Medieval 2 Total War
Discussione generale sul videogioco Medieval 2 : Total War
Cattedra
Guide & Tutorial a cura dei maggiori esperti di modding
Medieval 2 Total War Cantiere
Progettazione di Mod relativi al videogame Medieval 2 Total War

 

 

Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Imperium Romanum Sacrum

Ultimo Aggiornamento: 18/02/2011 23:07
15/01/2011 16:07
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 481
Registrato il: 31/03/2010
Cavaliere
Bravo Lan,continua così!!

P.s.:Attento all'incubo polacco [SM=g27981]
19/01/2011 18:53
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 710
Registrato il: 01/12/2007
Età: 115
Conte
@Coxer: farò il possibile, ma come profetizzato da un certo nobile slesiano, coi polacchi non si può vincere neanche con un rapporto 1000:1. Cercherò di andare avanti fino all'inevitabile giorno in cui l'aquila bianca sventolerà a Berl...pardon, Ratisbona. [SM=g27964]

Il rilancio economico.

Tra le suggestive rive del Lago di Garda, l'Imperatore ha convolato a liete nozze con la principessa Caterina di Danimarca.



Restava solo un'ultima questione in sospeso: andare a prendersi la corona dal Papa Adriano IV. Il corteo imperiale si mette quindi in marcia, e con un blitz si toglie anche la soddisfazione di occupare Bologna, troncando sul nascere ogni possibilità da parte delle città emiliane e romagnole di fare comunella con le ribelli lombarde.

Ed infine, in Anno Domini 1158, per grazia e volere di Dio, Federico I di Hoenstaufen è incoronato Imperatore dei Romani.



Tornato a Bologna, il novello signore di Roma diede inizio al piano economico. Le casse imperiali avevano patito molto quelle rapide e roboanti conquiste. Per prima cosa vennero erette centri di controllo e avvistamento per tutto l'impero, così da sorvegliare confini e non lasciare un solo palmo di territorio imperiale fuori controllo.
Dopodiché si iniziarono a costruire in tutto il territorio le fondamenta per un'economia solida: tecnologie agricole, mercati, porti e scali commerciali. Non appena cominciò ad entrare una discreta quantità di fiorini, si diede il via alla specializzazione regionale.
Tutte i territori costieri si sarebbero dedicati al potenziamento commerciale dei porti, dove c'erano giacimenti minerari si costruirono il prima possibile miniere e nei restanti territori, in particolare in Austria, e sul renano, s'incentivò l'attività agricola. Vennero costruiti macelli, attività di pesca e saline così da diversificare ed arrichire le possibilità commerciali dell'impero.
Ma ciò non era sufficiente a rendere la nazione una potenza commerciale di prim'ordine. Se c'era una cosa che si era appresa da quei traditori del Nord Italia era come con un pugno di mercanti agguerriti posti sui giusti mercati, anche la più depressa delle regioni poteva vivere nel lusso.
Lungi dal voler tentare di competere apertamente coi mercanti italiani, si scelse di puntare tutto sulle zone del Nord. Ambra e pellame erano merci molto richieste nei territori del Sud Europa e la concorrenza non era spaventosa. In pochi anni l'impero era riuscito a detenerne il monopolio in Scandinavia e sul Mar Baltico.




Tutti i guadagni avuti si reinvestivano in nuove strutture economiche.Solo quando il tesoro superò stabilmente i 50.000 bisanti, si diede inizio alla riforma militare, che avrebbe dovuto modernizzare un esercito che, a parte i cavalieri di nobile origine, era poco più di un accozaglia di miliziani delle città e contadini male armati e peggio addestrati.
Si optò anche in questo caso per una divisione tra le varie regioni dell'impero.

-Staufen: fanteria. Gli svevi erano rinomati per essere tra i più duri e selvaggi tra i germani. La scelta era anche dettata dalla vicinanza con la Francia e la relativa vicinanza alle terre del Nord Italia, entrambe nazioni che potevano disporre di una buona fanteria da mischia.

