Testo e immagini: Fabio Carletti
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N.B.: E' vietata la riproduzione totale o parziale del materiale senza l'esplicito consenso dell'autore. V. Legge del 22 aprile 1941, n. 633
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Visto che spesso bisogna ripetere più volte ai nuovi iscritti come si preparano le colture di Drosophila, ottimo cibo vivo per mantidi, altri artropodi e piccoli rettili e anfibi, ho deciso di creare una semplice scheda di allevamento a riguardo.
Ci sono tre specie di Drosophila in commercio(indico le misure dell'adulto):
D.hydei
D.melanogaster
D.funebris | → 4-4,5 mm
→ 2,5-3 mm
→ 2 mm |
La più facile da allevare, a mio parere, è D.melanogaster che è velocissima nella riproduzione, lunga sui 3 mm poco più, poco meno. Il colore è sempre un "rosa"-marrone chiaro. Anche la D.funebris essendo di dimensioni ancora più ridotte, è altrettanto veloce nello sviluppo.
La D.hyei è più lenta nel riprodursi perché più grande, sui 4-5 mm circa. La colorazione solitamente è nera o marrone scuro.
Per tutte e tre le specie, quanto scritto in questa scheda vale ugualmente.
Per curiosità, aggiungo che le Drosophila melanogaster sono facilmente sessabili, poiché il maschio presenta gli ultimi segmenti addominali molto scuri(neri).
Più genericamente, il dimorfismo è netto dimensionalmente, il maschio è molto più piccolo e snello rispetto la femmina.
..Femmina ...............................Maschio
Fonte foto:
www.sonnentaler.net/dokumentation/wiss/biologie/grund/fortpflanzung/images/drosop...
COME FARE COLTURE DI DROSOPHILA
► Di cosa abbiamo bisogno?
1) Drosophilae adulte, prelevate da una “coltura starter” acquistata. Il costo medio di una coltura varia dai 2 euro fino agli 8 euro, al massimo. Potete acquistare un barattolo/coltura starter da un altro allevatore o prezzo negozi specializzati in cibo vivo, sia italiani che stranieri.
2) Barattolo trasparente e coperchio, in plastica.
Contenitore trasparente, meglio se di plastica, perché facile da ripulire e riutilizzare. E' necessario disporre di almeno una 20ina di contenitori/barattoli da usare a rotazione.
Nel coperchio deve essere creato un grande buco/apertura per far entrare aria all’interno e far quindi respirare gli insetti.
Ci si può arrangiare come meglio si crede, esistono comunque in vendita dei kit di barattoli, con coperchi, per colture di Drosophilae.
3) Rete per il coperchio, trucioli di carta/plastica.
Come rete per schermare l’apertura nel coperchio ed evitare la fuga di moscerini e larve, la soluzione ottimale è usare pezzi di collant(a maglia fine) da incastrare mentre si chiude il coperchio(
vedi foto 2). Le larve, una volta pronte per impuparsi, usciranno dal substrato e si addosseranno alle pareti del barattolo, per creare maggior superficie su cui le larve possono impuparsi e su cui i moscerini adulti possono girare, è buona norma usare filamenti di carta(trucioli di carta o legno) oppure plastica(trucioli di cellophane; esattamente quelli usati nella composizione di cesti natalizi,
vedi foto 3) da inserire come piccola matassa, appoggiata sopra il substrato.
Questa matassa non deve essere troppo fitta e pressata, e deve toccare quasi il coperchio.
4) Substrato nutritivo, ovvero il “
pappone” per Drosophilae.
★ RICETTA 1 ★
Ci sono diverse ricette, personalmente, ne ho provate diverse, e la più veloce, comoda ed economica è la seguente:
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Ingredienti (le dosi degli ingredienti sono prese dal libro “Dendrobatidi” di Zanella, Paoletti e Vassalli, Edizioni WILD) :
- 80 gr di purée di patate in fiocchi
- 25 gr di zucchero
- 8 gr di lievito in polvere/granelli
♢♢
- 1 gr di nipagina, sciolta in 10 ml di alcool etilico non denaturato o grappa(non necessario/a con nipagina sodica)
- acqua
***
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Come preparare:
Mescolare il purée in fiocchi(è una polvere gialla) con lo zucchero e il lievito. A questo composto “polveroso” aggiungiamo l’acqua. Ogni 100 gr di composto aggiungiamo 300 gr d’acqua. Il rapporto è circa 1/3.
Seguendo le dosi della ricetta, avremo: 113 gr di composto → 339 gr d’acqua.
Con l’acqua è meglio non abbondare subito, ma aggiungerla piano piano.
Magari si useranno 320 gr invece che tutti e 339 gr, oppure 345 gr, dipende. Fatto sta, che è più facile aggiungere acqua che toglierla!
Come capire quando abbiamo aggiunto abbastanza acqua?
Il composto/pappone deve essere pastoso/denso, non cremoso e nemmeno liquido, ma lavorabile con un cucchiaio, proprio quasi come un purée.
♢♢ Per questa ricetta è meglio usare il lievito in polvere o granelli per rendere la realizzazione ancora più semplice e super veloce, in quanto il lievito surgelato da sciogliere in acqua richiede un po' di tempo.
*** Si possono utilizzare anche succhi di frutta per arricchire il pappone, ovviamente se si aggiungono succhi, si dovrà calare la quantità d'acqua per bilanciare, per cui siate precisi.
★ RICETTA 2 ★
Scrivo comunque la seconda ricetta, che è un po' più "laboriosa" perché prevede la cottura, ma è comunque un altro possibile tipo di pappone.
