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C'è ancora l'etica?

Ultimo Aggiornamento: 17/02/2011 21:27
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16/02/2011 14:47
 
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Una breve riflessione
Vorrei condividerla con voi perchè sono stanca dei continui messaggi inviati
dalla televisione, dai giornali, dalla pubblicità dove la donna ritorna ad essere valutata esclusivamente per il suo corpo. Le due generazioni precedenti a questa hanno lottato, seppur con qualche eccesso, ma queste
battaglie sono servite per essere trattate con pari dignità rispetto agli uomini. Quello che mi ha indignato di più sono state le risposte di alcune persone di età media che denominavano "peccati" tutto lo squallore a cui
stiamo assistendo. Quasi a giustificarlo. Io penso che certi valori appartengano ugualmente a laici e religiosi, sono indipedenti da qualsiasi credo politico, devono far parte di un paese democratico e noi che finora abbiamo avuto la fortuna di farne parte, dobbiamo continuare a ricordarce-
lo. Apprezzare la libertà inscindibile dal rispetto, onestà, disciplina( serve per studiare e lavorare), cosa insegnano quelle mamme, quelle nonne ai loro ragazzi/e?
Certamente non sono uguale ai miei genitori, i quali nonostante la loro severità, il loro pudore, da non scambiare con l'atteggiamento bigotto, mi hanno permesso di sbagliare ma avendone la coscienza e mi hanno insegnato a ritornare sui miei passi, là dove era necessario.
Cosa ne pensate?
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16/02/2011 20:18
 
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Re: Una breve riflessione
gloria56, 16/02/2011 14.47:

Vorrei condividerla con voi perchè sono stanca dei continui messaggi inviati
dalla televisione, dai giornali, dalla pubblicità dove la donna ritorna ad essere valutata esclusivamente per il suo corpo. Le due generazioni precedenti a questa hanno lottato, seppur con qualche eccesso, ma queste
battaglie sono servite per essere trattate con pari dignità rispetto agli uomini. Quello che mi ha indignato di più sono state le risposte di alcune persone di età media che denominavano "peccati" tutto lo squallore a cui
stiamo assistendo. Quasi a giustificarlo. Io penso che certi valori appartengano ugualmente a laici e religiosi, sono indipedenti da qualsiasi credo politico, devono far parte di un paese democratico e noi che finora abbiamo avuto la fortuna di farne parte, dobbiamo continuare a ricordarce-
lo. Apprezzare la libertà inscindibile dal rispetto, onestà, disciplina( serve per studiare e lavorare), cosa insegnano quelle mamme, quelle nonne ai loro ragazzi/e?
Certamente non sono uguale ai miei genitori, i quali nonostante la loro severità, il loro pudore, da non scambiare con l'atteggiamento bigotto, mi hanno permesso di sbagliare ma avendone la coscienza e mi hanno insegnato a ritornare sui miei passi, là dove era necessario.
Cosa ne pensate?



Apprezzo l'opinione, temo destinata a diventare sempre più controcorrente in vista di un irreversibile rovesciamento del comune senso morale ( non “moralistico”). Giornalisti noti, opinionisti, gente della strada di età anche matura, sembra che si siano ormai assuefatti a modelli mediatici identificativi proposti dal piccolo schermo, secondo interviste e consensi. Senza preoccuparsi della dignità anche degli uomini che dovrebbero invece prendere le distanze da chi vede in una donna oggetto soltanto una parte anatomica. Chi dissente sarebbe un puritano “giudicante” che perciò si ritiene indenne dal "peccato". Non c'è da sperare da scuola e famiglia. Già nelle prime scuole dell'infanzia bambine si atteggiano a veline, con il compiacimento delle mamme che le agghindano come piccole indossatrici. Né esiste una pedagogia per un approccio critico alle suggestioni dei piccoli schermi.

Ciao
Mario


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17/02/2011 15:22
 
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Ti ringrazio della risposta perchè il tema ,giustamente, riguarda ogni persona di buon senso, indipedentemente dal genere. Sai, Mario, penso con dolore ai bambini/e sfruttati in ogni modo in alcune zone del pianeta, dove la famiglia d'origine arriva a venderli. Lì hanno solo la possibilità di agonizzare assieme. Noi abbiamo la possibilità di soddisfare i bisogni prima-
ri dei piccoli e vigilare sui programmi visti, abbiamo dei modi per il controllo
delle loro attività su Internet, abbiamo il tempo di parlare con loro e non troviamo scuse. Io conosco bene la stanchezza del lavoro fuori e dentro casa, ma i momenti di attenzione per mio figlio non sono mai mancati.
Quando parlo di disciplina, includo anche la capacità di sacrificio per obiettivi importanti. Noi adulti avremo il periodo per recuperare spazi personali quando i piccoli prenderanno il volo.
Voglio credere che esistono ancora bravi maestri/e, famiglie dove si seguono percorsi comuni e non quelli delle passerelle! [SM=x142870]
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17/02/2011 18:09
 
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E' un discorso che non avrebbe piu' fine e non e' mai stato cosi' attuale come in questo momento dove in tutto il mondo si riflette sul vero significato della morale e su cosa sia giusto o sia sbagliato.

Non bisogna negare che i tempi sono cambiati e cosi' i rapporti che intercorrono tra le persone ed il modo di porsi agli altri. La rivoluzione tecnologica e l'immediatezza dei rapporti hanno influito inevitabilmente anche sul modo di educare i propri figli.