-Thun: armi d'assedio e arcieri. In quanto fortezza più vicina ai territori nemici e per la possibilità di schierare gli arcieri turingi, oltre al fatto che gli uomini delle regioni montanari sono sempre stati più propensi per il combattimento a distanza, stessa ragione per cui anche il Tirolo e Innsbruck si specializzarono nell'arruolamento di arcieri.

Wurzburg: cavalleria. Il cuore della Germania e il punto di richiamo dei suoi nobili. La scelta inoltre era motivata dal fatto che la Franconia era l'unica regione già in grado di schierare una buona fanteria.

Magdeburgo: cavalleria. La vicinanza con Polonia e la possibilità di attirare i famosi cavalieri polacchi era la motivazione principale. Per di più, i reparti di cavalleria potevano in ogni caso raggiungere degli ipotetici fronti italiani o renani in tempi ragionevoli.

Stettino: fanteria. Con Magdeburgo a due passi e i danesi a tre, una buona fanteria era indispensabile in caso di ipotetici conflitti coi cugini del Nord.

Brno: stesse motivazioni di Magdeburgo, considerato che tra i vicini in questo caso ci sono anche gli ungheresi, particolari estimatori della cavalleria.

Verona: fanteria. La fortezza italiana era la testa di ponte dell'impero, e la sua importanza strategica era semplicemente fondamentale da difendere ad ogni costo. La prospettiva di schierare i lancieri difensivi italiani armati di scudo pavese, la vicinanza di Innsbruck che garantiva l'apporto di buoni arcieri fece sì che si optò verso l'arruolamento di fanti.

Nel frattempo, i territori a vocazione maggiormente civile e commerciali proseguirono la loro espansione economica costruendo quartieri commerciali in grado di attirare mercanti italici, nordici ed ebraici

Nel giro di una decina d'anni, l'Impero aveva toccato i 70.000 bisanti e poteva contare sull'arruolamento in tempi rapidi di un esercito moderno ed efficiente, completo in ogni suo reparto. Ai suoi confini le cose andavano piuttosto tranquille: i polacchi si votarono alla lotta contro i pagani del Baltico, e dopo aver sottomesso i lituani, erano in uno stato di perenne conflitto coi livoni, con i novgorodiani alla finestra. Nel frattempo, il regno svedese era stato spartito tra Norvegia, che aveva preso tutti i suoi domini nella penisola scandinava, e Danimarca, che si era presa l'isola di Gotland e la regione finnica. In Francia gli aragonesi, come da previsione, si erano presi tutta la zona meridionale, arrivando fino all'Auvergne, mentre, a sorpresa, i castigliani erano sbarcati in Bretagna battendo sul tempo gli inglesi, che a loro volta si erano lasciati soffiare l'isola d'Irlanda dal rivale Regno di Scozia. I normanni erano arrivati fino ad Ancona e i veneziani si erano impegnati in una guerra contro il Regno d'Ungheria, il cui esito sembrava pendere a favore dei magiari. Nel frattempo Pisa, ormai sazia dei successi sulle isole tirreniche, si espanse nell'entroterra inglobando tutta la Toscana e l'Umbria.
Tuttavia gli occhi imperiali erano perlopiù rivolti verso l'Alta Italia e i comuni lombardi, che intanto erano giunti fino a Genova, città da secoli fedele all'Impero. La loro politica aggressiva diede mostra di sé anche in occasione di una crociata lanciata contro gli Almohadi a Cordova, prendendo l'antica città ed andando a ficcare il naso negli affari iberici. L'Impero, che aveva da poco stipulato trattati commerciali con i mori, vi partecipò controvoglia e di facciata, allestendo un'armata con a capo il Principe Corrado che di fatto non era altro che la guarnigione di Lione, che mai si mosse oltre le mura della città.

