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Ultimo Aggiornamento: 18/03/2024 12:24
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18/11/2011 10:07
 
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da calamarinchiostronero.blogspot.com/2011/11/radio-rock-emilio-pappagallo-pri...


Radio Rock, Emilio Pappagallo, Prince Faster e i Fascisti


La scorsa settimana Radio Rock, una tra le più popolari, innovative e peculiari radio del panorama FM romano si è quasi sfasciata. Dico "quasi" perchè sicuramente la radio sopravvivrà anche a questa crisi, però sicuramente ne uscirà molto cambiata.
Tutto nasce da un intervista di Emilio Pappagallo (il conduttore del "morning show" di RR) a Gianluca Iannone esponente neofascista (si può definire così? credo di si) di CASAPOUND una sorta di centro sociale di estrema destra. Dico subito che non ho ascoltato l'intervista (sto cercando il podcast). L'intervista ha causato un putiferio e molti degli ascoltatori della radio si sono scagliati contro Pappagallo e all'interno della radio stessa la vecchia guardia non l'ha presa bene; Prince Faster e DJ Armandino in particolare hanno deciso di lasciare la radio in segno di protesta. Scrive Prince Faster sulla sua bachca di Facebook:
“In merito all’intervista: Tutta la redazione ne era all’oscuro fino a ieri pomeriggio, e certe scelte dovrebbero essere discussa con tutti quanti come facciamo per ogni cosa tutte le settimane da un anno a questa parte. La decisione è stata presa autonomamente da Emilio Pappagallo, scelta che ha messo in difficoltà la radio tutta. Naturalmente non condivido ne il modo ne il metodo di tali scelte editoriali.”
e il 10 novembre annuncia " Con la morte nel cuore, dalle ore 15.00 di ieri non faccio più parte di Radio Rock."


Ora io non sto qui a giudicare un'intervista che non sono riuscito a sentire. Certo che invitare un personaggio come Iannone (tra l'altro a pochi giorni da un pestaggio fascista di un esponente PD a Roma) non è una scelta facile. Diciamo anche che una radio libera, se è libera veramente (come diceva il buon Finardi) dovrebbe essere in grado di ospitare anche Goebbels (a meno che non si dica di essere tolleranti con tutti tranne che con gli intolleranti), senza paura. Tuttavia ospitando Goebbels il buon conduttore dovrebbe essere in grado (se di buon conduttore si tratta) di marcare stretto l'interlocutore e in caso dica delle stronzate (e sono certo che Goebbels ne direbbe) attaccarlo duramente. Io non so se Pappagallo sia stato un buon conduttore in questo caso, se riesco a trovare il podcast dell'intervista potrò giudicare meglio. Certo che si tratta di un conduttore che ha cercato di portare RADIO ROCK su territori un po' diversi rispetto agli spazi culturali che la radio era solita frequentare. Anche musicalmente. Emilio Pappagallo tempo fa portò nel suo spazio mattutino Tiziano Ferro che certo ha poco a che fare con la musica che solitamente si ascolta sulle frequenze 106,600. Anche la lettura mattutina di alcune pagine di INFINITE JEST di David Foster Wallace rientra in un modo di far radio diverso dal solito, una modalità spesso spiazzante per gli ascoltatori storici della radio.

Ma ritornando alla spaccatura nella "redazione" di Radio Rock, io credo che l'intervista sia solo un pretesto e che invece il problema sia più profondo e probabilmente nasce dalla morte del padre/padrone/fondatore di Radio Rock Paolo Mazzullo di cui avevo scritto qualche tempo fa. In seguito a quella scomparsa la Radio si è trovata a fronteggiare la necessità di un riequilibrio di forze interne all'organizzazione e quindi ai conflitti tra vecchia guardia e nuovi. Non a caso nel suo comunicato Faster fa riferimento alle riunioni dove da circa un anno (dalla scomparsa di Mazzullo) si discutono le scelte della radio.

Come proseguirà? Si ricomporrà la frattura? Spero di si, credo di no.
Personalmente continuerò ad ascoltare Radio Rock, conscio però che la partenza di Prince Faster (dopo che negli anni già molti altri storici Dj della radio se ne erano andati ) renderà la radio un po' meno "Radio Rock".

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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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