Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Le uova, come leggere le etichette stare sicuri!

Ultimo Aggiornamento: 09/01/2011 15:02
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.232
Città: ROMA
Età: 47
Sesso: Maschile
09/01/2011 15:00

A CARTA D’ IDENTITA’ DELLE UOVA

Etichettatura sul guscio delle uova

L'uovo è un alimento base della nostra alimentazione. In Italia vengono consumate 12 miliardi di uova ogni anno, per un consumo pro capite di 13,7 kg. Parte del consumo delle uova avviene indirettamente, con l'assunzione di alimenti che contengono uova, come pasta all'uovo, dolci, biscotti ecc.

In questa sede ci limiteremo ad analizzare le uova destinate al consumo diretto, ovvero le uova di categoria A, denominate “uova fresche”. Le uova di categoria B, denominate “seconda qualità”, destinate all'industria alimentare o non alimentare non saranno oggetto di trattazione in questa sede.



Tutte le uova fresche (categoria A) devono avere le seguenti caratteristiche:


guscio e cuticola: normali, puliti, intatti;

camera d'aria: altezza non superiore a 6 mm, immobile; tuttavia, per le uova commercializzate la dicitura «extra», l'altezza non deve superare i 4 mm;

albume: chiaro, limpido, di consistenza gelatinosa, esente da corpi estranei di qualsiasi natura;

tuorlo: visibile alla speratura soltanto come ombratura, senza contorno apparente, che non si allontani sensibilmente dal centro dell'uovo in caso di rotazione di questo, esente da corpi estranei di qualsiasi natura;

germe: sviluppo impercettibile;

odore: assenza di odori estranei.


Le uova fresche, sono classificate secondo il peso, con i seguenti criteri:


XL - Grandissime: 73 g e più

L - Grandi: di 63 g e più ma inferiori a 73 g,

M - Medie: di 53 g e più ma inferiori a 63 g,

S - Piccole: meno di 52 g,


Sul proprio guscio, le uova hanno un codice stampato, mediante il quale è possibile avere tutte le informazioni principali sulle uova che si sono acquistate. L'etichettatura apposta sull'uovo, rende così disponibile al consumatore una vera e propria carta di identità dell'uovo, permettendo la tracciabilità del prodotto e di essere informati sulla filiera produttiva.


L'etichettatura delle uova destinate ad un consumo diretto, ai sensi del Regolamento CE 2295 del 2003, è obbligatoria e non lasciata alla discrezione del produttore.


Le prime cifre indicate nell'etichettatura del guscio, risultano le più importanti e facilmente comprensibili al consumatore. Esse indicano il tipo di allevamento da cui provengono le uova e il paese di origine. Le cifre successive indicano la provincia e il comune di allevamento e l’allevamento specifico da cui proviene.


Andiamo ad analizzare nel dettaglio la composizione del codice sul guscio:



IMPRESSO SU OGNI GUSCIO VI E’ UN CODICE IDENTIFICATIVO

CHE PERMETTE DI CONOSCERE LA FILIERA DELL’ UOVO



Come leggere l’ Etichetta:

Tipologia di allevamento: Stato di produzione



0 = Uova da agricoltura biologica IT = Italia

1 = Uova da allevamento all’aperto ( * ) = Appendice

2 = Uova da allevamento a terra

3 = Uova da allevamento in gabbia




Codici Istat: Istat.it in file exl Elenco delle province Italiane


Codice Allevamento: Assegnato dalle Asl.


Stato di produzione: la normativa è valida solo per la Comunità Europea, se la provenienza delle uova è di paesi terzi, la dicitura sugli imballaggi è “sistema di allevamento indeterminato”. Questo non deve preoccupare il consumatore italiano, poiché le uova consumate direttamente (uova fresche - categoria A), di norma sono prodotte in Italia. L'Italia è un paese esportatore di uova, quindi le uova comprate in Italia, salvo possibili rarissime eccezioni sono prodotte nel nostro paese.



Tipologie di allevamento


La tipologia di allevamento incide sul costo finale delle uova e sulla qualità e stando ad un sentire comune anche al gusto dell’uovo.



Uova da agricoltura biologica: è soggetta alle principali caratteristiche e normative degli allevamenti biologici, mangimi biologici e allevamento per lo più in un terreno naturale e all’ aperto.


Allevamento all’aperto: le galline per alcune ore al giorno possono razzolare in un ambiente esterno (solitamente protetto e controllato per ragioni sanitarie, mirate a prevenire contagi con animali esterni all’allevamento) e le uova vengono deposte sul terreno o nei nidi.


Allevamento a terra: le galline vengono allevate in un capannone dove sono libere di muoversi all’interno di esso, le uova vengono deposte nei nidi o sul terreno.


Allevamento in gabbia (batteria): galline allevate in un ambiente confinato, depongono le uova direttamente in una macchina preposta alla raccolta.


La maggior parte delle uova ( 86%) destinate al consumo diretto, provengono da un allevamento di tipo 3 (allevamento in gabbia)


Ovviamente il consumatore, a parte il codice sul guscio dell’uovo, avrà sempre a disposizioni le informazioni che obbligatoriamente per legge devono essere sempre ben visibili sulle confezioni delle uova, come per esempio la categoria delle uova ( A ), il sistema di allevamento, la data di consumo preferibile, il numero di uova confezionate, il peso, il nome e la ragione sociale dell'azienda produttrice, le modalità di conservazione e il sistema di allevamento delle uova. Solitamente i produttori sono soliti inserire anche informazioni facoltative, quali ricette gastronomiche a base d’uovo o specificazioni ulteriori sui sistemi di allevamento e confezionamento.


NUTRIZIONE E SALUTE

Dal punto di vista nutrizionale, è un alimento ricco di proteine nobili, Sali minerali, vitamine A, B ed E.

Composizione chimica e valore energetico dell' uovo di gallina intero e gli alimenti per 100g di parte edibile



Glossario:

Uova: Le uova in guscio (escluse le uova rotte, incubate o cotte) prodotte da galline della specie Gallus gallus e adatte al consumo umano diretto o alla fabbricazione di ovoprodotti.

Tracciabilità: è la possibilità di poter ricostruire il percorso del Prodotto, dall'allevamento al bancone del punto vendita al dettaglio o il supermercato.


Filiera produttiva: E’ la catena di passaggi produttivi esistenti dalla creazione, coltivazione o allevamento del prodotto, fino alla sede di distribuzione ultima per il consumatore.

Parte edibile: rappresenta la percentuale dell’alimento che viene effettivamente consumata, dopo aver allontanato lo scarto (ad esempio per l’arancia corrisponde al frutto privato della buccia e dei semi, per le carni al tessuto muscolare privato dell’osso e del grasso esterno, per il pesce alla carne senza la lisca, le pinne, la testa e le interiora, ecc.).

[Modificato da giampanet 09/01/2011 15:02]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag cloud   [vedi tutti]

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:26. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com