L'Imperatore aveva pazientemente aspettato per quasi quindici anni in Romagna, consolidando l'economia della nazione e radunando le sue forze da ogni angolo dell'Impero. La guerra era ormai prossima, e per i traditori lombardi era ormai imminente il tempo della purga per il loro vile tradimento.
[Modificato da Lan. 19/01/2011 19:42]

19/01/2011 18:53
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 710
Registrato il: 01/12/2007
Età: 115
Conte

19/01/2011 19:49
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 293
Registrato il: 27/12/2010
Città: NAPOLI
Età: 33
Scudiero
Un aggiornamento [SM=g27964]
Spezza i milanesi, Lan [SM=x1140443]

Ma come fai ad avere più di 50.000 bisanti stabilmente?
Io al turno 138 non supero mai i 25.000 quando mi gira bene....
--------------------------------------------


19/01/2011 20:18
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.490
Registrato il: 11/03/2010
Città: LAVELLO
Età: 28
Principe
Bellissima!
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
postremo dicas primus taceas
parla per ultimo, zittisci per primo




19/01/2011 20:53
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 710
Registrato il: 01/12/2007
Età: 115
Conte
Re:
Tomas Torquemada, 19/01/2011 19.49:

Un aggiornamento [SM=g27964]
Spezza i milanesi, Lan [SM=x1140443]

Ma come fai ad avere più di 50.000 bisanti stabilmente?
Io al turno 138 non supero mai i 25.000 quando mi gira bene....



Contaci! Ora sto scrivendo il nuovo resoconto ed è roba da far piangere in un angolino il leghista più incallito. [SM=g27962]

Ambra e pelliciame sono incredibili amico mio! Anche col mercante sfigato ti fruttano sui 400-500 fiorini e io ho non ho fatto altro che spedire i miei mercanti a calci per tutto il Nord Est europeo fino al Ladoga. Oltre a ciò, ho ridotto le armate al minimo sindacabile, creato scali commerciali e miniere ovunque fosse possibile e tanti quartieri esteri e quelle strutture di risorse varie (forno di pece, salina, mulini, macelli, ecc.) che danno gli stessi vantaggi di un mercato potenziato ma si tirano su nel giro di 2-4 turni.

Difatti, e lo noterai coi prossimi screen, durante le guerre, con un esercito degno di questo nome (anche se non numerosissimo, almeno rispetto ai miei avversari) e con le spese varie di guerra e assedi, il bilancio inizierà a calare inesorabile, screen dopo screen, per ora gli anni passati a fare la formichina bastano, ma tra poco dovrò fare un nuovo stop per far respirare l'economia (anche perché devo tenere d'occhio il malus per ogni nuovo insediamento). [SM=g27964]



[Modificato da Lan. 19/01/2011 20:57]

19/01/2011 22:31
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.490
Registrato il: 11/03/2010
Città: LAVELLO
Età: 28
Principe
Re: Re:
Lan., 19/01/2011 20.53:



Contaci! Ora sto scrivendo il nuovo resoconto ed è roba da far piangere in un angolino il leghista più incallito. [SM=g27962]

Ambra e pelliciame sono incredibili amico mio! Anche col mercante sfigato ti fruttano sui 400-500 fiorini e io ho non ho fatto altro che spedire i miei mercanti a calci per tutto il Nord Est europeo fino al Ladoga. Oltre a ciò, ho ridotto le armate al minimo sindacabile, creato scali commerciali e miniere ovunque fosse possibile e tanti quartieri esteri e quelle strutture di risorse varie (forno di pece, salina, mulini, macelli, ecc.) che danno gli stessi vantaggi di un mercato potenziato ma si tirano su nel giro di 2-4 turni.

Difatti, e lo noterai coi prossimi screen, durante le guerre, con un esercito degno di questo nome (anche se non numerosissimo, almeno rispetto ai miei avversari) e con le spese varie di guerra e assedi, il bilancio inizierà a calare inesorabile, screen dopo screen, per ora gli anni passati a fare la formichina bastano, ma tra poco dovrò fare un nuovo stop per far respirare l'economia (anche perché devo tenere d'occhio il malus per ogni nuovo insediamento). [SM=g27964]







[SM=x1140523]
Sto facendo la stessa cosa, da sud però, con i normanni [SM=g27980]
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
postremo dicas primus taceas
parla per ultimo, zittisci per primo




19/01/2011 23:01
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 710
Registrato il: 01/12/2007
Età: 115
Conte
La campagna d'Italia


Avvertenza: la lettura di questa cronaca è sconsigliata agli elettori leghisti con problemi di cuore. [SM=g27965]


