4everMJJ, 14/09/2011 07.37:
Vabbè, ma se lo comprate tutti come faccio a resistereeeeeeeeeeeeeeeeeeee
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Mi quoto: e infatti non ho resistito!
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L'ho comprato e anche se non ho ancora avuto il tempo di leggere nulla, già la "confezionatura" vale i 15 euro che l'ho pagato. A chi interessa in inglese prendetelo da Amazon.uk, il link lo trovate nel topic, è scontato del 50% e costa 9 sterline più le spese. A chi interessa in italiano... non resta che attendere
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e sperare!
Intanto vi posto l'ultima intervista fatta a Vogel, tradotta da
Antonella-60 (grazie Vestaluccia
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![[SM=x47981]](https://digilander.libero.it/LorenzoJova/Smiles/Grazie.gif)
)
Joseph Vogel è l'autore del libro tanto atteso 'Man in the Music: la vita creativa e l'opera di Michael Jackson'.
Il libro sarà disponibile il 1° novembre ma noi qui di MJWN abbiamo avuto la fortuna di avere una lettura in anteprima e poter assicurare i fan di Michael che questa è una lettura affascinante che vi prenderà immediatamente. Joseph Vogel analizza meticolosamente ogni traccia della carriera solista di Michael Jackson (da 'Off The Wall' in poi) e colloca ogni album nel suo contesto sociale e storico al fine di esplorare il significato culturale e l'impatto che Michael ha avuto con ogni album e reinvenzione musicale.
Così assorbente era 'Man in the Music ...' che abbiamo dovuto fare alcune domande a Joe per saperne di più sul lavoro che è entrato il questo libro da leggere assolutamente.
L'obiettivo di 'Man in the Music: La vita e il lavoro creativo di Michael Jackson' è stato quello di recuperare Michael Jackson "l'artista", cosa ti ha fatto fare questo passo e ti ha spinto all'azione per farlo?
Sono cresciuto con la musica di Michael Jackson. Non era casuale, "Oh, 'Thriller' data in radio quando ero giovane" - voglio dire, sono cresciuto con lui allo stesso modo in cui le generazioni precedenti sono cresciute con Bob Dylan ed i Beatles quando la musica è dentro di te, quando essa ha avuto un impatto reale sulla vostra vita. Così nel 2005, quando stavo guardando il circo che si svolgeva in TV intorno al suo processo, ho deciso di scrivere il libro. Volevo che la gente riconoscesse la profondità e la ricchezza e la vivacità del suo lavoro. Michael è talmente complesso, figura enigmatica, ma io assolutamente credevo che lui aveva ragione quando diceva che "la sua anima legata al suo lavoro." E' il modo migliore, a mio parere, per capire chi fosse.
Lavorando attraverso ogni traccia della carriera solista di Michael Jackson non è un'impresa da poco - quando hai iniziato il processo di restauro della reputazione creativa di Michael?
Ho saltellato intorno un sacco. Credo per prime avevo finito le bozze di 'Off the Wall' e 'Dangerous'. Ma in realtà, era solo un sistema per immergermi nel suo lavoro e se avevo una riflessione su una particolare canzone o scoperto qualcosa di nuovo su un album da un'intervista o un articolo, ho voluto lavorare su questa.
Hai avuto il sostegno dell'Estate di Michael Jackson con il tuo lavoro e la ricerca? Hanno accolto positivamente il tuo modo di scrivere accademico su Michael?
L'Estate è stata molto di supporto. Dice molto per me la loro sincera preoccupazione per l'eredità di Michael, perché il mio libro non era qualcosa che stava per generare milioni di dollari come 'This Is It' o Cirque du Soleil. Ma ne hanno letto alcuni capitoli in anticipo ed a John è piaciuto molto. Mi ha dato alcuni ottimi riscontri. E 'stato divertente, lui chiamava o inviava e-mail per dire cose come: "Sai, si potrebbe sottolineare quanto sia stato incredibile allora per 'You Are Not Alone' debuttare al # 1." Oppure lui voleva chiarire alcuni dettagli che aveva grazie alla sua conoscenza personale. Era chiaro che era felice di vedere Michael realmente riconosciuto ed esplorato come artista sulla stampa.
