente esultano quando qualche fatto nuovo li avvince e li fa felici: perché si vive sulla ripercussione del momentaneo evento su di noi, qualsiasi sia poi la conseguenza di ciò che è avvenuto oggi in contatto con quello che verrà domani.
Comunque, nel frattempo, godiamoci che quattro bravi cittadini hanno avuto il posto fisso e la paga fissa conseguente, mentre la povera DANA deve fare la pensionata da pochi soldi.
La povertà non viene mai rinvigorita e alleggerita. È triste.

Ho fatto ironia, solo quella....non ne avevamo affatto bisogno.
Pensavo fosse chiaro. Invece no.