La lega dei comuni lombardi, guidata, o per essere più precisi, tiranneggiata da Milano, le cui ricche famiglie che comandavano la città ormai accarezzavano il sogno di diventare una novella Repubblica Romana, poteva vantare su un esercito numerose a discapito della piccola estensione.
Le forze che il Barbarossa avrebbe impiegato sarebbero state decisamente meno nutrite, ma meglio addestrate e comandate. Inoltre poteva fare affidamento su un ottima rete di spie allenata nel corso dei quindici anni di pace. La dottrina della guerra lampo era la sola per soggiogare un nemico potente che avrebbe per di più giocato in casa propria.
L'esercito imperiale venne diviso in tre armate: una, guidata dal principe Corrado, era di stanza a Grenoble, ai confini col Piemonte, uno di stanza a Thun in Svizzera, guidato dal giovane quanto promettente generale Federico di Lorena, e il terzo guidato dall'Imperatore in persona, di stanza a Parma.

Quando, nella primavera del 1170, venne ordinato l'attacco, l'armata del principe Corrado scese in Piemonte mettendo sotto assedio la città di Asti, mentre le forze del lorenese raggiunsero la porta della Lombardia, Lugano, dove risiedeva il signore di Milano, pronto a vendere cara la pelle. L'Imperatore coi suoi marciava nel frattempo trionfale a Lodi, città da sempre fedele all'Impero che da anni ormai chiedeva giustizia contro la tirannia della vicina Milano.








Le forze lombarde erano interamente ammassate a Milano. La speranza del Barbarossa era che parte delle armate nemiche venissero dirottate in Piemonte, in Liguria o a Lugano, così da facilitare la sua avanzata verso la città ambrosiana.
Come previsto, i lombardi si spostarono verso il Piemonte, e verso la rocca di Lugano, per dare manforte al proprio signore assediato.
Purtroppo, i lombardi scoprirono di poter fare affidamento sull'entrata in scena di un alleato molto potente. Papa Adriano IV infatti colse l'occasione per colpire il suo acerrimo rivale, l'imperatore, minacciandolo di scomunica al minimo attacco contro i lombardi.
Ad Asti, l'erede al trono, Corrado, con i rinforzi nemici che incalzavano, attendeva con ansia l'arrivo degli ordini imperiali: la città andava presa oppure no?
Quando arrivò il messaggero, tutto fu alla fine chiaro. L'Imperatore non avrebbe mai accettato di prendere ordini da sovrano o porporato, o entrambe le cose, da Roma, Costantinopoli o qualsiasi altro posto nel mondo. L'interferenza del Papa in faccende non inerenti il suo ministero era inaccettabile, e se avesse usato uno strumento tanto grave quale la scomunica per la sua cupidigia, alla morte ne avrebbe risposto a Dio, non certo un sovrano che stava riconquistando terre sue di diritto.
Corrado ordinò quindi l'assalto e la minuscola guarnigione astigiana venne spazzata via prima che i rinforzi potessero oltrepassare il Po e raggiungere la città. Le conseguenze di tale atto non tardarono purtroppo ad arrivare.




Non si poteva più tornare indietro. Il Barbarossa correva un grosso rischio. Se la campagna si fosse rilevata un fallimento, i suoi numerosi nemici in Germania, apparentemente silenti dopo la morte per vecchiaia di Enrico il Leone, avrebbero potuto alzare la voce ed ogni sforzo per rendere l'Impero una nazione potente e finalmente coesa, sarebbe stato vano, ed il ritorno dei tempi oscuri dell'anarchia e delle lotte tra feudi inevitabile.
Il giovane Federico di Lorena avvertiva queste gravi responsabilità quando ordinò l'assalto alla fortezza di Lugano. Era una scelta obbligata, dei rinforzi dalla Lombardia stavano raggiungendo la rocca, protetta dal Signore di Milano Jacopo della Torre e da un contingente di balestrieri.
Mentre uno squadrone di lotaringi e di armirgeri dava l'assalto alle mura.



Il lorenese col resto dei suoi si preparò a dare l'appropriata accoglienza ai nuovi arrivati dalle valli.