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Ingredienti (le dosi degli ingredienti sono prese dal libro “Dendrobatidi” di Zanella, Paoletti e Vassalli, Edizioni WILD) :
- 1 litro d'acqua
***
- 150 gr di lievito di birra (fresco o surgelato)
- 100 gr di zucchero
- 80 gr di farina di grano
- 1 gr di nipagina, sciolta in 10 ml di alcool etilico non denaturato o grappa(non necessario/a con nipagina sodica)
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Come preparare:
Unite la farina, lo zucchero e il lievito(se in polvere), mescolate bene e aggiungete a poco a poco l'acqua(non subito tutto il litro, circa 800 ml
●●).
Nel caso usiate il lievito surgelato a panetti, questo andrà fatto sciogliere nell'acqua e poi si aggiungeranno gli ingredienti "secchi"(zucchero e farina).
A questo punto, una volta fatta sciogliere la nipagina nell'alcool(nel caso di nipagina sodica, fatela sciogliere nell'acqua), basterà aggiungerla al composto.
Ora trasferite in un pentolo piuttosto alto, poiché
durante la cottura si gonfierà molto, per poi sgonfiarsi(tranquilli!
), ma se usate tegami bassi, vi uscirà parte del composto.
Bisogna mettere il tegame sul fornello a fiamma moderata/alta e continuare a mescolare, evitando che il composto si attacchi sul fondo del tegame. Una volta che inizia a bollire, aspettate 3 minuti appena, togliete il tegame dalla fiamma e continuata a mescolare fino a che si raffredda un poco, poi versate nei barattoli.
●● L'acqua è il fattore che determina la giusta fluidità del pastone...e si va un po' ad occhio, magari non userete proprio un litro, dipende quando si è nella fase della cottura, per questo è meglio non mettere subito tutto in un colpo il litro d'acqua. Durante la cottura se vedete che è troppo viscoso(tipo nutella) dovete aggiungere un po' d'acqua, perché mentre lo si cuoce(e quando è caldo) è piuttosto liquido, seppur denso, direi proprio cremoso-acquoso...mentre quando si raffredderà lentamente(nei barattoli) si solidificherà un poco.
Come dico sempre: aggiungere acqua è più facile che toglierla!
*** Si possono utilizzare anche succhi di frutta per arricchire il pappone, ovviamente se si aggiungono succhi, si dovrà calare la quantità d'acqua per bilanciare, per cui siate precisi.
► Note
◆ Una volta pronto il composto, ovvero il nostro "pappone", prendiamo i barattoli e sistemiamo qualche centimetro di pappone, su cui i moscerini deporranno e di cui le larve si nutriranno.
Create uno strato di pappone di 3 cm, non di meno, né soprattutto di più; infatti man mano che le larve cresceranno, defecheranno pure nel substrato e questo ne velocizzerà la decomposizione, quindi non ha senso fare uno strato di 5 cm di pappone, poichè comunque dopo un certo tempo tutta la coltura sarà da buttare. Mediamente una coltura può essere produttiva per 20 giorni, poco più, poco meno.
◆ N.B.: Lasciate riposare il pappone inserito nei barattoli, senza ancora chiudere con i coperchi, per circa 8 ore. E' importante introdurre i moscerini dopo circa 8 ore(una notte) dall'aver versato il pappone nei barattoli per le colture, questo perché è possibile che possano essere asfissiati dai prodotti gassosi(CO
2) dei batteri del lievito(soprattutto per il pappone caldo della Ricetta 2).
◆ Se osservate che con le quantità qui date, vi risulta troppo pappone in eccesso rispetto a quello che vi serve per le vostre colture, basterà la prossima volta, per evitare sprechi, dimezzare gli ingredienti, o addirittura(se vi bastano 1 o 2 barattoli), dividere le misure degli ingredienti qui dati per 3.
❢❢ L’aggiunta di
NIPAGINA(acquistabile in farmacia su prenotazione oppure online) può essere facoltativo; in alcuni casi infatti le colture non vengono infestate da muffe. Questa sostanza chimica è un conservante alimentare; una polvere cristallina bianca.
E' sempre meglio utilizzarla per prevenire, perché una coltura che viene "attaccata" da muffe è poi necessariamente da buttare, va comunque detto che aumentarne le dosi non ne aumenta l'efficacia(ma può avere effetti negativi sullo sviluppo dei moscerini), per cui limitatevi alla dose indicata(1 gr), che equivale ad una punta di coltello, davvero una piccola quantità.
Esistono due tipi di nipagina, una solubile in acqua(nipagina sodica), un in alcool(nipagina, o metile p-idrossibenzoato o metile-paraidrossibenzoato).
► Foto
Nei cerchietti rossi, sono evidenziati(dall’alto verso il basso): una pupa, una larva e in fondo, a livello del substrato, le tante larve ammassate a nutrirsi, riconoscibili per lo stiletto nero.
Due esempi di barattoli per colture di Drosophila.
Nella foto 3(e anche nella foto 1) si vedono i trucioli di plastica citati prima.
P.S.: Se avete aggiunte di testo, correzioni/modifiche o foto da proporre, siete i benvenuti!
[Modificato da Fabio23@ 11/02/2011 23:39]
Fabio
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"Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto,
l'ultimo fiume avvelenato,
l'ultimo pesce pescato,
vi accorgerete che non si può mangiare il denaro..."
Capo Toro Seduto dei Sioux Lakota