Gli scandali a cui siamo testimoni in questo periodo e che riguardano da vicino personaggi della politica italiana che dovrebbero essere da esempio, sinceramente mi sembrano nulla rispetto a quello che ogni giorno succede in tutto il mondo a donne che sono forse piu' bambine che donne.

Potremmo parlare del "turismo sessuale" una vera e propria piaga nelle isole dei Caraibi dove spesso ho trascorso le mie vacanze. Potremmo poi pensare alle donne vittime della loro stessa religione che sono maltrattate e picchiate dalle persone che dovrebbero amarle di piu'.

Insomma il mondo e' un gran macello e non certo fatto a misura di donna. Io sinceramente penso che noi... piccoli piccoli come siamo... l'unica cosa che possiamo fare e' quella di NON adeguarci mai alla caduta dei valori per essere al passo con i tempi.

Cio che non era accettabile nel passato non e' accettabile neppure oggi. La morale non e' cambiata ed e' questo che dobbiamo cercare insegnare ogni giorno alle nuove generazioni con il buon esempio.


...

Ciao Giovanna
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17/02/2011 20:45
 
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" Ciò che non era accettabile nel passato non è accettabile neppure oggi.
La morale non è cambiata ed è questo che dobbiamo cercare di insegnare
ogni giorno alle nuove generazioni con IL BUON ESEMPIO."
Ti ringrazio Giovanna del tuo intervento, difficilmente trovo persone che hanno il coraggio di dichiarare le proprie idee e assumersi le responsabilità.
Quando io esprimo il mio dissenso davanti a certi comportamenti, dall'altra parte mi ritrovo un sorriso ironico e frasi fatte:" Fanno così oggi". Mi sento
sola e un pò umiliata. Forse le vere battaglie, oggi, sono proprio queste.
[SM=x142870] [SM=x142887]
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Re:
gloria56, 17/02/2011 15.22:

Ti ringrazio della risposta perchè il tema ,giustamente, riguarda ogni persona di buon senso, indipedentemente dal genere. Sai, Mario, penso con dolore ai bambini/e sfruttati in ogni modo in alcune zone del pianeta, dove la famiglia d'origine arriva a venderli. Lì hanno solo la possibilità di agonizzare assieme. Noi abbiamo la possibilità di soddisfare i bisogni prima-
ri dei piccoli e vigilare sui programmi visti, abbiamo dei modi per il controllo
delle loro attività su Internet, abbiamo il tempo di parlare con loro e non troviamo scuse. Io conosco bene la stanchezza del lavoro fuori e dentro casa, ma i momenti di attenzione per mio figlio non sono mai mancati.
Quando parlo di disciplina, includo anche la capacità di sacrificio per obiettivi importanti. Noi adulti avremo il periodo per recuperare spazi personali quando i piccoli prenderanno il volo.
Voglio credere che esistono ancora bravi maestri/e, famiglie dove si seguono percorsi comuni e non quelli delle passerelle! [SM=x142870]



Cara Gloria parlo da educatore e non con i limiti di ideologie di ogni genere o snobismi culturali. Mi turba essere classificato “moralista”, io che che ritenevo di avere una mentalità flessibile e tollerante. E da chi? Da quelli che avrei definito conservatori e benpensanti. Come può avvenire, dopo alcuni decenni, un simile rovesciamento etico?
Mettere al mondo bambini non è difficile: il problema sorge quando si tratta di saperli crescere, non abbandonarli isolati davanti al televisore già quando hanno due anni. Ma quello schermo non è una baby sitter. Avrebbero bisogno di qualcuno che li affianchi, che spieghi loro cosa stanno vedendo: i genitori sono insostituibili. I nonni, utilissimi collaboratori, non possono sostituirli a loro.
E' vero che per necessità oggi, tra figura del padre assente o scomparsa perché lavora o perché si disimpegna nel suo ruolo, e madri che devono sostenere più ruoli, il tempo da dedicare ai figli si riduce. I beni materiali non possono sostituire la vicinanza dei genitori. L'educazione, inoltre, si fonda soprattutto proponendosi come esempio, le parole a poco servono, se sono in conflitto con i comportamenti che si esibiscono in famiglia
Gl' insegnanti purtroppo sono perlopiù adagiati su routine collaudate, statiche, senza motivazione all'infuori dell'attesa della paga. Quei pochi aggiornati e scrupolosi che amano il loro mestiere in sé, devono formarsi di propria iniziativa e a loro spese, con il rischio di essere isolati perché non conformi agli altri.
I figli quando entrano nell'adultità devono essere incoraggiati a diventare autonomi, a costo di cacciarli da casa. Ma devo ammettere che a volte sono di ostacolo problemi, i economici insormontabili.
In conclusione, non sono molto ottimista, e questi sono solo alcuni dei problemi di mettere al mondo figli, talora con eccessiva leggerezza.

Ciao
Mario





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17/02/2011 21:27
 
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Tu, Mario, fai delle osservazioni giuste , condivisibili. Per mia indole, però, non riesco ad essere pessimista, posso confermarti che la positività contagia, sono riuscita spesso a coinvolgere persone meno volenterose. Ero inserita in un piccolo gruppo non so se ce l'avrei fatta misurandomi con una realtà più grande.( mi riferisco al mio lavoro). Dò molto valore al-
l'esempio con tenacia. Un saluto con amicizia.
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