Superiori in numero e addestramento, gli imperiali ebbero ragione con facilità dei linforzi lombardi, bloccandoli con la fanteria e falciandoli con devastanti cariche di cavalleria.




Alcuni reparti di fanti tentarono di sfruttare la confusione della battaglia per svignarsela e raggiungere le porte della rocca. Ma vennero facilmente recuperati e macellati dai prodi cavalieri imperiali.



Nel frattempo, sulle mura del castello, i lotaringi e gli armigeri iniziarono una feroce e sanguinosa. battaglia all'ultimo uomo contro la guarnigione di balestrieri lombardi.





Notare il vessillo imperiale che pare essersi preso la varicella [nda]. [SM=g27965]


I coraggiosi soldati tuttavia riuscirono a scacciare i pochi soldati nemici rimasti in vita e quando Federico raggiunse le porte della rocca, vide con soddisfazione i suoi sventolare la bandiera imperiale sopra le porte.



Restava un ultimo nemico tra l'esercito imperiale e la vittoria, il più ostico, il più pericoloso. Jacopo della Torre e la sua guardia di 600 cavalieri, la crema delle forze lombarde, ciò che di meglio quei traditori potessero schierare in campo. Federico sapeva bene che sarebbe stato un assalto molto sanguinoso. Per contenere i danni dispose i suoi lancieri in modo che riempissero completamente una via della rocca, nella speranza che la compattezza della fanteria potesse bilanciare l'immane forza d'urto che avrebbero scatenato i cavalieri lombardi.



La lotta che seguì fu terribile, e Federico coi suoi cavalieri dovette a un certo punto intervenire di persona per fermare l'inarrestabile penetrazione tra le schiere di lancieri da parte dei cavalieri di Jacopo.



Tuttavia, per quanto grande fosse grande la ferocia dei cavalieri di Jacopo, il divario numerico era troppo grande e tutti quanti, inesorabilmente, trovarono la morte. Lugarno era imperiale, ma quanti valorosi uomini persero la vita per mano del malvagio Signore di Milano e dei suoi cavalieri indemoniati.



Le mosse dell'Impero non erano certo concluse lì. Il Barbarossa con la sua armata uscì da Lodi e raggiunse le campagne intorno la città di Milano, obiettivo principale della guerra. A difendere la città c'erano tre numerose ed agguerrite armate: una dentro le mura della città, una di stanza nella vicina Monza e un'altra accampata nei dintorni di Melegnano, più una piccola forza di briganti che bazzicava per le campagne milanesi.



Sfruttando la propria rete spionistica, le forze del Barbarossa raggiunsero l'accampamento di Melegnano senza che il nemico se ne accorgesse, così che le forze locali furono costrette a difendersi da sole.



In un vero e proprio suicidio tattico, il capitano nemico diede ordine ai propri tiratori di colpire la fanteria imperiale il prima possibile, lasciando dietro di sé lo schieramento di fanteria alleato. Esposti e isolati dal resto dell'esercito, l'avanguardia lombarda venne travolta e massacrata dalla cavalleria imperiale, guidata dall'Imperatore in persona.



I cavalieri si ritirarono prima che i lancieri lombardi potessero raggiungerli. Il capitano lombardo, senza più tiratori che potessero disturbare le forze nemiche, non poté far altro che ordinare una disperata carica frontale contro la linea imperiale.
Bloccati dalla fanteria, i cavalieri, guidati dal Barbarossa, aggirarono lo schieramento colpendo l'esercito nemico con una devastante carica sul retro in entrambi i lati.



Completamente circondati, i lombardi si difesero fino all'ultimo uomo per impedire che il carroccio cadesse in mani nemiche.



Azione ammirevole quanto miitarmente inutile. La vittoria imperiale fu schiacciante e con perdite minime. 24.000 lombardi caddero sul campo, una vera e propria ecatombe per le milizie della Lega.



Il carroccio della Lega Lombarda venne inviato a Lodi, la cui cittadinanza sapeva bene che farne di quello che ai loro occhi era stato per anni il simbolo dell'oppressione milanese.