Mentre hai scritto sui testi di Michael e la strumentazione delle sue canzoni hai trovato difficoltà a separare la musica dalle immagini iconiche cui è legato gran parte del suo catalogo?
Sì. Ed è per questo che alla fine ho ceduto e mi ha dato più lavoro, valutando i video e le altre rappresentazioni visive così come le canzoni. Essi sono semplicemente troppo intrecciati per essere ignorati.
Tu tracci il percorso artistico di Michael con dettagli complessi e con analisi sensibili, come le sue manifestazioni sulla libertà personale in 'Off The Wall' ed i suoi orientamenti al Romanticismo su 'Dangerous.' Quale Era della carriera di Michael tu trovi più affascinante e perché?
Onestamente penso che ogni album è affascinante a suo modo. Uno dei segni della grande arte è quello che il meglio viene, più si scava dentro ed esplorare. Questo è stato il caso di Michael Jackson. Vi immergete in un album e lentamente comincia a rivelarsi a voi. Si scoprono cose nuove ad ogni ascolto: nuovi suoni, nuovi modelli, nuove connessioni. Così mi sento come mi sono innamorato di ogni album, per motivi diversi. Amo la gioia e l'energia di 'Off the Wall,' Io amo i contrasti di 'Thriller,' Io amo le linee di basso e sentire cinematografico di "Bad" ecc ecc. Detto questo, se fossi costretto a scegliere , probabilmente sceglierei l'epoca di 'Dangerous / HIStory' come la più affascinante perché si estende ad uno spettro enorme di stili, emozioni e idee. Credo che queste siano state di Michael le più complete, visioni artistiche pienamente realizzate.
Il capitolo del suo libro che ho trovato più sorprendente è stato la tua visione di 'Blood on the Dance Floor' come un concept EP consumato con temi scuri, c'è qualcosa in particolare che hai scoperto nella tua ricerca e analisi che ti ha sorpreso?
Ci sono state molte cose. Sono stato sempre stupito da come era a conoscenza delle sue scelte artistiche. Le cose non accadono per caso. Sapeva esattamente quello che voleva. Così, anche su un album come 'Blood on the Dance Floor', che non aveva voglia di fare in un primo momento, una volta che è stato impegnato si è impegnato. Sapeva quello che voleva mettere insieme, gli umori e le texture e le emozioni che voleva evocare. E lui era molto attento a tutti i dettagli che sono stati necessari per comunicare ciò che ha sentito e visto nella sua testa.
La ricerca che è stata fatta per il tuo libro è seconda a nessuno. Ci sono libri o articoli, in particolare, che si consiglia ai fan di Michael Jackson?
Ho una pagina di Studi su Michael Jackson sul mio sito dove ho elencato molte delle fonti che mi sono state utili. Probabilmente i miei due libri preferiti 'Dancing the Dream' di Michael ed Armond White 'Keep Moving: The Michael Jackson Chronicles.' (
www.joevogel.net/mj-studies )
Hai anche appena pubblicato 'Earth Song: Dentro il capolavoro di Michael Jackson' Una bella dichiarazione! Perché, per te, "Earth Song" è la più grande opera di Michael Jackson?
La mia risposta più completa a questa (domanda) è prevista nel libro. Io sento che la canzone racchiude così tanto. C'è così tanta potenza e urgenza e passione nella sua realizzazione. Probabilmente ho sentito la canzone mille volte e ho ancora la pelle d'oca ogni volta che la sento. E' veramente una canzone epica che passerà, credo, come uno dei pezzi più significativi della musica del secolo passato.
Dovendo scegliere, qual è il tuo album preferito di Michael Jackson?
'Dangerous' è stato il mio preferito per molto tempo, ma nel corso degli ultimi due anni 'HIStory' si è spostato al 1° posto. Sono molto vicini anche, come sono gli altri. Michael non ha fatto album cattivi.
Intervista di Kate Allen per conto di MJWN con un ringraziamento speciale a Joe Vogel
www.mjworld.net/news/2011/10/11/interview-with-joseph-vogel/