Le truppe del Barbarossa misero quindi sotto assedio Milano, isolando la guarnigione ambrosiana dalle forze lombarde ammassate a Monza. Per evitare che, durante i preparativi per l'assalto finale, le forze lombarde in Piemonte potessero tornare a dare battaglia al Barbarossa, Federico di Lorena e i suoi uomini scesero dalle valli alpine e diedero il loro contributo alle forze assedianti.
Ciò che però accadde nei mesi di preparazione all'assalto fu tanto inatteso, quanto propizio.



Il capitano di Milano, un certo Anselmo, decide, sorprendendo sia i suoi, sia i nemici, di tentare la sortita.
Forse, isolato tra le mura della città e impaurito dalle rapide e sconvolgenti vittorie imperiali, schiacciato dal peso delle responsabilità che tutto ad un tratto pendevano su di lui, si convinse che ormai oltre le mura ambrosiane non c'erano più eserciti della Lega pronti a soccorrerlo e che non restava altro da salvare se non l'onore.
In realtà, nonostante le grosse perdite a Melegnano, gran parte dell'esercito lombardo era ancora in piene forze e stava marciando in tutta fretta verso Milano. Il Barbarossa, che si aspettava una dura e sanguinosa battaglia nei pressi della città per respingere i contro assedianti, alla notizia che Anselmo stava facendo uscire la guarnigione dalle mura reagì così.



Non contento di voler dare battaglia alle soverchianti forze imperiali, Anselmo divise le sue scarne forze per combattere al tempo stesso sia gli uomini del Barbarossa nei pressi di Porta Romana, sia quelli di Federico di Lorena stanziati vicino Porta Comasina.



La battaglia tra le truppe del Barbarossa e quelle milanesi fu rapida e quasi indolore. Circondati e caricati sul retro dalla cavalleria, vennero distrutti in poco tempo. Anselmo pagò in prima persona il prezzo delle sue folle decisioni, trovando la morte vicino Porta Romana.

Non appena si diffuse la notizia della morte di Anselmo, le forze milanesi che stavano marciando contro Federico di Lorena, libere ormai dalla pazzia del proprio capitano, tornarono in tutta fretta dentro le mura della città, pronti a difenderne il centro fino all'ultimo uomo.
L'Imperatore dispose con calma i suoi tra le vie di Milano, aspettando l'arrivo dell'esercito del lorenese e orchestrò un attacco congiunto su tre lati contro il residuo della guarnigione milanese.



La vittoria era ormai prossima e l'Imperatore, che come sempre aveva guidato la carica dei suoi in prima persona, era sul punto di ritirarsi per evitare inutili rischi in quella che era ormai un azione di logoramento. Quando accadde l'impensabile: colpito da un lanciere, venne disarcionato da cavallo, cadendo rovinosamente. L'impatto a terra gli fu fatale e il grande sovrano, trovò la morte, non potendo vedere per un soffio il realizzarsi del proprio obiettivo.



La guardia imperiale, composta dai più valenti cavalieri di Germania, tornò subito sul campo di battaglia, macellando gli infidi milanesi con ferocia inaudita, vedendo in ogni soldato nemico l'assassino del proprio amato signore.



A Milano finalmente sventolava di nuovo l'aquila imperiale, ma a quale tragico prezzo! Solo la ragione politica e il carisma del secondo del defunto Imperatore, Jens di Boemia, impedì ai soldati tedeschi e a gruppi di facinorosi provenienti da Lodi e altre città minori lombarde di cercare giustizia col sangue della popolazione milanese. Era una guerra di riconquista e liberazione, non di oppressione e vendetta.

L'anno successivo, con un fulmineo blitz. Il nuovo sovrano, Corrado, fratello di Federico il Barbarossa, prese Genova senza doverla cingere d'assedio




Ciò fu possibile grazie all'azione di una talentuosa e giovane spia imperiale che riuscì a corrompere le guardie delle porte, aprendole alle milizie imperiali.



L'intera Alta Italia era di nuovo possesso imperiale nel giro di un solo anno. Ma le armate lombarde erano ancora numerose e marciavano minacciose verso Milano.



Ma era ormai troppo tardi, e lo sapevano. L'Impero aveva subito pochissime perdite, e la situazione era ormai rovesciata: erano loro ad avere il possesso delle terre e della città, non più le forze della Lega, ad essere ospiti in quella che era fino ad un anno prima la loro terra.
I milanesi, per aver salva la propria vita e la propria città, implorarono il perdono al nuovo Imperatore per il loro tradimento e per l'uccisione del Barbarossa.



Il nuovo comandante dell'esercito della Lega, tal Raimondo della Torre, fu infine costretto ad accettare la pace e a cominciare una lunga marcia verso Cordoba, accontentandosi di essere solo Signore
dell'Andalusia.



Nonostante l'estremo sacrificio da parte di Federico I di Hohenstaufen, detto il Barbarossa, la vittoria era completa. Adriano IV non poteva certo rinnovare la scomunica al suo fratello che, teoricamente, non poteva essere responsabile delle decisioni di Federico, e dovette accettare il fatto compiuto. Le varie città lombarde capirono infine come la loro prosperità e sicurezza potesse continuare solo sotto l'ala dell'aquila imperiale. La conquista dell'antico Regno d'Italia era, salvo i territori meridionali di confine, compiuta, e a Monza la corona ferrea tornò in mano ai legittimi proprietari. Corrado tuttavia non la cinse al capo, in quanto si stava già preparando ad accogliere una corona ben più importante: quella di nuovo Imperatore dei Romani.
[Modificato da Lan. 19/01/2011 23:15]

19/01/2011 23:27
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.490
Registrato il: 11/03/2010
Città: LAVELLO
Età: 28
Principe
STUPENDO AGGIORNAMENTO!
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
postremo dicas primus taceas
parla per ultimo, zittisci per primo




19/01/2011 23:31
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 710
Registrato il: 01/12/2007
Età: 115
Conte
Re:
Keirosophos, 19/01/2011 23.27:

STUPENDO AGGIORNAMENTO!



Deng iu! :D

Riguardo i normanni, cosa più unica che rara, nella mia campagna stanno facendo benone in Africa, sarà che la mia presenza a Bologna li avrà invitati a non andare oltre Ancona. [SM=g27980]

A parte questo, prima o poi sarà inevitabile averceli contro, e ogni volta che li affronto sono botte da orbi, roba che la guerra tra Bisanzio e Sasanidi sembra al confronto una litigata tra scolarette. [SM=g27965]
[Modificato da Lan. 19/01/2011 23:33]

20/01/2011 00:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 481
Registrato il: 31/03/2010
Cavaliere
Grandissima campagna Lan!! [SM=x1140522]

A quando l'invasione della Polonia modello 1939? [SM=x1140411]
20/01/2011 00:29
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 710
Registrato il: 01/12/2007
Età: 115
Conte
Re:
the coxer, 20/01/2011 0.19:

Grandissima campagna Lan!! [SM=x1140522]

A quando l'invasione della Polonia modello 1939? [SM=x1140411]



*Si guarda attorno per controllare che non ci siano nobili slesiani nei dintorni*.

E' che la Polonia è piena di pulciosi castelli che fruttano poco (giusto Danzica mi potrebbe interessare ora come ora), quindi se ne riparlerà quando la rete di città italiane mi farà diventare schifosamente ricco. [SM=g27965]

Magari potrei prendermi ciò che mi serve (Danzica e un castello random ) e poi renderla vassarla, ma ce la farebbero a reggere i russi? [SM=g27982]

Comunque se sei fan della blitzkrieg nel prossimo aggiornamento ci sarà una bella sorpresa. [SM=g27962]
[Modificato da Lan. 20/01/2011 00:32]

20/01/2011 00:34
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 481
Registrato il: 31/03/2010
Cavaliere
Re: Re:
Lan., 20/01/2011 0.29:



*Si guarda attorno per controllare che non ci siano nobili slesiani nei dintorni*.

E' che la Polonia è piena di pulciosi castelli che fruttano poco (giusto Danzica mi potrebbe interessare ora come ora), quindi se ne riparlerà quando la rete di città italiane mi farà diventare schifosamente ricco. [SM=g27965]

Comunque se sei fan della blitzgrieg nel prossimo aggiornamento ci sarà una bella sorpresa. [SM=g27962]




uauahaauahau il nobile silesiano [SM=x1140520] praticamente hai detto che la Polonia è povera,quando era rinomata la loro fertile economia e i le loro città ricche di mercati,io avrei paura a dormire questa notte [SM=x1140410] ....

A parte gli scherzi continua così Lan,estirpa la Lega N..,volevo dire i Milanesi. [SM=g27964]
20/01/2011 00:39
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 710
Registrato il: 01/12/2007
Età: 115
Conte
Re: Re: Re:
the coxer, 20/01/2011 0.34:




uauahaauahau il nobile silesiano [SM=x1140520] praticamente hai detto che la Polonia è povera,quando era rinomata la loro fertile economia e i le loro città ricche di mercati,io avrei paura a dormire questa notte [SM=x1140410] ....



Non farmici pensare, già sento il fruscio delle ali dei cavalieri ussari in lontananza. [SM=g27981]

Comunque la colpa è degli sviluppatori di BC che per antipatia verso l'imperitura gloria polacca non hanno rappresentato il paese com'era veramente. Secondo le imparziali stime del nostro eroe di Slesia dovrebbero esserci una trentina di metropoli ricche il doppio di Costantinopoli e venti castelli già upgradati in fortezze, con i cacciabombardieri e i missili balistici puntati a Wurzburg già disponibili e arruolabili.U_U
Una roba del genere insomma.





A parte gli scherzi continua così Lan,estirpa la Lega N..,volevo dire i Milanesi. [SM=g27964]



Con la sola Cordoba non hanno un gran futuro davanti a sé, ma ti posso dire che non sarò io a dare loro il colpo di grazia (sia mai che qualcuno insinui che l'impero minacci l'indipendenza delle nazioni eh, io non sono stato a cancellare i lumbard dalla mappa). [SM=g27965]

[Modificato da Lan. 20/01/2011 00:50]

20/01/2011 02:34
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OT:Scusate,sono un niubbo.Che file hai modificato per avere 150 unità al posto delle classiche 75?

Grazie e scusate.


Bella cronaca.Veramente,mi hai appassionato ^^
20/01/2011 08:56
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 722
Registrato il: 18/08/2009
Città: CORCIANO
Età: 28
Conte



Bellissima cronaca Lan!

Mi è piaciuto molto il fumetto dove l'hai trovato?



20/01/2011 13:03
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 408
Registrato il: 30/03/2008
Città: LUCCA
Età: 106
Cavaliere
Re:
Eazy_E, 20/01/2011 2.34:

OT:Scusate,sono un niubbo.Che file hai modificato per avere 150 unità al posto delle classiche 75?

Grazie e scusate.


Bella cronaca.Veramente,mi hai appassionato ^^




Opzioni di gioco, grandezza unità e selezioni enorme.
20/01/2011 13:04
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 408
Registrato il: 30/03/2008
Città: LUCCA
Età: 106
Cavaliere
Bellissima la guerra in Italia!!
20/01/2011 13:21
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Re: Re:
davie, 20/01/2011 13.03:




Opzioni di gioco, grandezza unità e selezioni enorme.




[SM=x1140427] [SM=x1140430]
20/01/2011 15:12
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.490
Registrato il: 11/03/2010
Città: LAVELLO
Età: 28
Principe
Re: Re:
Lan., 19/01/2011 23.31:



Deng iu! :D

Riguardo i normanni, cosa più unica che rara, nella mia campagna stanno facendo benone in Africa, sarà che la mia presenza a Bologna li avrà invitati a non andare oltre Ancona. [SM=g27980]

A parte questo, prima o poi sarà inevitabile averceli contro, e ogni volta che li affronto sono botte da orbi, roba che la guerra tra Bisanzio e Sasanidi sembra al confronto una litigata tra scolarette. [SM=g27965]




Perchè non ereditare il regno normanno al posto di sottometterlo? Magari con qualche assassino [SM=g27980]
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
postremo dicas primus taceas
parla per ultimo, zittisci per primo




Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:49. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com